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Autore: strawberrycake    26/08/2015    1 recensioni
Lui era un mostro...ma anche i mostri possono rinascere.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Harry Potter, Un po' tutti, Voldemort | Coppie: Harry/Voldemort
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Harry si svegliò, reduce da uno dei suoi incubi, quando il sole era ancora basso nel cielo. L'immagine di Voldemort come lo aveva visto l'ultima volta continuava a tormentarlo. Pensando al sogno da cui si era appena svegliato, ricordò la sua richiesta alla preside della notte precedente.

Allungò il braccio verso il comodino per inforcare gli occhiali, senza i quali era praticamente cieco, ma ciò che afferrò per primo fu un bigliettino di pergamena sopra di essi. Dopo averli indossati, abbassò lo sguardo sul misterioso biglietto. Il suo nome era elegantemente tracciato su un lato, subito sopra la firma della preside.

Il suo cuore ebbe un sussulto al pensiero che all'interno poteva esserci la risposta alla sua richiesta. Non avrebbe contemplato una risposta negativa, lui aveva bisogno di vedere Voldemort e lo avrebbe fatto.

Aprì il biglietto, con dita tremanti e in preda all'ansia e ciò che lesse lo fece sorridere e tirare un sospiro di sollievo. La preside aveva provveduto a procurargli un permesso speciale per quella stessa mattina. Un auror sarebbe venuto a prenderlo e lo avrebbe scortato personalmente all'interno della prigione.

Alla soddisfazione e al sollievo, seguì un momento di panico. Avrebbe rivisto il suo nemico e non aveva la minima idea di cosa aspettarsi. In battaglia, aveva veramente sperato che egli fosse cambiato e, sotto sotto, quella speranza la aveva ancora.

 

L'auror che venne a prenderlo sembrava fresco di scuola. Era un ragazzo giovane, di non più di venticinque anni, molto taciturno. Quando lo vide, su limitò a presentarsi.

"Harry? Harry Potter?" chiese, per avere la certezza che fosse proprio lui "Flaminius Flink, molto piacere" dopodichè gli indicò la scopa su cui era seduto, facendogli cenno di accomodarsi. Avrebbero attraversato il Mare del Nord a bordo di una scopa, quindi. Harry rimase un po' deluso, pensava che gli auror avessero mezzi di trasporto più sofisticati, invece viaggiavano su una semplice scopa e nemmeno ultimo modello. A dispetto della modestia del mezzo, non ci misero molto ad avvistare la grande fortezza nera. Perfino da lontano sembrava enorme. Un colosso nero a forma di triangolo tra i flutti agitati del mare. Più si avvicinavano alla struttura, più il vento diventava freddo e violento. Sebbene fosse giugno e ci fosse il sole, il mare era agitato quasi quanto durante una tempesta. Le onde si infrangevano contro le mura scure con uno sciabordio che copriva quasi ogni altro suono.

Durante la discesa, Harry dovette tenersi stretto a Flaminius per non cadere tra le onde.

I due atterrarono alla base della costruzione e subito vennero loro incontro due auror che chiesero a Harry di consegnare loro la bacchetta, cosa che lui fece alquanto controvoglia, senza bacchetta si sentiva indifeso e in pericolo, sebbene fosse in compagnia di tre auror. Flaminius se ne accorse perché, mentre varcavano il grande portone di legno dell'entrata, gli strinse una spalla e gli sorrise in segno di incoraggiamento.

Appena furono entrati, delle urla assordanti rimbombarono nelle orecchie di Harry. Grida di dolore e disperazione, pianti e preghiere lo destabilizzarono. Il Ministero della magia aveva proibito la tortura, dopo la Seconda guerra magica, ma nessuno sembrava curarsi di quel divieto. Schiocchi di frustate e tonfi di percosse si sentivano ovunque. Harry rabbrividì. I dissennatori non erano più impiegati come carcerieri ma le condizioni dei prigionieri non erano migliorate. Ora, alla tortura psicologica di una vita senza felicità, si sostituiva la tortura fisica ininterrotta.

Harry non chiese spiegazioni, era troppo occupato a pensare a  cosa sarebbe successo di lì a poco.

Dopo aver percorso interminabili corridoi bui, arrivarono a una cella con una porta piccola e bassa in pesante legno laccato. Sicuramente erano stati applicati ad essa numerosi incantesimi per impedire al prigioniero di distruggerla.

