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Autore: NickJonas    19/08/2015    0 recensioni
Ciao a tutti! Questa è la prima fanfiction sui Jonas che scrivo e spero vi piaccia. Inanzitutto ci tengo a precisare che questa storia si baserà principalmente sul rapporto che i nostri tre fratellini d'America hanno con la loro sorellina, Chiara, un anno più piccola di Nick. (in questa storia Nick ha 17 anni, Joe 18, e Kevin 19). Certamente non mancherà la parte amorosa, ma di base il racconto parla appunto del rapporto che Kev, Joe e Nick hanno con la loro sorellina. Come si comporteranno con lei? Saranno quei fratelli gelosi? O quelli menefreghisti? Spero di avervi incuriosito, ora vi lascio e... buona lettura!
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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~Chiara= ancora? Ho già detto di no!
Joe= sei sicura? Ti hanno visto insieme a lui un po' di volte. - guardandola serio.
Chiara= è un nostro compagno di scuola, mi avranno visto quando ho fatto la strada con lui per tornare a casa un paio di volte. - cercando di mascherare la preoccupazione, riuscendoci alla grande.
Kev= impossibile!
Chiara= cosa?
Nick= Kev ha ragione, è impossibile, fai sempre la strada con noi per andare a scuola.
Chiara= a a a non è vero! E quando siete in tuor? Non vengo sempre con voi, e quelle volte che non vengo mi accompagna a scuola Justin!
Joe= ok te la concedo. Comunque perchè proprio da lui ti fai accompagnare?
Chiara= non sono io che mi faccio accompagnare, è lui che si offre di farlo.
Kev= va bene ti crediamo.
Chiara= e comunque anche se uscissi con lui, non sarebbero fatti vostri.
Nick= oh eccome se sarebbero fatti nostri signorina. Non puoi uscire con lui!
Chiara= e perchè no?! Sentiamo!
Joe= sei troppo piccola!
Kev= immatura!
Nick= irresponsabile! - ok adesso stavano proprio esagerando; non facendolo apposta l'avevano ferita e parecchio.
Chiara= wow! Sapete, anni fa potevo capirlo, ero realmente piccola, immatura e irresponsabile, ma ora no. Ho sedici anni cavolo, sono abbastanza grande per avere un ragazzo! E, veramente mi sorprende quanto poco vi fidate di me. - era calma, ma con il tono di voce spezzato, era ferita.
Joe= te l'abbiamo già detto molte volte, noi di te ci fidiamo, è degli altri che non ci fidiamo!
Chiara= ah si? Vi fidate? Non sembra. - detto questo se ne andò in camera sua a tentare di dormire.
Nick= Chiara! - provando invano a farla tornare. Quando rimasero loro tre, pensarono alla stupidata che avevano appena fatto.
Kev= dite che abbiamo esagerato?
Joe= si, non dovevamo dirle quelle cose.
Nick= già, e sento che questa volta sarà difficile, molto difficile farci perdonare.
Kev= ci penseremo domattina vi va? - gli altri due annuirono abbattuti, odiavano litigare con la loro sorellina, e se ne andarono a dormire.

La famiglia era riunita in cucina a fare colazione, all'appello mancava solamente Chiara.
Nick= dov'è Chiara? - chiese guardandosi intorno.
Paul= devo ancora vederla sta mattina. Sarà meglio che andiamo a controllare che sia sveglia se no farà tardi a scuola.
Denise= CHIARA!! - urlò per farsi sentire al piano di sopra. Chiara arrivò correndo preoccupata.
Chiara= che è successo?! State tutti bene?!
Denise= si tesoro ti abbiamo chiamato perchè è pronta la colazione, muoviti se no farai tardi. - disse questa volta angelica.
Chiara= mi hai chiamato in quel modo per la colazione? - sbuffò. - non mangio, non ho fame. - stava per tornare al piano di sopra ma la bloccarono.
