“Mi ha mentito cadetto. C’è un forte accumulo di acido lattico ovunque. Temo che non basti una sola seduta per scioglierla del tutto”disse il professore.
Nyota alzò un sopracciglio piacevolmente sorpresa e riprese con più foga a torturarsi il labbro inferiore. In quel momento, al buio e non fuori in palestra o in giro in accademia, il suo professore le sembrava una persona diversa. Si concentrò sulla sua voce. Non aveva mai fatto caso alla sua voce ma solo sulle parole. Parole insopportabili e per la maggior parte dei casi senza senso. Ma la sua voce, la sua voce, era qualcosa di meraviglioso. Era calda, piena, sensuale.