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Autore: Layla    28/08/2015    0 recensioni
Calum è sempre stato innamorato di Maja, che è innamorata di Luke e non lo ricambia. Quando Ava irrompe nella sua vita sembra dimenticarsi della sua cotta e Maja vuole capire perché.
Per Calum è una storia seria o semplicemente un modo per dimenticare la sua cotta non corrisposta?
Calum è letteralmente stregato da lei, come in voodoo doll ed è un po’ strano. Io sono combattuta, da una parte il fatto che si interessi a lei mi rende meno colpevole di averlo rifiutato, dall’altra sono un po’sono preoccupata sia per lei che per lui.
Per lei perché per Cal lei potrebbe essere solo un ripiego, per lui perché non capisco questo innamoramento improvviso.
Quante fans incallite ha incontrato da un anno a questa parte?
Un cifro, ma nessuna ci ha seguiti lungo il tour.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Calum Hood, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Old Scars/Future Hearts

Ultimamente la famiglia dei 5 Seconds of Summer si sta allargando velocemente e sono tutte presenze femminile.
Beh, c’è anche Engel, ma quello è affare dei Tonight Alive, vive nel loro bus e crea relativo scompiglio.
Si, ha fatto arrabbiare Hyena e Ava, ma almeno non vive qui.
Io sono Majandra O’Neil, la merchgirl dei ragazzi, ma mi chiamano tutti Maja, in quanto a Hyena è la ragazza che interessa a Michael e Ava a Calum.
Potrei chiamarla Avril invece di Ava perché somiglia in maniera incredibile alla cantante canadese con i suoi capelli lisci biondo scuro con una sfumatura rossiccia.
Sono molto simpatiche, Hyena ha un buon senso dell’umorismo e una personalità che riesce a contrastare quella di Michael, ad esempio non ci ha ancora detto il suo nome.
È dai tempi di Liz che non vedevo il koala – come lo chiama lei – così interessato a qualcuna, in quanto ad Ava, devo dire che è un bel mistero.
Lei è simpaticissima, ma non racconta molto di sé e il fatto che legge le carte le dà un’aura di mistero che lei non vuole assolutamente.
Calum è letteralmente stregato da lei, come in voodoo doll ed è un po’ strano. Io sono combattuta, da una parte il fatto che si interessi a lei mi rende meno colpevole di averlo rifiutato, dall’altra sono un po’sono preoccupata sia per lei che per lui.
Per lei perché per Cal lei potrebbe essere solo un ripiego, per lui perché non capisco questo innamoramento improvviso.
Quante fans incallite ha incontrato da un anno a questa parte?
Un cifro, ma nessuna ci ha seguiti lungo il tour.
Per cercare di calmarmi e rimproverandomi di essere un’impicciona mi occupo della manutenzione dei miei dreads, con un ferro da uncinetto sistemo quelli che si sono allentati, uno alla volta.
Ci vuole un po’ per farlo, ma credo che farei prima a sistemare dieci teste piene di dreads che il mio cervello. Non lo ammetterei mai ad alta voce, ma mi manca il fatto che Calum fosse innamorato di me e mi dedicasse tutte quelle piccole attenzioni che ora dedica ad Ava. Forse sto diventando egoista o forse mi sono accorta che quello che sto – in un certo senso – perdendo mi interessa più di quello che credevo.
Mi fermo un attimo tirandomi un dread che mi fa imprecare e tornare in me, nulla potrà scalzare Luke Hemmings dal mio piccolo stupido cuore, anche se mi tratta di merda è di lui che sono innamorata. Calum è solo un amico e la mia è gelosia da migliore amica unita a un po’ di sconosciuto egoismo.
Io egoista?
Mi viene da ridere mentre riprendo a sistemarmi un dread, chi l’avrebbe mai detto?
Io che mi faccio mettere i piedi in testa da secoli da quel Lucifero risalito dal suo regno per rendermi la vita un inferno.
E comunque voglio parlare a Calum, devo capire assolutamente cosa gli passa per la testa, penso di poterlo fare come amica senza fargli pensare a secondi fini…
Come mi servirebbe una ragazza con cui confidarmi, nella mia testa si accende un’altra lampadina che mi strappa un altro gemito di dolore per aver tirato il capello.
Posso parlare con Hyena.
Sì, parlerò con Hyena o forse è meglio aspettare, meglio provare a parlare con Cal.
Sì, prima devo assolutamente parlare con Calum, anche a costo di passare per una ficcanaso.
Non mi sono innamorata di lui, ma ho bisogno di capire il suo repentino cambio d’interesse, mi sembra tutto così strano, persino la mia reazione.
