Fumetti/Cartoni americani > My Little Pony
Segui la storia  |       
Autore: Tnecniv Victus Mors    23/08/2015    3 recensioni
[ Storia a 4 mani/zoccoli/zampe con Neverman. ]
~•~-~•~—~•~-~•~—~•~-~•~
In un piccolo pianeta azzurro chiamato Equestria un giovane Eon a ricevuto un importante incarico da parte dell'Innominabile.
Dovrà esplorare e raccogliere dati sul pianetoide azzurro ma non andrà tutto liscio per il nostro Eon.
Tra la conoscenza delle specie, regnanti diffidenti e incontri ravvicinati con... Qualcuno che gli causerà non pochi problemi.
Siete pronti a leggere la storia del nostro Neox e come affronterà il suo primo incarico per il Concilio.....
Genere: Avventura, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'My Little Chaos'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
•Incontri da fine del mondo•
 
-Buon giorno. Dormito bene?-
Chiese la dolce voce di Fluttershy, Neox si girò nel letto, tirandosi le coperte sul muso, cercando di riaddormentarsi. Dormire non era una necessità per un essere superiore come lui, ma quanto amava poltrire... oh, se lo amava! Oltretutto era reduce da una notte passata a discorrere con suo padre su noiosissime "prime azioni" da compiere una volta arrivato su un pianeta. Per esempio (l'unica, a dirla tutta, che si ricordasse) conoscere i regnanti del luogo e intrattenere una relazione pacifica con essi.
Fluttershy entrò nella stanza buia, non ricevendo risposta. Si avvicinò al letto e provò a smuovere il ragazzino con la zampa.
Profumava di lillà.
-Ehm... allora... ti lascio dormire ancora un po'...-
Mormorò, arresasi alla determinata pigrizia del giovane pony. Ma, proprio quando fu sul punto di uscire dalla stanza, la voce di Neox la richiamò.
-Gnogn... 'Uongnorno...-
Mugugnò, rintronato, incapace di formulare pensieri completi.
-Oh... ti ho svegliato... s-scusami, io non...-
Si scusò la pegaso, chinando il capo contrita, come se si aspettasse di ricevere un'improvvisa strigliata da parte del puledro. Questi si alzò, le coperte che gli pendevano da un orecchio coprendogli metà del volto. Aveva un'aria talmente buffa che nemmeno Fluttershy seppe trattenersi dal ridere.
-S-scusa...-
 Fece subito dopo, rendendosi conto di aver riso.
Lui la fissò con sguardo spento. Era palesemente ancorato al mondo dei sogni. Cadde sul cuscino. Poi rotolò su un fianco, cercando di rimettersi in piedi. Si ribaltò giù dal letto. Quantomeno la botta riuscì a svegliarlo.
Si rese conto di essere alquanto imbarazzante, così, e disse, lottando con le coperte che ancora lo avviluppavano:
-Ehm... Buongiorno... Ehm... Si, insomma, anche a te, si intende. Non è che... magari... puoi darmi un minuto? Scendo tra un-argh, un attimo, ok?-
Lei sorrise e annuì, richiudendo la porta della stanza, che tornò abbagliata dal buio più assoluto.
Neox si rilassò. Che figuraccia. Magari le avrebbe cancellato la memoria. Na, troppo faticoso. Ad ogni modo, era il caso di recarsi dai regnanti della regione, come suggeritogli dal padre. Si rimise faticosamente in piedi e, scrollato il capo per riordinare le idee, scese al pian terreno. Qui trovò la ragazza intenta a dar da mangiare all'ultra-pretenzioso coniglio bianco che viveva con lei. Chi fosse il padrone di casa, era facile capirlo. La bestiola, ovviamente.
Si avvicinò a Fluttershy e si schiarì la gola, facendola sobbalzare.
-Ops, scusa, non volevo spaventarti.-
Altra gaffe, perfetto. Quanto era bravo a farsi nuovi amici! Rimpiangeva che Hydeon fosse già partito prima di lui, lui era più pratico su questo fronte.
Lei scese a terra tenendo una zampa sul petto, l'espressione ancora sconvolta. 
-N-no... non è niente, tranquillo...-
Disse quando gli fu di fronte, sorridendogli amichevolmente.
-Ho preparato la colazione. Frittelle con sciroppo d'acero e muffin con l'uvetta.-
In effetti un odore invitante ristagnava nella stanza.
-No, ti ringrazio, ma vado un po' di fretta. Vedi, devo incontrare con urgenza i regnanti di questo paese. Anzi, non è che potresti indicarmi la loro residenza esatta?-
La pegaso restò interdetta dalla strana richiesta.
-C-come, scusa?-
Chiese con un po' di vergogna.
Neox si rese conto di averla spiazzata. Doveva rimediare.
