Fanfic su artisti musicali > Guns N'Roses
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Autore: misteryOo    22/08/2015    0 recensioni
(Raccolta di Drabble/Flash-fic/One-shot autonome fra loro)
Varie vicende raccontate da un narratore, anzi da una narratrice un po’ particolare. Una compagna di vita per i Guns, la droga.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Quasi tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti
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CAPITOLO SECONDO

 

Ogni mattina si svegliavano con l’irrefrenabile desiderio di chiudersi in bagno e spararsi l’ultimo buco. Gli pareva l’unico modo per chiudere definitivamente la faccenda di merda in cui s’erano cacciati. Ma in realtà, io che avevo imparato a conoscerli piuttosto bene, sapevo che erano solo cinque grandi conigli che finivano col rimandare la loro pera finale al giorno seguente. Erano talmente codardi da non riuscire nemmeno ad ammettere a loro stessi che ormai li controllavo. Vivevano in mia funzione e per colpa mia -o più che altro loro- volevano morire. Il punto è che stavano tutti sempre così sballati da non rendersi neanche conto che altri due mesi come quelli che avevano appena vissuto e si sarebbero ritrovati ad essere divorati dai vermi sotto terra. Continuavano così a distruggersi senza badare a cosa stava accadendo. Tranne Izzy, oh lui era il più sveglio fra tutti. Mi sono sempre domandata come riuscisse a mantenere quella calma innaturale anche dopo essersi sparato una pera. Era come se non gli facessi nessun effetto, eppure abusava di me tanto quanto i suoi amici. Ma qualcosa in lui mi diede speranza. Se ne stava seduto in un angolo del sudicio appartamento dove viveva insieme ai ragazzi e gli osservava. Osservava Slash che si vomitava sulle scarpe. Steven che non si reggeva in piedi. Duff che era talmente ubriaco da non riuscire nemmeno ad alzarsi dal letto. Ed Axl, il suo amico Axl, che gli si aggrappava al collo e piangeva perché aveva paura di morire e non riusciva a smettere di drogarsi, oh lui avrebbe tanto voluto smettere. Allora Izzy lo stringeva a se e gli carezzava i capelli. Consolava gli altri mentre i dolori della rota gli bruciavano dentro. Ci provava a resistere, ma poi finiva sempre col cercarmi ed utilizzarmi. Quando si sballava era capace di stare ore chiuso in bagno a parlare con me, anche se gli altri pensavano parlasse da solo. Mi raccontava i suoi problemi e le sue paure. Mi affezionai davvero molto a quel ragazzo, e mi spaventai di me stessa quando mi resi conto che se non l’avessi abbandonato sarebbe morto.

 

 

NOTE DELL’AUTRICE: Eccomi qui col secondo capitolo! Devo dire che questa storia mi sta prendendo davvero molto. Ringrazio la dolcissima Julietds per la sua bellissima recensione, sono contenta che la storia ti stia piacendo, e non preoccuparti tornerò presto ad aggiornare “Tutti pazzi per Tom” (ma si facciamoci un po’ di pubblicità). Ringrazio anche  ClownPrinceOfTheCrime che segue ogni capitolo con entusssiasmooo:). Bene, vi saluto. Alla prossima.

  
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