Esco dal bagno perché qualcuno bussa furiosamente – come se volesse buttare giù la porta – io raccolgo alla bell’e meglio i mie i capelli e poi abbasso la maniglia e vengo quasi travolta da un Luke fuori di sé.
“Cazzo, devo pisciare!
Possibile che tu sia sempre in mezzo ai coglioni, scassa cazzo!”
Senza dire altro esco dal locale e lo lascio ai suoi bisogni, mi guardo intorno: Ash sta dormicchiando nel suo bunk, Hyena e Michael stanno guardando la tv abbracciati, Ava è in cucina – a giudicare del profumo – a preparare qualcosa per noi.
Calum è nel metro quadrato di area fumatori che abbiamo, con una sigaretta in mano e i capelli scompigliati per l’aria che entra dal finestrino semiaperto.
“Ciao, posso farti compagnia?”
Gli chiedo accendendomi una Marlboro, che se hai il cuore spezzato almeno a sigarette devi trattarti bene. Il modo in cui Luke mi ha apostrofato ha aperto le vecchie ferite di sempre e dolorosamente confermati che lo amo.
Amo un pezzo di merda, padre di quello che sta scendendo adesso nello scarico, forse.
“Sì, certo.
Ho sentito le soavi parole di Luke.”
”Ti aspettavi qualcosa di diverso?”
Lui guarda un attimo fuori. Forme e colori ci passano davanti e fuggono via, dando l’impressione di correre pur non movendosi affatto.
“No, e tu?
Sembri aver trovato l’amore.”
Lui mi guarda con i suoi occhi neri e penetranti, la bocca tirata in una linea dura, un’espressione che le fans non conoscono di certo.
“Cos’è? Adesso che non puoi più avermi ti sei accorta che mi vuoi?”
”No, voglio solo capire.
Fino a prima di incontrare lei sembravi ancora cotto di me e adesso siete come due piccioncini.”
”Sto tentando di andare avanti, non puoi essere così egoista da impedirmelo.”
Con rabbia lancia il mozzicone dalla finestra e se ne va lasciandomi da sola a ricevere in faccia folate di vento gelido.
Ho sbagliato tutto, ho fatto un casino e dato l’impressione non corretta.
Perché non riesco mai a esprimermi nel modo giusto?
Perché devo sempre dire una parola di troppo o non dirne affatto e fare arrabbiare la gente?
Sconsolata mi siedo sul divano a una distanza di sicurezza da Luke, che tanto sta bisbigliando con Cal e scommetto su chi.
Su di me.
Di sicuro Cal si lamenterà del fatto che sono una stronza senza cuore e Luke gli darà ragione.
Datemi un posto in cui seppellirmi, ho bisogno di sparire per un po’.
E all’improvviso mi manca l’Australia e il caldo. Vorrei essere sulla veranda di casa mia a suonare la chitarra senza pensare a nulla, solo che ho finito di lavorare e di pulire la casa e che probabilmente andrò a mangiare dai miei.
Al pensiero dei miei la visione sfasa, come una radio con delle interferenze, come minimo mi direbbero che i miei dread vanno tagliati, il bridge tolto e che è arrivato il momento di smettere di perdere tempo lavorando in un negozio di dischi e andare al college.
E adesso anche il caldo diventa oppressivo e sono riportata di peso al mio mondo.
Non vado bene da nessuna parte, ovunque sia combino solo guai.
Avrebbero dovuto chiamarmi Calamity non Majandra.
Me ne vado nel mio bunk, tanto non mancherò a nessuno.
Poco dopo qualcuno bussa.
“Avanti.”
Dico senza forze.
Una Hyena pallida e sudata mi guarda da sotto la massa dei suoi capelli verdi e disordinati, sembra che abbia in testa un cespuglio.
“Ciao, Hyena. Cosa c’è?”
“Vorrei parlare con te se non ti dispiace.”
”Figurati.”
Le faccio cenno di sedersi vicino a me e lei lo fa con qualche difficoltà, è ancora malata.
“Ti ho vista parlare con Calum e lui ha reagito in modo strano e adesso sta confabulando cattiverie sul tuo conto con Luke. Cosa è successo?”
É successo che sono una deficiente, ecco cosa è successo.”
Ringhio a bassa voce, lei alza un sopracciglio senza capire.
“Beh, prima che arrivasse Ava lui era innamorato di me e soffriva perché io l’ho sempre respinto, adesso ha occhi solo per lei e non capisco perché.
Lo sai che mi piace Luke e adesso penserai che sono una stramaledetta egoista.”
