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Autore: veronuu    26/08/2015    0 recensioni
AN BRUTAL ASSHOLE SHOOK MY LIFE è la storia di Iohara Miller, una ragazza di sedici anni, che una volta finite le medie si trasferisce in una scuola molto prestigiosa frequentata solo da gente molto ricca e snob: Il Marymount High School. In questa scuola ci sono quattro ragazzi detti gli F4 (Flower Four) che si divertono a spaventare e a malmenare chi gli si oppone grazie al potere che hanno derivato dal fatto che appartengono alle famiglie più ricche degli Stati Uniti. Iohara si troverà costretta dagli eventi a scontrarsi con loro, anche se lei ha sempre e solo desiderato uscire il prima possibile da quella scuola senza farsi notare. Non subirà però passiva le angherie di tali ragazzi e... questo suo atteggiamento colpirà al cuore Stephen, il leader del gruppo.
Iniziano quindi storie di amicizie e di amori non corrisposti e tante riflessioni da parte della ragazza che piano piano riuscirà a cambiare il carattere di Stephen e si accorgerà di provare anche lei un sentimento per qualcuno...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: Triangolo
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#LOSANGELES 08-03-2013 《Non dirmi che quella è la nuova borsa della Louis Vuitton!》sento la voce squillante di un'oca in lontananza. Al solo sentire la sua voce il mio sistema nervoso va a farsi fottere. 《Si, la desideravo da una vita e pensa, papà mi regalerà la cintura coordinata》risponde un'altra oca, con la voce anche peggio dell'altra. Sbuffo annoiata e chiudo le palpebre per qualche secondo, poggiando la testa contro il muretto in cemento. Ancora 2 anni di pazienza.. E potrò andarmene da qui; ma sino ad allora, voglio essere lasciata in pace e vivere in quiete e tranquillità. Inizio a stringere in un pugno la mano sinistra, e schiaccio completamente la lattina di coca cola appena finita. In questa scuola mi sento un pesce fuor d'acqua, quindi meglio evitare i ricconi super viziati che la ripopolano. Mi tiro sù, e sistemandomi la gonna sento la porta d'emergenza produrre il solito cigolio di quando viene aperta. Chi diavolo è? Di solito non viene mai nessuno qui. Inclino di poco la testa per vedere chi sia e noto un ciuffo corvino intento ad accendersi una sigaretta. Zayn. Uno dei 4 idioti degli ''F4'', ma l'unico che si può considerare una persona ''normale''. Spalanco gli occhi e mi sistemo nervosamente la giacca dell'uniforme color cachi. Perchè diavolo ogni volta che vedo questo ragazzo il mio cuore sembra che sta per aver un infarto per quanto veloce vada? Alza lo sguardo con la sigaretta fra le labbra e appena mi vede, mi guarda sorpreso. 《Oh, pensavo che non venisse nessuno qui sù.》chiude la porta dietro di sè, riproducendo nuovamente il cigolio e poggia le spalle al muro, buttando fuori il fumo della sigaretta. Boccheggio appena, non sapendo cosa dire, per poi scuotere la testa e riprendermi dallo shock. 《A-anch'io credevo che non v-venisse nessuno qui s-sù.》balbetto, diventando rossa come un peperone. Fanculo. Perchè ho balbettato? Perchè? Vorrei mettere la testa dentro il terreno come fanno gli struzzi, in questo preciso momento. 《Rilassati, non intendo farti niente.》ridacchia, voltandosi ad osservare il paesaggio, inspirando la sigaretta. Annuisco, mettendomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Rilassarmi, come se fosse possibile con te vicino. 《Beh, io v-vado.》balbetto nuovamente e mi maledico mentalmente, aprendo la porta d'emergenza. 《Okay.》dice non degnandomi di uno sguardo. Sospiro ed entro, per poi chiuderla e mi ci poggio contro, portando una mano sul cuore che sta battendo all'impazzata. Faccio lunghi respiri e cerco di calmarmi, quando sento in lontananza dei mormoriì. Non dirmi che lo stanno facendo di nuovo. Stacco le spalle dalla porta e mi dirigo verso il corridoio dove sento le voci. Vedo una folla di ragazzi attorno a qualcuno che so già di chi si tratta, e mi faccio spazio tra le persone, osservando la scena con una smorfia sul volto. 《Ehi, guarda che hai combinato.》Stephen, prende bruscemente per il colletto il ragazzo che gli ha rovesciato del caffè sulla canottiera bianca, serrando la mascella. Eccolo lì, come al solito che perde tempo ad importunare le persone. Lui è il più idiota tra tutti gli altri tre, difatti è il leader degli F4. 《Come intendi rimediare per questa?》ringhia tra i denti, facendo un cenno con la testa verso il basso, indicando la maglietta. 