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Autore: andekry    26/08/2015    1 recensioni
-Hey.- Luke si morse il labbro inferiore fissando il monitor.
Alzai la mano, agitandola lentamente. -Ciao.
-Come stai?
-Dimmelo tu.- Alzai le sopracciglia.
-Mi dispiace.- inclinó la testa, stuzzicandosi il piercing con la lingua.
-Già.- Feci spallucce.
-Jamie, mi manchi.
Guardó dritto nella webcam e io guardavo il monitor. Sentivo di non riuscire a sostenere il suo sguardo, ma non riuscivo a smettere di guardarlo negli occhi.
-Luke, io non-
-Mi manchi da far schifo. È bruttissimo stare male e non averti qua. Ho bisogno di te e non vedo l'ora che questi due mesi finiscano presto, perchè sto impazzendo.
Per l'ennesima volta abbassai lo sguardo, cercando di non far notare i miei occhi a Luke, ma questa volta non furono essi a tradirmi. Furono i singhiozzi provenire dalla mia gola a far capire a Luke che ero a pezzi.
-Jamie?
Non risposi.
-Jamie, non piangere. Ti prego.
Scossi la testa. -Non sto piangendo.
-Non mentirmi.- alzó le sopracciglia, fissando il monitor.
Luke abbassó lo sguardo e quando lo rialzó, aveva la fronte corrugata e si mordeva il labbro. -Non ce la faccio più.- Una lacrima scese lentamente lungo la sua guancia. -Ho cosi bisogno di te.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri, Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Everyday gets harder
to stay away
from you.

