Serie TV > The Vampire Diaries
Segui la storia  |       
Autore: DarkCrow    23/08/2015    0 recensioni
Dopo il sonno profondo di Elena, Damon come reagisce alla sua 'momentanea' assenza?
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore | Coppie: Damon/Elena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
-Flashback-
Il fatto che un cielo stellato, nell’attesa di vedere quella pioggia di meteore, la mettesse di buon umore fece sorridere Damon.
E quel sorriso stratosferico, che era dipinto sul suo viso, non valeva quanto quell’evento raro che tanto aspettava di vedere.
Il suo mondo era in perfetta collisione con quello di Elena Gilbert, la ragazza che sognava di avere da quando aveva messo piede a Mystic Falls.
L’aveva incontrata in una stradina desolata, proprio mentre il vampiro fissava il cielo stellato, in cerca di risposte o chissà.
I loro occhi erano puntati uno sull’altro mentre lo spettacolo sopra le loro teste dava inizio.
Damon non credeva a quelle ridicole tradizioni, come quella di esprimere un desiderio se vedevi cadere una stella… ma quella sera lo fece. Promise di renderla per sempre felice.
L’aveva assecondata in quell’ennesima avventura, nel bel mezzo del nulla, e quando le cadde una goccia di pioggia sul naso rischiò di mandare in frantumi quella splendida e tranquilla serata, che avevano programmato.
Ma chi aveva mai detto che la pioggia portasse solo tristezza?
Quella sera la felicità si poteva toccare con mano e Damon la stava accarezzando, si stava aggrappando a quell’immensa emozione che gli riempiva il cuore di pura gioia.
Non ricordava un momento più felice di quello, negli ultimi secoli.
Bagnati fradici, con i capelli attaccati sul viso, agli occhi di qualcun altro dovevano sembrare ridicoli ma nessuno riusciva a vedere il sorriso soddisfatto di quella ragazza speciale che aveva di fronte. Le gocce di pioggia imperlavano i suoi occhi scuri e lucidi e il suo sorriso si allargò di più incontrando gli occhi chiari del vampiro, che l’assecondava in tutto. Damon non poté far altro che bearsi di quella sensazione di beatitudine.

- Andiamo è giunto il momento di abbandonare la nave.-

Sussurrò Damon, con leggera ironia, mentre con una mano faceva per tirarla.

-No, no, no, aspetta. Aspettiamo un attimo, tornerà il sereno.-

Lo bloccò lei, facendo spuntare un gran sorriso.
Cosa passava nella sua bella testolina in quel momento?
Di certo non aveva problemi ad ammalarsi ma il fatto che i loro vestiti erano zuppi e appiccicaticci gli faceva desiderare di strapparseli di dosso.
Con una sola, repentina, mossa.
La pioggia le impregnava il viso raggiante e metteva di buon umore persino lui, come poteva non fare altrimenti?
Una goccia le si era impigliata fra le ciglia e Damon con lentezza la liberò, fissando le sue labbra umide e piene.
Aveva voglia di baciarla e poteva farlo liberamente, senza chiederle il permesso, senza far arrabbiare qualcuno, non che questo avesse mai fermato Damon negli anni passati.
La voglia di Elena, di stare sotto la pioggia, lo faceva sorridere.
Aveva intenzione di passare tutta la notte lì? Magari l’avrebbe persino accontentata, solo se avrebbe passato la mattinata a rotolarsi nelle lenzuola del suo grande letto.
Si avvicinò a lei, stringendo le sue mani sul proprio petto, e baciò con passione
le sue labbra, così morbide e lisce, rese ancora più perfette da quella pioggia battente.
Si staccò un attimo per ritrovare i suoi occhi lucidi che lo scrutavano, in attesa di chiedere qualcosa di molto importante. Il fiato le mancava, che fosse per il bacio o meno fece spuntare un mezzo sorriso sul volto sarcastico del vampiro.

“Promettimi che questo durerà per sempre.”

