His mere doll

.Quando si tratta di controllare gli esseri umani non c’è miglior strumento della menzogna
.Perché, vedete, gli esseri umani vivono di credenze
.E le credenze possono essere manipolate 
.Il potere di manipolare le credenze è l’unica cosa che conta


Michael Ende-

Le luci di Tokyo erano ancora splendenti nello sfarzo della città traboccante di neon fosforescenti, locali aperti fino a tarda notte e ristoranti galanti.

Misa aveva il bel viso rivolto alla vetrata affacciata sulle strade sconfinate, teneva in mano un bicchiere di vino bianco che di tanto in tanto portava alle labbra colorate da poco di un rosso acceso.

La sua espressione era bloccata fra l'ansia e la felicità che fra poco avrebbe rivisto il suo amato Light.

L'unica cosa che illuminava la stanza era un piccolo abat-jour piazzato sopra il comodino di Misa, che conferiva un'atmosfera calda e rilassante.

La ragazza si girò improvvisamente sentendo il familiare ed amato rumore delle chiavi che aprivano la serratura, ed il passo leggero ma deciso del ragazzo che entrava silenziosamente, lasciando all'udito solo lo sfruscio dei pantaloni che si sfregavano mentre saliva le scale per arrivare in camera.

Misa posò il bicchiere su un mobiletto lì vicino e si sistemò il caratteristico vestito gotico.

-Misa sei qui?- domandò Light posando la mano sul pomello della porta. Misa si spostò velocemente vicino alla porta sorridendo al suono della sua voce.

-Sì! Bentornato!- esclamò gettandosi fra le braccia di lui.

Il ragazzo mantenne la sua espressione seria ed imperturpabile e si forzò a circondarla meccanicamente.

-Com'è andata la giornata Light?- chiese lei con voce soffice posando la testa sul suo petto.

-Bene, e tu? Hai fatto quello che ti ho chiesto?- fece lui di rimando con una punta di ceco dubbio.

Misa fiera annuì con vigore e si staccò leggermente indicando il quaderno aperto sulla scrivania.

Il ragazzo sussultò nel vederlo così naturalmente esposto, ma poi si rilassò promettendosi di metterlo nel rispettivo posto più tardi.

Misa lo guardò con aspettativa, che lui contraccambiò con un veloce bacio sulle sue labbra, che fece colorare le guance della ragazza dello stesso colore del suo rossetto. Light entrò nella stanza dando un'occhiata sospettosa al quaderno, buttandosi poi a peso morto sul letto matrimoniale togliendosi la giacca nera e la cravatta.

Misa si distese accanto a lui guardandolo nella sua espressione pensierosa con una mano posata innaturalmente sul viso, e gli occhi castani socchiusi.

-Light- lo chiamò abbandonando le braccia sul suo petto e riposando la testa su di esse.

Lui la guardò per un attimo aspettandosi che continui, per poi riprestare il suo sguardo al vuoto pieno della sua introspezione.

-Fra quanto tempo Kira diventerà la giustizia per tutti?- Light spostò quindi la sua completa attenzione a lei al solo accenno dell'unico argomento che lo interessava. Sorrise a quel pensiero e le rispose.

-Presto Misa, molto presto, diventerò il padrone del nuovo mondo- Da come lo disse sembrava stesse parlando a se stesso auto pavoneggiandosi, poi quasi come per correggersi, prese fra le dita il volto di Misa e le sussurrò all'orecchio con voce ipnotizzante.

-E tu lo possiederai al mio fianco, diventandone la Dea- E come tocco di grazia le soffiò sul collo una semplice parola, che però la fece espirare.

-Indiscussa- Misa accennò un sorriso ed alzò il collo come chiedergli di baciarla, di sentire le sue labbra venire a contatto con la sua pelle.

Light pensò che ogni cosa che faceva gli assicurava o meno la già volenterosa collaborazione di Misa, e dato che in quel momento la sua totale subordinazione era estremamente importante, decise di concedersela ed accontentarla, in modo che nelle sue mani rimanga soltanto una bella e mera bambola.