Close as strangers

-Jamie.- Michael sorrise salutandomi con la mano.
-Hey.- Accennai un sorriso, posando lo sguardo su ognuno di loro.
-Mi manchi un casino, Jamie.- Ashton inarcó le sopracciglia, mordendosi il labbro.
-Anche tu, piccolo.- Storsi la bocca, prima di sospirare. -Luke?
I ragazzi non aprirono bocca e si guardarono per qualche secondo, prima di voltarsi nuovamente verso di me. -Non vuole vederti.
Cosa? Perchè? Che ho fatto?
Abbassai lo sguardo, mentre le lacrime iniziavano lentamente ad accumularsi nei miei occhi. -D'accordo.- rialzai lo sguardo, stringendo le spalle.
-Jamie, ascolta.- Calum guardava dritto nella telecamera. -Non è arrabbiato con te.- Si fermó per qualche secondo. -Sono convinto che gli manchi e che, se ti vedesse, starebbe ancora peggio.
-Ho capito, ma sono la sua migliore amica. Mi manca vederlo e lui non si degna nemmeno di venire a parlarmi.- Senza accorgermene alzai un po' la voce.
-Michael, vallo a chiamare.- Ashton indicó con la testa l'altra stanza del bus, nella quale si trovava Luke, facendo cenno a Michael di alzarsi.
-Ora arriva.- Ashton sorrise appena, prima di voltarsi verso calum. -Allora..
-Come stai?- Intervenne il moro dagli occhi a mandorla.
Sospirai, incerta della mia risposta. -Non lo so, Calum.- Finsi una risata. -Insomma, voi non ci siete. Esco poco e niente. Vado male a scuola.
-Jamie, torneremo presto.- Ashton alzó le sopracciglia e sorrise, mettendo in mostra le sue bellissime fossette sulle guance.
-Presto.- sorrisi ironica. -Tornerete tra due mesi.- mi accarezzai un braccio.
-Se ti sembra tanto, ricorda il giorno in cui siamo partiti.- Mormoró Calum. -Mancava quasi un anno alla fine del tour. Ora mancano solo due mesi.- Fece una breve pausa. -In senso relativo è poco.
Stavo per rispondergli, quando sentii il rumore di una porta aprirsi. Sia Ashton che Calum si voltarono verso destra, quindi posarono nuovamente lo sguardo su di me.
-Okay, ora vi lasciamo soli.- Mormoró Ashton.
È arrivato Luke. Cosa gli dico? Che mi manca sicuramente. Ma anche che vorrei strozzarlo, ucciderlo, per non aver risposto tutte le volte che l'ho chiamato e non m'ha risposto. Per aver iniziato a fumare. Per non essere venuto a parlare con me, ora. Anche se, beh, ora sta venendo.
-Michael, non voglio vederla.
Fu l'unica cosa che sentii prima che Ashton e Calum si alzassero e lasciassero la stanza. E mi attraversó qualche brivido, quando capii che quello a pronunciarla fu Luke.
-Non fare lo stronzo e va' a sederti. Ci vediamo dopo.- Sorrisi quando sentii Michael ordinargli di sedersi.
Appena Luke si sedette davanti al computer, abbassai lo sguardo, incapace di sostenere il suo. Il cuore inizió ad accelerare il suo battito e io non riuscivo a rallentarlo. Ero confusa; non capivo perchè mi comportassi cosi. Ero sempre riuscita a comportarmi in modo naturale, con Luke, fino ad allora. Invece in quel momento mi ritrovai tremendamente nervosa.
-Hey.- Luke si morse il labbro inferiore fissando il monitor.
Alzai la mano, agitandola lentamente. -Ciao.
-Come stai?
-Dimmelo tu.- Alzai le sopracciglia, con aria di sfida.
-Mi dispiace.- inclinó la testa, stuzzicandosi il piercing con la lingua.
-Già.- Feci spallucce. Non volevo fare l'antipatica e la fredda con lui, ma mi veniva spontaneo.
-Jamie, mi manchi.
Guardó dritto nella webcam e io guardavo il monitor. Sentivo di non riuscire a sostenere il suo sguardo, ma non riuscivo a smettere di guardarlo negli occhi.
-Luke, io non-
-Mi manchi da far schifo. È bruttissimo stare male e non averti qua. Ho bisogno di te e non vedo l'ora che questi due mesi finiscano presto, perchè sto impazzendo.
Sentivo il magone accumularsi nella mia gola piano piano e le lacrime raggiungere i miei occhi, lentamente, fino a vedere tutto sfocato.
No, non piangere. Non davanti a lui. Hai tutta la notte per soffocare le tua urla nel cuscino, sfogarti e bagnarlo con le tue fottutissime lacrime.
Per l'ennesima volta abbassai lo sguardo, cercando di non far notare i miei occhi a Luke, ma questa volta non furono essi a tradirmi. Furono i singhiozzi provenire dalla mia gola a far capire a Luke che ero a pezzi.
-Jamie?
Non risposi.
-Jamie, non piangere. Ti prego.
Scossi la testa, sorridendo appena. -Non sto piangendo.
-Non mentirmi.- alzó le sopracciglia, fissando il monitor.
E ci fu silenzio, un silenzio che bastó a distruggere entrambi. Cademmo a pezzi e in quel momento, non eravamo li a raccoglierci a vicenda. Eravamo soli. Lui aveva Michael, Ashton e Calum. Io avevo la mia famiglia, se cosi la si poteva chiamare. Ma eravamo entrambi cosi soli. Avevamo entrambi bisogno l'uno dell'altra.
Luke abbassó lo sguardo e quando lo rialzó, aveva la fronte corrugata e si mordeva il labbro. -Non ce la faccio più.- Una lacrima scese lentamente lungo la sua guancia. -Ho cosi bisogno di te.
Aveva la voce spezzata dal pianto e ormai le lacrime avevamo cominciato a scorrere ininterrottamente lungo le sue guance.
Sfiorai lo schermo col dorso della mia mano, ormai bagnata di lacrime, dopo essermi asciugata le guance e mormorai un soffocato: -Torna presto. Ti prego.
-Te lo prometto, piccola mia.- Deglutì e si morse il labbro, cercando di trattenere il pianto isterico che sembrava scoppiare da un momento all'altro.

---

-Luke, sei pronto?- Calum mi chiamó, raggiungendomi, col basso che pendeva dalla cintura lungo la sua spalla.
Annuii, dandomi un'ultima occhiata allo specchio.
-Ci sono state alcune modifiche alla scaletta.- mormoró il moro, porgendomi il foglio delle canzoni.
Lessi con attenzione i vari titoli delle canzoni, che scorrevano uno dopo l'altro riempendo il foglio. Nulla di strano finchè non mi accorsi che avevano aggiunto Close As Strangers, dopo Wrapped Around Your Finger.

