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Autore: Majakovskij    19/08/2015    1 recensioni
Premetto che non sono un grandissimo fan delle Fan Fiction. Scrivo questa solo per allenarmi nella scrittura di un romanzo mio.
La storia si ambienta nel futuro rispetto alla trama canonica Adventure Time: Finn è adulto e non vede suo fratello da anni. Il cane vive ormai in compagnia di Lady Iridella, mentre l'umano vive nel Regno di Fuoco, che però lascerà quando verrà a sapere della morte del Signor Maiale: allora si riunirà a Jake, alla ricerca del Lich, primo sospettato. Non ci sono sottotrame romantiche, non fanno per me: se sei qui per vedere i risvolti della relazione tra Finn e la Principessa Fiamma puoi lasciar stare, non ne troverai.
Due indicazioni importanti: 1) Io Adventure Time lo guardo in americano e in contemporanea con l'America: ho iniziato a scrivere dopo aver visto la puntata "Something Big", così, se non sei già arrivato lì, non leggere questa storia, rischi degli spoiler (anche se in generale non credo ce ne saranno molti della sesta stagione);
2) Per lo stesso motivo, ho un po' di difficoltà con i nomi italiani. Li ho tradotti cercando sulla Wiki italiana e ho fatto quel che ho potuto.
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Finn, Jake, Sorpresa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Glob ist schrecklich. Das ist die Ende.

La mia città. In rovina. I miei sudditi. I miei figli. Si rivoltano contro di me. Nelle strade c'è il caos. Sono disperata. Quest'operazione è stata un fallimento dal principio: a partire dalle guardie ananas, dannati incompetenti, che dovevano portare quei due a me. Grüß Glob... Che follia è portare un guerriero addestrato come Finn l'umano all'interno di una comune prigione? È un esperto guerriero. L'ho addestrato io, dopotutto. Mensch! Per non parlare del Maggiormenta, maledetto idiota. Aveva un solo compito: tirare fuori l'umano in maniera discreta e portarlo a me. Senza farne un affare di stato. Senza che dolcibotto alcuno lo venisse a sapere. Cosa credevo, quando ho affidato un compito delicato a una vecchia caramella che sta perdendo colpi? Per lo meno spero sia morto. È il minimo, per aver fallito così miserabilmente. Dalle finestre della mia torre Leccalecca osservo la situazione: sembra una guerra civile. Ananas che ammazzano evasi, evasi che ammazzano ananas. Quegli evasi sono miei nemici, ma questo non è un problema. I nemici possono essere uccisi. Il problema è che quegli evasi sono certamente usciti vivi dalla mia prigione solo grazie all'umano. Il senso di riconoscenza non può essere ucciso. Se anche soltanto uno di quei ribelli sopravvive... potrebbe mettere in giro la voce che il ragazzo di carne l'ha salvato. Governo una massa di idioti. Finirebbero col credere che faccio loro del male, chiudendogli gli accessi al mondo esterno. Non posso permetterlo.

Cambio stanza. Mi collego all'interfono.

-Qui centrale delle guardie ananas - risponde una voce.

-Lo so, imbecille. sono la Regina.

-Regina Gommarosa! - sento un rumore di sottofondo: l'ananas è scattato in piedi. - Cosa posso fare per voi?

-Abbandonate l'edificio. Tutti. Voglio ogni singola guardia all'entrata della prigione D.

Per un momento cala il silenzio. Poi, finalmente, la guardia dice:- Ma... signora... cioè, Regina, così il resto della città rimarrà scoperto!

-Du Scheißenkopf, ti ho creato per obbedirmi, non per pensare.

-Perdonatemi, Regina.

-Hai trentuno secondi per radunare ogni tuo sottoposto fuori dalla prigione. Quando siete lì arrestate tutti, uccidete chi oppone resistenza. Poi-

Vengo interrotta da un suono squillante: un allarme, nella stanza meteo. Chiudo la chiamata senza nemmeno finire la frase e corro a spegnerlo. Su tutti i monitor appare la scritta "allarme maltempo". Non ha senso: il cielo sopra Dolcelandia non cambia, se non sono io a cambiarlo. C'è qualcosa di così potente da portare le nuvole sul mio regno nonostante io abbia programmato i computer affinché non accadesse? Corro alla finestra più vicina: è nuvolo. Mensch! Non è questo il tempo che avevo programmato!

Non ho nemmeno il tempo di arrabbiarmi troppo: dopo qualche secondo scoppia il caos. Quello vero: ogni singolo allarme nella stanza inizia a suonare. Tutti in contemporanea. Un allarme mi dice che inizia a piovere; uno mi avverte dei fulmini; un altro mi dice che gli ultimi due piani della prigione D sono stati completamente distrutti; un altro ancora segnala la presenza di un oggetto in volo sopra il cielo di Dolcelandia. Torno ad affacciarmi, e mi sento piccola e impotente.