Uno dei due auror puntò la bacchetta contro la serratura e quella si aprì.

"Per la vostra sicurezza, il nostro collega Flaminius vi accompagnerà, signor Potter" ma Harry non voleva compagnia. Quella  era una faccenda tra lui e la creatura oltre la porta.

"No, va bene così, voglio andare da solo" sussurrò. L'auror che stava tenendo la porta lo guardò in modo sospettoso, aprii la porta e gli fece cenno di entrare. Mentre varcava la soglia, Harry lo sentì aggiungere "noi saremo qui fuori, per ogni evenienza" dopodichè la porta si chiuse alle sue spalle e Harry rimase solo, nell'oscurità.

Quando i suoi occhi si furono abituati alla scarsa illuminazione della stanza, vide un uomo per terra, con una tunica nera sfilacciata sulla schiena, dove era rimasto del sangue rappreso in seguito alle frustate.

"E così, sei venuto" la sua voce serpentina fece sobbalzare il ragazzo. La sua voce non tradiva nessuna emozione.

"Sì, sono venuto perché ho bisogno di risposte" Harry aveva la gola secca e il cuore che scalpitava nel petto. Si appiattì alla parete opposta, cercando di farsi coraggio. Dato che l'uomo non rispondeva, proseguì "perché non mi hai ucciso?" decise di andare dritto al punto.

"Non ci sono riuscito, ora vattene" sibilò. Voltò la testa verso Harry e lo fissò con occhi fiammeggianti "vattene" ripetè, in un sibilo. Harry non si mosse, immobilizzato dalla paura.

"Non me ne andrò finchè non mi dirai quello che voglio. Perché non ci sei riuscito?" cercò di dissimulare la paura che provava.

L'uomo strinse le proprie ginocchia così forte da rendere visibili le nocche sotto la pelle pallida delle mani.

"Coraggioso, coraggioso Potter" sottolineò l'ultima parola con disgusto "E' stato quando ci siamo uniti. Ne sono uscito confuso, i tuoi pensieri hanno infettato i miei."

Allentò la stretta sulle proprie ginocchia, abbassando lo sguardo. La paura che Harry provava si affievolì, lasciando spazio a una sorta di compassione.

"Pensi che parte dei miei pensieri siano rimasti in te?" chiese, chiedendosi come fosse possibile.

L'uomo si alzò lentamente in piedi e prese ad avvicinarsi a Harry con passi lenti e fieri.

"Ora mi uccideresti?" continuò, il giovane.

Voldemort si fermò di fronte a lui. Con un gesto repentino l'essere pallido gli agguantò i polsi e li schiacciò forte contro la parete, furente.

"No, c'è quel qualcosa che non mi permette di farlo!" gli urlò in faccio in un eccesso di rabbia. Poi, avvicinando le labbra all'orecchio di Harry "questo non vuol dire che non ti torturerei fino a farti perdere il senno, povero piccolo Potter" sussurrò.

Harry cercò di divincolarsi, scalciando, e il rumore allarmò i tre auror che stavano di guardia alla porta. Quest'ultima si aprì e Harry sentì un auror gridare "Incarceramus!" prima di venire trascinato fuori. L'ultima cosa che vide di quella cella fu Lord Voldemort stretto in un gomitolo di corde.

Flaminius lo condusse in fretta e furia fuori dall'edificio. Quando furono all'esterno si assicurò che Harry stesse bene.

"Non mi ha fatto nulla, io devo parlarci!" gridò. Flaminius gli strinse nuovamente una spalla con forza "ora è meglio se lo lasci agli auror. Non avrebbe dovuto toccarti." gli rispose.

Harry cercò di convincerlo a farlo rientrare ma ogni tentativo fu vano. Tirò un pungo controla pietra nera e si prese la testa tra le mani. Lui aveva bisogno di parlare con quell'uomo, sapeva che non gli avrebbe fatto del male.

Impietosito dalla sua frustrazione, Flaminius sospirò e aggiunse "ti farò ottenere un altro permesso, ma per oggi è abbastanza" prima di farlo salire a forza sulla scopa e riportarlo alla scuola.

 

 

Angolo autrice

Saaaalve a tutti, capitolo un po' più lungo stavolta :D ecco il primo colloquio tra Harry e Voldemort, non andato molto bene…Come sempre grazie a tutti quelli che hanno aggiunto la storia alle seguite/preferite/cose e qualsiasi recensione (anche critiche) sono ben accette :3

   
 
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