《I-io..i-io.. ti pagherò la lavanderia, ma ti supplico, lasciami andare.》balbetta il ragazzo con la voce strozzata e il terrore negli occhi. 《E tu pensi che pagandomela, la questione si risolve? Nono, adesso ti restituirò il tuo caffè.》gli lascia bruscamente il colletto della camicia e si avvicina al ragazzo di fianco a me; prendendoli il bicchiere contenente qualcosa e torna dal ragazzo, versandogli il liquido marrone lentamente sulla testa, con un ghigno divertito. Lascia cadere il bicchiere per terra e si allontana mettendo entrambe le mani nelle tasche dei jeans, con gli altri due idioti di Harry e Liam dietro. La folla di ragazzi si dissolve velocemente e alcuni si avvicinano al ragazzo sotto shock, portandolo via. Sbuffo nervosa per la scena appena vista e prendo il cellulare, controllando il messaggio appena ricevuto. To: Kylie Ti aspetto in mensa, al nostro solito tavolo. Sorrido dolcemente, dirigendomi in mensa. ** Mi guardo intorno alla ricerca della chioma bionda di Kylie, e la noto seduta al tavolo con le cuffie alla orecchie, mentre picchietta le dita sul tavolo in vetro. Mi avvicino e si volta verso di me, sorridendo ampiamente alla mia vista e si toglie le cuffie dalle orecchie. 《Oh, eccoti. Dai sù, siediti. Devo dirti una cosa!》mi incita a sedermi, mantenendo il sorriso. Mi siedo, sbuffando e roteando gli occhi. 《Cosa devi dirmi di così tanto importante?》incrocio le braccia al petto, poggiando le spalle contro lo schienale della sedia. 《Mi sto frequentando con Niall!》urla più del dovuto, battendo le mani come una bambina. 《Che? D-davvero?》spalanco gli occhi sorpresa. 《Si, finalmente dopo 2 anni ad andargli dietro, ho preso tutto il coraggio che avevo e mi sono confessata, e adesso ci stiamo frequentando! Sono felicissima!》urla nuovamente, sorridendo ampiamente. Quanto vorrei anch'io confessare i miei sentimenti a Zayn, ma non posso rischiare per nulla, sapendo che rifiuta tutte quelle che gli si confessano.. 《Oh, lo sono anche io, veramente.》sorrido dolcemente, prendendo la sua bevanda alla frutta, iniziando a sorseggiarla. 《Certo certo. Adesso andiamo, ti devo raccontare tutto!》si alza velocemente, prendendomi per un polso; facendomi strozzare con la bevanda che stavo bevendo. 《Ma non potevamo parlare lì?》piagnucolo, facendomi trascinare. Si volta verso di me continuando a camminare.《No, voglio parlare in cortile, è più adatto al discorso lì!》ride allegramente, e cade per terra finendo addosso a qualcuno. 《Ahia...》si massaggia il sedere alzando lo sguardo, e alla vista di ciò che ha davanti sbianca. 《Ehi, che ti prende?》mi inginocchio vicino a lei, notandola terrorizzata. Sposto lo sguardo verso la persona con cui è andata contro e spalanco gli occhi. Stephen. Ingoio il nodo alla gola e la faccio alzare bruscamente, ma non si smuove di un centimetro. E' così terrorizzata che non riesce nemmeno a muoversi. Stephen si alza, pulendo il jeans e sbuffa innervosito. 《Cosa sei cieca?》sbotta, osservandola velenosamente. 《Sc-scusa... s-stephen..non ti ave-avevo visto...》 sussurra, con la voce strozzata e le lacrime agli occhi. 《E' inutile che piangi, adesso la paghi. Alzati.》le ordina, mettendo sù il suo solito ghigno. Kylie si alza singhiozzando e porta lo sguardo su di lui, con il viso pieno di lacrime. Ma come si permette di darle degli ordini questo idiota? Mi mordo il labbro e mi metto davanti a Kylie, portando entrambe le mani sui fianchi. 《Ehi, non hai sentito che ti ha chiesto scusa? Lasciala in pace!》 Alza un sopracciglio e ridacchia, passandosi una mano fra i capelli castani. 《Come?Bada a come parli piccoletta, se non vuoi avere guai, non immischiarti.》mi sorpassa, seguito dagli altri 3. Piccoletta a chi? Ma chi si crede di essere? Mi volto e gli vado in contro con la rabbia che mi ribolle nelle vene, e lui sembra sorpreso. 《Ma chi ti credi di essere per chiamarmi piccoletta?! E chi ti credi di essere per comportarti così con tutti quanti? Non sei mica il proprietario della scuola! Sei solamente un idiota arrogante!》urlo, ma rendendomi conto di ciò che ho appena detto mi porto entrambe le mani sulla bocca, maledicendo la mia linguaccia. Sbuffa una risata e mi guarda divertito. 《Adesso ti sei veramente messa nei guai. E ti avevo anche avvisata.》 Oh, cazzo. Si che volevo dirgliene quattro, ma mi sono lasciata trasportare troppo dalla rabbia.. Adesso.. cosa mi succederà?
   
 
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