Film > Jupiter - il destino dell'universo
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Autore: Jsnow    28/08/2015    1 recensioni
[Jupiter il destino dell\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\]
[Jupiter il destino dell universo][Jupiter il destino dell\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\'universo]La Fan Fiction si svolge subito dopo la fine del Film Jupiter Ascending. Possibile SPOILER per chi non ha visto ancora il film! Jupiter ha ereditato e salvato la Terra e ha scoperto che Caine, nonostante il suo rifiuto di ammetterlo, prova dei sentimenti per lei. Tutto sembra andare alla perfezione, ma non sempre le cose vanno come uno vuole. Ci sono ancora Titus e Kaliqua che tramano contro di lei, e Caine è pur sempre un ex militare con il dna modificato...
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: Non-con, Spoiler!, Violenza
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- Questa storia fa parte della serie 'Jupiter il destino dell'Universo'
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3.CAPITOLO
Di nuovo da un Abraxas

 

Pianeta Terra

« Cosa volete? » sbottai quando un piccolo squadrone di guardie atterrò sul palazzo più alto di New York, ancora in costruzione. Una ragazza dalla capigliatura elaborata e dagli occhi felini mi si avvicinò con cautela e con un sorriso sincero. Caine emise un grugnito avanzando di un passo in modo da starmi il più vicino possibile, se a qualcuno di loro fosse venuto in mente di fare una mossa azzardata. Il calore del suo corpo si irradiava attraverso i suoi vestiti di pelle fino a me, facendomi sentire contemporaneamente al sicuro e tremendamente agitata.
« La mia Signora e padrona, chiede la vostra presenza su Fughel » disse la ragazza abbassando il capo in segno di rispetto. Non mi sarei mai abituata a quel genere di accortezza nei miei confronti. Soprattutto perché per vivere pulivo bagni altrui.
« Ho detto alla vostra “Signora” » e rimarcai quel termine in tono deciso e autoritario
« Che non avrei più voluto avere niente a che fare con lei o con qualsiasi altro Abraxas » conclusi incrociando le braccia al petto.
La strana ragazza annuì piano e si fece avanti un nanetto degli occhi porcini e dal naso adunco, con i capelli più bianchi che avessi mai visto che gli incorniciavano il viso in una strana forma vagamente simile ad un cuore.
« La nostra Signora vuole solo metterla in guardia » aggiunse affiancandosi alla sua collega dai capelli bizzarri. Erano così alti e così cotonati che mi venne in mente il film “La Duchessa”, dove Keira Knightley indossava parrucche simili per interpretare il ruolo di Lady Georgiana.
« Sentite » cominciai in modo diplomatico « Ho già informato tutti della mia decisione di non ritornare più nel vostro universo »
« Tecnicamente è anche il vostro, sua Maestà ».
« Per favore, la fate finita di chiamarmi così!? » sbottai. Poi lanciai uno sguardo di traverso a Caine, che abbassò immediatamente gli occhi con un’espressione colpevole. Strinsi ancora di più le braccia al petto in modo da non lasciarmi trafiggere dalla sua freddezza e ripresi a parlare con il mio interlocutore.
« Se Kalique vuole che venga sul suo Pianeta, allora dovrà accettare anche la mia scorta » conclusi intuendo che con la forza o senza, sarei stata portata su Fughel comunque. Conoscevo bene la prepotenza dei fratelli Abraxas. Tanto valeva evitare scontri, soprattutto perché c’eravamo solo io e Caine in quel momento. Ed io non ero ancora diventata una brava lottatrice, nonostante avevo iniziato ad allenarmi su qualche tecnica di combattimento vista su internet. Oltretutto, Caine in quel momento era troppo distratto e il terrore che gli potesse succedere qualcosa per causa mia, non mi lasciava dubbi a riguardo. Avrei accettato la richiesta di Kalique.
« Certamente. La nostra Signora aveva messo in conto che il Licatante sarebbe venuto con noi » rispose mesta la ragazza.
« Non dicevo lui » il mio protettore si voltò di scatto a guardarmi sorpreso e confuso. Evitai di incrociare i suoi occhi feriti e proseguii.
« Mi farò accompagnare dall’Egida. Senza di loro, non mi muovo » sentenziai con fermezza. Caine si mosse al mio fianco, spiegò nuovamente le ali che aveva richiuso non appena la navicella del piccolo esercito di Kalique era atterrato sul grattacielo, e si alzò in volo.
« Vado a chiamare la vostra scorta. Sua Maestà » aggiunse poi in un sussurro triste, che soltanto io sentii. Lo vidi scomparire nel cielo notturno, e diventare un puntino luccicante. Sembrava quasi fosse una stella. Bellissima, ma tremendamente distante.
 
