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Autore: Taila    24/08/2015    3 recensioni
Il luogo e il contesto non hanno rilevanza, la sola cosa che conta è di svegliarsi con la sensazione delle mani dell’unica persona davvero importante in questo mondo per lui su di sé; di aprire gli occhi e, come prima cosa, vedere le sue iridi azzurrissime ancora ammorbidite dal sonno e i suoi capelli biondi screziati di pagliuzze dorate dalla luce del primo mattino; di sentirsi augurare il buon giorno con un bacio morbido e languido, caldo, avvolgente come velluto. Michael vagheggia questo e molto altro, si perde in fantasie dolci e dense come cioccolato fuso e in altre così bollenti da risvegliare subito il suo corpo. Rimane a lungo così, a metà tra la veglia e il sogno e, per un attimo, sente che ogni tessera è andata al posto giusto, che ogni cosa ha acquistato un senso.
[Malex - Spoiler 2x06]
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alex Lannon, Michael
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Punto d’Incontro
Autore: Taila
Serie: Dominion
Genere: Romantico, sentimentale, introspettivo, fluff
Tipo: One-shote, slash, spoiler, what if…?
Pairing: Michael x Alex
Raiting: Verde
Ambientazione: Questa shot è ambientata in un ipotetico post delle puntate 2x06 e 2x07, in cui Alex e Michael fanno finalmente squadra mentre danno la caccia a Lyrae/Julian.
Disclaimers: I personaggi presenti in questa shot non appartengono a me, ma a tutti coloro che ne detengono i diritti, io li ho presi solamente in prestito, senza scopo alcuno di lucro e soltanto per i miei loschi scopi, ovvero vedere finalmente Michael che sprimaccia a dovere il suo Prescelto *w*
Note: L’idea per questa shot mi è venuta in mente dopo aver visto la puntata 2x06 di Dominion, per questo al suo interno sono presenti dei blandi spoiler della puntata. Comunque, dopo aver visto il modo dolcerrimo in cui Alex va da Michael e si prende cura di lui, dopo aver sentito la bellissima dichiarazione che Michael fa ad Alex (per la serie, dopo questa non possiamo più continuare a far credere al prossimo che quello che la lega al suo protetto è amore filiale, eh signor Arcangelo? *.*), la mia parte Malex ha cominciato a saltellare e urlare per la felicità. Peccato che poi abbiano deciso di smorzare ogni nostro entusiasmo con il finale della puntata ç_ç Per non portarvela per le lunghe, ero e sono in deficit Malex, voglio vederli insieme e fluffosi come all’inizio della 2x06 ma, visto come si sono messe le cose nella 2x07, la cosa andrà ancora per le lunghe -__- Quindi mi sono rimboccata le maniche e mi sono data al fai da te ù_ù Questa shot è abbastanza fluffosa, ho cercato di arginare la cosa ma spero davvero che Michael non mi sia uscito come un incrocio tra un Mio Mini Pony e un Orsetto del Cuore o.O Per il resto spero che sia di vostro gradimento, di garantito c’è tutta la mia buona volontà e tutto l’amore che provo per Michael e Alex e per il Malex ^__^
Ringraziamenti: Ringrazio BlackCobra e Harryet che hanno lasciato un commento a “Shall we dance?”. Ringrazio: Harryet, rima echizen e _Lia che hanno inserito "Shell we dance?" tra i preferiti. Ringrazio: Lady Darkrose che ha inserito "Shell we dance?" tra le ff da ricordare. Ringrazio tutti coloro che leggeranno e/o commenteranno questa shot.
