Videogiochi > Professor Layton
Segui la storia  |       
Autore: Nyangelica    15/08/2015    3 recensioni
"Avevamo tanti progetti per il futuro..Non lo dimenticherai, vero? Il nostro passato insieme e il nostro... Futuro perduto"
"Non puoi andare! Non voglio dirti di nuovo addio, non posso farlo e non lo farò!"
E siccome un vero gentiluomo mantiene sempre la parola.. non lo farà.
Essendo una grandissima fan della serie e non accettando la loro separazione ho voluto immaginare un'ipotetica vita dove il professore e Claire possono coronare il loro amore.
Non so ancora bene come svolgerò i prossimi capitoli.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Claire, Hershel Layton, Luke Triton
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Fui svegliato da un raggio di sole che penetrò le tapparelle. Mi stropicciai gli occhi e guardai l'orologio, erano già le sette. Claire non era accanto a me nel letto ma non tardai a identificare la sua posizione sentendo lo scrosciare dell'acqua che proveniva dal bagno. Non volendo disturbarla preparai i miei vestiti e la mia ventiquattrore da portare al lavoro, poi bussai “Buongiorno, si può?” 
Lei aprì la porta, era già pronta e sembrava energica come da ragazza. “Buongiorno Hershel, fai pure, io scendo a fare colazione, ti aspetto giù!”
Mi preparai con solerzia e rapidità, scesi a prendere il mio tè e vidi con certo stupore che lei e Luke stavano animatamente facendo dei pancakes. “Buongiorno Luke! Che bella idea che avete avuto, ma non faremo tardi?” 
“Buongiorno professore, niente affatto!  Oggi lei comincia le lezioni alle nove,no? E anche Claire prima di quell'ora non verrà di certo ricevuta.”
“Ma le tue lezioni iniziano alle otto”
“Wooh, è vero! Allora io scappo! Buona giornata professore, Claire” fece un cenno rapido con la testa prese la sua cartella infilandoci dentro due pancakes già pronti in un involucro. Io guardai Claire sorridente e facemmo un ottima colazione per poi avviarci con calma. Un vero gentiluomo si gode sempre il pasto più importante della giornata.
Mentre eravamo in macchina spiegai a Claire cosa avrebbe dovuto fare e che tipo di domande le sarebbero state fatte, per tranquillizzarla le dissi anche che avevo già discusso con il rettore che mi aveva assicurato che la sua assunzione non fosse affatto un problema. Lei era così gioviale che non sembrava passato un giorno da quando eravamo noi gli studenti.
Una volta arrivati io mi diressi verso la mia classe dandole prima delle brevi indicazioni : “... e poi se ti perdi puoi sempre chiedere.” Mi ricordai di quando aveva chiesto a me delle indicazioni, la prima volta che interagimmo e credo lei condivise il mio ricordo perché sorridemmo entrambi.
“A dopo, buona fortuna!”
“Grazie, Professor Layton!” disse scherzosamente mentre mi salutava agitando il braccio.

Quel giorno le mie spiegazioni furono più distratte, pensavo a quanto la mia bellissima signorina sarebbe stata brillante ma al contempo ero ansioso di conoscere l'esito dei suoi colloqui. Era molto bello pensare che avremmo lavorato nello stesso istituto. Ero così assorto che non feci caso neanche  a Lucy e Chriss, le due studentesse che sembrano seguire le mie lezioni solo per bisbigliare commenti riguardanti la mia persona che, spesso, quasi mi imbarazzano.. Ah, che strani i giovani d'oggi! 
A fine lezione proposi il solito enigma facoltativo ai miei studenti, del quale avrei svelato soluzione l'indomani. Quest'oggi era toccato a un enigma sugli scacchi, un gioco da veri gentiluomini!