Kev= ma devi mangiare qualcosa! Ricorda che la colazione è il pasto più importante della giornata.
Joe= già, almeno bevi un po' di latte.
Nick= e mangia due biscotti. - tutti e tre cercavano di essere gentili, e inoltri erano preoccupati per lei.
Chiara non li degnò di uno sguardo.
Denise= tesoro, i tuoi fratelli hanno ragione, devi mangiare qualcosa.
Chiara= mamma davvero non ho fame. Io vado. Ciao a tutti. - ed uscì di casa, era incredibile quanto fosse bella anche con l'uniforme.
Joe= andiamo anche noi!
Nick= non si sa mai che faccia la strada con Bieber!
Kev= giusto! Ciao mamma, ciao papà, ciao Frenky! - entrarono in macchina, Kevin al volante, Joe vicino a lui e Nick dietro. La videro per strada camminare da sola con lo sguardo basso, sembrava stesse piangendo.
Joe= ehi piccola, monta su!
Chiara= no. - aveva la voce spezzata.
Kev= dai Chiara, è lunga la strada fino a scuola sopratutto di mattina. - lei cedette, solo perchè non aveva le forze di continuare a camminare. Montò dietro vicino a Nick, e stette in silenzio guardando fuori dal finestrino, con piccole lacrime che le scendevano dagli occhi.
Nick la guardava, odiava vederla così; non sapeva se stava così per il litigio di ieri sera o per altro, ma qualunque sia il motivo non riusciva a sopportare quella vista.
Nick= piccola, tutto bene? - accarezzandole il braccio. In quel momento anche Joe e Kevin prestarono più attenzione.
Chiara non ce la fece più a trattenersi, si girò, guardò suo fratello negli occhi e scoppiò a singhiozzare abbracciandolo e appoggiando la testa sul suo petto. Lui l'abbracciò sconvolto, lei non era tipa da piangere in quel modo. Joe e Kev la guardarono anche loro preoccupati.
Nick= ehi, tesoro, che succede? Mi fai preoccupare! - baciandole la testa e stringendola a sè.
Chiara= niente. - staccandosi dalla stretta.
Nick= no niente no. Tu non piangi mai per niente. Per favore dimmi che ti prende!
Chiara= niente ho detto.
Joe= Chiara se è per quello che è successo ieri sera noi... - fu bloccato.
Chiara= no, o meglio non è solo per quello.
Kev= e che altro c'è allora? - aveva accostato, tutti e tre la stavano guardando preoccupati.
Chiara= puoi ripartire che arriviamo tardi a scuola?
Kev= non parto finchè non mi dici perchè stai così!
Joe= avanti piccola, lo sai che puoi dirci sempre tutto.
Nick= siamo o non siamo i tuoi fratelli maggiori? - accarezzandole il braccio.
Chiara= non ora. Giuro che vi racconterò tutto ma non adesso. - ancora con gli occhi lucidi.
Kev= va bene. - e ripartì.
Nick= volevamo chiederti scusa per ieri sera.
Joe= già, noi non pensiamo davvero che tu sia immatura e irresponsabile, piccola si, perchè sarai sempre la nostra piccolina, però davvero, ci dispiace.
Chiara= - trattenne un piccolo sorriso, per poi tornare subito seria. - non mi interessa. Potevate pensarci prima; non è la prima volta che mi trattate così e mi sono stancata.
Kev= non lo facciamo di proposito. Ci comportiamo così perchè abbiamo paura.
Chiara= paura? Di cosa? - guardandoli sorpresi, tutto si aspettava fuor che questo.
Joe= di perderti. Noi tutto quello che facciamo, giusto o sbagliato che sia, lo facciamo per il tuo bene.
Nick= l'ultima cosa che vogliamo è che tu soffra, credimi. Vogliamo proteggerti. Vogliamo solo che tu sia felice.
Chiara= vi sembro felice adesso?