-Si, insomma... affari... ecco... si... di famiglia? Credo... Comunque niente di che, solo, si, sai, no, cioè... Quelle cose lì, ecco!-
Lei annuì. Non aveva capito nulla, e Neox apprezzò moltissimo che fingesse di aver invece afferrato il senso delle sue parole.
-Beh, Princess Celestia e Princess Luna vivono a Canterlot. Ma, sei sicuro di non voler mangiare nulla prima di partire? Almeno portati via qualcosa, no?-
-Guarda, ti ringrazio, gentilissima, non per essere scortese, ma... ecco... non è che io abbia molta fame, si, insomma... Si.-
Borbottò lui, imbarazzato. Odiava il cibo mortale, aveva... un saporaccio! Non era certo come Zackrion che più di un Eon sembrava una discarica di cibo spazzatura.
-Allooooora io vado, eh? Stammi bene. E vedi di stare attenta con gli orsi blu a pois, che non ci sarò sempre io ad aiutarti. Ciao. Ciao. Si. Ciao...-
Disse frettolosamente, uscendo dalla casa.
Mamma mia, la fatica. Era difficilissimo interagire con altre forme di vita. Ma come ci riuscivano i suoi genitori? Era... argh? No, peggio: ARGH!
Odiava quel lavoro, anche se era il primo a dire la verità. Balzò in avanti e, a mezz'aria,  trasformò il suo corpo assumendo le sembianze di un'aquila gigante, spiccando il volo. Destinazione: Canterlot!
Si bloccò.
-Si... MA DOVE CASPITA SAREBBE QUESTA CANTERLOT?-
Gridò facendo fuggire uno stormo d'uccelli dalla foresta.
Non poteva certo tornare da quella Fluttershy. Probabilmente lo odiava. E non voleva fare altre figuracce con altre persone e... ARGH all'ennesima potenza! Dire che stava odiando quel lavoro era dire poco.
-Calma, adesso, con la calma si risolve TUTTO! Ora, cerchiamo un castello gigante e fighissimo e troveremo 'ste due princess o quel che sono... Che titolo idiota, però, principessa... Molto meglio Dio di tutto ciò che si muove.-
{Modesto.....}
-Zitto Noex!!-
Urlò al nulla, poi ruotò su sé stesso, levitando, dimentico del fatto che le aquile sanno volare, e aguzzò la vista. In mezza alla foresta. Un maniero. BINGO! Però... era parecchio distrutto... Ma, magari alle due tipe piaceva lo stile post-guerra atomica. Chi era lui per giudicare i gusti altrui.
{Un dio onnipotente.}
Rispose una voce nella sua testa che ignoro bellamente, non aveva importanza, in quel momento.
Sentiva chiaramente un grande potere magico, nemmeno paragonabile al suo, ovvio, ma pur sempre elevato per essere quello di una creatura vivente, provenire dalle rovine. Forse aveva fine la sua estenuante e pericolosissima ricerca.
{Durata meno di due minuti.}
-Dettagli!-
Rispose e poi a tutta birra, si lanciò verso le rovine. 
Vide una figura. Non sembrava troppo femminile. Ma che ne sapeva lui. Quei pony si assomigliavano tutti! Magari era una principessa molto brutta. Sarebbe stato bello, così l'avrebbe potuta conquistare donandole un corpo mozzafiato. Mmm, diventare un chirurgo... era sempre stato uno dei suoi sogni segreti.
Raggiunse il maniero e fece per entrare, ma una fiammata viola scuro lo investì, distruggendo il suo incantesimo di mutazione dell'aspetto e facendolo diventare quello che è davvero un Eon, una sfera di pura energia. Sorpreso dalla potenza di quella magia, si concentrò per spezzare la barriera. La fiammata si dissolse e lui poté riassumere le sembianze di un ragazzino qualunque. Sentì un grido.
-Una tempesta?-
Chiese, stranito. Poi alzò lo sguardo e allibì. Un umano, sulla trentina, con una barbetta incolta e degli occhi accesi da una rabbia feroce, gli si avventò contro, atterrandolo. L'impatto fu meno devastante di quanto Neox avesse previsto. Fu come se l'aggressore avesse ad un tratto frenato la sua stessa caduta.
-E tu chi diavolo sei?- gridò il ragazzino, fissando gli strani occhi dell'individuo, che lo scrutava di rimando con astio infinito. L'occhio sinistro era formato da uno strano disegno viola acceso, una runa quintessenziale, mentre l'altro era completamente rosso, percorso di quando in quando da fiammate viola. Indossava una camicia viola con le maniche tirate al gomito, pantaloni di velluto bianchi e scarpe color latte da ballo.
-Eon... ma che cazzo ci fate qui...-
Sussuro l'altro, facendo sbiancare ancora di più il ragazzino.
-Rispondimi, moccioso!-
Gridò poi, non ricevendo risposte dall'Eon.
