Fumetti/Cartoni americani > Homestuck
Segui la storia  |       
Autore: tobbywolf    17/08/2015    4 recensioni
Dave si ritrova incastrato in una vacanza con Bro.. Su una crociera!
Seppur controvoglia, si sente costretto ad accettare, poiché abbandonare uno strider adolescente in casa da solo per settimane è una follia.
Forse riuscirà anche a sistemare la complicata relazione familiare.. O probabilmente incasinerà ancor di più le cose.
Genere: Demenziale, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Dave Strider, Dirk Strider
Note: AU | Avvertimenti: Incest
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La mattina seguente trascorre pacificamente, Bro non è in vista e la ragazza della notte precedente è in compagnia di alcune amiche, a ridacchiare e scherzare come se non fosse accaduto nulla. Tu godi della vista del mare attraverso le vetrate del buffet, sgranocchiando delle patatine fritte. Non hai ancora trovato la pizza, o almeno.. La tipa, che hai deciso di rinominare Satana, è seduta in un tavolo verso il fondo, dove si dia il caso ci sia l’altra metà di buffet. Cavolo, nemmeno un giorno su questa bagnarola e ti sei già inimicato qualcuno.
Forse Rose ha davvero ragione: Tu e le donne dovete stare lontani, almeno 25 metri di distanza.

Termini la tua colazione con un bel bicchierone fresco di succo di mela, delizioso da far venire un orgasmo. La cosa entusiasmante è che ne potresti prendere una vagonata intera, visto che è tutto gratis e che per ottenerlo devi solamente premere il pulsantino della macchinetta. Quindi riempi una bottiglia da portare in camera, così, giusto per sfizio.

Nel tragitto per poco non schiacci una bambinetta.. Ma è colpa dei genitori se i mocciosi corrono da tutte le parti senza nemmeno guardare dove vanno!

Dopo esserti scusato ingiustamente, raggiungi finalmente la camera e usi la carta magnetica per aprirla. Con tuo grande stupore, noti ben tre cose allarmanti: primo, i letti sono stati separati. Bhe, questa è una buona notizia. Secondo, Bro sta dormendo nel letto sbagliato, il letto di destra doveva essere tuo visto che hai occupato il corrispondente comodino con la tua roba. Lo lascerai comunque dormire, supponi che abbia trascorso la notte insonne. Bhe, come ultima cosa, ci sono smuppets ovunque, persino dentro alla lampada. Da quando John te l’ha fatto notare, ‘sti pupazzetti ti inquietano più del giudizio divino.

Sulla scrivania c’è anche il suo cappellino, che emana una strana essenza di arbre magique misto a shampoo alla pesca. Lo stringi gelosamente al petto, immergendoti in strani ricordi passati. Tipo quando eri piccolo e non riuscivi a vedere nulla con questa visiera, ma ti ostinavi comunque ad indossarlo quando Bro non lo teneva disperatamente incollato in testa. Eh, bei tempi quelli..

