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Autore: tror_i_thou_doom    25/08/2015    0 recensioni
Un incontro speciale e inaspettato, mette sottosopra la vita di un giovane ragazzo un po’ bizzarro ma dai grandi sogni.
Da quel giorno la vita di Axel non è più la solita noiosa e monotona vita da studente, ma una vita piena di avventure e misteri.
Axel farà di tutto per tenere al sicuro il suo piccolo e dolce segreto,in cambio riceverà tanto amore, da qualcuno di tanto speciale.
Genere: Avventura, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Capitolo I : Oh, meraviglioso.



La matita traccia lentamente e svogliatamente linee astratte che pian piano vanno a formare una figura concreta su quel foglio leggermente sporco e con qualche appunto qua e la.
Anche se le formule di fisica stonano molto, vicino a quel corpicino così dolce di quel ragazzo-pesce che in poco tempo si è venuto a formare sul quaderno degli appunti di Axel.
Le ore passano più velocemente disegnando, inoltre le voci degli altri diventano poco chiare e distanti quando si è concentrati, così le parole non possono ferire.
Peccato che se ti parlano vicino alle orecchie il tuo cervello ti costringe ad ascoltare.
A volte Axel vorrebbe essere sordo, così sarebbe più facile essere felice.
- Hey! Dico a te Alice nel paese delle meraviglie! Uhuu! Niente da fare non mi ascolta, comunque bel disegno, che ci fa uno come te in un liceo come questo? Vai all’artistico! Anzi no, pianta dei fagioli che magari sono magici e cresce una pianta enorme così ti arrampichi e tutti i tuoi sogni da bella donzella si avvereranno! Ahahah, ma non ridi!? -
Il rompiscatole di turno inizia a dare delle spintarelle sulle spalle ad Axel, mentre ride di buon gusto.
- Eddai ridi un po’!! Ahahahah, comunque, ti ricordo che le sirene hanno le tette belle grosse! – Mima di strizzarsi un seno immaginario – Invece quella che hai disegnato tu è piatta frocetto! -
Axel non reagisce, continua a disegnare, non abbastanza tempo per sprecare dei secondi preziosi per rispondere a quel tizio.
Filippo Marini, il più rompipalle di tutta la classe.
Non lo lascia mai in pace, ma Axel se ne frega, continuando a disegnare.

