<< Milo? Posso farti una domanda? >>

Il Cavaliere dello Scorpione si voltò lentamente in direzione di Camus, seduto insieme a lui su di un enorme prato appena fuori dal Grande Tempio, il loro rifugio preferito per parlare ed osservare le stelle.

<< Sì, certo. >> rispose << Di che si tratta? >>

Camus sospirò profondamente e chinò in fretta il capo, il volto completamente rosso per l'imbarazzo.

Milo non poté fare a meno di accorgersene e sorridere; Camus non era solito arrossire – più semplicemente, non era solito mostrare a viso aperto alcun genere di emozione – ed era tanto insolito quanto divertente vederlo così fragile e vulnerabile, in quel momento.

<< Ecco, io... Mi stavo chiedendo.... >> farfugliò nervosamente il Cavaliere di Acquarius, lo sguardo ancora fisso a terra << … T-tu credi che noi due resteremo assieme per sempre? >>

Milo lo fissò curiosamente, spiazzato da quella domanda del tutto inattesa.

<< Cosa... Perché me lo stai chiedendo? >> rilanciò con aria confusa.

<< P-perché... Beh, perchè sì. >> gli rispose Camus, facendosi ancora più paonazzo << E' una domanda del tutto legittima, considerato quante cose terribili stanno accadendo attorno a noi! La guerra è ormai alle porte, Milo, e per quanto ne sappiamo potrebbe essere l'ultima che combattiamo. Io... Io ho bisogno di sapere che, a prescindere da qualsiasi altra cosa, tu ed io resteremo sempre legati l'uno all'altro, persino quando sarà tutto finito. >>

Milo osservò il compagno con un enorme, dolcissimo sorriso sulle labbra.

Sembrava assurdo, incredibile e del tutto impensabile che un Cavaliere forte, valoroso e sicuro di sé come Camus potesse essere altrettanto spaventato all'idea di perdere qualcuno; Il Cavaliere di Scorpio non potè fare a meno di pensare che, a discapito di tutto ciò che aveva sempre pensato, Camus era molto più fragile e bisognoso di amore di quanto egli stesso volesse far credere.

Il suo sguardo si posò rapidamente sul cielo, catturando una luminosissima stella cadente all'orizzonte.

Un ampio sorriso si fece ulteriormente strada lungo le sue labbra.

<< La vedi quella stella cadente laggiù, Camus? >> chiese.

Camus annuì in silenzio, voltandosi a guardare in quella medesima direzione.

<< Le stelle continuano a cadere da secoli, eppure il cielo non ne è mai sgombro. E' vero, di tanto in tanto qualcuna di esse muore o sbiadisce per sempre, ma la notte continua ad essere trapunta di astri, splendidi e luminosi come quelli che stiamo guardando in questo momento. >>

Milo allungò una mano in direzione di Camus e la strinse forte, con fare rassicurante.

<< Sarà così anche per noi, Camus. >> dichiarò dolcemente << Fintanto che nel cielo continueranno a brillare quelle stelle, continuerà ad esserci un posto speciale per te dentro al mio cuore. >>