Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: _GymInTheHeart    27/08/2015    0 recensioni
.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: Cross-over, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il sole era già calato da tempo quando si allontanarono dal loro piccolo accampamento. Non che gli avesse fatto molta compagnia. Lì, a nord della Barriera, regnavano le tenebre, il ghiaccio e la neve. Il sole a malapena si intravedeva tra gli alberi e tra le fitte nevicate; e ormai sembrava sempre più lontano, più offuscato e non riscaldava più.
Harry detestava il freddo. Era nato a Dorne, nelle calde terre del sud, nel pieno dell’estate, come testimoniavano la sua carnagione rosata, le sue labbra rosse e i suoi occhi smeraldo. Se fosse dipeso da lui sarebbe rimasto al sicuro, nel castello, insieme ai suoi confratelli. Ma lui non decideva nulla, lui non contava nulla la dentro. Era solo uno dei tanti ragazzi che erano stati spediti alla barriera. Ti spedivano sempre lì per scampare alla pena di morte.
Ed Harry ricordava benissimo quel giorno, quando fece una scommessa con il suo amico, Zayn, affermando che sarebbe riuscito a portarsi a letto anche quella ragazza. Ma quella ragazza non era una qualsiasi, era la figlia di Alester Florent, lord di Acquachiara, promessa sposa a Leyton Hightower. Ma questo, Harry, non lo sapeva. Erano stati scoperti e lord Florent non ha esitato un attimo a spedire Harry su al Castello Nero. La decapitazione richiedeva una spiegazione, e non poteva permettere che questa storia si diffondesse; nessuno avrebbe più voluto sposare una ragazza già deflorata.
Non aveva avuto scelta, aveva fatto il giuramento davanti agli dei ed era diventato un confratello giurato dei Guardiani della Notte. Perciò si ritrovava lontano dalla sua amata casa, costretto a camminare nella foresta, al buio e al freddo, insieme a tre confratelli che avevano commesso chissà quale crimine. Doveva difendere un castello che neanche gli apparteneva e per farlo doveva uccidere i bruti.
C’erano migliaia di bruti oltre la Barriera, uomini e donne liberi, senza alcuna legge a parte la fedeltà al loro stesso gruppo. Vivevano e si spostavano in piccoli gruppi ma questo era prima. Prima che decidessero di superare la Barriera e invadere le terre del Nord. I gruppi si univano sempre più frequentemente, creandone uno solo, immenso. I Guardiani della Notte non potevano affrontarli in battaglia, senza le solide difese del Castello Nero. Avrebbero aspettato che fossero i bruti a fare la prima mossa, la conquista del Castello, infatti, era proprio il loro primo obiettivo. Ma c’era una cosa che potevano fare subito: annientare i gruppi più piccoli che non si erano ancora uniti agli altri.
Ed era proprio questo che Harry stava per fare: attaccare un accampamento dove riposavano alcuni bruti. Non si sentiva pronto per questo. Non era sicuro di riuscire ad uccidere qualcuno, non l’aveva mai fatto. Se la cavava con la spada, ma i bruti non avevano regole in battaglia, combattevano con falci, coltelli o a mani nude. Non avevano tecnica né organizzazione, ma erano forti, incredibilmente forti.
Finalmente iniziava a intravedere l’accampamento, il ripetuto bianco uniforme della neve cominciava a stancarlo. Mark si arrampicò su un albero per osservare i nemici. Erano 6: uno era di guardia e affilava il suo coltello, era adulto e robusto, con spalle larghe e muscoli scolpiti, due donne possenti dormivano accanto a lui, più in là dormivano altri due uomini, al loro fianco c’erano due asce; l’ultimo era nascosto dietro una pietra, di spalle al fuoco ed era decisamente più gracile.
Erano più di loro, ma dormivano, non impugnavano armi e le pesanti coperte avrebbero impacciato i loro movimenti. Decisero che Mark e Jeremy si sarebbero occupati del bruto di guardia e delle due donne; Jeff, che era il più forte, avrebbe attaccato i due bruti, ed Harry che era il meno esperto, avrebbe affrontato il più piccolo.

Il bruto di guardia non ebbe neanche il tempo di capire ciò che stava accadendo. Jeremy gli arrivò alle spalle, la neve riduceva il suono dei suoi passi e la luce del fuoco proiettava la sua ombra alla sue spalle. Senza pensarci due volte decapitò il bruto con un unico, preciso fendente della sua spada. Non ebbe la stessa fortuna con le due donne. Non stavano realmente dormendo, anzi, erano già in piedi e pronte ad attaccare. Mark e Jeremy si lanciarono contro. Jeff era riuscito a sorprendere uno dei due uomini nel sonno. Gli aveva conficcato la spada nel torace e la vittima aveva emesso un grido soffocato. Il secondo era riuscito a raggiungere l'ascia e aveva caricato contro l'uomo in nero. Jeff riuscì a deviare il colpo, ma permise ugualmente alla lama di procurargli una ferita profonda al braccio.
No, Harry non era decisamente pronto per tutto questo, ma più aspettava, più tempo aveva il giovane bruto di prepararsi allo scontro.
