Giochi di Ruolo > Dolce Flirt
Ricorda la storia  |      
Autore: RandomWriter    18/08/2015    9 recensioni
Mi rivolgo direttamente a chi legge la mia long che (forse) avrà preso un colpo nel vedere che ho pubblicato una OS: "Stupida" è assolutamente svincolata da In Her Shoes, i personaggi non hanno nulla a che fare con quella storia ^^'. Questa shot è frutto di una mezz'oretta di "catartica introspezione", in cui ho voluto cimentarmi in una narrazione completamente diversa da quella abituale.
Per certi versi spiazzante, spero che questo piccolo testo non vi sconvolga troppo.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sorpresa
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
STUPIDA
 

Annuisco comprensiva, mentre Nathaniel mi spiega pazientemente che no, il Burundi non è un piatto messicano, ma uno stato dell’Africa. Lo so anche io, stupido babbeo, la mia era solo una battuta ma evidentemente non hai abbastanza sagacia da averne colto l’ironia.
Si crede tanto intelligente, lui, solo perché è stato eletto segretario delegato. Un titolo che, in fondo, non gli concede alcun privilegio rispetto a noi comuni studenti, se non la rottura di doversi immischiare in faccende che altrimenti non lo interesserebbero minimamente.
A proposito di scocciature, quella che sta avanzando per il corridoio, sembra avere due gambe e una testa di capelli rossi. Vedo il biondo irrigidirsi ed afferrare con più fermezza la sua inutile cartellina.
Non ho mai scorto nessun appunto in quei fogli, mi chiedo se la usi come ventaglio o solo per ostentare l’immagine di un uomo impegnato. Ridicolo.
« Scusami, devo parlare con Castiel… mi dispiace »
Lo rassicuro, il suo tono lascia intendere chiaramente che non gli fa alcuna differenza lasciarmi qui, in mezzo al corridoio come un’idiota, mentre lui galoppa al seguito di uno degli studenti più indisciplinati che il Dolce Amoris abbia mai ospitato sotto il suo tetto.
Discutono, o meglio, Nathaniel gesticola animatamente, mentre Castiel non si degna neanche di guardarlo in faccia. Non ti firmerà mai quella giustificazione, amico, rassegnati. E poi dicono che la stupida sia io.
Mi allontano, non c’è niente da vedere.
 
In classe sono persa nei miei pensieri, finchè vedo una mano sventolare a pochi centimetri dal mio naso.
« Ehi, a che pensi? »
Alexy mi sorride gentile, probabilmente bisognoso di distrazioni quanto lo sono io:
« A niente »
E’ una verità che non mi sembra così riprovevole, eppure risponde con un cenno perplesso.
Il fatto che io non stessi pensando a nulla, non significa che io non pensi mai a nulla, Alexy; tuttavia, non è da me sbottare, così rispondo con ciò che so fare meglio: dissimulare.
Imposto una risatina stupida, una specie di ghigno soffocato, che basta ad assecondarlo.
Porta pazienza con me, Alexy. Sono una povera scema, non ti crucciare per così poco.
 
Incontro nuovamente Nathaniel per i corridoi.
Prego che non voglia proseguire la sua lezione di geografia, altrimenti non basterà la mia diplomatica stupidità a far finta che mi interessi.
È trionfante:
« Corro a portare la giustificazione di Castiel in segreteria » mi annuncia.
Vorrei rispondergli che nessuno gliel’ha chiesto, ma non è nella mia natura.
Sorrido incoraggiante, sollevo addirittura un pollice per rendere merito al successo della sua impresa, ma lui mi guarda come se fossi rincitrullita. Sta’ al gioco, altrimenti sembro veramente un’idiota.
Mi odio quando, cercando di essere gentile e mettere gli altri a proprio agio, finisco per sentirmi quella fuori posto.
Quella che, ogni volta che fa un’osservazione, riceve un’occhiata di commiserazione, seguita da un sospiro rassegnato: poverina, proprio non ce la fa.
Se solo vi fermaste ad ascoltare realmente quello che ho da dire, se solo non giudicaste le mie parole partendo dal preconcetto che io non capisca, magari la vostra presenza non mi sarebbe così insopportabile.
Eppure so che la parte della stupida qualcuno la deve pur fare; deve esistere, nell’equilibrio di ogni realtà, una persona da additare semplicemente come “stupida”, per ricevere quella sorta di consolazione alla propria mediocrità, quella rassicurante certezza che del resto c’è chi è messo peggio.
Allora ringraziatemi se continuo a recitare questa parte, se non ci provo nemmeno a farvi cambiare l’idea che avete di me: vi sconvolgerebbe sapere quanto io sappia essere sarcastica e pungente.
 
« Iris, non ti sei accorta che hai le cuffie scollegate? »
Mi volto verso Armin che, ad ulteriore riprova della scarsa considerazione che ha della mia sagacia, mi indica il cavo sconnesso dell’i-pod. No tesoro, grazie per avermelo detto, non me ne ero accorta!
Non verrò a dirti che queste cuffie sono solo una barriera per isolarmi da voi, per dirvi: non rompetemi, lasciatemi sola.
Ho un copione da recitare, non lo stravolgerò, tranquillo:
« Che stupida, grazie Armin » e ti sorriderò ipocrita, ricevendo come unica gratificazione, la consapevolezza di essere riuscita ad ingannarti. Ad ingannarvi.
Ancora.
E ancora.
Per sempre.
 
 
 
 

 
NOTE DELL'AUTRICE:

Giuro che mi sento in imbarazzo ^^'
Sì, perché credo che questa OS, seppure sia stata partorita dalla sottoscritta, sia qualcosa di talmente lontano dal mio stile abituale, che probabilmente sarete tanto spiazzate voi, quanto lo sono io.
Come è nata l'idea? Da una coincidenza. Stavo leggendo la OS di una mia cara amica, Kayleah, intitolata "Masquerade" ed abbiamo notato che una nostra conoscenza comune, ne aveva scritta una che aveva sempre come tema la maschera, la verità che si nasconde dietro l'apparenza (sentiti chiamata in causa, CloveSan).
Da lì mi sono detta "ok girls, ci provo anche io u.u" e così è nata "Stupida", dedicata ad uno dei personaggi che meno mi ispirava, Iris. Ho voluto tirare fuori un lato nascosto, losco, della sua personalità, che nel gioco fa la figura della ragazza svampita e stupida.
Ci tengo a sottolineare, come già detto nella presentazione, che i personaggi di questa OS, non c'entrano nulla con IHS e questo mi ha aperto gli occhi, una volta di più, su quanto io mi sia fossilizzata su di essi: rileggendo Stupida, ho provato quasi un senso di estraneità, perché per me ormai Iris è la Iris Levine di IHS, l'amica di Erin, non la studentessa ipocritamente gentile che qui vi ho presentato.
Sperando di avervi trasmesso tutta la mia confusa perplessità, vi ringrazio per aver letto.
  
Leggi le 9 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Giochi di Ruolo > Dolce Flirt / Vai alla pagina dell'autore: RandomWriter