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Autore: speranza_illusione    28/08/2015    1 recensioni
DAL TESTO DEL SESTO CAPITOLO: Le truppe di Utritin avevano attraversato le linee distruggendo tutto ciò che le capitava, compresa Zazco, la città natale di Handerson, dove tutta la sua famiglia, padre, madre, moglie, figli, cugini, zii, viveano. Morirono tutti. Quando vi tornò non c'erano altro che macerie e l'odore nauseante di sangue. Riuscì a trovare la zona dove abitava, e trovò il corpo della moglie, martoriato e ferito. La strise a lungo tra urla di dolore e lacrime. Un dolore che creava un vuoto che, con ogni probabilità, non sarebbe stato riempito mai più. Passarono giorni prima che rivolgesse la parola a qualcuno. Nel frattempo le truppe nemiche erano quasi giunte alla capitale: il Re decise allora di mandare il battaglione di difesa stanziato nelle mura. Il battaglione che in ogni guerra non viene allontanato dalla città perché troppo prezioso. La carta vincente del regno. Quel ultimo scontro vide vittoriose le truppe di Tuforu, ma la morte di centinaia di valorosi soldati, tra cui l'ultimo rimasto ad Handerson della sua famiglia, il fratello James.
Genere: Avventura, Drammatico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-le truppe di Tuforu sono già sul confine, questo significa che Vitenev è già stata distrutta, dannazione!- disse Albert. -calma, calma, forse sono solo in ricognizione- rispose Simon -sergente, che facciamo?- -le possibilità sono due: o li aggiriamo o avvertiamo anche loro sperando che ci lascino andare a Pomet- -pensi davvero che ci crederanno?- chiese Vinson con una punta di sarcasmo. -non lo so, ma ci conviene avvertire anche loro, le nostre truppe non si sposteranno, i traditori sì. Se dovessero trovarli sarebbe meglio che non ci siano ripensamenti, devono morire prima di causare un'altra guerra!- un rumore li distolse dal loro dialogo. -e voi chi siete?-in pochi istanti la squadra fu circondata dalle sentinelle con le armi in pugno. Lo scompiglio attirò l'attenzione di Brian e i suoi compagni che si diressero in tutta fretta a vedere che cosa stava succedendo. - per la barba di mio nonno, Brian! Sei proprio tu?!- -oh! santo cielo! Jhonny! Albert !Simon! George! Vinson! spero voi abbiate un ottimo motivo per essere venuti fin qui senza il vostro esercito- -calmati vecchio mio, non abbiamo intenzioni ostili- Johnny cercava di spiegare ma il principe non lo stava ad ascoltare. -intenzioni ostili?! Avete distrutto un'intera città e non avete intenzioni ostili?! Come osate prendervi gioco di me?!- stava già alzando la spada per colpire. -siamo stati traditi, principe! Volevamo avvertirvi prima che subiste quello che è gia succeso a noi, ma evidentemente arriviamo tardi- Brian abbassò l'arma, sconvolto, scoraggiato, triste, stanco. -andate a Pomet a riferire quanto avete da dire. Handerson, vai con loro, farai da garante- -mi dispiace amico mio, abbiamo perso anche noi una città, per questo dobbiamo fermarli prima che causino altri danni- rispose jhon, comprensivo. -scusateci, va bene? Siamo stravolti. Queste ultime settimane sono state davvero spossanti- -non preoccuparti Handerson, siamo tutti soldati, ne abbiamo viste di tutte i colori, e anche se siamo di due regni diversi, siamo comunque in grado di capirci, vero signorine?- disse Jhon meno allegro di quanto volesse mostrare. Una settimana dopo raggiungevano la capitale Pomet.
   
 
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