Si convinse ad avvicinarsi alla pietra che l'altro utilizzava per nascondersi. Saltò dal lato opposto e con una facilità che sorprese anche lui, immobilizzò il bruto e premette la spada contro la sua gola. Gli bastò guardarlo in faccia per capire che non ce l'avrebbe fatta a spingere più a fondo l'arma. I suoi occhi, verdi come i prati in cui era cresciuto, incontrarono quelli blu, intensi e profondi, freddi come il ghiaccio, del nemico. Aveva i tratti spigolosi e rigidi tipici dei suoi compagni che il freddo aveva scolpito sul suo volto ma il terrore nei suoi occhi lo tradiva. I bruti erano spietati, privi di sentimenti, privi di pietà; conoscevano solo l'orgoglio. Lui era l'opposto, sembrava così simile ad Harry, così umano.
Si voltò verso i suoi compagni. Una delle donne giaceva a terra, morta. Del sangue sgorgava ancora dalla sua nuca. L'altra invece si ergeva possente su Mark, spinse con forza il coltello nel petto del suo confratello che smise di dimenarsi, per sempre.
Doveva fare qualcosa, subito. Se i bruti fossero riusciti ad uccidere Jeremy e Jeff, avrebbero ucciso anche lui; se i Guardiani avessero vinto, il ragazzo che era immobile nella sua morsa, avrebbe fatto la fine dei suoi compagni. E questo non poteva permetterlo, non voleva permetterlo. Il motivo non riusciva a spiegarlo neanche lui.
Doveva salvarlo.
Si alzò di scatto trascinando il ragazzo con sè. I suoi due compagni erano tenuti impegnati dagli ultimi componenti del gruppo dei bruti. Due contro due. Al termine dello scontro loro sarebbero stati troppo lontani, in ogni caso.
Si addentrarono insieme nella foresta, Harry avanti e il ragazzo dagli occhi blu dietro, costretto dalla presa del Guardiano della Notte sul suo braccio a seguirlo.
Harry si pentì subito dopo. Cosa credeva di fare? Scappare nel pieno della notte, in una foresta dove neanche la debole luce della luna riusciva a penetrare, insieme a un bruto, a un suo nemico, che ad un tratto aveva deciso di salvare? E dove aveva intenzione di andare? Tornare al Castello con il prigioniero era fuori discussione e la Foresta Nera non era certamente un buon rifugio. Avrebbero potuto trovare orsi o lupi o un altro gruppo di bruti, almeno uno di loro sarebbe morto comunque. Poi lo sentì. Sentì il debole suono di un corso d'acqua e si ricordò delle torri costruite per i Guardiani della Notte e ormai abbandonate nella Valle del Re, dall'altra parte del Fiumelatte.
Arrivarono sul margine del fiume e percorsero un antico ponticello fino al lato opposto. Una delle torri era poco distante. L'interno era ampio, gelido e non c'era legna. L'indomani sarebbe uscito a procurarsene un po', ma adesso era fin troppo stanco. Non ci sarebbe stato nessun fuoco a tenerlo al caldo quella notte.
“Perché l'hai fatto?”
Le parole rimbombarono nell'edificio vuoto.
“Non me lo chiedere. Non lo so.”
Poi riprese: “Volevo salvarti. Non sembri come loro.”
Il bruto abbassò lo sguardo. “Non lo sono, non lo sono mai stato, è questo il problema. Ho sempre voluto esserlo ed era ciò che volevano anche loro. Ero solo una vergogna per il gruppo. Dove si è visto mai un bruto che prova paura, che non è capace di uccidere, che non ama la guerra? Avrei dovuto preferire la morte alla resa. Invece eccomi qua.” Sorrise tristemente, rassegnato.
Harry non sapeva cosa fare. Consolarlo? Spingerlo a parlargli di sé ancora per un po'?
Alla fine disse semplicemente:
“Appunto, sei qui adesso, non devi più preoccuparti di questo.” Sorrise. “Io sono Harry.”
L'altro rialzò lo sguardo, i loro occhi si incontrarono di nuovo. “Louis.”
Harry aveva bisogno di dormire, erano successe fin troppe cose quel giorno. Fu costretto a legare il suo polso a quello dell'altro ragazzo. Non poteva permettere che fuggisse. Avrebbe potuto informare altri bruti della sua posizione e sarebbero venuti ad ucciderlo.
“Non c’è bisogno di legarmi, non scapperò. Non avrei comunque nessuno da cui andare, nessuno che mi faccia stare bene, almeno.” Disse Louis mentre Harry stringeva la fune intorno al suo polso.
Poteva davvero fidarsi di un bruto, anche se sembrava così fragile e sincero? Forse, ma non era il caso di rischiare. Louis non si lamentò ulteriormente.
Si stesero per terra, obbligati dalla fune a restare vicini. Louis guardò il suo salvatore e gli sussurò: “Grazie.” Ebbe un sorriso come risposta. Un sorriso dolce che non aveva visto mai sul volto di nessuno a nord della Barriera e per la prima volta riuscì e sentirsi sereno. Osservò il Guardiano, che nonostante fosse sicuramente più piccolo di lui, era più alto e possente. Avrebbe dovuto esserne intimorito, invece provò il sentimento opposto. Sapeva di essere al sicuro. Si rese conto che il ragazzo indossava solo i suoi abiti di lana neri e tremava per il freddo. Decise che la sua pelliccia di orso sarebbe stata abbastanza per entrambi.
ANGOLO AUTRICE:
Ed eccomi qui con il primo capitolo della mia prima storia.
Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensati, complimenti o critiche.
Potete trovarmi su Twitter: @Cobainsvoice
o su Wattpad: Cobainsvoice

Al prossimo capitolo,
_GymInTheHeart
 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: _GymInTheHeart