“Veramente non lo penso. Penso che sia una confusione legittima diciamo, da amica diciamo e poi adesso mi fai preoccupare per Ava.”
Questa volta è il mio turno di guardarla senza capire.
“Se lei è il chiodo scaccia chiodo di Calum ha il diritto di saperlo e non voglio che lo sia, capisci?”
“Sì, ma non farlo! Non prima di esserne sicura almeno!
Calum mi considera già adesso una ficcanaso.”
Dico con una punta di isteria nella voce.
“Gli vuoi molto bene, vero?”
”Sì, certo! È il mio migliore amico, l’unico che mi trattata subito decentemente. Non voglio che soffra, non voglio che debba litigare con Ava per colpa mia.”
“Ma se tu pensi che …”
”Ascolta, io non penso nulla.
Sono solo incredula per come ha cambiato idea. Non so cosa significhi.
Può essere quello che dici tu oppure semplicemente ha avuto un colpo di fulmine.
Il fatto che io non ci creda non significa che non esistano e può essere che sia appena successo.”
La mia voce si fa via via più veloce e acuta, tanto che Hyena mi appoggia una mano sulla spalla per calmarmi.
“Tranquilla, non le dirò nulla fino a che tu non sei sicura. Credo che faresti meglio a riposare, mi sembri nervosa.”
“Voglio solo sparire dalla faccia della Terra, è praticamente normale.”
Dico congedandola, lei mi rivolge un sorriso triste.
“Non è un bel pensiero, i ragazzi non se ne sarebbero felici, credo.”
”Luke farebbe i salti di gioia.”
Rispondo piatta.
“Non esserne così sicura.”
Detto questo se ne va e mi lascia in balia dei miei pensieri. Sono come una marea nera che cerca di tirarmi giù e alla fine ce la fa.
Cado in un sonno senza sogni che non mi ristora.

 
Mezz’ora dopo vengo svegliata da Michael che mi dice che la cena è pronta.
Non ho mai avuto meno voglia di mangiare, ma non voglio far preoccupare nessuno, così esco dalla mia tana e li raggiungo a tavola. Ava ha preparato del pollo al curry e devo ammettere che è davvero buono, quella ragazza ci sa fare in cucina!
Di sicuro se la cava meglio di me, persino quel cagacazzo di Hemmings le fa i complimenti e sento la gelosia mordere le viscere.
In questo anno in cui sono stata la loro merchgirl, cuoca e – all’occorrenza – infermiera e il signorino non si è mai degnato di ringraziarmi o di elogiare una volta la mia cucina.
Tutto quello che faccio io fa schifo.
Muovo il pollo nel piatto con la forchetta, trattenendo un sospiro.
“Non è buono, Maja?”
Mi chiede premurosa Ava.
“No, al contrario.
È che non ho molta fame.”
”Meglio. Sei grassa già adesso, se mangiassi anche il pollo di Ava non ci staresti più nel pullman.”
Io mi alzo di scatto facendo cadere la sedia dietro di me.
“VAFFANCULO!”
Urlo con tutto il fiato che ho in corpo e mollando un pugno al tavolo che fa andare in pezzi il bicchiere più vicino.
“MI HAI ROTTO LE PALLE! SAI COSA NON CI STA IN QUESTO PULLMAN?
IL TUO EGO DEL CAZZO!
SEI SOLO UN PEZZO DI MERDA!”
Detto questo, con gli occhi che mandano lampi mi allontano dalla cucina, vorrei essere ovunque tranne che qui.
Con un moto di ulteriore rabbia mi rendo conto che l’unico posto in cui io possa andare è il mio bunk e ci entro con uno strattone deciso alla tendina, poi mi barrico dentro.
Dopo un po’ qualcuno bussa sul legno dei letti a castello, non mi importa chi sia perché tanto non voglio parlare con nessuno.
“Vai via, non voglio parlare.
Vattene!”
Urlo con una voce stridula che non sembra nemmeno la mia, il volto inondato di lacrime nere di mascara, matita e ombretto.
In questo stato pietoso cado nell’ennesimo sonno senza sogni. Inizio a odiarli.
Mi sveglio a un’ora imprecisata della notte e ascolto i rumori del pullman, Ashton russa leggermente – ma guai a dirglielo, si arrabbia da morire – dal bunk di Luke si sentono rumoro smorzati e immagino che si stia vedendo un porno, dal bunk di Mike si sentono solo i sottili gemiti di Hyena e da quello sotto il mio parole incoerenti.
Ava parla nel sonno a quanto pare e non fa altro che ripetere “Non farlo, picchia me al suo posto.”, “Maria, aiutami.” E “Dio, sei senza cuore.”.
