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Autore: Vahly    01/03/2005    5 recensioni
Il giorno dopo ci sarebbe stata la luna piena, e sarebbe successo. Di nuovo. Per molto tempo non avevo fatto altro che chiedermi perché? perché? Alla fine ero riuscito ad accettarlo, anche se continuava a farmi male, come me ne avrebbe sempre fatto. Ma avevo capito che il lupo sarebbe stato sempre con me, per l’eternità. E mi ero rassegnato. Finché non avevo conosciuto loro: James, Peter, Sirius… “Perché l’amore vince su tutto…”
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: James Potter | Coppie: Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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01 - passeggiata al chiaro di Luna

Moonlight fear

 

 

 

Sirius & Remus.

Perché l’amore vince su tutto…”

 

 

Cap. 01 – passeggiata al chiaro di luna

 

 

 

Remus p.o.v.

 

 

Erano le due di notte quando uscii dal dormitorio. Avevo bisogno di stare un po’ da solo per pensare.

 

Il giorno dopo ci sarebbe stata la luna piena, e sarebbe successo. Di nuovo.

 

Per molto tempo non avevo fatto altro che chiedermi perché? perché?

 

Alla fine ero riuscito ad accettarlo, anche se continuava a farmi male, come me ne avrebbe sempre fatto. Ma avevo capito che il lupo sarebbe stato sempre con me, per l’eternità.

 

E mi ero rassegnato.

 

Finché non avevo conosciuto loro: James, Peter, Sirius

 

Già, Sirius

 

Mi ero reso conto di amarlo già da un po’ di tempo, ed era soprattutto lui che avevo paura di perdere.

Sì, perché la mia paura più grande era che se i miei amici, i miei unici amici, avessero scoperto cosa ero in realtà, mi avrebbero abbandonato per sempre.

E sarei stato di nuovo solo…

 

Certo, avevo imparato a stare da solo; ed io per primo ero solito allontanare gli altri prima che si avvicinassero a me tanto da sapere, tanto da correre qualche pericolo.

Ma oramai avevo conosciuto l’amicizia, l’affetto, l’amore… che pur non essendo ricambiato era pur sempre amore… e sentivo di non poterne più fare a meno.

Mi sentivo un egoista, perché sapevo che prima o poi avrebbero potuti essere feriti… o peggio… dal lupo che si risveglia in me ogni plenilunio. Ma non ce la facevo più a continuare così, a vivere isolato, sotto una campana di vetro. Perché oramai quella campana era stata spezzata, e non sarebbe mai stato più nulla come prima per me.

 

Mi misi a fissare la luna, quella stessa luna che l’indomani avrebbe nuovamente spezzato qualcosa dentro di me, rendendomi ancora più solo tra i miei segreti e le mie sofferenze, così ogni mese, ogni anno, fino alla fine della mia esistenza…

Fino alla fine…

Questa era una delle cose che mi facevano più male: la fredda consapevolezza che non ci sarebbe mai stata una fine, che non ci sarebbe mai stata la pace, non per me.

Assieme al senso di colpa che mi attanagliava ogni giorno della mia misera vita per aver tradito la fiducia dei miei amici, per non aver il coraggio di confidarmi con loro.

In fondo al mio cuore qualcosa mi diceva che avrebbero capito, che sarebbero rimasti al mio fianco nonostante tutto, eppure un’altra parte dentro me continuava a ripetersi fino allo sfinimento che non potevano capire, nessuno poteva, e che mi avrebbero voltato le spalle come aveva già fatto chiunque prima di loro.

Come forse anch’io, trovandomi al loro posto, avrei fatto.

Era comprensibile.

Ma allora perché mi faceva così male?

Perché così tanto?

 

Cominciai a camminare, fino a raggiungere la stamberga strillante.

Entrai silenziosamente, sfiorando le pareti con le punte delle dita, come se volessi accarezzare il mio unico rifugio.

Lì ero al sicuro.

 

Non so quale strano collegamento di idee mi portò a pensare a Sirius.

Era un ragazzo, il mio migliore amico, eppure… i miei sentimenti per lui non si fermavano a questo.

Me ne accorsi quando mi scoprii morbosamente geloso… geloso di lui e James, della straordinaria intesa che avevano, dei segreti che Sirius gli confidava…

Sì, perché mi ero accorto che mi stava nascondendo qualcosa, qualcosa di cui solo il suo migliore amico era a conoscenza.

Un amico che non ero io.

Ed in fondo non avrei dovuto prendermela, perché in effetti anch’io gli stavo tenendo nascoste molte cose di me, ma era il pensiero che James fosse più importante di me a farmi star male.

Ma come potevo pretendere che lui si legasse a me quando io per primo non mi fidavo?

Continuavo a tormentarmi, fino a che non lo capii.

 

Lo amavo.

 

“Chissà cosa penserebbe di me, se lo sapesse… se sapesse che mi sono innamorato di un mio amico… di un ragazzo. Proverà ribrezzo? Disgusto? O forse semplicemente mi allontanerà più di quanto io già non sia? Mi ignorerà? E se gli dicessi anche che sono un… un lupo mannaro? Che non sono nemmeno un umano come lui? Mi odierà? O riuscirà ancora ad essermi amico?”

 

Con tutti questi pensieri in testa, non mi passò nemmeno per l’anticamera del cervello che lui potesse ricambiarmi.

No, un ragazzo così bello, intelligente, praticamente perfetto… come avrebbe potuto anche solo pensare di amare uno come me?

Senza contare che era praticamente sempre circondato da ragazzine petulanti che lo assillavano di continuo con i loro regali e le loro richieste di appuntamenti.

Non che la cosa, almeno all’apparenza, sembrasse dargli fastidio, ma io sentivo crescermi una forte rabbia dentro, al pensiero di quanto loro gli potessero stare vicino mentre a me non era concesso.

Mi sentivo sempre più egoista e possessivo, ma non potevo farci nulla.

 

La prima volta che mi resi conto di questi miei sentimenti, ne rimasi sconvolto.

Non che mi fossi mai sentito molto attratto dalle ragazze, ma non avevo mai pensato di poter guardare un ragazzo in quel modo.

Eppure era successo.

Credo di aver pianto, ma non ne sono sicuro.

Quella notte c’era la luna piena, e non ebbi il tempo ne le forze di pensare a lui, a noi.

E così, da allora, ogni notte in cui sapevo mi sarei trasformato, il dolore per ciò che sono si sommava a quello del ricordo di ciò che ebbi provato in quel momento.

 

Fu una di quelle sere, mentre aspettavo che il fato si compisse come sempre, che presi la mia decisione.

 

Sirius non lo avrebbe mai saputo.

 

Mai.

 

Preferivo essergli accanto come semplice amico, piuttosto che perderlo per sempre.

Ne sarei morto.

No, mi sarei tenuto tutto dentro, come ero sempre stato abituato a fare.

Fino alla mia morte.

Non potevo sapere che la mattina dopo, qualcosa avrebbe sconvolto i miei piani.

 

 

***continua***

   
 
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