Aspettai per una mezz'ora Claire nel giardino della Gressenheller, poi la vidi. Sembrava felice. Mi corse in contro con un plico di fogli tra le braccia dicendomi: “Hersh.. Ehm, professore! Scusami sono in ritardo.”
“Non essere sciocca Claire, nessuno penserà male se mi chiami per nome.. E poi una signorina non è mai in ritardo, sono tutti gli altri che sono in anticipo. Insomma come è andata?”
“Benissimo Hershel! Sia il professor Ershnaw che il professor Hawks sembravano sbalorditi, non seguivano neanche i miei ragionamenti” sorrise timidamente e sorrisi anche io con aria fiera e soddisfatta: “Lo immaginavo, sei sempre stata brillante.” Arrossì, forse avevo esagerato.. 
“Ehm beh se vuoi puoi anche provare con i docenti di meccanica ed elettronica, o da qualche altra parte se vuoi una cattedra tutta tua.. La Gressenheller è specializzata in archeologia e le altre materie sono un po'.. trascurate?”
“Hershel non preoccuparti, per adesso posso fare da assistente a quei due, poi si vedrà. D'altronde lo stipendio mi basterà per provvedere a me stessa” fece una pausa “E poi se la Gressenheller trascura le altre materie è solo colpa tua” rise divertita “ Se le tue lezioni non fossero così famose e tutti non accorressero solo per te si darebbe più spazio agli altri” 
Quasi mi rabbuiai ma lei mi diede una piccola spinta con la spalla “Scherzavo, stupidotto! Era solo per esaltare la tua bravura Hersh” ammiccò. Era così carina che dimenticai tutto il resto.

Camminammo fino alla macchina parlando come due innamorati, quasi mi vergognavo, ma non di lei! Lei era deliziosa e mi rendeva così fiero, ma il professore che tutti conoscevano non era certo quello. Vidi Lucy e Chriss sedute su un muretto impallidire quando salimmo in macchina insieme e, con forse un pizzico di maleducazione, risi. 
“Che succede, Hershel?”
“Nono, nulla” mi grattai la testa, tornando serio “Dai andiamo.”

Tornammo a casa parlando del più e del meno, lei manifestò il desiderio di vedere una delle mie così dette “famose lezioni” ed io accettai onorato. Preparai il tè e ci sedemmo sul divano aspettando il rientro di Luke. Claire si sciolse i capelli e, finito di sorseggiare il suo tè, mi si avvicinò e mi accarezzò una guancia. 
“Non saprò mai come ringraziarti.. Grazie di tutto”
Volli mascherare il dolore che quella frase ancora mi arrecava e le baciai dolcemente una delle sue morbide guance, odorando la sua chioma. Lei mi guardò negli occhi e posò le sue labbra sulle mie. Quel bacio così delicato era destinato a trasformarsi presto in un'innocente passione che, mio malgrado, dovetti reprimere. 
“Claire mi dispiace ma devo contestare questo comportamento” mi guardò con aria interrogativa
“Se tornass-”
“SONO A CASA!” Claire sobbalzò sedendosi in modo composto a una certa distanza da me, io mi sistemai la camicia e il cappello, leggermente fuori posto. Luke sembrava stanco ma supposi fosse normale dopo la scuola 
“Come è andata ragazzo mio?”
“Benissimo professore, ma ho bisogno di una buona merenda”
“Vuoi che ti prepari qualcosa?” intervenne Claire
“Grazie ma mi servo da solo” contestò Luke educatamente, non volendo disturbarla.
“Non esagerare” dissi io “Stasera c'è lo stufato” ma non sembrò ascoltarmi.

