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Autore: Arcadia_    19/08/2015    2 recensioni
Dal testo:
«Stamattina non mi credevano quando ho detto dov’è nata la prima chitarra Gibson» spiegò Kendall alzandosi e controllando la situazione dei capelli degli amici.
«A Kalamazoo, nel Michigan. – rispose Carlos, sempre informato su tutto – Ma questo non spiega il perché le loro teste luccichino più di quella di R2D2»
«Abbiamo scommesso e, dato che ha vinto Kendall, dobbiamo fare quello che vuole lui. – piagnucolò Logan – Ma che razza di nome è Kalamazoo?»
«Sembra il nome di un personaggio dei Flintstones. – continuò James – Quanto durerà ancora questa tortura? Inizia a pizzicarmi la pelle»
«Andate pure. – Logan e James scattarono verso il bagno della camera – Dato che continuavano a prendermi in giro perché sono biondo, ora lo saranno anche loro»
[Fun facts trovati in giro per il web sui nostri ragazzi rivisti a mo' di piccole fanfiction]
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Big Time Rush
Note: Missing Moments, Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Did you know?


#1 – Kendall
 
«Allora, che ti va di fare? – chiese Kendall sorridendo e stringendo la mano alla ragazza accanto a lui – Andiamo alla sala giochi? Al cinema?»
«Oh, è uscito un remake de Il matrimonio del mio migliore amico. – esclamò guardando le locandine appese davanti all’edificio – È un film romantico molto bello»
Alla parola “romantico” un brivido percorse la spina dorsale di Kendall.
«Che ne dici invece di questo? – Kendall guardava incantato l’immagine di Sylvester Stallone e Arnold Schwarzenegger su un manifesto – I Mercenari. Si prospetta un film ricco di sparatorie e azione» esclamò felice come un bambino in un negozio di caramelle.
La ragazza lo guardò alzando un sopracciglio, «Ma io volevo guardare un film romantico» mormorò delusa.
«Dai Jade, è l’ultimo giorno di proiezione. – congiunse le mani in preghiera – Ti prego. Quel film puoi venirlo a vedere con le tue amiche»
Anche questo puoi vederlo con i tuoi amici, pensò la mora, scuotendo la testa.
Presero i biglietti, cercarono la sala e si sedettero in due poltroncine appartate. Jade sperava almeno di strappare un paio di baci a Kendall durante la proiezione dei trailer, ma il biondo era concentrato nella lettura di un opuscolo del film.
La ragazza sbuffò, «Kendall, vado un attimo in bagno. Torno subito»
«D’accordo» rispose, ma la ragazza era già uscita dalla sala.
Una volta finita la lettura, Kendall si mise comodo, aspettando la sua ragazza. Un film d’azione era sicuramente meglio di un film romantico, inoltre poteva tenerle la mano e tranquillizzarla durante le scene violente e, magari, poteva anche distrarla con qualche sbaciucchiamento durante le scene noiose.
Le luci si spensero, ma di Jade nemmeno l’ombra. Passarono i trailer, le porte si chiusero.
Kendall controllò il cellulare, ma non vide chiamate o messaggi. Provò ad alzarsi, ma ormai era tardi per lasciare la sala.
 
Fun fact: Una volta Kendall è uscito con una ragazza che, dopo avergli detto che sarebbe andata al bagno, non è più tornata da lui.
 
 *
 
#2 – Jogan
 
Carlos aveva le chiavi di casa Henderson attaccate alle sue, quindi Presley quella sera non si fece problemi a vedere l’amico del fratello entrare in casa come se niente fosse. Lo salutò e poi tornò alla sua deliziosa cena in compagnia di Pretty Little Liars.
«Oh, andiamo James. Possiamo superarlo. – Carlos si fece riguardo a entrare nella camera di Logan. Non voleva sorprese – Lo facciamo insieme»
Che diavolo stanno combinando quei due?, pensò Carlos continuando a origliare.
«Sì, ma non possiamo tornare indietro, giusto?», James sembrava parecchio preoccupato.
«Ormai il primo passo l’abbiamo fatto»
Carlos aprì di scatto la porta e osservò gli amici, indeciso se morire dal ridere o scattare una foto e mandarla alle loro ragazze.
«Carlos, si usa bussare» disse Kendall, sdraiato tranquillamente sul letto del latino e immerso nella lettura di una rivista sportiva.
«Ma che diavolo state facendo?» chiese Carlos asciugandosi le lacrime e guardando la carta stagnola avvolta attorno ai capelli di James e di Logan.
«Stamattina non mi credevano quando ho detto dov’è nata la prima chitarra Gibson» spiegò Kendall alzandosi e controllando la situazione dei capelli degli amici.
«A Kalamazoo, nel Michigan. – rispose Carlos, sempre informato su tutto – Ma questo non spiega il perché le loro teste luccichino più di quella di R2D2»
«Abbiamo scommesso e, dato che ha vinto Kendall, dobbiamo fare quello che vuole lui. – piagnucolò Logan – Ma che razza di nome è Kalamazoo?»
«Sembra il nome di un personaggio dei Flintstones. – continuò James – Quanto durerà ancora questa tortura? Inizia a pizzicarmi la pelle»
«Andate pure. – Logan e James scattarono verso il bagno della camera – Dato che continuavano a prendermi in giro perché sono biondo, ora lo saranno anche loro» aggiunse, in risposta alla faccia perplessa di Carlos, che dopo un attimo scoppiò a ridere.
Passarono circa cinque minuti, poi un urlo da parte di Logan attirò la loro attenzione.
James uscì dal bagno un attimo dopo, i capelli leggermente più chiari di quelli di Kendall.
«Beh, dopotutto non sto così male» commentò, guardandosi compiaciuto allo specchio.
«Effettivamente stai bene. – concordò Carlos. Kendall annuì – Logan?»
«Non l’ha presa molto bene»
Passarono altri dieci minuti. Logan si era chiuso in bagno e l’unico rumore che si sentiva era un fastidioso ronzio di sottofondo.
«Secondo voi che sta facendo?» chiese Carlos agli amici, ma Logan uscì in quel momento, dando risposta alla sua domanda.
I tre ragazzi scoppiarono a ridere, «Sembri una palla da bowling»
 
Fun fact: Una volta Logan si è rasato i capelli a zero e James si è tinto di biondo.
 