Avvicinò le labbra al collo di lei sfiorandola ed avvicinandola per i capelli biondi appariscenti.

Misa socchiuse gli occhi godendosi le così intense ma rare carezze di lui.

Il ragazzo si mise seduto spingendola sotto di sé e continuando a baciarle il collo più insistentemente.

Light s'impegnava sempre nelle cose dalle quali profittava e nonostante ad una piccola ma soffocata parte di lui piacesse quello che stava facendo, l'altro lato sorrideva malignamente, eccitato dall'ulteriore manipolazione mentale che stava effettuando sulla ragazza, succube in ogni senso della presenza sopra di lei.

-Light- sospirò lei spingendo il corpo al suo. La zittì baciandole le labbra, come solo lui sapeva fare:

lentamente, in modo stuzzicante, e così intensamente da farla sospirare.

Senza nemmeno pensarci e non volendosi prolungare ulteriormente, le tolse il vestito stando attento comunque a non rovinarglielo.

Guardò di fretta il bel corpo di Misa, coperto da un tipo di lingerie costosa, piena di pizzi e merletti neri.

Le mani di Light scorrevano bramose sulle sue spalle, sul suo busto e sui suoi fianchi facendola inarcare. Misa alzò le mani su di lui togliendogli la camicia, rivelando il suo corpo proporzionato ed atletico.

Con uno scatto Light le prese i polsi forzandoglieli sopra la testa, volendo controllarla in ogni caso.

Invece a Misa non importava cosa succedesse a lei, le bastava il suo tocco per stare bene, e se impedendole di muovere le mani lui avesse continuato a farlo non vedeva dove stava il problema.

Mentre la spogliava ulteriormente fece scivolare la lingua su quella di Misa, spingendola all'indietro con la sua.

Via via che la baciava l'angolo delle sue labbra si alzava sempre di più istintivamente e di sottecchi diede un occhio al corpo di porcellana nudo della ragazza.

Nonostante Misa avesse i polsi bloccati si muovette ancora circondando il bacino di lui con le sue gambe.

Light la guardò, e stanco delle continue forzature si spogliò completamente,non lasciando a Misa nemmeno il tempo di rimirarlo per un pochino.

La prese per i fianchi entrando dentro di lei con piacevole facilità, lentamente, facendole sentire ogni suo centimetro che la facevano sua in modo agonizzante.

Misa ansimò sul petto di lui, contribuendo alla soddisfazione già alta che stava dando al ragazzo.

Light continuò con intensità trattenendo la sua fretta non volendo strafare, espirando qualche volta, forse per la fatica, o forse per l'innegabile soffio di piacere che provava.

Misa invece ansimava e gemeva assopita dal momento che sempre aveva sognato di vivere.

Nel mezzo dell'azione Light rilasciò i suoi polsi, e lasciò che lo toccasse con un sospiro.

Quando entrambi raggiunsero l'apice, Misa rimase sulle calde coperte per un po' respirando a fondo, Light al contrario si alzò subito con una smorfia affaticata ed infastidita.

-M-mio Dio..- sentì dire da Misa. Girò la testa e la guardò oltre la sua spalla trattenendosi dal ridere.

-Ti amo tanto Misa- disse con tono vellutato, per poi scomparire fuori dalla porta con un ghigno stampato sulle labbra, e gli occhi rossi.

Rossi da impazzire.




Angolo saluti ^^

Okay, non so da quant'è che avevo voglia di provare a scrivere una piccola fic su questo stupendo anime e manga, soprattutto sulla relazione ad un lato fra Light e Misa, quindi cercando di inventarmi qualcosa è uscita questa.
So benissimo che è una cosa semplice, nulla di che, ma mi andava di condividerla con voi, dato che ormai non riesco a continuare il mio lavoro in via di sviluppo; ho pensato allora di tornare in qualche modo così.
E nulla ^^ <----(citazioni veecchie),
spero che questo piccolo lavoretto vi sia piaciuto, spero di tornare presto con un'altra fic, magari più lunga sulla quale sto lavorando :3
Alla prossima, ciaao ciaao.