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Menzogne

Era la trentesima volta che Derek passava davanti alla finestra della sua stanza. Stava aspettando un messaggio da Lydia, una chiamata, qualcosa. Ringhiò frustrato, si fermò davanti al cellulare e lo guardò con aria di sfida - Avanti squilla- sibilò il licantropo. Aspettò. Aspettò per trenta secondi lì davanti a quel aggeggio, secondi che per lui sembrarono anni. Afferrò il cellulare e digitò il numero di casa Martin. Squillò a vuoto per un po' - Pronto?- rispose una voce affannata - Lydia?!- chiese il licantropo pieno di speranza - No sono Evelyn...- il suo entusiasmo svanì in un secondo -... Derek?- lui all'inizio non rispose - Sì, sono io. Scusa se ti ho disturbato, cercavo Lydia- disse tutto d'un fiato - Beh di certo non hai chiamato per me- sorrise - Sai per caso dov'è?- la signora mugugnò qualcosa - Sta da degli amici, stranamente non so chi siano, ma qui io sono l'unica che non sa un fico secco di niente...-

-...Ok Evelyn grazie mille-

-E di che- disse sospirando

-Tutto bene?-

-Certo, una pasqua. Se non fosse per il semplice fatto che sono vecchia, ho le rughe e non ho un uomo-

-Oh non dire così. Sei una bellissima donna, non buttarti giù. Hai fatto una figlia meravigliosa e penso che la maggior parte della sua bellezza l'abbia presa tutta da te-

-Derek... così mi fai arrossire... Sei sicuro che hai chiamato per Lydia?-

-Ehm in che senso?-

-Magari hai chiamato per me... Secondo me in fondo ti piaccio-

-Ehm... Ok forse è ora che vada-

-Oh merda... Che ho detto??!! Oddio non ci posso credere... ho flirtato con il ragazzo di mia figlia. Complimenti Ev, ogni giorno dai il peggio di te stessa-

-Probabilmente è la crisi di mezza età...-

-Dici? Sono così vecchia?-

-Io vado, sai uno psicologo andrebbe bene sai? Mia madre ha risolto così-

-No io ho bisogno di un drink... Anzi due. Ciao Derek. Ma quindi tra me e te non c'è niente? Zero? Polvere? Molecole?-
-Ehm...-

-Ho un umorismo di merda, ma sto scherzando, tranquillo. Stammi bene-

Attaccò. Il ragazzo rimase piuttosto incredulo della telefonata, all'improvviso si ricordò di Logan, Lydia era stata da lui l'ultima volta che l'aveva vista, prese le chiavi e in un baleno era nella sua Camaro nera. Quando scese bussò violentemente, passarono pochi istanti prima che la porta si aprisse, il ragazzo biondo accolse il licantropo con un sorriso stampato in faccia - Ehi Derek come mai da queste parti?- gli diede una pacca sulla spalla - Non dovresti essere in prigione?- lui lo fulminò con lo sguardo - Logan non voglio problemi, dimmi soltanto dov'è Lydia-
-E io cosa ne dovrei sapere?-

-Doveva venire da te per un progetto-

-Ehi bello è la tua di ragazza le devo stare dietro io o tu? Sì è venuta ok? Si è fermata a cena ed è andata via-

-Dov'è andata?-

-Ma che diavolo ne so io?! Cristo santo Hale hai presente i cellulari? Bene, servono per contattare una persona, ecco, usali e non rompere le palle alla gente altrui che ha di meglio da fare-

-Hai fretta di tornare a fare ciò che stavi facendo prima?-

-Sì, quindi levati di torno-

-Cosa facevi di così importante?-

-Cazzi miei, va via, la tua presenza qui non è gradita-

-Hai fretta di mandarmi via?-

-Ti piacerebbe ritornare in prigione? Perché se non sparisci entro 2 secondi giuro che chiamo la polizia-

-Educato il ragazzo... Buona giornata- disse sbuffando, il ragazzo gli chiuse la porta in faccia, Derek annusò l'aria; qui intorno non c'era nessuna traccia dell'odore di Lydia, ma aleggiava un altro odore. Menzogne. Logan mentiva e lui non riusciva a capire su cosa mentisse. Gli venne un'idea: prese la macchina e la parcheggiò altrove e si sistemò nei dintorni della casa di Logan e aspettò finché lui non uscì di casa. La porta d'ingresso si aprì soltanto dopo ben 4 ore di attesa, era notte fonda “Perfetto” pensò Derek, aspettò che la macchina si allontanasse del tutto prima di entrare in casa sua, c'era solo un problema: il come entrare. Girò intorno alla casa e forzò la serratura della porta posteriore che dava sul giardino. Entrò piano, attento a non toccare nulla per non lasciare traccie del suo passaggio, conosceva quella casa, ricordava che l'ultima volta che ci era stato era la notte dell'omicidio di Cristine. Salì di sopra cercando la camera del ragazzo, quando entrò l'odore di Lydia lo investì, i suoi occhi si illuminarono, era così forte e sembrava quasi stesse nella stanza insieme a lui, ma sapeva bene che era da solo e che non c'era nessuno. Frugò ovunque, ma non trovò nulla, notò i graffi sul muro, erano strani, troppo grandi per essere stati lasciati da un semplice gatto. Derek appoggiò la sua mano sul muro e si accorse che i solchi coincidevano perfettamente con l'apertura delle sue dita. Sentì il rombo di una macchina. Rabbrividì. Logan era a casa.

     PICCOLO SPAZIO AUTRICE  

SONO VIVAAAA!!! Eh si, dopo un bruttissimo periodo mi sono dovuta prendere una lunghissima pausa e devo ringraziare Felpata1997 per avermi fatto ricominciare a scrivere, come episodio è piuttosto corto, ma il prossimo che spero di pubblicare nei prossimi giorni sarà molto più lungo, promesso. Beh spero che vi piaccia, un bacione affettuosissimo da Miss Hoechlin qui per ora è tutto, passo e chiudo <3 
MH