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Autore: Red Raven    29/08/2015    2 recensioni
“Siete un mago?” chiese con il viso arrossato dal focolare.
“Un tempo lo ero” disse Eremita accarezzandosi la barba “come ero re e mendicante, mago e menestrello, ladro e guaritore. E altre cose sarò, un giorno.”
“Puoi insegnarmi?”
Eremita aggrottò le sopracciglia “Dovrai superare tre prove in cui molti falliscono. E’ questo il tuo desiderio?”
“Lo è”

Una foresta, un eremita misterioso e un viaggiatore.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: L’Eremita
Autore: Red Raven
Tipologia: One shot (602 parole) (si potrebbe definire una flash oneshot
Prompt: una foresta, un eremita misterioso e un viaggiatore
Genere: Fantasy, Favola
Avvertimenti: nope
Note:Intanto ringrazio Vy Lydia Andersen (nick su EFP sconosciuto al momento XD) per il prompt datomi sul gruppo “Let’s prompt” su Facebook. E mi scuso perché l’ho completamente cannato ç_ç Mi rendo conto che è una fiaba a metà tra le cose più stupide e più esoteriche che mi potessero venire in mente. Mi rendo conto anche che questo non è il posto migliore dove postare robe di questo genere, ma mi piacerebbe avere un parere spassionato. Leggetene tutti e sappiatemi dire. Non è escluso che la riprenda in mano e ne crei altre legate ai Tarocchi, ma è tutto da vedere.


L’Eremita

Viaggiatore aveva vagato nella foresta per tre giorni, prima di incontrare Eremita. Il sole e la luna erano insieme nel cielo, e la Prima Stella faceva capolino all’orizzonte: Eremita aspettava nella radura, seduto a gambe incrociate sopra un sasso.
“Buon uomo, sapete dove posso trovare di che dormire?” gli chiese Viaggiatore esausto.
“C’è la mia capanna”
Calò la notte mentre nevicava: all’interno della casetta di legno Eremita faceva giochi di magia per Viaggiatore, che lo guardava con gli occhi spalancati di un bambino.
“Siete un mago?” chiese con il viso arrossato dal focolare.
“Un tempo lo ero” disse Eremita accarezzandosi la barba “come ero re e mendicante, mago e menestrello, ladro e guaritore. E altre cose sarò, un giorno.”
“Puoi insegnarmi?”
Eremita aggrottò le sopracciglia “Dovrai superare tre prove in cui molti falliscono. E’ questo il tuo desiderio?”
“Lo è”
Il vecchio annuì: “Seguimi allora” disse, e portò Viaggiatore all’esterno, tra la neve.
“La prima prova consiste nell’accendere il fuoco in questo spiazzo” disse, e tornò nella casupola. Viaggiatore era disperato: lo spiazzo era coperto di neve e non aveva né legna asciutta né un acciarino. Pensò e ripensò a come superare la prova. Alla fine andò nella legnaia e prese una pala con cui liberò lo spiazzo dalla neve. Poi prese una fascina di legna asciutta e la posizionò velocemente, infine andò in casa e prese un tizzone ardente dal focolare di Eremita, con cui accese la legna. Lo curò finchè non fu stabile e forte, poi andò a chiamare Eremita, che annuì solenne: “Bravo, hai superato la prima prova e imparato la prima lezione: non porti limiti che non hai.”
Poi lo portò nella stalla e gli mostrò il suo gregge: “Dividi gli animali buoni da quelli cattivi” disse, e se ne andò. Viaggiatore si chiese cosa intendesse e cominciò ad avvicinarsi alle capre, cercando di distinguere quelle dal carattere più docile, ma tutte erano diffidenti. Allora pensò di dividere quelle dal manto più scuro da quelle più chiare, ma tutte erano pezzate. Dopo una lunga osservazione si rese conto che alcune delle capre erano ammalate: se fossero rimaste con il resto del gregge avrebbero contagiato quelle sane, quindi divise i due gruppi e andò a chiamare Eremita, che approvò “Hai imparato la seconda lezione: non lasciarti guidare dalle apparenze.”
Infine portò Viaggiatore nel mezzo della foresta e gli diede una lanterna: “Dovrai tornare indietro tenendo la luce dietro la schiena” disse, e andò via.
Viaggiatore stavolta si disperò sul serio: che speranze aveva se non poteva vedere dove andava?
Cominciò a camminare, tenendo la lanterna dietro la schiena: non passò molto tempo che si rese conto che qualcosa lo seguiva. Si fermò e si voltò di scatto: “Chi c’è?” gridò, ma nessuno rispose. Nel buio scorse due occhi luminosi che lo fissavano: Viaggiatore si spaventò e pensò di spegnere la lampada e correre via, in modo che la creatura non potesse seguirlo. Rendendosi conto che quella non voleva attaccarlo, però, si volse lentamente e riprese a camminare, con l’animale dietro di sé che seguiva la luce.
Alla fine arrivarono alla casa di Eremita, che vide e approvò: “Hai imparato la terza lezione: lascia che la tua luce guidi gli altri.” Allora Viaggiatore si voltò, e vide che l’animale era una volpe magra e spelacchiata: il vecchio si avvicinò a lei, mormorò qualcosa e la volpe si trasformò in una bellissima principessa, di cui Viaggiatore si innamorò all’istante.
La mattina dopo i due giovani ringraziarono Eremita e partirono alla volta del regno di lei, mentre il vecchio andò a sedersi sul suo masso nella radura, in attesa del prossimo Viaggiatore.


Note di Red: adesso potete lanciare i pomodori *si ripara*
   
 
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