La giornata di scuola finisce presto, anche se in realtà sono passate tante ore dalla mattina.
Ma sono volate, ora è pomeriggio e Axel si trova a passeggiare svogliatamente sulla spiaggia, ci passa sempre percorrendo la strada verso casa, gli piace trascinare i piedi sulla spiaggia morbida, gli piace il rumore delle onde che si infrangono contro gli scogli, gli piace il canto dei gabbiani lontani, gli piace stare li in spiaggia, fermo a guardare lontano, verso orizzonti lontani, guardare quel mare infinito, mentre il tempo passa, e diventa sera.
E in cielo iniziano ad arrivare le prime stelle, così si siede sulla spiaggia, e fissa il cielo.
Anche il cielo infinito.
Anche il cielo è stupendo.
Secondo Axel, gli altri ragazzi, quelli tutti uguali, non hanno senso.
Sono troppo persi nelle nuove mode e nei messaggini al cellulare, per vedere la bellezza che c’è, la meraviglia che c’è, anche solo nel mare, nel cielo, in uno scoglio in un sasso, nel dolce volo di una farfalla e il canto  soave degli uccellini nel cielo.
Come può essere anche solo paragonabile l’immagine di un fiore presa da internet, alla bellezza di un fiore vero, visto dal vivo?
Axel non li capiva, gli altri.
Però quello strano per il mondo era lui.
Ecco, stava di nuovo pensando alle altre persone, Axel si rimprovera mentalmente e lascia che il suo sguardo si posi apaticamente sul mare.
Come è bello.
- La mia vita è così monotona e noiosa però.. -
Si ritrova a pensare tra se e se,è talmente coinvolto nei suoi pensieri che nemmeno si accorge di averlo detto ad alta voce.
Inizia a tracciare dei piccoli cerchietti con le dita nella sabbia.
Come è morbida e ruvida allo stesso tempo, la sabbia bagnata.. Perfetta per disegnarci sopra con le dita.
- Monotona e noiosa dici? -
Una voce dolce lo fa sobbalzare.
Davanti a se, vi è un ragazzo.
Sta immerso nell’acqua della riva, si regge sui gomiti.
La prima cosa a colpirlo, sono i suoi occhi,ha delle iridi talmente azzurre che sembrano brillare, e sono cosparse da pagliuzze verdi smeraldo.
Hai i capelli neri e leggermente lunghi, le punte sono verdi.
E’ semplicemente stupendo, ed è davanti a lui, gli sta sorridendo.
Axel resta imbambolato.
- Non parli? Qual è il tuo nome? Sai, sei molto misterioso .. Ho deciso di parlarti perché sei diverso, passi di qui tutti i giorni, e tutte le volte resti a guardare il mare e il cielo fino a tardi, guardi quello che ti sta attorno con la meraviglia negli occhi, sei speciale, quindi questa sera ho finalmente deciso di avvicinarmi a te, come ti chiami? -
Axel esce dalla quella specie di incantesimo che non gli permette di muoversi e si decide a rispondere al ragazzo.
- Mi chiamo Axel.. E tu? Non ti ho mai visto da queste parti. -
Il ragazzo si lascia scappare una risatina dolce e gli sorride ancora.
- Hai un nome bellissimo .. Io mi chiamo Harumi, mi dispiace di averti spiato per tutti questi giorni,ma sei così misterioso che hai attirato subito la mia attenzione e non ho fatto altro che pensare a te tutto questo tempo, è un piacere conoscerti! -
Axel  non ha parole, inizia pure a chiedersi se sta sognando.
- Harumi, anche il tuo nome è molto bello .. Da dove vieni? Sembra un nome giapponese o coreano, comunque non preoccuparti, il fatto che tu mi abbia osservato non fa altro che rendermi felice, non so perché, nessuno si interessa molto a me se non per ricordarmi quanto sono .. Strambo. -
- Oh povero tesoro ma come mai? Che cosa c’è di strambo in te? -
Tesoro..? Oh,nessuno lo aveva mai chiamato così prima d’ora.
- In me? Per loro tutto ..Ma io sono normale, sono umano, come loro. -
- No, tu sei speciale, te lo giuro ti si legge negli occhi che lo sei. -
- Davvero? -
- Si.. Ma ancora non capisco cosa c’è di strambo in te.-
- Io .. Io credo, credo alle mitologie .. Credo alle fantasie, io ci credo. -
Gli occhi di Harumi sembrano brillare ancora più del solito, per un momento.
- Ci credi davvero? -
- Si, ora anche per te sono strambo? -
- No, sei la mia ancora di salvezza e forse, anche la mia felicità più grande. -
- Cosa..? -
- Vuoi vedere una cosa? E’ un segreto, ma tu ci credi .. -
- Ok .. -
Harumi si tira su di peso con le braccia faticando un po’, esce dall’acqua appoggiandosi accanto ad Axel che trattiene a stento un grido sorpreso.
Il ragazzo è umano, fino al ventre.
Dove si vedono delle squame, prima del colore della carne, poi man mano arancioni, rosse e infine viola.
