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Autore: fireslight    18/08/2015    8 recensioni
Oro e divertita consapevolezza di sé e baci rubati al mattino, questa era Effie Trinket e gli piaceva, dannazione, se gli piaceva.
[Haymitch/Effie♥][Post!Mockingjay − Fluff, Slice of Life • 880 words]
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Effie Trinket, Haymitch Abernathy
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Gold and stolen kisses at sunrise
 

 
Si era svegliato che aveva freddo ed il piumone era finito da qualche parte lontano da lui, obbligandolo a cercare a tentoni quel calore ormai perduto.
Una sottile lama di luce tutt’altro che gradita si fece spazio tra le palpebre ed Haymitch preferì rimanere dov’era, crogiolandosi nell’attesa. Di cosa, poi, non ne aveva un’idea precisa.
«Non riuscivi a dormire?»
Corrugò le sopracciglia al suono di quella voce intontita dal sonno, ma familiare. Spostando lo sguardo alla sua destra, mise a fuoco una sagoma elegante, la curva della spalla come disegnata, i riflessi della luce del sole tra i capelli lunghi, simili a oro colato.
Una visione, certo, se non stesse praticamente morendo di freddo.
Chi aveva lasciato la finestra aperta, dannazione?
«Sto bene, dolcezza. Torna a dormire.» le sussurrò, baciandole la fronte.
Si affrettò a chiudere le imposte, osservando la figura stesa ancora per qualche minuto, sedendosi adesso dal suo lato del letto.
Le sfiorò dapprima un lato del viso, poi il collo e la clavicola evidente sotto la pelle nuda, l’ala di un uccellino in procinto di spiccare il volo.
«Haymitch, è l’alba.»
«E con questo?»
Effie rise, aprendo lentamente gli occhi azzurri, guardandolo con l’accenno di un sorriso, «Vorrei dormire, se non ti dispiace.»
«Potrebbe dispiacermi.» ribatté pronto, accennando un sorriso divertito.
La vide sedersi contro la testiera del letto, coperta soltanto dalle pesanti lenzuola, anche lei senza il piumone, ma dove diavolo era finito?, e osservò il suo volto alla pallida luce del sole nascente.
Era cambiata, dannazione se era cambiata.
Tanto per iniziare, tutto quel pesante trucco di Capitol City era definitivamente sparito dalla sua pelle, il che la faceva sembrare più pallida in confronto alla persona cui aveva fatto l’abitudine negli anni. E non usava neanche più quelle assurde parrucche colorate.
«A cosa stai pensando?»
Haymitch si riscosse dai propri pensieri. Lei lo stava fissando in maniera inequivocabile, come avesse capito perfettamente la direzione dei suoi pensieri.
«No, è solo che−»
«Cosa, Haymitch?» l’interruppe con un sorriso, stringendogli una mano tra le sue, divertita.
«Non mi ero mai accorto di quanto fossero chiari i tuoi capelli. Be’, quelle parrucche non offrivano molto margine di osservazione.»
Ne era incantato, totalmente. E se ne rendeva conto con stupore, alla fine, perché non pensava che avesse mai potuto fare simili pensieri su una donna. Se poi quella donna era Effie Trinket, be’, era tutto dire.
«Mh, mi piacerebbe dire di esserne lusingata,» cominciò lei, attirandolo verso di sé, i lunghi capelli biondi a coprirle il petto, «Ma credo che potremo anche pensare ad altro.»
Lui non attese oltre. La baciò, immergendo subito le mani fra quell’oro luminoso, stringendosela contro; Effie lo assecondò, sorridendo contro la sua bocca finchè non si staccarono, i respiri corti.
«Anche questo sarebbe potuto andare,» mormorò, la sua fronte su quella di lui, «Ma a dire il vero, io intendevo la colazione.»
«Hai detto che è l’alba, dolcezza. Torniamo a dormire, dai.»
«Non riesco più a dormire, una volta sveglia.» rispose dal corridoio, diretta in cucina.
Haymitch la seguì poco dopo essersi fatto una doccia, rimanendo qualche minuto ad osservarla armeggiare di fronte ai fornelli. Indossava solo un suo vecchio maglione blu che le arrivava a metà coscia, colore che metteva in risalto quello della lunga chioma.
Non ricordava che li avesse mai portati così lunghi: forse, alla fine, era per questo che ne rimaneva stranamente incantato, quando la guardava.
Le arrivò da dietro, stringendola contro il suo petto. Poteva sentire ogni suo respiro, ogni vertebra contro il proprio torace. Lei rimase immobile, i pancakes pericolosamente in bilico su un piatto da portata che prontamente tornarono in equilibrio, sul ripiano della cucina.
Lentamente, le scostò i capelli su una spalla, lasciandole un bacio sulla clavicola, una delle parti che in lei più amava.
«Mi stai distraendo dalla tua colazione, ti ricordo.» mormorò lei, voltando appena il capo per baciarlo ed Haymitch ricambiò, totalmente assorto in lei.
Strano come quei momenti fossero diventati una piacevole quanto inaspettata routine, specialmente dopo quanto si erano lasciati indietro.
Effie era stata la sua occasione di ricominciare a vivere, dopo la guerra.
Un’occasione che, forse egoisticamente, avevano assecondato entrambi. Non parlavano spesso dei loro trascorsi, ma essi rimanevano sospesi da qualche parte dentro di loro, bussando ogni tanto alle porte delle loro coscienze, ansiosi di essere analizzati.
«Una piacevole distrazione, spero, dolcezza.»
Le sfiorò le braccia, scoperte dal maglione sino ai gomiti, saggiando la consistenza di quella pelle morbida, simile alla seta che non aveva mai avuto la possibilità di tenere per più di pochi secondi tra le dita, inspirando il profumo dei suoi capelli − oro e divertita consapevolezza di sé e baci rubati al mattino, questa era Effie Trinket e gli piaceva, dannazione, se gli piaceva.
La vide sorridere di nuovo, serena come non era da tempo − il sorriso genuino di chi non ha evidenti preoccupazioni, solo incubi con i quali fare i conti, di tanto in tanto, nelle notti più oscure.
Diverse ore dopo, entrambi seduti sul divano nel salone di casa, Effie intenta a leggere un libro poggiata contro il suo torace, Haymitch aveva pensato − carezzandole distrattamente le braccia nude − che avesse la pelle più morbida e delicata che avesse mai avuto l’ardire di sfiorare, in quella sua insolita quanto travagliata esistenza.



 
 
Note dell'autrice.
Mah, credo di essere entrata in fissa con questa coppia, innamorandomene all'istante sin da Catching Fire.
Pazienza, del resto sono bellissimi ^^ - come dimostra quell'adorabile scambio di battute in Mockingjay pt 1, ew.
Una future!fic senza troppe pretese, ad accennare una situazione quotidiana, di serenità, per come immagino che possano vivere Haymitch ed Effie dopo la guerra.
Spero vi piaccia, ricordo inoltre che non mordo (biscotti al cioccolato per tutti) e che le recensioni sono sempre gradite.
Alla prossima, un bacio
fireslight

 
  
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