Neox si riebbe dall'iniziale stupore e assunse un'espressione seria e minacciosa. 
-Per il Concilio, ti ordino di lasciarmi andare e di spiegarmi chi sei, cosa sei e il motivo della tua aggressione. Fallo e saprò essere magnanimo.-
Recitò la formula insegnatagli dai suoi genitori per parlare con i mortali che li attaccavano senza commettere il minimo errore.
L'occhio destro del tizio parve sul punto di esplodere. Fiammelle viola uscirono scoppiettando dall'orbita. Poi si calmò e lasciò la presa sulla maglietta del bambino, socchiudendo gli occhi. Si rialzò. Era alto sul metro e ottanta, magro come un chiodo e dall'aria impaziente. Mentre guardava nel vuoto sembrava una tigre pronta ad attaccare al minimo segno di pericolo. Quella sua aria selvaggia lo rendeva bellissimo eppure terrificante.
Neox sbiancò. Ricordava una persona così. Almeno, quella sensazione... era la stessa che suo padre gli aveva insegnato a riconoscere parlandogli di un certo... Signor Nero...
-N-non sarai per caso il Signor Nero?-
Chiese, indietreggiando.
L'altro non prese bene il paragone.
Fiammate viola uscirono dal suo corpo, facendolo sembrare molto più grande di quanto non fosse.
-Non paragonarmi a quello stoccafisso rincretinito! Mi manda in bestia anche solo sentire il suo sporco nome!-
Gridò.
-C-chi sei... allora?-
Proseguì Neox, riacquisendo un po' di fiducia. Gli era stato insegnato di aver paura di Nero. Se quello non era lui, non vedeva di che preoccuparsi. Tuttavia... il fatto che quell'uomo non temesse di insultare il demone che aveva distrutto un Eon senza nemmeno alzare un dito era di per sé un problema.
-Che ci fai qui, moccioso? Rispondimi, o ti giuro che ti faccio saltare in aria!-
Replicò l'uomo, placando il suo incendio con un palese sforzo. Sembrava un vulcano prima dell'eruzione. Era... tremendo, tanta forza sprigionava. Ma, al tempo stesso, sembrava contenersi, seppur con grande fatica. La sua potenza ondeggiava. Quando dava in escandescenza aumentava così tanto da far temere a Neox di esserne schiacciato. Quando si conteneva, invece, diventava piccola come quella di una formica.
-Ebbene? Odio aspettare. Mi fa infuriare!-
Le  fiamme si alzarono al cielo.
-M-mi chiamo Neox e sono stato mandato qui per conto del Concilio della Creazione per studiare il pianeta.-
L'uomo parve calmarsi, pur mantenendo un'aria aggressiva.
-Piano Vitae... Mrmrmmm... E il capo non dice nulla a noi.... AFFANCULO, CAPITO, STRONZO?-
Gridò rivolgendosi al cielo.
Le fiamme ripresero a danzare, seppur più dolcemente, sulla sua camicia, confondendosi con lo stesso tessuto tanto da far sembrare che l'abito fosse fatto proprio di fuoco solido.
-O-ora mi vuoi dire chi sei tu?-
Riprovò Neox.
-Lyram. Sono la rabbia, contento, moccioso?-
Sbottò il demone, mettendosi le mani in tasca.
La rabbia. Quindi un supremo, uno dei simili di quel Nero che aveva imparato a temere. Perfetto. E cos'aveva appena fatto? Aveva mandato poco cordialmente a quel paese il capo, che, da quanto aveva capito, era un po' come l'innominabile, un dio onnipotente nel vero senso della parola. Bello.
-Che ci fai qui? Sei venuto per interferire con i progetti dell'innominabile?"
-Ma che mi frega di quel vecchio stupido.-
Rispose Lyram, lasciando di sasso Neox, che non si aspettava quella reazione.
{Mi ricorda Fayed....ma pieno di rabbia.}
La voce espresse la sua nella mente di Neox che la zitti subito.
Intanto il demone della rabbia si avvide del suo sconcerto e sospirò, alzando gli occhi al cielo.
-So che può sembrare stupido insultare i piani alti. Ma tranquillo. Il capo ci è abituato e se lui non si arrabbia va tutto bene.-
E come fai a sapere quando si arrabbia? avrebbe voluto chiedergli Neox, ma preferì tenerlo per sé. Non gli riuscì molto bene.
-Come?-
Disse Lyram.
-Semplice. Se si arrabbia scatena una guerra tra supremi. L'ultima volta ha dovuto ricostruire personalmente la realtà. Ovviamente voi non esistevate. Questa in cui ci troviamo è un'intersezione tra mondi. Una realtà a parte creata dal capo e dall'innominabile uniti insieme. Il motivo? Probabilmente si stavano annoiando. Fatto sta che eccoci qui, sballottati in un mondo che non è quello in cui siamo nati!"