Adesso la smetto e vi lascio alla lettura, alla prossima Malex gente O/



Punto d’incontro



La coscienza di Michael emerge pian piano dall’oblio del sonno, ancora appesantita dalla stanchezza: si sente più sfinito di quando si è addormentato. Ha anche pensato che gli anni di ozio trascorsi a Vega lo abbiano un po’ infiacchito, tuttavia la verità è che da quando ha lasciato il villaggio di Laurel per mettersi finalmente alla ricerca di Alex, non ha avuto un attimo di pausa, la situazione è andata sempre più peggiorando e nemmeno uno spirito immortale temprato nella fatica e nel dolore come lui è esente dall’affaticamento. Michael sa che deve aprire gli occhi e mettersi in moto, che lui e Alex devono riprendere la caccia e trovare Lyrae prima che possa attuare il suo folle piano di vendetta, ma non riesce a rinunciare a prendersi un altro minuto solo per se stesso. La scintilla della fede in suo Padre, in Alex, in lui stesso e in quello per cui ha lottato, che ha sentito riaccendersi grazie a Laurel, che gli ha dato la forza di uscire dall’isolamento in cui si relegato e di riprendere a combattere, gli sembra che stia venendo pian piano soffocata dalla delusione e dalla frustrazione e dallo sconforto che sta provando in quegli ultimi giorni. Michael ha sperato che, dopo tutto quello che è accaduto e che si sono detti a New Delphi, Alex e lui avessero cominciato a recuperare quel rapporto che si era instaurato tra di loro prima che lui lasciasse Vega, che potessero coesistere e collaborare come lui ha sempre desiderato. Invece, da quando hanno incominciato quella caccia, Alex ha trovato ancora una volta il modo di frustrare le sue aspettative: si tiene sempre un po’ distante da lui e gli parla solo se strettamente necessario e senza mai guardarlo negli occhi. Michael non riesce a comprendere che cosa gli sia preso: perfino quando ha ricevuto i tatuaggi e ha scoperto di essere il Prescelto, attraversando la sua fase di negazione e rifiuto più profonda, Alex non si è mai fatto scrupolo di dirgli tutto quello che pensava di lui, guardandolo dritto in faccia, senza mai evitare il suo sguardo. Michael riesce a comprendere che i continui abbandoni che Alex ha subìto hanno inciso profondamente su di lui, che non riesce ad aprirsi agli altri, a fidarsi, per paura di essere di nuovo lasciato indietro; comprende che l’essersene andato senza nemmeno una parola e senza voltasi indietro, lasciando Alex da solo per mesi e mesi senza una guida, con la consapevolezza che non sarebbe mai venuto a strapparlo via da suo fratello, dopo che aveva deciso di fidarsi di lui, non depone a suo favore, ma ha sperato comunque che adesso le cose sarebbero andate diversamente, che le sue parole avessero convinto Alex che per lui è importante di per se stesso e non per quello che rappresenta o per i tatuaggi che porta su di sé. Invece si ritrova a dover ricominciare daccapo, a dover riconquistare di nuovo la sua fiducia e questo è un po’ sfibrante.
Michael scaccia quei pensieri un po’ penosi e decide che, prima di cominciare quella nuova giornata di fatica, ha bisogno di concedersi qualcosa di speciale, un qualcosa capace di lenire un po’ il suo animo tormentato e a cui si aggrappa ferocemente da qualche anno a quella parte per ritemprare le sue energie. Mentre rallenta e rende più profondo il suo respiro, rilassa i muscoli del collo e delle spalle e si abbandona completamente alla sua fantasia. Il luogo e il contesto non hanno rilevanza, la sola cosa che conta è di svegliarsi con la sensazione delle mani dell’unica persona davvero importante in questo mondo per lui su di sé; di aprire gli occhi e, come prima cosa, vedere le sue iridi azzurrissime ancora ammorbidite dal sonno e i suoi capelli biondi screziati di pagliuzze dorate dalla luce del primo mattino; di sentirsi augurare il buon giorno con un bacio morbido e languido, caldo, avvolgente come velluto. Michael vagheggia questo e molto altro, si perde in fantasie dolci e dense come cioccolato fuso e in altre così bollenti da risvegliare subito il suo corpo. Rimane a lungo così, a metà tra la veglia e il sogno e, per un attimo, sente che ogni tessera è andata al posto giusto, che ogni cosa ha acquistato un senso.
Apre gli occhi e si ritrova a fissare il cielo azzurro, muove la testa sul cuscino che ha fatto appallottolando il suo spolverino e, dopo aver sospirato pesantemente, si tira su a sedere a mezzo busto. La prima cosa che fa è cercare con lo sguardo Alex e lo trova seduto poco distante da lui, la sua tazza di latta un po’ ammaccata poggiata contro le labbra mentre sorseggia il suo caffè; tiene lo sguardo fermo su di lui, come se lo avesse osservato mentre dormiva, ma appena incrocia lo sguardo dell’Arcangelo, il ragazzo distoglie rapidamente il suo e non dice niente.
Michael sospira stancamente, mentre si alza da sopra il suo giaciglio di fortuna.