Siccome un vero gentiluomo deve saper far tutto, mentre Claire si metteva gli abiti da casa cominciai a cucinare.
Cenammo tutti insieme e brindammo con dello spumante al nuovo impiego di Claire. Luke ovviamente brindò con una bevanda analcolica.
“Non appena prenderò il primo stipendio non dovrò più disturbarvi” disse lei, con tono fiero
“Quindi te ne andrai?” chiese Luke guardando il mio viso dal quale trapelava irrimediabilmente un velo di tristezza.
“ Non posso vivere sulle vostre spalle.”
“Sì ma.. Puoi restare se vuoi”
Sapevo che Luke non era entusiasta di ciò che lui stesso stava proponendo ma lo faceva per me, mi  vuole molto bene il ragazzo.
“Ma vi sono d'intralcio, non avete una camera per me e...”
“Puoi continuare a dormire con il professore!”
Diventai paonazzo, così paonazzo che sentii il mio viso ribollire e cercai di nasconderlo dietro la tuba.. lei non fu da meno e Luke si accorse di aver detto qualcosa che non andava. Calò un imbarazzante silenzio che Claire ruppe furbescamente.
“Se ci tieni così tanto va bene ragazzino, ma mi occuperò della casa, della spesa e mi prenderò cura di voi” sorrise e ammiccò. Il mio cuore mi sembrò più leggero.. Avremmo vissuto insieme, come una famiglia, e Luke non sembrava alla fine così dispiaciuto. Mi guardò con un sorrisino soddisfatto e finì di ingozzarsi beato.

Dopo la cena sparecchiammo e, dopo esserci dati la buonanotte, ci dirigemmo nelle nostre stanze.
“Spero a te e al ragazzo non dispiaccia se resto, non fatelo solo per educazione per piacere”
“Non dire sciocchezze Claire! Luke sa che sarà sempre il mio apprendista preferito e capisce che dopo tutto questo tempo ci fa piacere stare insieme. Spero non dispiaccia a te se continueremo a vivere le nostre avventure io e lui ogni tanto”
“Avete diritto al vostro svago” alzò le spalle con un sorriso di approvazione, io nel frattempo mi ero levato la giacca e avevo iniziato a sbottonarmi distrattamente la camicia. Mi fermai e mi diressi verso il bagno.
“Non fa niente....” mi bloccò la sua voce che si era fatta timida
“Uhm?”
“Non mi da problemi..”
Non senza un pizzico di vanità che nascosi avidamente mi levai la camicia e mi sedetti sul letto. Lei si avvicinò al piego di fogli che aveva riportato indietro dalla Gressenheller e si sedette sulle mie ginocchia facendomi sussultare.
“Hersh mi ero scordata di dirti che oggi il professor Hawk mi ha sottoposta ad un enigma, lo vuoi sentire?”
Rimasi imbambolato a sentire il suo buonissimo profumo, passandole delicatamente il naso trai capelli, ma per educazione dovetti riprendermi
“Certo, un vero gentiluomo risolve ogni enigma!”
Ci divertimmo un po' con quello che era il mio hobby preferito dopodichè lei posò il plico per poi levarsi gli occhiali appoggiandoli sul comodino e si sedette nuovamente sulle mie gambe.. ma non dandomi la schiena stavolta..
“Il tuo fascino con gli anni non ha fatto che aumentare,Hershel” la sua voce era carica di un'innocente sensualità, cercai di sdrammatizzare imbarazzato, volgendo lo sguardo altrove
“Beh sarà.. Sarà il fascino del gentiluomo” ridacchiai nervosamente, sembravo uno stupido, avevo risolto i crimini più complessi ma non sapevo gestire una situazione intima.. e lei era così bella che mi toglieva il fiato e ogni capacità di ragionare, era così semplice e pacata e per nulla volgare in ciò che faceva che quasi mi spaventavano i miei pensieri.
I suoi polpacci erano a contatto con la parte esterna delle mie cosce, mi levò gentilmente la tuba appoggiandola accanto a noi e mi baciò la fronte in modo aggraziato
“Non c'è nulla per cui essere nervoso, anche un vero gentiluomo può avere una compagna no?” nulla sembrava illogico per lei, il suo viso era dipinto con il suo solito meraviglioso sorriso rasserenante.
Mi distesi accompagnando il suo corpo col mio, facendo un respiro profondo, cercando di non rendere il contatto troppo stretto per evitare che si posasse sul vergognosissimo bozzo che spingeva sulla cerniera dei miei pantaloni.. invano. Le nostre lingue si intrecciarono, poi scesi per baciarle il collo e le spalle, per sentire il sapore della sua pelle che tanto mi era mancato. 

Inutile dire che non dormimmo molto quella notte.

 

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Professor Layton / Vai alla pagina dell'autore: Nyangelica