-Cosa?-
{Tu non capisci mai è Neox}
Disse scocciato la voce.
-Ah... vedila così, che è più facile: il capo ha un suo mondo, creato da lui, in cui è onnipotente. Fai conto che questo mondo sia la sua mente. Idem per il tuo innominabile. Ora, noi ci troviamo in un'intersezione tra le due loro menti combinate. Semplice no? Hai capito, si? Perché se non hai capito mi arrabbio sul serio, sappilo...-
Neox stette in silenzio.
-E così... ti trovi su questo pianeta per... vacanze?-
-Cosa? NO, RANOCCHIO MAL RIUSCITO! Se devo fare una vacanza vado dove si scatenano le guerre, ma quelle vere, quelle che portano alla distruzione di intere dimensioni, di universi fatti e finiti! Io sto in paradiso quando l'inferno si apre ed inghiotte ogni cosa! Questo... schifo di fogna non è che un rifugio, un nascondiglio, diciamo.-
-E da chi dovresti nasconderti? Chi può mai temere uno come noi?-
-Razza di nanerottolo... ah, al diavolo, tanto vale che te lo dica, così smetterai di scocciarmi. Ogni tanto io e gli altri tre... come ci chiamate voi... supremi-
Disse "supremi" con disgusto, quasi volesse distruggere la parola stessa pronunciandola.
-Ci ritroviamo per una partitina a poker. Di solito vince Nero, e nessuno si sognerebbe mai di far storie, non dopo che lui e Adreus, quel mentecatto sfigato che non vince mai, hanno distrutto la realtà obbligando il capo a ricrearla, sempre perché Nero ha un culo sfondato e... si insomma, per farla breve, tre mesi fa ho vinto io e così Adreus si è, come dire, incazzato come una biscia, perciò ora mi sta dando la caccia.-
-Ma voi supremi...-
-Entità di differente condizione d'esistenza. Non mi far arrabbiare, sennò...-
-Si, quella roba lì... dicevo, non siete alla pari tra di voi?-
Chiese quasi ingenuamente Neox.
Lyram lo fissò, strabuzzando gli occhi per lo stupore.
-Stento a contenermi! Certo, stupido idiota! Però ti ho già spiegato l'ultima volta che due di noi si sono scontrati cos'è successo. Non eri attento? EH?-
-N-no, signore, cioè, si signore, cioè... ARGH!-
{Oggi non ne compi una giusta piccolo?}
Il demone si appoggiò ad un albero, sospirando con aria rassegnata.
-Ad ogni modo, mi ero chiuso qui, erigendo quella barriera a basso potenziale energetico, per evitare che mi rintracciasse. Però tu sei venuto qui e mi hai fatto andare in escandescenza. E lui mi avrà sicuramente percepito. Uff, e si che finalmente mi potevo dire tranquillo. Mi toccherà andare da un'altra parte... CHE NERVI!-
-Aspetta. Adreus sta venendo qui? E non lo puoi fermare?-
-E dagli. NO! Cosa ti impedisce di capirlo? SPIEGAMELO!-
Sbottò Lyram.
-Si, si, scusa, non potete scontrarvi, sennò... cavoli amari per l'universo eccetera. Allora che si fa?-
-Niente, si aspetta che arrivi, che distrugga il pianeta e ciao ciao, bello. Prima o poi si calmerà e allora io sarò su una spiaggia tropicale ad incendiare palme e prosciugare oceani con il mio fuoco. Tu... bof, fatti un giro, sparati, che cazzo vuoi che me ne freghi? Ci si vede. Aspetta......Ma anche no.-
Si voltò per andarsene, ma Neox lo trattenne. 
-Aspetta! Non puoi lasciarmi così. Finirò Nei guai.-
Lyram lo guardò sinceramente sorpreso e disse:
-E ?-
-Beh, insomma... aiutami, no? Magari insieme possiamo calmare Adreus, no?-
Il demone ci pensò su. Poi sospirò.
-Senti, se arriva e voi tre Eon, perché so che ce ne sono altri due, non avete risolto, cercherò di salvare quel che resta del pianeta. Ma non farò di più, sia chiaro. Ora sparisci. Voglio dormire.-
Concluse Lyram, svanendo in una nebbia di fumo viola.
Neox restò a fissare nel vuoto.
-Che... stronzo.-
Disse poi.
Quantomeno, se le cose si fossero messe male, li avrebbe aiutati. Almeno, ci sperava.
Poi, che problema c'era. Era insieme a due Eon più esperti. Tre contro uno, nemmeno un Supremo avrebbe potuto nulla. Sempre che i racconti di suo padre sulla furia di Nero fossero sbagliati...
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > My Little Pony / Vai alla pagina dell'autore: Tnecniv Victus Mors