 *
 
#3 – James
 
«Ehi Masloser, ci sei agli allenamenti oggi pomeriggio?»
James spinse gli occhiali da vista sul naso e guardò il ragazzo all’altro tavolo.
«Ci sarò» rispose con un sorriso.
Bisogna essere superiori agli idioti, ricordò mentalmente, rigirando con la forchetta quella strana sostanza che la cuoca spacciava per polpettone.
Avrebbe dato qualsiasi cosa per un buon tacos di Zia Aunty, il bar di fronte a casa sua che si affacciava sulla spiaggia di Santa Monica dove, spesso e volentieri, perdeva i suoi pomeriggio a surfare.
Si guardò attorno. La mensa era gremita di studenti che andavano e venivano, professori radunati a commentare i ragazzi di questo o quell’altro corso. Nessuno prestava attenzione a lui.
Il momento perfetto per svignarsela era arrivato e il suo stomaco gli stava dando ragione.
Si alzò, lasciando il vassoio nell’apposito carrello, e si unì alla massa di studenti che tornava a casa a pranzo o aveva appena finito lezione per quel giorno e non avevano attività pomeridiane.
Recuperò un paio di libri dal suo armadietto e poi uscì dal cancello principale, saltando in macchina.
Controllò ancora una volta che nessuno dei ragazzi della squadra di basket, sport che odiava profondamente ma che era costretto a fare per avere crediti extra, lo stesse guardando e sfrecciò verso casa.
Non fece in tempo ad salire in camera sua che già aveva addosso la muta blu da surf. Individuò la tavola all’interno della cabina armadio e, messe le lenti a contatto, corse da Zia Aunty.
«James. – lo accolse Julia, una delle cameriere del locale – Non dovresti essere a scuola?»
«Esattamente. – dopo poco gli servì un tacos ripieno – Grazie»
«Cosa ci fai qui? Non hai gli allenamenti di basket e stasera quelli con il coro?»
Fece spallucce, leccandosi le dita sporche di salsa al curry, «A scuola servono cibo schifoso e questo è decisamente meglio»
«Finirai in un mare di guai, lo sai questo?»
«Ed è per questo che tu non mi hai visto», le fece l’occhiolino e finì di mangiare.
Dopo essersi riposato giusto cinque minuti per digerire il pranzo, raccolse le sue cose e si diresse in spiaggia. Non c’era molta gente e i surfisti scarseggiavano.
Meglio, più onde per me.
Si gettò in acqua e passò tutto il pomeriggio tra le onde, scottandosi le spalle a riva e cercando di rimanere in equilibrio su onde alte anche vari metri.
Questo è decisamente meglio del basket, pensò, tuffandosi in acqua dopo aver cavalcato l’ultima onda della giornata.
Una volta sulla spiaggia, piantò la tavola nella soffice sabbia e si sdraiò, prendendo un po’ di sole di fine giornata.
Da lontano sentì una voce chiamarlo e l’associò a quella di Julia, ma non le diede peso, almeno fino a quando l’ombra di sua madre non si proiettò su di lui.
«Ciao mamma» disse, facendo un sorrisino di scuse.
«James David Maslow, sei in un mare di guai»
 
Fun fact: Una volta James scappò dalla mensa della scuola per andare a fare surf e non tornò più.




Angolo Autrice:
Buonasera a tutti!
Sì, lo so, oggi ho già postato e quindi non dovrei rompere ulteriormente le scatoline, ma stavo girando su Instagram e ho trovato alcune immagini "Fun Facts" che mi hanno fatto davvero pensare -ma che cavolo stavano facendo in quei momenti?- e mi sono ovviamente data una risposta del tutto inverosimile: lo decido io che fanno! Ci scrivo delle flash fic!
Quindi ho buttato giù qualche riga ed ecco a voi la mia prima racconta super demenziale di flash fic sui Big Time Rush nei loro momenti strambi. (NOTA BENE: non do la certezza assoluta che questi fatti siano veri! Io li ho trovati divertenti e verosimili, quindi ho deciso di proporveli)
Nella prima flash, incentrata su Kendall, ho citato due film che vi consiglio di vedere, anche se di generi totalmente diversi! Sono stupendi entrambi ("I Mercenari soprattutto!" cit. Kendall); R2D2, citato nella seconda flashfic, è questo simpatico robot che, chi avrà visto Star Wars, conosce bene. Nella flashfic su James ho usato il termine Masloser in modo scherzoso: io adoro quel ragazzone! E' come un secondo fratello :3 (però non l'ho salvato dalla madre #mecattiva)
In totale penso di fare quindici flash e di postarle a blocchi di tre, quindi, anche se la matematica dal mio modesto punto di vista è un'opinione, posterò altri quattro "capitoli".
Spero che quest'idea vi piaccia e, se siete talmente pazze quanto me, fatemelo sapere con una recensione, vi va?

Jade
  
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