“Che stai facendo?” Senti una mano che ti stringe in una presa mortale, o meglio, cerca di riprendersi il copricapo. Tutto così improvviso da farti sobbalzare contro il comodino. Questo cappello deve essere collegato a Bro attraverso qualche strano marchingegno, visto che percepisce sulla sua stessa pelle i suoi spostamenti.
“Polvere. Stavo pulendo.” Che scusa pessima, siete qui solo da una notte, è tecnicamente impossibile che possa essersi formata polvere. Oltretutto, puliscono la camera quasi ogni giorno.
L’altro ti rivolge uno sguardo incredulo, ma lecito, e alza un sopracciglio; tu nel frattempo appoggi la causa dei problemi e decidi di cambiare argomento, finendo però per sceglierne uno anche peggiore.
“Bhe, mi dispiace per ieri.” Intoni delle scuse sincere, perché, davvero, ti vengono fottutamente dal cuore.
“Non importa, piccoletto.” Lui si stiracchia e decide di alzarsi, cammina senza meta per cinque buoni minuti, fino al momento in cui decide di sgranocchiare dei doritos e sedersi sul divanetto rosso e alquanto duro che occupa ingiustamente due quarti della stanza. Lo prendi come un invito amichevole a chiacchierare, quindi nel giro di qualche secondo ti sei già accomodato in fianco a lui, praticamente appiccicato e con una mano intera nel pacchetto di patatine. Bro non dice nulla, gli occhiali a punta stile anime non lasciano trasparire alcuna emozione. Ne approfitti per chiedere un parere.
“Facciamo una situazione.” Ti schiarisci la voce, lui inclina leggermente la testa per osservarti con la coda dell’occhio. “Tu sei un normale umano, ma provi una certa attrazione verso qualcuno che, moralmente, non dovrebbe stare con te. Cosa faresti?”
Non rilasci dettagli, pensi che una spiegazione del genere sia già abbastanza chiara da decifrare. Vuoi solo avere la sua opinione, lasciare che lui ti aiuti a recuperare il buon senso, per poter tornare alle solite giornate noiose e senza pensieri.
La sua risposta non è affatto ciò che ti aspettavi. “Gli parlerei, farsi queste seghe mentali non ti porterà a nulla. Anche se non capisco a quale amore moralmente sbagliato tu ti stia riferendo.”
Caspita, ti sembrava di essere stato abbastanza esplicito. Provi ad aggiungere altre frecciatine.
“Ma se avessi già provato a parlargliene? Magari codesta persona è sempre con la testa che viaggia per altri pianeti, forse non si accorge mai che QUALCUNO sta tentando di avere una conversazione normale per una buona volta!” Noti di esserti scaldato un po’ troppo, così torni a mangiare normalmente gli stuzzichini senza pressarlo troppo per avere un parere. Purtroppo arriva dopo poco, una risposta degna di Nobel per “il ragazzo con le fette di salame più spesse sugli occhi”
“Ero a conoscenza del fatto che John fosse un idiota, ma non pensavo fosse così tanto idiota.” Porcaccia la miseria, mai una gioia nella tua vita. La tua espressione non lascia trasparire nulla, ma dentro di te impervia una grande battaglia di draghi e arcieri assatanati.
“Comunque essere omosessuali non è moralmente sbagliato.” Questo peggiora la situazione, non pensavi fosse così evidente il tuo orientamento sessuale. Bhe, un punto a Striderverde, almeno sai che non ha nulla contro ciò.
“Non è quella la problematica di cui intendevo parlare! E’ che credo di-“
Tum tum tum, la segnaletica navale si attiva e una signora inizia a ripetere le stesse cose più volte, in varie lingue. “Si avvisano i gentili passeggieri che a breve si svolgerà, presso la sala teatro, la seconda prova di emergenza per coloro che non sono riusciti a partecipare alla precedente. Si prega lor signori di portare con sé la propria tessera di riconoscimento. Una sanzione verrà inflitta ai non presenti, ricordiamo che la sicurezza è la nostra prima priorità.” Non sapevi nemmeno dell’esistenza di questa sottospecie di riunione. Ma sembra importante, hanno anche parlato di sanzioni, Bro ha già abbandonato il comodo divano per dirigersi al luogo d’incontro. Non ha nemmeno mostrato un pizzico di curiosità per i problemi che affliggono il suo fratellino!
Ti lasci sfuggire un sospiro insoddisfatto, lui riesce quasi a leggerti nella mente e si volta per arruffarti i capelli.
“Ne riparleremo dopo, piccoletto.”



La presentazione dei piani di emergenza si rivela essere una pacca assurda, soprattutto perché l’illustratrice ripete ogni singola frase in almeno 5 diverse lingue, così da metterci più di un’ora e mezza per concludere tutto il discorso. Tu e tuo fratello, da bravi Strider, vi fate già una certa fama tra i passeggeri, soprattutto perché uno dei due inizia a russare fragorosamente dopo soli 20 minuti. Tra la folla riconosci anche la ragazzina che ti aveva indicato la via la notte precedente. Accenni un saluto, ma lei sembra troppo occupata a mangiarsi le unghie con lo sguardo perso nel vuoto.  
La scocciatura si conclude con un progetto su power point così banale che sembra uno di quei lavoretti che fanno i bambini alle elementari. Voi due vi separate di nuovo, ma questa volta non hai nulla di cui preoccuparti: Bro è sicuramente diretto al ristorante del quarto piano, si è anche portato dietro i coupon per le bottiglie di acqua gratis. Prima di andarsene è rimasto per qualche minuto a guardare verso la tua direzione, come se volesse invogliarti ad unirti a lui. Preferisci non fare scenate o avere la cena sullo stomaco, quindi lo saluti con un gesto e ti imbuchi nell’ascensore, procedendo verso la vostra stanza.