Una torre.

Riesig.

Nach der Himmel. I pezzi della mia prigione si ergono fino a confondersi con il cielo, fino a sparire. Per un secondo rimangono sospesi: poi iniziano a schizzare ovunque, come un grosso mitragliatore. Sradicano i palazzi, distruggono i treni, abbattono gli aerei. Grossi pezzi di cemento armato atterrano tra la gente, la mia gente, lasciandosi dietro minuscoli pezzetti di cadavere. Mensch! Questo succede quando si imprigiona Finn senza le dovute misure di sicurezza!

Capisco che le mie guardie non possono nulla, che nessuno può nulla se non io. Nessuno di quei falliti sarebbe capace di fermare questo portento naturale. L'ho cresciuto bene, e ora me ne pento incredibilmente.

Prendo una pistola, la infilo nella fondina e scendo le scale di questo maledetto palazzo, prima che venga raso al suolo. Evito l'ascensore, troppo pericoloso in questo momento. Subito prima di uscire, devo fare qualcosa di più importante: entro nella sala tecnica, dove programmo le capsule dei cloni affinché si schiudano tra mille anni, e imposto il loro rilascio automatico all'interno del Guardiano Portagomme d'emergenza. Und jetz, tanzen wir, Finn den Mensch.

 

La mia città è nel caos. Da tanto non la vedevo dal basso, e a stento reprimo il panico. Devo rimanere calma, o per me sarà la fine. Grazie alla mia memoria fotografica riconosco tutti gli evasi che si parano sul mio cammino e li elimino sistematicamente. Se poi per sbaglio qualche civile finisce in mezzo, mi dispiace, ma è un rischio che devo correre. Ogni cittadino caduto è perso per sempre: a causa della chiusura dei portali le loro anime vanno a perdersi nel vuoto, e in mezzo a questo casino non ho certo modo di raccogliere i campioni di DNA per clonarli; quelli che sono già nel Guardiano d'emergenza possono considerarsi salvi. Gli altri, se Finn continua così, sono solo un ricordo.

Man mano che mi avvicino sento gli effetti della potenza del ragazzo: la forza di gravità è distorta, mi sento attratta al tempo stesso verso il terreno e verso la sua torre. Quando sono alla distanza perfetta, non troppo vicina, non troppo lontana, mi fermo: prendo un grosso respiro, mi concentro, punto l'arma e sparo.

 

Mi risveglio senza capire assolutamente cosa sia successo. Il sole è sparito dal cielo, così come la torre di Finn. Ricordo di aver sparato, ma non sono nemmeno certa di averlo colpito. Cerco di alzarmi, ma in terra c'è qualcosa di appiccicoso: sono io.

Un grosso masso giace su quella che una volta era la mia gamba, completamente spappolata e sparsa ovunque. Così non posso fare nulla, e devo trovare Finn: sono costretta a fare un sacrificio. Mi strappo il braccio destro, lo attacco a quello che resta della mia gamba e faticosamente mi rialzo. Ironico, affrontare così l'umano. La gamba è un pessimo surrogato, e zoppico vistosamente tra le macerie, in cerca di un qualsiasi segno di vita: non ce n'è. Il caos ha preso il controllo del mio regno, le tenebre lo hanno avvolto, e a me non è rimasto più nulla. Sono turbata, atterrita, stanca e frustrata. Ho lavorato per secoli con lo scopo di costruire il mio regno, renderlo sicuro, rendere i miei sudditi obbedienti, sono scesa nel profondo della scienza, mi sono allontanata da tutti i miei amici, ho perfino creato un habitat ideale per il Lich, per i miei esperimenti sul rendere il mio popolo immortale! E ora? E ora uno stupido umano, un maledetto essere di carne mi porta via tutto? No, no, no, no. Glob hasst mich. Devo trovarlo, devo trovare quel fottuto mercenario, devo trovare il suo stupido cane radioattivo, e, se sono ancora vivi, li ammazzerò entrambi con le mie mani.

 

Le ricerche proseguono per due giorni ininterrottamente. Tanto ho tempo, non ho più nulla da gestire. Il Guardiano Portagomme d'emergenza è ormai lontano, e io mi muovo solo in funzione del mio scopo. Quando finalmente lo trovo, capisco che non gli resta più molto da vivere: è pallido, pieno di sangue e buchi. Una profonda ustione sul fianco sinistro segna il punto in cui l'ho colpito. È quasi carbonizzato. Ma, incredibile a dirsi, non demorde: respira a fatica, ma i suoi occhi sono aperti e mi guarda. Eccoci qui, uno di fronte all'altra, un braccio per uno. Inutile combattere. Mi siedo accanto a lui, lo guardo, e sono d'improvviso calma.