§§§



È solo quando hanno uno scontro con un gruppo di Palla Otto e Alex rimane ferito, che Michael capisce cosa stia passando per la testa del suo Prescelto. E non può impedirsi di dare ad ambedue degli idioti. Ha vegliato per venticinque anni su Alex, lo ha visto crescere e maturare e diventare l’uomo che è ora e, quindi, avrebbe dovuto sapere che è una delle persone più leali che abbia mai incontrato, che non farebbe mai del male a una persona a cui tiene e, se per caso lo fa, allora fa di tutto per rimediare. Michael sa bene che sotto tutta quella spavalderia e quella incoscienza e ribellione, Alex nasconde un cuore grande che è fin troppo facile da ferire, così bisognoso d’affetto e certezze che a volte funziona come una bussola rotta e questo lo porta a percorrere qualche volta la strada sbagliata e a commettere anche delle enormi sciocchezza. Michael sa tutto questo, ma neppure lui è riuscito a prevedere che quel ragazzo potesse fare una cosa del genere.
Sono accampati in un vecchio edificio abbandonato, seduti a terra e con le spalle appoggiate contro una delle pareti di una stanza piuttosto piccola, con una scrivania e una sedia e lo schermo di un computer rovesciati a terra e sfasciati e una finestra stretta e con i vetri opacizzati da anni e anni di polvere. Non hanno acceso il fuoco per non attirare sgradevoli attenzioni e, per questo motivo, hanno consumato una cena fredda alla debole luce di una torcia. Non è il posto ideale in cui nascondersi, ma non hanno avuto alternative: sono stanchi ed entrambi necessitano di riposo e Alex di curarsi le ferite riportate durante lo scontro con i Palla Otto.
È mentre Alex passa un panno imbevuto di disinfettante su una ferita, che Michael si accorge di una curiosa coincidenza: quel taglio si trova sotto la clavicola destra, pressappoco nello stesso punto in cui uno pezzi di acciaio empireo era rimasto impigliato nella sua carne. L’Arcangelo ricorda che le lesioni che il ragazzo ha riportato durante lo scontro di qualche giorno prima, si trovavano una sulla guancia destra e una sul lato sinistro del petto, perfettamente in corrispondenza dei tagli che gli aveva procurato la rete con cui Lyrae lo aveva intrappolato. Michael collega finalmente i puntini e comprende: Alex sta cercando di farsi infliggere le stesse ferite che ha causato a lui, quando lo ha attirato in trappola per usarlo come esca per catturare Gabriel, in un tentativo distorto di espiazione. Eppure credeva che tutti e due si fossero convinti di essere arrivati a una situazione di parità, visto che ognuno di loro aveva ammesso di aver fatto un casino con l’altro, che avessero deciso di mettere un punto e ricominciare daccapo. Michael sospira: avrebbe dovuto sapere che per Alex non sarebbe bastato un colpo di spugna, per riuscire a passare oltre. Osserva il ragazzo seduto accanto a lui e intento a medicarsi, ricorda il modo schivo in cui si è comportato nei suoi confronti negli ultimi giorni e si dice che c’è qualcos’altro che lo tormenta. Dal canto suo è risoluto a porre fine a questa situazione controproducente per ambedue, a fermare questi inutili tentativi di mutilazione da parte del ragazzo, perché ogni ferita che viene inflitta al suo protetto, all’angelo provoca più dolore che se fosse incisa sulla sua pelle e, dopotutto, glielo ha già detto tempo prima che lo ha lasciato in pace per troppo tempo e ora non è più disposto a farlo.
- Hai intenzione di tornare a Vega a pezzi?- Michael domanda, cercando di aprire una via di comunicazione.
Alex non gli risponde, fa finta di non averlo sentito, ma le sue dita fremono appena mentre tenta di aprire l’involucro di un cerotto. Il ragazzo non ha intenzione di collaborare e di rendergli le cose facili, ovviamente.
- Alex non c’è bisogno che fai queste cose: è passato, ormai.- afferma, dando un’intonazione gentile e calda alla sua voce.