Chissà cosa diavolo ha vissuto per mugugnare cose simili, forse un giorno glielo chiederò, quando le cose saranno migliori.
Ho caldo e sete, così mi libero a fatica delle coperte e vado in cucina, con mia grande sorpresa non sono da sola.
Calum è seduto al tavolo con davanti a sé una ciotola di latte e cioccolato, so che quando fa così è preoccupato per qualcosa o si sente in colpa, insomma ha qualcosa che non va.
“Ciao, cosa ci fai qui?”
Gracchio con la mia voce roca, lui sobbalza sorpreso.
“Niente, non riuscivo a dormire. Tu?”
“Avevo sete.”
Vado al frigo e tiro fuori una bottiglietta d’acqua da cui bevo subito un sorso.
“Maja.”
“Sì?”
“Mi dispiace per quello che ti ha detto Luke.”
Io rido amara.
“Sai cosa c’è di divertente in tutto questo?”
“Mi sfugge e mi perdonerai, dato che sono le tre di mattina.”
“Che tutti mi chiedete scusa per Luke, tranne lui.”
Calum sospira.
“Lo sai com’è fatto, non gli piace ammettere di avere sbagliato.”
“Facile così. Meglio scaricare tutto su Maja che tanto non sente nulla.”
Lui questa volta rimane in silenzio, a corto di parole per salvare il culo al suo amico.
“Comunque devo dirti anche un’altra cosa.”
“Spara.”
Rispondo bevendo un altro sorso di acqua.
“Vorrei scusarmi per prima, sono stato un po’ brusco e poi…”
“Hai spettegolato come una vecchia comare con Luke, vi ho visti.
Scuse accettate, anche io mi devo scusare con te: sono stata troppo ficcanaso.
È giusto che tu ami qualcun’altra.”
“Cosa non ti quadra?”
Io sospiro.
“La velocità di questo cambiamento, non che non sia felice per te, ma sono sorpresa per come hai accelerato le cose con Ava.”
“Il fatto è che … non so come spiegare bene.
Lei è una bella ragazza, abbiamo molto in comune. Suona il basso come me e le piace la nostra musica e le piaccio io. So che là fuori ce ne sono a milioni come lei ed è un caso che abbia scelto lei, ma una volta volevo la strada un po’ in discesa.”
“Ti piace solo per questo?”
“No, mi piace anche il suo carattere. È così allegra e misteriosa allo stesso tempo, con le sue carte vede le vite di tutti, ma non svela mai la sua.”
Io rimango un attimo in silenzio, fissando la bottiglietta d’acqua e leggendo distrattamente le percentuali di materie chimiche.
“Prima parlava nel sonno, pregava qualcuno di picchiarla al posto di qualcun altro, chiedeva aiuto a una certa Maria e diceva che Dio è senza cuore.”
”L’ho sentita anche io e vorrei sapere a cosa riferisce, vorrei conoscere la sua vita. È questo che mi intriga, di solito le nostre fans non vedono l’ora di fare un racconto particolareggiato di come ci hanno scoperti, di cosa significhiamo per loro e della loro vita.
Lei no.
Tace.
Non parla della sua vita prima di conoscerci, di come è finita a Philadelphia, del perché i suoi non le abbiano pagato l’università, del suo rapporto con il fratello.
Sono sicuro che se Engel non ci avesse fatto quella scenata lei non ci avrebbe nemmeno detto che era suo fratello. Solo Hyena sa i suoi segreti e devi ammettere che nemmeno lei racconta molto di sé.”
“Mh. Credo che la parte dei soldi mancanti non la sappia nemmeno lei, è partita sicura che ci sarebbero stati e da quello che ho capito si è ritrovata nella merda a Philly.
Maria dovrebbe essere l’amica morta di Hyena e l’ex di Engel, credo fossero un bel gruppo di amici prima che lei morisse.
È morta per un cancro fulminante a diciannove anni e devi ammettere che accusare Dio non è poi così strano.”
“Hai ragione, ma io voglio che sia lei a raccontarmelo.
È il mistero che la circonda che mi intriga e mi aiuta ad avvicinarmi a lei, forse quando avrò scoperto tutti i suoi segreti non sarò altro che un mistero tra i misteri, ma ne sarà valsa la pena.”
“Sì, ti piace proprio e sono felice per te.”
“Io invece continuo a pensare che forse non dovresti continuare a intestardirti così tanto su Luke. È mio amico, so che sa essere bravo e tutto il resto, ma visto come ti tratta perché non ti cerchi un altro?”
“Me lo chiedo anche io.”
Una terza voce ci fa sobbalzare.