-Perché? - Gli chiedo.

-Perché cosa? - sibila.

-Perché ti sei introdotto nel mio regno, perché hai distrutto tutto, cosa vuoi da me?

-Volevo... volevo solo vedere il Maggiormenta. Mi serviva. Dovevo trovarlo, era l'unico modo per salvare la vita di Jake. Me lo ha detto Morte.

-Jake è morto - commento guardando i pelosi pezzi di carne che sono sparsi tutt'intorno.

-No... non è vero.

-Fai come ti pare. Il Maggiormenta ha voltato le spalle a Morte da anni, tra l'altro.Ormai è fedele a me e basta. O almeno, era.

Lo guardo con odio, e lui ricambia lo sguardo.

-Il Lich... Bonnie, ho ucciso il Lich.

-Lo so. Lo so che hai ucciso il dannato Lich. Complimenti, ragazzo. Sei riuscito a mandare a monte un esperimento che non poteva essere mandato a monte. Hai ucciso un essere immortale, Scheisseglob!

Non capisce. Cosa potrebbe capirne, dopotutto? È sull'orlo della morte.

-Il Lich ha ucciso il Signor Maiale. Andava eliminato.

Scoppio a ridere istericamente:- Per questo? Per questo hai armato tutto questo casino? Per vendicare il signor Maiale? Oh Glob, da piccolo eri stupido, ma vedo che sei peggiorato! Il signor Maiale non pagava le tasse. Il signor Maiale non pagava al suo regno i soldi che doveva: viveva nel mio territorio, e pagava! Capisci? - batto il pugno in terra per rafforzare il concetto. -Rattleballs stesso lo ha eliminato. Anche se, a quanto mi ha riferito, questa non è la versione dei fatti che ti ha raccontato.

Le lacrime iniziano a sgorgare dagli occhi del ragazzo, uomo, bambino, o quel che è. Ormai non so nemmeno più io come definirlo. Lo sguardo triste di chi capisce di aver mandato tutto a puttane. Decido di rincarare la dose: - Ho seguito ogni tua mossa da quando sei uscito dalla Nottesfera. chiedendomi cosa volessi fare. Cosa stessi pianificando. E ora scopro questo? Hai distrutto il mio regno per un maiale che non pagava le tasse? Eine jeder Engel ist schrecklich, Finn. Eri il mio angelo custode, e ora sei la mia rovina. Non ho nemmeno voglia di farti fuori. Rimani qui a dissanguare.

Mi alzo faticosamente, mentre la tristezza sui suoi occhi si trasforma in rabbia. Vedo le ferite sul suo corpo guarire, il colorito tornare, le cicatrici sparire. Per un attimo credo quasi nella magia, osservando questa ripresa.

Non me ne frega niente. Non mi frega niente di nulla. Non lo finirò. Mi volto, e inizio a zoppicare lentamente lontano da lui.

Che mi ammazzasse. Non mi importa.

Ammazzami.

Ammazzami.

Ammazzami!

SCHLACHTE MICH!

 

 

 

 

[N.d.A: avevo quasi dimenticato questa Fanfiction. Tante cose sono successe e, per un motivo o per l'altro, mi sono allontanato dalla scrittura. Non ho battuto un solo carattere da maggio. All'inizio questa storia era pianificata per concludersi con il Lich, ma poi ho capito che era un po' un finale di merda. Ecco, forse anche questo è un finale di merda, ma di certo lo trovo più completo. Sono un po' fuori allenamento, quindi scusate lo stile artificiale. E spero di non aver dimenticato nessun dettaglio importante, di quelli che mi servivano per chiudere il cerchio. Detto questo, pace e amore. Mi sento soddisfatto per l'aver completato la mia storia, e forse - dico forse - m'è venuta voglia di scriverne un'altra, questa volta su Prismo. Se volevate assolutamente leggere il finale della mia Fanfiction, ringraziate Seductress_of_Death, è lei che mi ha convinto con la sua recensione. L'ho letta ventuno minuti fa, e in ventuno minuti ho tirato fuori quest'ultimo capitolo, basandomi sugli appunti sparsi che tengo su un quaderno vecchio un anno. Io, da parte mia, la ringrazio moltissimo, mi ha fatto tornare la voglia di scrivere. E brava, Seductress. Quest'ultimo capitolo lo dedico a te.

P.S: scusate il tedesco, non lo alleno da parecchio e non so se ho scritto tutto bene. Le traduzioni non ve le allego, perché mi diverto così.]

 

   
 
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