Michael ha deciso di giocare a carte scoperte, sperando di ottenere una reazione dall’altro. Per parte sua, non è mai stato uno che si nasconde, non è nella sua natura e non lo sarebbe diventato ora. Il ragazzo resta fermo nella sua posizione per alcuni secondi, sembra che non respiri nemmeno e poi scuote la testa, come se, quelle parole, nemmeno volesse ascoltare. Non è molto ma è pur sempre un inizio. L’Arcangelo si sporge verso il suo protetto, allunga una mano e gli stinge il mento tra le dita, spingendo per farlo girare verso di lui e poter così guardarlo nelle sue iridi color cielo, che hanno la caratteristica di essere sempre limpide e sincere, in cui è sempre riuscito a leggere i sentimenti che il suo protetto prova.
- Te l’ho già detto: io mi fido di te, so che prenderai sempre la decisione giusta. La penso ancora così.- dichiara l’Arcangelo, usando un tono di voce tranquillo e sicuro, fissando il ragazzo davanti a lui dritto negli occhi, per dimostrargli che sta dicendo la verità.
Alex chiude gli occhi per nascondere l’espressione tormentata del suo sguardo, mentre stringe i denti come se qualcosa gli stesse provocando dolore dall’interno. Forse è a causa di quel luogo isolato e buio che gli da la sensazione che non esista nessun altro al mondo oltre loro due; forse è perché la sofferenza di Michael gli fa sentire un’angoscia che lo sta rosicchiando piano e da dentro; forse perché, più semplicemente, è stanco di ribellarsi e lottare continuamente contro l’angelo ed è sollevato di essere arrivato finalmente al dunque, per questo, per una volta, sceglie di non scappare, celandosi dietro parole che dicono tutto il contrario di ciò che prova, ma di abbassare le sue difese e dire le cose come stanno veramente.
- Smettila di fare così, altrimenti io non riuscirò mai a perdonarmi per quello che ti ho fatto.- dice con un tono di voce basso e roco, ricambiando finalmente lo sguardo dell’angelo.
Nonostante sia un fine stratega e sia dotato di una grande intelligenza, Michael è soprattutto un guerriero, sa usare meglio la spada delle parole e, forse, è stato proprio questo a creare buona parte dei fraintendimenti che ci sono stati tra di loro. Ma in questo momento il suo protetto ha decisamente bisogno di queste ultime e, per il bene di tutti e due, deve trovarle. Sposta la mano dal mento alla guancia di Alex, facendo scorrere la punta delle dita sulla sua pelle morbida e calda, con appena un accenno di ricrescita, prima di metterla a coppa su di essa.
- Non c’è niente da perdonare. Farei qualsiasi cosa per te. Per te sarei disposto anche a morire.- dice in tono più basso, intimo, avvicinando il viso a quello dell’altro e carezzando con il pollice la guancia.
Alex socchiude gli occhi e si lascia andare contro la mano dell’angelo, sfregando la propria guancia contro il palmo. Il dolore che prova dentro sembra lenirsi un po’ a questo gesto gentile, ciò nonostante sa bene che non basta questo perché quella sofferenza che gli sta bruciando l’anima svanisca definitivamente. Riapre gli occhi e fissa il suo sguardo dolente in quello chiaro dell’angelo e così intenso da aprirgli un buco nello stomaco.
- Ti ho lasciato indietro, alla mercé di Julian. Non ho fatto niente per aiutarti.- dice Alex in un sussurro basso e pastoso, in cui le lettere si accavallano l’una all’altra e in cui si avverte tutto il senso di colpa che lo sta torturando.
Michael capisce finalmente qual è il vero nocciolo della questione. Riguardo tutto a quanto accaduto a New Delphi, Alex sente di averlo tradito due volte: la prima quando lo ha attirato nella trappola orchestrata da Lyrae e la seconda quando, pur avendogli detto che non lo avrebbe mai più abbandonato, è stato costretto a lasciarlo indietro per portare in salvo Noma. È questo, l’aver dovuto infrangere la promessa che gli aveva fatto subito dopo averla pronunciata, ad angosciarlo e che Alex non riesce a perdonarsi. Michael avverte che qualcosa di denso e caldo si sta sciogliendo dentro di lui, perché si rende conto che quel ragazzo ha fatto un passo verso di lui e che, mai come adesso, sono vicini a incontrarsi a metà strada. Allo stesso tempo, tuttavia, sa di non conoscere le parole adeguate per lenire tutta quella sofferenza che avverte agitarsi dentro di lui e decide che è meglio abbandonare la logica per l’azione, che questo è uno di quei momenti in cui il cervello conta poco. Si spinge in avanti, annullando quel piccolo spazio che c’è tra loro e appoggia il proprio volto contro quello di Alex: fronte contro fronte, nasi incrociate, le labbra a un soffio le une dalle altre. È strano essere vicino ad Alex in quel modo dopo aver trascorso tanti anni a osservarlo da lontano, a imporsi di non avvicinarsi a lui più del necessario, per timore di perdere il controllo e di non riuscire a concentrarsi, di perdere di vista l’obiettivo, perché quel ragazzo, pur essendo una vera tentazione, è davvero importante per lui e non lo avrebbe mai trattato come uno dei tanti con cui ha cercato di scacciare la solitudine delle sue notti. Una delle mani di Alex stringe la sua libera, intrecciando le loro dita e stringendola come se fosse l’unico appiglio a cui aggrapparsi per non precipitare giù.
