All’uomo
e alla donna che decisero di concepire un
figlio, il cui risultato fu me, quando ebbero tempo nel loro piano
quinquennale;
Agli insegnanti ai quali non è
mai importato, non importa cosa dicono;
Ai
miei compagni secchioni, fuori di testa, eccetera eccetera, che senza
dubbio
verranno infastiditi più di tutti riguardo la mia morte,
poiché i miei tormentatori
non potranno più tirarmi calci;
Ai
miei compagni studenti che hanno reso la mia vita un incubo vivente
quando
avrebbero dovuto concentrarsi sulla loro educazione;
A
quelli a cui non è mai importato di me, che non mi hanno mai
parlato, che
probabilmente non hanno mai saputo il mio nome;
Al
mio unico vero amico, il cui affetto è stata
l’unica cosa che ha evitato che
questo accadesse prima;
A
Dio, se esiste, che ha deciso di fare uno scherzo molto crudele a me
quando mi
ha piazzato qua, dove mi ha circondato di molte facce noncuranti;
A
tutti voi, addio.
Lascio
un mondo a cui non sono mai appartenuto o adattato. Non piangete per me
per la
mia morte. Lo dico non perché mi aspetto di mancare, ma per
permettere a quelli
a cui non è mai importato di andare avanti con le proprie
vite con una
coscienza pulita e gli occhi asciutti. So che non volete piangere per
me.
Perciò non fatelo. Ma vi chiedo di ascoltare le parole
finali di un giovane
uomo che ha preso a carico il proprio destino.
Forse
i miei parenti potranno sentire qualcosa dentro che farà
loro versare lacrime.
Forse fingeranno che è la tristezza per la loro
“perdita”, ma spero che sia per
qualcos’altro. Forse tristezza per aver portato un bambino in
questo mondo
quando in realtà non avevano tempo o voglia di crescerlo.
Non ero il prodotto
dell’amore, nato dal desiderio di preparare un altro essere
umano a crescere e
guidare la razza umana. Ero semplicemente il nuovo arrivato, il nuovo
compito, il
nuovo punto nella loro lista delle cose che hanno significato.
Nessuno
bambino dovrebbe essere dato alla luce per il semplice scopo di essere
solo un
altro possedimento. Non sono un bene da essere catalogato e quotato nei
vostri
moduli fiscali dopo la vostra casa e la vostra macchina, o combattuto
per il
possedimento durante le pratiche di divorzio. Io sono un essere umano.
Mi
dispiace che vi ci è voluto così tanto per
realizzarlo. Se non l’avete ancora
capito, sono ancora più dispiaciuto.
Cosa
dire dei miei insegnanti? Saranno dispiaciuti di vedere un altro
studente
diventare una statistica? Certamente l’amministrazione e il
preside Chowning mi
piangeranno, così come la mia morte non
rifletterà bene su di loro come
un’istituzione. Beh… Mi scuso per aver reso
peggiori le statistiche della
vostra amministrazione. Ma non mi aspetto una scusa per la falsa
simpatica
delle persone come la professoressa Dunfee e le promesse distrutte di
altri
come il professor Richman.
Come
per i miei compagni studenti, quelli che hanno avuto un impatto
più significativo
sulla mia vita, so bene di aspettarmi i miei tormentatori di piangermi.
Ma
se avessi intenzione di affrontare quelli che mi hanno sminuito, sarei
negligente a non includere le donne della mia vita. Credo che non
sarebbe
interamente accurato se non le suddividessi in due categorie di base:
quelle
che si sono rifiutate di essere nella mia vita e quelle che avrei
preferito
fossero state escluse dalla mia vita. Nella prima categoria, Melinda
Tunney,
Jessica Silvers e la cara Kimmy Vanover, che mi hanno riso in faccia
dopo che
ho chiesto loro di andare con me al ballo di fine anno, umiliandomi di
fronte a
non so quanti altri compagni di classe. Nella seconda categoria ci sono
troppi
nomi, anche se dovrei parlare di Rebecca Cull e Vanessa Dietrich per i
loro
pensieri tremendi che sono stati la causa della distruzione di ogni
pezzetto di
autostima che avevo il coraggio di mostrare. Perché non
potete accettare le
cose che rendono le altre persone diverse invece che insistere sul
fatto che
ognuno debba conformarsi al vostro volere?
Certo,
alcuni vi hanno offerto facce amichevoli. Nicole Edwards spesso mi
salutava e
mi chiedeva della mia vita. Non che mi fossi mai sentito abbastanza a
mio agio
a raccontarle qualcosa; non mi sono mai fidato abbastanza di lei per
darle una
chance. Qual era lo scopo? Avreste mai dato un’occhiata al
ragazzo timido e
calmo e si sedeva dietro di voi nella classe di storia
dell’ultimo anno di
scuola media? O era per creare l’illusione che a voi
importava, solo per
garantire il mio voto per voi come capoclasse.