 
**
 
 
Viaggiavamo nella navicella delle guardie di Kalique ed eravamo in silenzio. Dopo che Caine fu ritornato con la nostra scorta, aveva deciso di restare con me finché non fossimo giunti al palazzo della Regina di Fughel. Nonostante l’avessi deluso, era rimasto al mio fianco.
Sospirai mentre fissavo tristemente la sua schiena massiccia e muscolosa che si alzava e abbassava pesantemente sotto il suo respiro rabbioso. Stava fissando il cielo, o meglio, l’universo attorno a noi muto e rigido come un morto.
« Avete fatto bene ad accettare il suo invito » mi disse la ragazza dai capelli cotonati distogliendomi dai miei pensieri. Avevo scoperto che si chiamava Joele, ed era l’ancella personale di Kalique.
« Non ho avuto molta scelta, non credi? » risposi tagliente pentendomene però all’istante. Non era colpa sua se lavorava per una despota.
« Scusami » mormorai Ma, non è un bel…momento » aggiunsi evitando in tutti i modi di continuare a fissare il Licatante. Joele però parve capire a cosa mi riferivo, perché abbozzò un sorriso comprensivo.
« Non è facile fare i conti con questo » disse. Mi voltai finalmente a guardarla negli occhi. Erano inquietanti. Sembrava stessi fissando un gatto pronto a saltarmi addosso e ad affondare i suoi artigli nella mia carne da un momento all’altro.
« Cosa? » feci finta di non capire a cosa alludesse.
« A quello » e indicò con lo sguardo la possente figura di Caine.
« I Licatanti hanno qualcosa nel loro DNA, che ci spinge verso di loro ».
Rimasi immobile a soppesare le sue parole.
« Bé, hanno un DNA modificato. Mi sembra ovvio che abbiano… »
« Non intendo il gene anomalo che impiantano a tutti loro » mi interruppe Joele « Ma quell’essenza animale che li distingue dal resto di noi e che li spinge oltre i limiti, e che spinge noi, verso istinti che non credevamo di possedere » concluse con una voce lugubre. Scossi le spalle sentendo un brivido gelido percorrermi la schiena.
« Caine è solo Caine. Non ha…niente di diverso » dissi piano.
L’ancella di Kalique abbozzò un piccolo sorriso intrigante che mi diede non poco fastidio.
« Se lo dite voi, vostra Maestà ».
Stavo per farmi prendere da una crisi di nervi a causa di quel nomignolo che continuavano a ripetere insistentemente, quando la voce del comandante della navicella, il nanetto dagli occhi porcini di nome Fintante, ci informò che stavamo per entrare nell’atmosfera di Fughel.
Con uno scossone violento, la navicella attraversò una nebulosa rossiccia e in un attimo atterrò su un piccolo spiazzo color porpora, in mezzo al nulla. Dinanzi a noi si innalzava un immenso palazzo che sembrava non finisse mai. L’avevo già visto qualche tempo prima, ma non mi era sembrato tanto immenso. Le sue torri toccavano il cielo e si espandevano sempre più in alto, a perdita d’occhio.
Balzai già dall’abitacolo in cui avevo viaggiato, e mi ricongiunsi ai passeggeri dell’Egida.
« Ciao Diomica » salutai il comandante in carica. Una donna dalla pelle ambra e dallo sguardo gentile e determinato.
« Sua Maes…Jup » si corresse subito. Le sorrisi riconoscente e insieme ad altri due uomini del suo equipaggio, mi lasciai condurre da Joele e Fintante all’interno del palazzo. Con la coda dell’occhio vidi Caine rimanere immobile fuori la navicella con lo sguardo piantato su di me. Cercai di fargli capire con un’espressione contrita che volevo anche lui al mio fianco, ma il Licatante fece finta di non intuire la mia supplica ed io non potei far altro che distogliere lo sguardo e fissare davanti a me il palazzo della Regina Kalique che si apriva come una bocca famelica attorno a me, pronto ad inghiottirmi tra i suoi inganni e sotterfugi.






NOTA DELL’AUTRICE:
*SCUSATE L'ASSENZA PROLUNGATA!!!!!*

1.I nomi dei Pianeti sono interamente inventati da me, così anche per i personaggi attorno che non sono comparsi nel film o che non hanno un nome anche se figurati in esso. (TRANNE il Pianeta Orus) 
2.Adoro sapere il vostro parere, che sia negativo o positivo. Credo sia costruttivo imparare ad ascoltare anche i lettori.

 
  
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