- Hai fatto l’unica cosa che c’era da fare. Se fossi rimasto lì con me, saresti morto. Andarsene è stata la decisione giusta da prendere.- dice l’Arcangelo e la sua voce è poco più di un sussurro intimo soffiato sulle labbra dell’altro, cercando di convincerlo che ha agito nel modo più giusto.
Ma Alex freme e schiude le labbra, solleva la mano libera e la poggia contro il lato della testa dell’Arcangelo, alcune dita sono premute contro la pelle della guancia e della tempia, altre si intrecciano ai suoi capelli sottili e scuri.
- Restare e morire al tuo fianco, ecco quale sarebbe stato la cosa giusta da fare. Perché scappare e lasciarti in balia di quell’essere che vuole vendicarsi di te, è stata la cosa più ignobile…
Michael non lo lascia terminare, non gli permette di dire altre stupidaggini. Dovrebbe dirgli che l’unica cosa che abbia mai contato per lui è tenerlo al sicuro, permettergli di rimanere vivo, poco importa quale sia il prezzo da pagare, tuttavia, in un momento come questo, gli sembra che le parole siano superflue, che non siano abbastanza. Per questo preme il suo viso contro quello del ragazzo e lo bacia, rubandogli fiato e saliva, sfoga in esso tutta la sua frustrazione e tutti i desideri inespressi che ha nutrito nei confronti di quel ragazzo testardo, ribelle e appassionato che è stato l’unico scopo della sua esistenza negli ultimi venticinque anni. Per un attimo, Alex rimane immobile, forse troppo sorpreso per avere una reazione qualunque, ma poi apre le sue labbra e viene incontro alla lingua dell’altro con la propria, risponde al bacio con passione, stringendosi forte all’angelo e tenendolo fermo contro di sé. Michael lo sente fremere e sciogliersi contro di sé, gemere in modo sommesso e spingersi contro di lui, premendo il suo corpo solido e caldo e invitante contro il proprio, mentre quel bacio diventava sempre più appassionato, umido e lascivo. Trascorrono parecchio tempo ad assaporarsi con lunghi baci dolci e lascivi, a imparare a conoscere l’uno il corpo dell’altro con lente e sensuali carezze. Ansimante, l’Arcangelo allontana il viso da quello del suo protetto, un filo di saliva unisce ancora le loro labbra che sono vicinissime e ognuno di loro respira il fiato dell’altro. Si fissano a lungo negli occhi, in un muto dialogo in cui ciascuno dice all’altro quelle cose che non riuscirebbe mai a dire a voce alta e, finalmente, si accettano a vicenda.


§§§



Michael si desta, subito nota che quella mattina c’è qualche cosa di diverso. Alex sta ancora dormendo con la testa appoggiata sulla sua spalla destra e rannicchiato con il suo fianco, le mani abbandonate mollemente sul suo torace; l’angelo gli ha fatto passare un braccio di traverso sulla schiena e con la mano gli sta stringendo in modo possessivo la curva morbida di un’anca. Un piccolo sorriso gli tende appena le labbra, mentre ascolta affascinato il respiro calmo, profondo e regolare del ragazzo. È una bella sensazione potersi svegliare in questo modo, si dice che è valsa la pena di aspettare e combattere tanto a lungo per un premio del genere e spera di poterne godere il più a lungo possibile. Magari, se un giorno il Padre dovesse tornare e decidesse di premiarlo per tutto quanto ha fatto per proteggere gli uomini, potrebbe chiedergli di esaudire quel piccolo desiderio che cova da tanto dentro di lui: l’eternità con accanto Alex sarebbe davvero interessante.

  
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