Posso
solo immaginare l’unica persona in questo mondo che
sarà veramente triste per il
mio addio. Marty, mio migliore amico, abbiamo parlato di questa
decisione tre
volte prima. Hai anche chiamato il 911 dopo che ho inghiottito una
bottiglia di
pillole. Questo è il motivo per cui non ti ho detto niente
questa volte, e
perché l’ho fatto di nascosto, da solo. Avrei
voluto che tu venissi come me in
questa grande avventura, verso la frontiera finale. Ovunque
andrò, il tuo sarà
l’unico viso che porterò con me. L’unica
anima che mi mancherà. Il tuo è
inoltre l’unico perdono che chiedo e prego per quando
lascerò questa vita. Ti
voglio bene, e te ne vorrò sempre.
C’è
un altro gruppo che non ho ancora affrontato: quelli a cui non sono
piaciuto e
che mi hanno lasciato solo. O dovrei dire che mi hanno ignorato.
Apprezzo il
fatto che mi abbiate risparmiato ulteriori disagi, ma la vostra
inattività, i
vostri “ciao” e “come stai”
trattenuti hanno fatto più male di ogni nome che ho
nominato. La vostra inattività mi ha effettivamente escluso
dalla vita da
studente, dalla razza umana. Mi avete lasciato isolato e solo, e
nessuna parola
che posso dire può trasmettervi la sofferenza che avete
causato. Potrei fare
dei nomi, ma facendo così, farei molto di più ora
per voi che voi abbiate mai
fatto per me durante la mia vita.
Non
so cosa mi aspetta alla fine di questo fucile. Ci sarà un
vuoto? O arriverò
faccia a faccia con Dio? Non mi importa più. Se foste come
le altre persone,
non vorrei conoscervi. Avete pregato amore per il prossimo, ma ho
provato tutto
eccetto l’amore da parte dei Cristiani. Anche se avessi
saputo che eravate
diversi, beh… vi avrei comunque respinto. Avete lasciato i
vostri “seguaci” per
trattare le persone come me poveramente. Avete permesso a molte delle
persone
che “amate”, incluso me, a soffrire.
Perciò volete che io mi fidi di voi con la
mia vita? Non voglio spendere la mia eternità con una
divinità noncurante come
te, o con la compagnia che hai.
Come
i miei momenti finali ticchettano via, immagino che impatto creeranno
queste
parole. In primo luogo dipende se questo sito Internet verrà
trovato, come
dubito che l’amministrazione scolastica vorrà che
si sputi tanto veleno
pubblicamente sulla loro mancanza di cura. Ancora, Internet
è un posto
straordinario dove anche l’individuo più
insignificante può essere sentito.
Qualcuno ascolterà? Qualcuno prenderà atto? Gli
studenti si fermeranno un
attimo e faranno attenzione ai cuori spezzati attorno a loro? E anche
se lo
facessero, sarà una temporanea pausa per i loro ego, per
convincerli che non
sono veramente cattive persone o accadrà davvero il
cambiamento?
Il mio cuore va certamente ai miei compagni estranei. Quando me ne
sarò andato,
alcuni di voi sentiranno certamente più dolore e male di
quanto ne abbia
sentito io. Nessuno vi capisce. A nessuno importa di come va la vostra
giornata. Nessuno si disturba per conoscervi come qualcosa di
più di un nerd,
di un fuori di testa, di uno sfigato. Non potete fare niente per il
loro status
sociale, salvate l’aumento occasionare dell’ego che
hanno dopo avervi messo al
vostro posto. Alcuni di voi, come Andy Riker, troveranno sbocchi nella
scrittura. Alcuni, come James Moon, avranno una via di fuga
nell’arte. Altri,
come Sean Gilbert, vivranno le proprie vite inseguendo unicorni che
mai, mai
prenderanno. Non ho mai avuto il talento di perdermi in qualcosa, o in
un sogno
o in un unicorno da prendere, e così ho preso il sentiero
più pericoloso.
Alcuni di voi si uniranno presto a me, e non aspetto altro di dare il
benvenuto
a un fratello o ad una sorella nella terra dove non si soffre mai la
solitudine
e il rifiuto che vi affronta ora.
Addio
per sempre. Sto andando in un altro posto. Dove, non lo so. Ma la
logica
insegna che può essere solo un posto migliore. Forse la mia
morte servirà solo
a dimostrare una nota in un annuario. Poi ancora, forse il sacrificio
di uno
porterà speranza agli altri. Se la mia morte
renderà la vita di un’altra
persona più sopportabile, o un po’ più
luminosa, muoio davvero invano?
“La
necessità di molti supera i bisogni dei pochi, o del
solo.”
-
Adam Krieger