Non hai progetti per la serata, l’altro Strider ha una riunione con alcuni membri del suo club, quindi non ci sarà bisogno di controllarlo. Pensi che forse sia il caso di sgattaiolare verso la famosa fetta di pizza che attendi da quando sei salito sulla bagnarola. Prima però, ne approfitti per farti una doccia e iniziare a disfare la tua valigia, giusto perché sei stufo di inciampare ogni volta tra le sue rotelle.
Finite le varie operazioni, scatti veloce al dodicesimo piano e inizi ad osservare ogni singolo elemento del buffet con sguardo famelico e assetato di cibo. I camerieri fanno finta di nulla, probabilmente non è la prima volta che vedono un elemento del genere.
Arrivato verso il fondo, la tua espressione si rasserena e le tue mani, quasi con volontà propria, si avvicinano ad una candida e apparentemente deliziosa fetta di margherita. Non hai neanche il tempo per trovare un posto a sedere, che ormai la fetta è già sparita. Nulla da dire, morbida e croccante allo stesso tempo, una fantasia per il palato.
Desideroso di riempirti lo stomaco, ritorni a fare il bis, ma stavolta ti accomodi all’esterno, su una delle sdraio a bordo piscina. Ormai è sera, ma il mare è tranquillo, il cielo è sereno e la leggera brezza condisce il tutto, rendendo l’atmosfera ancora più rilassante. Finita la “cena”, sonnecchi per un buon quarto d’ora, fino a quando non senti degli schiamazzi provenire da lontano.
Inizialmente non ci fai caso, poi però noti la familiarità di una certa voce. Purtroppo riesci ad identificarla troppo tardi: sembrerebbe la ragazza che stava con Bro la sera prima, insieme a qualche amico.
I tuoi sospetti vengono confermati appena apri gli occhi e te li ritrovi davanti. Non hai neanche il tempo di renderti conto della situazione, che ti ritrovi faccia a faccia con un tizio dai capelli strambi, pieno di cicatrici in viso e con due occhi così inquietanti da sembrare un drogato impazzito. Questo ti stringe il colletto e ti alita addosso, iniziando a parlarti con qualche strano accento da fattone.
“Senti, frocetto con il complesso del fratellone, la faccio breve. Se osi ancora infastidire la mia compagna, ti lancio in fondo al mare a suon di pedate nel culo.”
Wow, le tipiche frasi che usano i prepotenti per farsi fighi in un gruppo. Purtroppo il suo desiderio di apparire forte davanti agli altri si spinge oltre, non hai nemmeno il tempo di ribattere che ti arriva un destro dritto in faccia. Ti accasci sul freddo pavimento, cercando di non rotolare verso la piscina. Il dolore è fortissimo, ma non dici nulla e soffri in silenzio, quasi alleviandoti quando vedi il tizio allontanarsi. Canti vittoria troppo presto, infatti i suoi altri innumerevoli compagni ti donano alcune pedate e sghignazzano, seguendo l’esempio del loro capo.
“Ora vai pure a raccontarlo a mammina.. Sappi che non ci impiego molto a trascinare via il tuo fratellone utilizzando alcune ragazze.” Questa frase finale ti ferisce ancor più di tutte le altre violenze fisiche, quasi da lasciarti senza fiato. Rimani qualche minuto disteso a riflettere e a cotonare con il bordo della maglietta il sangue che perdi da naso e denti.
Al ritorno in cabina, hai una faccia più che sconvolta, ma fortunatamente Bro non è ancora rientrato. Ne approfitti per guardarti allo specchio e farti mille domande, poi ti tranquillizzi vedendo che gli occhiali sono ancora intatti. Almeno quello.
Non sapresti come spiegare a Bro l’accaduto, anche perché non vorresti vederlo tra le mani di una donna manipolatrice inviata da quel tizio. Purtroppo il tuo viso non ne vuole proprio sapere di rimanere a tacere, infatti un occhio inizia ad assumere un colore grigiastro, mentre le guance rossastre non osano tornare al loro colore naturale.
Hai anche sporcato la tua maglietta preferita, non hai sinceramente le forze per pensare a come sistemarla. Quindi raccatti una camicia di Bro dal pavimento e la sostituisci con la tua, buttandoti poi subito nel letto. Non impieghi parecchio tempo ad addormentarti, ma non passa molto che subito ti svegli a causa del trambusto di tuo fratello. Il solito.

Lui entra, accende noncurante la luce e, mentre si toglie le scarpe, rivolge lo sguardo verso di te. La sua impassibilità viene subito turbata.
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > Homestuck / Vai alla pagina dell'autore: tobbywolf