Il ragazzo non ha le gambe, ma una lunghissima coda, tutta decorata a modo suo.
Infatti dalle squame partono qua e la alcune.. Come possono essere definite? Sembrano membrane quasi trasparenti che ricordano del velluto, ma hanno i riflessi del colore delle squame da cui partono.
Axel resta a guardare Harumi meravigliato.
Quasi d’istinto, allunga una mano per toccargli la coda.
Sembra proprio di toccare un pesce.
E’ vera, la coda è vera.
- Harumi .. Wow.. -
Tutto quello che riesce  a dire è “wow”.
Axel è letteralmente senza parole, affascinato dal ragazzo, o per meglio dire dal tritone, che ha davanti.
- Ti piace la mia coda? E’ rara.. Solo io e un altro tritone abbiamo una coda così, l’unica differenza è che io sono stato esiliato e lui no, e poi beh –Ridacchia – Lui è dell’Oceano Atlantico e io del Pacifico! -
Ha una risata stupenda.
- Del Pacifico? Quindi vieni dai mari giapponesi? Per questo hai un nome giapponese? -
-Esatto! – Sorride.
Che bel sorriso.
- Aspetta.. Ma hai detto esiliato? -
- Già .. -
- Ma perché? -
- Mi ero innamorato di un umano. -
Un umano? Un maschio? Axel si chiede se è da egoisti pensare che questa sia una cosa bella, proprio nel momento in cui Harumi sta parlando del suo esilio.
Ma il solo pensiero di poter essere amato da un tritone lo fa sciogliere, poi si rimprovera mentalmente, si era già fatto troppi filmini mentali in trenta secondi.
- Un umano? E per  questo ti hanno esiliato..? -
- Si, poi sono dovuto scappare, quel posto stava diventando troppo pericoloso, ed è anche troppo freddo per viverci da soli.
Ho deciso di venire qua, nel Mediterraneo, è stato difficile e faticoso, pensavo di non farcela ma eccomi qua, sano e salvo. -
Gli sorride ancora, Axel ricambia il sorriso.
- Qua stai meglio? -
- Si molto, il mare è più caldo qui.. Axel, posso vedere le tue gambe? -
- Eh? Le mie gambe..Perchè? -
- Non le ho mai viste da molto vicino! -
- Ah, ma certo. -
Axel gli sorride, l’altro inizia ad osservargli le gambe, gli alza un po’ i pantaloni e accarezza i peletti della gamba destra.
- Eheheh, ma come sono piccoli! A che servono? Eheh. -
- Beh .. In realtà, non lo so nemmeno io. -
A che servono? A sudare di più? Mah.
Axel torna a fissare il mare, mentre cala la notte pian piano.
Harumi segue il suo sguardo.
- Ti piace il mare? -
- E’ così bello e infinito .. -
Harumi continua ad accarezzargli lentamente la gamba con il pollice, ma nessuno dei due se ne accorge veramente,sono troppo presi dal loro discorso,è un momento molto bello, il tramonto sulla spiaggia.
- Si, è bellissimo, con tutti i suoi fondali.. Ma spesso mi fermo a guardare il cielo,anche il cielo è infinito, molto più infinito del mare, dell’oceano.. -
- Però è troppo infinito, non riusciremmo mai a raggiungerlo, perciò mi accontento dell’infinità del mare, perché sembra infinito ma in realtà una fine ce l’ha, ma al contempo rimane sempre meraviglioso e misterioso, perché è così pieno di vita la sotto, che ogni spostamento di ogni singola particella, è meraviglioso. -
- Si, hai ragione, nemmeno io che ci vivo da sedici anni,non  so tutto del mare, degli oceani.. Anzi, non so proprio niente si può dire, dell’infinità di misteri che ci sono la sotto, anche se ci vivo .. Ogni giorno è una scoperta. -
- Harumi.. Mi sembra così impossibile,e allo stesso tempo così .. Ovvio, averti incontrato e essere qui accanto a te. -
- Axel, ti prego, ti supplico, portami con te. -
- Ma … Come? Come faccio a portarti con me e basta .. Hai una coda, gli altri se scoprissero che sei vero e che non hai addosso un costume, andrebbero fuori di testa e poi ti farebbero rinchiudere e faranno eseguire esprimenti su di te e-
Harumi lo ferma mettendogli dolcemente una mano sulla bocca.
- Ti prego .. Non ce la faccio più a stare da solo, ti prego .. -
- Harumi … Ma sarai costretto a rimanere sempre  a casa mia .. Anche quando io sono a scuola, sarai molto solo lo stesso. -
- No, perché tu poi tornerai e starai con me, sarà tutto più bello! -
- Sei sicuro.. ? -
- Si! Ti prego .. -
Axel lo prende in braccio.
- Va bene! -
- Grazie! -
Harumi si stringe ad Axel, che si dirige verso casa.
Da quel giorno, sarebbe stato tutto diverso, nella vita di entrambi.








Angolino autrice:
Salve a tutti ^^
Spero che questa storia vi abbia incuriosito!
Grazie a tutti per avere letto, lasciate una recensione se volete! :D
E dato che ora è tardi.. Oyasumi a tutti!! ^=^

Byeeee!!





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