Ava ci guarda appoggiata allo stipite della porta con i capelli leggermente in disordine e il suo sorriso da sfinge.
“Cosa ci fai qui?”
Le chiede Calum nervoso.
“Ho visto che c’era una riunione notturna e ho pensato di prendervi parte, è vietato?”
“No, no. Per caso hai sentito quello che si siamo detti?”
“Tutto.”
Risponde con serenità facendo sbiancare Calum, che è un bel risultato perché lui ha di natura una bella carnagione olivastra.
“Oh, non fare quella faccia.
Ok, sono una fangirl, ma non sono stupida, mi sono chiesta perché ti interessassi tanto a me e cosa avessi di speciale. Lo so che là fuori ce ne sono migliaia come me e mi chiedevo come mai il perché di tanta fortuna, sebbene sapessi già che qualcosa sarebbe successo.
Quando poi ho scoperto che eri innamorato di Maja i miei dubbi sono aumentati, perché ti interessavi a me se fino al giorno prima di conoscermi avevi Maja in testa?
Non volevo essere il chiodo scaccia chiodo, questa è una cosa che non avrei accettato nemmeno dal mio idolo.”
“E adesso cosa pensi?”
“Che le deduzioni di Maja sono ottime ed esatte e che un giorno saprai tutto di me.”
”Ma sul resto? Cioè sulla nostra relazione?”
Calum gesticola come un matto, lo fa quando è sull’orlo dello sclero totale.
“Che so di non essere un chiodo scaccia chiodo e la cosa mi rende molto felice e quindi che potremmo continuarla come verrà.
Non sapevo che i miei tanti misteri potessero essere così interessanti ai tuoi occhi.”
“Sembri una che ha vissuto una vita dura.”
Intervengo io.
“Qualcosa di diverso dalla nostra adolescenza normale.”
“Sì, la mia adolescenza non è stata come quella dei miei coetanei, ma è ciò che ha formato il mio carattere. È la ragione per cui, come dice Calum, racconto le vite degli altri tramite le carte e non la mia.”
Lui vorrebbe dire qualcosa, apre la bocca e poi la richiude. Forse vorrebbe chiedere perché, forse vorrebbe un racconto, ma ha capito che è troppo presto.
Non è ancora arrivato il momento di distruggere la conchiglia per arrivare alla perla, forse arriverà un momento in cui la perla si mostrerà da sola, senza forzature.
“E tu perché perdi il tuo tempo con Luke?
Ti tratta come uno straccio.”
Io alzo gli occhi, la mia voce non ha esitazioni.
“Perché lo amo, solo per questo.
So che questo mi fa male ogni giorno di più, ma non posso farne a meno. Gli altri nemmeno li vedo, ho in mente solo lui dalla prima volta che l’ho visto.”
“Il che è esattamente la ragione per cui non ha funzionato tra di noi.”
Commenta Calum.
“E forse questa è la ragione per cui ora ti stai interessando a me, credo si sia verificato un curioso effetto domino e la cosa non mi dispiace. Spesso le cose più piccole fanno accadere quelle più grandi.”
“Continuerai a essere un mistero ancora a lungo, ma ho scoperto che mi piacciono i misteri.”
Sorride lui, tornato lentamente del suo colorito naturale.
"Posso chiederti una cosa, Ava?”
“Certo. Se posso ti risponderò, Maja.”
“Come mai Hyena ti ha chiamato Gin?”
Lei ride.
“Oh, è semplice. Per via dei miei capelli un po’ rossicci.
Credo però sia arrivato il momento di cambiare nome, ormai siamo in uno zoo.”
“Come ti piacerebbe essere chiamata?”
“Credo che Gufo sia il più appropriato, sono animali della notte, misteriosi.”
Risponde con un sorriso complice a Calum, io mi alzo.
Adesso le cose mi sono chiare e mi sembra arrivato il momento di lasciarli da soli a risolvere le loro questioni o semplicemente a godersi la compagnia reciproca.
Calum deve decidere come vuole la sua perla.
“Io andrei a letto, buonanotte.
Forse il soprannome più adatto sarebbe Perla.”
Lei mi rivolge il suo sorriso più enigmatico.
Io li lascio a parlare e penso che sulle cicatrici vecchie stanno spuntando dei cuori futuri.
Penso sia la cosa migliore che possa sbocciare in un essere umano.
Un cuore nuovo e pieno di speranza spesso è ciò che ti salva dalla morte spirituale e loro due non lo meritano.
Sono sicura che i loro nuovi troveranno il modo di battere in sincrono e a me non resta che andare a letto.
Buonanotte.

   
 
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