-Luke, cosa stai facendo?- mi chiese Ashton, vedendomi intento a scarabocchiare qualcosa nel mio quadernino.
-Scrive una nuova canzone probabilmente.- sussurró Michael, cercando di non farsi sentire, ma senza successo. Mi voltai e chinai leggermente la testa di lato, guardandolo male.
-Si, scrivo una canzone. Ok?- sbuffai, buttando la penna sul divano.
-Hey, amico. Non agitarti.- ridacchió Ashton, prima di bere un sorso dalla sua lattina di Coca Cola.
-Fa leggere.- Calum mi fece cenno con la testa di passargli il quaderno.
-No.
-Oh, andiamo.- Si alzó, e afferró il quadernino, cominciando a tirare per strapparmelo dalle mani.
-Stai fermo, Calum!- tirai a mia volta ma non bastó, perchè Calum riuscì a strapparmelo. Alzó le sopracciglia non appena posó lo sguardo su quella sfilza di parole che scorrevano una dopo l'altra.
Guardavo per terra, non sapevo che cosa dire, ormai.
-Mh. Close As Strangers.- Analizzó il titolo della canzone. -Luke?
Alzai la testa, posando lo sguardo sul moro. -Mh?
-Ti manca Jamie?
Il mio cuore saltó un battito. -No.
-Come no? Questa canzone parla praticamente di lei.- Passó il quaderno a Ashton, che diede un'occhiata veloce al foglio, e a sua volta lo passó a Michael.
-No, Calum! Non parla di nessuno!- Non mi accorsi di aver alzato troppo la voce e feci un profondo respiro. -Scusami.
-Non preoccuparti.- Calum accennó un sorriso. -Va tutto bene.

Scossi la testa. Non posso cantarla. Parla troppo di lei.
-Ashton?
Iniziai a cercarlo, quando lo trovai che gironzolava agitando le bacchette in aria, mentre aspettava di iniziare.
-Hey, Luke.
-Non possiamo cantarla.- Gli porsi il foglio, mentre lui mi guardava perplesso.
-Cosa non possiamo cantare?
-Close As Strangers.
Ci fu un breve silenzio, durante il quale Ashton sospirò.
-Dobbiamo, Luke.
-Perchè? Io non la canto, scordatelo.- cercai di non alzare troppo la voce e deglutii.
-Perchè il management ha detto che potrebbe essere un grande successo e dobbiamo iniziare a promuoverla.
Strappai il foglio dalle sue mani e lo stracciai, gridando un 'Fanculo' tra i denti.
-Luke, mi dispiace.

---

Michael pronunciò l'ultima parola di Wrapped Around Your Finger e le fans cominciarono ad urlare, dopo aver cantato a squarciagola con noi per tutto il concerto.

Mi voltai, tenendo il microfono tra le mani e guardai uno per uno i ragazzi. Tutti e tre annuirono, quindi mi voltai verso la folla.
-Allora..- Sorrisi appena cercando di riprendere fiato. -Questa canzone è una novitá per i nostri concerti. L'abbiamo saputo anche noi all'ultimo che l'avremmo cantata.
Guardavo le ragazze del pubblico una ad una e in ognuna di loro non facevo che vederci Jamie.
-Probabilmente molte di voi la conoscono già.- Deglutii e chiusi gli occhi. -Questa è Close As Strangers.
La folla scoppió in grida e applausi e li non potei fare a meno di sorridere mentre vedevo ragazze piangere, ridere, sorridere.
-Six week since I've been away. Now you're saying everything has changed, and I'm afraid that I might be losing you.- Michael cominció a cantare e tirai un profondo respiro, suonando la mia chitarra. Seguì Calume poi io. I primi due ritornelli furono difficili da sostenere e avevo paura di scoppiare davanti a tutti.
Ma poi arrivó quel pezzo.
-On the phone I can tell that you wanna move on. Through the tears I can hear that I shouldn't have gone. Everyday gets harder to stay away from you. So tell me are we wasting time? Talking on a broken line. Tellin you I haven't seen your face in ages, I feel like we're as close as strangers.- Deglutii e strizzai gli occhi ripensando a queste parole.

"Al telefono posso capire che vuoi andare avanti. Tra le lacrime posso sentire che non me ne sarei dovuto andare. Ogni giorno diventa più difficile stare lontano da te. Quindi dimmi, stiamo perdendo tempo? Parlando su una linea interrotta. Dicendoti che non ho visto la tua faccia per tutto questo tempo. Ora mi sembra che siamo vicini come estranei."

Sentivo il petto diventare sempre più pesante, come se avessi un enorme macigno sulle costole e tirai respiri sempre più profondi per liberarmi da esso. Il mio campo visivo cominció a diventare sempre più sfocato, e molto meno nitido. Cercai di deglutire e mandar giú quel dolore che minacciava di salire e distruggermi. Ma niente di tutto questo basto a cacciare le lacrime.
No, non farlo Luke. Non qui, cazzo. Non davanti a tutti.

 
 
  
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