Joe= no, e ci dispiace, abbiamo sbagliato.
Nick= ci perdoni? - tutti e tre la guardarono facendo la faccia da cucciolo.
Chiara= l'ho inventata io questa faccia, con me non attacca. - guardandoli indifferenti, ma addolcita dalle loro parole. Loro continuarono a fare quella faccia. - uffa, ok vi perdono. Ma non ditemi più quelle cose. - i tre sorrisero. Nick che era l'unico vicino a lei in quel momento l'abbracciò baciandole la testa.
JoBro= promesso!
Nick= stai meglio? - guardando la sorellina, che annuì.
Kev= siamo arrivati!
Joe= non sei stanco Kev? Insomma è il sesto anno che sei qui alle superiori e non sarà l'ultimo purtroppo! - prendendolo in giro, Nick e Chiara risero.
Kev= ha ha ha simpatico. Zitto che se continui così questo non sarà il tuo ultimo anno cretino. - ineffetti Joe non stava andando molto bene a scuola in questo periodo.
Nick= andiamo và. Ahahah.
Chiara= è meglio se indossate questi. - tirando fuori da chissà dove tre caschi.
Kev= perchè?
Chiara= ragazze.
Nick= non preoccuparti piccola, le ragazze di questa scuola sono abituate alla nostra presenza.
Joe= già. Non farai così perchè sei gelosa e non vuoi che vedano la nostra, o meglio, la mia infinita bellezza? - sorridendole.
Chiara= io vi ho avvisati. - scendendo dalla macchina, seguita dai suoi fratelli che, tranquillissimi, erano scesi dall'auto.
Ragazze= ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!!!!!!! - minimo cinquanta ragazze iniziarono a correre nella loro direzione. Chiara si spostò tranquillamente e raggiunse Stella, la sua migliore amica. Intanto i suoi fratelli iniziarono a correre a perdifiato.
Stella= ma che succede? Insomma pensavo si fossero abituate a vederli qui a scuola! - chiese Stella a Chiara dopo essersi salutate con due baci.
Chiara= sono di un'altra scuola, sono venute qui per fare una partita di calcetto femminile contro quelle della nostra scuola.
Stella= ahh capisco. Poveri i tuoi fratelli, mi dispiace per loro.
Chiara= gli sta bene. Io li avevo avvisati e loro non mi hanno ascoltata, ora si arrangiano.
Stella= ahahaha. Tutto bene te? Ti vedo strana.
Chiara= no.
Stella= mi parava. Che è successo? - diventando improvvisamente seria. Lei c'era sempre per Chiara, erano migliori amiche da quando avevano sei anni. Stella era una ragazza alta, abbastanza magra, bionda con i capelli corti e lisci, aveva gli occhi marroni e era una fanatica della moda. Tutto il contrario di Chiara, non troppo alta, ma neanche troppo bassa, magra, con un fisico perfetto, lunghi capelli mori e boccolosi, occhi verdi smeraldo e sorriso magnifico, si vestiva bene si, ma non era così importante la moda per lei, era più una tipa sportiva e alla mano. Però, sapete come si dice, gli opposti si attraggono; vale anche per le amicizie?
Tornando a noi, Stella aveva notato che Chiara era triste, sono migliori amiche per qualcosa o no?
Chiara= niente, ieri ho litigato con i miei fratelli, però adesso abbiamo fatto pace, è tutto apposto. - sorridendo falsamente.
Stella= non ci credo neanche se mi paghi. Litighi spesso con i tuoi fratelli ma non sei mai così giù. Sono la tua migliore amica, sai che puoi raccontarmi tutto e che puoi fidarti di me.
Chiara= - stava per iniziare a raccontare tutto però suonò la campanella per dare inizio alle lezioni. - dopo ti racconto.
Stavano per avviarsi dentro ma si bloccarono non appena videro i JoBro correre inseguiti da una mandria di ragazze urlanti, le due si misero a ridere.

  
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