Una semplice frase, pronunciata dalle sue labbra, che non tardò a ricevere risposta.
Sapeva quello che aveva, da sempre, provato per quella splendida creatura che aveva di fronte e che i suoi occhi ansiosi e felici aspettavano di ricevere la risposta che si aspettava.
Sì, quelle emozioni sarebbero sempre durate.
Quell’amore profondo, che finalmente avevano accettato entrambi, sarebbe durato un’eternità e fin oltre.

“Te lo prometto.”

Aveva sussurrato, con un velo di emozione in più, mentre le sue labbra si allargavano in un grande sorriso prima di tornare a baciarla sotto quella pioggia battente che avrebbero ricordato per sempre.



Non doveva ricordare qualcosa di pericoloso per la sua sanità mentale, eppure, non riusciva proprio a farne a meno.
Soprattutto in quella notte così scura e tenebrosa in cui le uniche gocce che cadevano erano dalla sua bocca, quelle del sangue di quella giovane vittima che giaceva immobile sull’asfalto.
Il vampiro si abbassò sulle ginocchia e guardò il viso pallido della sua vittima, il suo cuore batteva ancora… lentamente ma lo faceva.
Stava per ucciderla, non avrebbe mai voluto farlo.
Se Elena si fosse trovata lì tutto questo non sarebbe mai successo.
“E’ colpa sua” pensò Damon.
Nessuno sarebbe più riuscito a salvarlo dall’oscurità che ottenebrava il suo cuore, come potevano fare?
Era come entrare in una stanza buia, restarci per un lungo periodo, qualcuno decide di aprire le imposte e far entrare la luce del sole… sconvolge i tuoi occhi, la stanza, ma quando richiudi le imposte il buio e la desolazione ti assalgono e tu non puoi far altro che comprendere perché tutto ciò è successo.
Il tuo sole è stato oscurato e fino a quando un nuovo giorno non lo rischiarerà non puoi comportarti diversamente.

Damon si alzò e fissò un punto in lontananza, dove si sarebbe aspettato di veder spuntare il fratello, come al suo solito, con quei piccoli discorsetti sul controllo e la forza di volontà.
Li aveva imparati a memoria, in fondo Damon, sapeva che lo faceva per lui ma riempirgli la testa di stronzate non sarebbe servito a qualcosa.
Non riusciva più a tollerare i suoi piccoli occhi tristi, a volte voleva spezzargli l’osso del collo altre volte, un abbraccio, era tutto ciò di cui aveva bisogno. Non lo avrebbe mai ammesso.

-Damon…-

La voce preoccupata di Stefan gli arrivò alle orecchie, mentre Damon chiudeva gli occhi e passava un dito sul rivolo di sangue che sgorgava dalle sue labbra.

-Non adesso, Stefan.-

Lo intimorì con voce tagliente e a velocità disumana sparì da quella strada, lasciando il lavoro sporco al fratello.
Non sapeva con certezza dove stesse correndo fin quando non si ritrovò a fissare, dal basso, il vecchio campanile di Mystic Falls.
Un altro ricordo, uno degli ultimi. Doloroso.
Ovunque posasse gli occhi, tutto, gli ricordava di lei.
Non voleva dimenticarla, voleva solo mettere in stand-by il cervello, ed essere utile per suo fratello, in quel momento. Ma non funzionava.

L’odore di lei nella propria camera da letto era sparito, per lasciare spazio all’odore di alcool pungente che ogni tanto Damon ‘sbadatamente’ versava a terra.
Rompendo accidentalmente uno dei bicchieri di cristallo.
Quello stato di trance gli era costato un intero servizio, che prima o poi avrebbe deciso a ricomprare o si sarebbe attaccato direttamente alla bottiglia.
Forse era arrivato il momento di riprendersi.
Era passato un po’ troppo tempo.
L’avrebbe aspettata ma nel frattempo avrebbe vissuto com’era suo solito fare quando lei non esisteva ancora nella sua vita. 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: DarkCrow