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Autore: Danail    29/08/2015    8 recensioni
Foresta. Un ambiente apparentemente disordinato, privo di qualsiasi logica. Un luogo dove si annidano le peggiori creature.
La visione di Remus della foresta che ogni notte di luna piena lo ospita più o meno è questa. L'unica nota positiva di quelle notti è la compagnia dei suoi tre amici, anche se sottoforma di Animagus, nonostante inizialmente il licantropo abbia cercato di dissuaderli dal seguirlo.
Sirius, come del resto James e Minus, non la pensa allo stesso modo: lo segue sia per fargli un favore, sia per divertirsi un pò sia perchè la foresta lo affascina, come lo affascinava Hogwarts al primo anno. Ma mentre la scuola ormai non ha più segreti per lui, la foresta ne ha eccome.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Remus Lupin, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Into The Forest
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Foresta.

Una parola che racchiude un ecosistema così vasto, eppure così fragile... un luogo dove nessuno poteva disturbare un tipo collerico e infuriato come lui.
O perlomeno lo era quando si trasformava nelle notti di luna piena. E anche se Remus non lo faceva apposta, diventava quel mostro che tutti temevano, disseminando il terrore nelle vicinanze. Non poteva farci niente, non riusciva a controllarsi.
E quando si avvicinava quella notte da incubo cominciava ad aver paura. Paura di trasformarsi, paura di avventurarsi al di fuori delle mura sicure di Hogwars mettendo in pericolo i suoi amici, paura della foresta e dei suoi misteri.
Ma soprattutto paura di sé stesso.
Si sentiva... così simile a quella distesa apparentemente disordinata di alberi e rocce, buchi e burroni, fiumi e pozze, zone di luce e zone d'ombra che, a malincuore, aveva imparato a conoscere. Odiava tutto ciò che rappresentava e odiava sé stesso per quello che era: un essere né umano né animale, così caotico e bestiale nella sua forma da lupo come era ordinato e preciso nella sua forma umana.
Ma ciò che lo preoccupava di più -ed era una cosa che lo affliggeva da quando i suoi unici amici lo accompagnavano in quella maledettissima foresta come Animagus per farlo sfogare meglio- era che, pian piano che passavano i mesi, insieme alla paura e all'odio si stava sviluppando una voglia strana e selvaggia, come il giorno dopo la trasformazione era fortissima e scemava poi con rapidità: la voglia irrazionale di tornare ad essere lupo e correre ancora una volta sui sentieri della foresta. Una passione selvaggia frenata solo dalle sue ambizioni di essere uno studente nella norma, anche se sapeva nel profondo che non lo sarebbe mai stato.
Ma per quella notte, quell'unica notte di luna piena, provava qualcosa che non poteva sentire altrimenti. Correre, correre senza limiti, seguendo le tracce degli animali selvatici, battere i loro stessi sentieri, immergere le zampe nei ruscelli, evitare le trappole naturali e i burroni. Combattere ed avventurarsi in quell'ambiente così diverso dalla scuola insieme ai suoi amici. E di colpo tutto cambiava.
Ma dopotutto, quando si trasformava, si lasciava dietro il quindicenne trasandato che era e prendeva forma di un lupo ugualmente trasandato, ma sicuramente più audace.
E la foresta si trasformava con lui. Dall'ambiente ostile che vedeva da umano diventava improvvisamente un mondo tutto nuovo, il suo mondo.
Un mondo, una dimensione in cui non ammetteva nessuno se non i suoi tre amici Animagus. Felpato, Ramoso, Codaliscia...
Il gruppo più strano di tutta Hogwarts. Anche in forma animale non avevano gran che in comune, tranne forse James e Sirius.
Ma anche quella notte, nonostante tutto, erano con lui. Ringhiando, aveva cominciato a correre dietro alla figura di quest'ultimo mentre si trasformava in un cagnone nero.
Le restrizioni della mente già si stavano dissolvendo insieme ad essa, lasciando posto all'istinto, all'eccitazione e alla fame di libertà che la sua forma di lupo aveva.
Odiava la foresta, ma in quell'unica notte provava qualcos'altro ben diverso dall'odio. Qualcosa che, puntualmente, la mattina dopo si vergognava di aver provato, sentendosi in colpa di aver trascinato di nuovo i suoi compagni in un'altra pericolosa avventura e non aver fatto nulla per impedirlo.
Come non riusciva a impedire loro di maltrattare quello strano ragazzo, Severus, sebbene non stava simpatico neanche a lui.
Ecco, da umano si sentiva quasi inutile.
Ma in quella notte, quell'unica notte del mese dentro alla foresta, finalmente sentiva qualcosa di diverso dall'inutilità.
Si sentiva libero.
Libero di vivere quel lato oscuro che tentava sempre di reprimere.


Odore di terra bagnata.
Le foglie scivolose sotto le zampe che rendevano sdrucciolevole il terreno.
E poi il buio, interrotto solo dalle lame argentee della Luna che filtravano tra il fogliame delle chiome degli alberi.
Più avanti, verso nord-ovest, si sentiva il gorgoglio di un ruscello di acqua limpida che scorreva tra le pietre del suo letto.
Sirius alzò il muso da terra, aprendo la bocca per permettere alla larga lingua rosata di uscire. Ansimava per la felicità che solo quella notte chiara e la foresta gli davano.
Amava la foresta, ma l'amava ancor di più in quella notte con i suoi amici. Tutta quella calma, quell'intimità che a Hogwarts non poteva di certo avere. Per quella notte nella foresta c'erano solo loro quattro. Solo loro e nessun altro a disturbarli.
Remus ancora non capiva il valore di quell'angolo di mondo. Eppure da licantropo doveva saperlo riconoscere...
Nella sua forma di cane nero guardava con una gioia quasi infantile il sentiero che gli si profilava davanti invitandolo a seguirlo.
Una leggera brezza muove le fronde degli alberi, producendo quella leggera musica che solo il vento che scorre stra le foglie sa fare.
Un brivido sotto il manto nero, e subito sente i peli rizzarsi. Quel luogo aveva una magia tutta sua che attendeva solo di essere scoperta più a fondo.
Perchè Remus non lo voleva capire? La foresta non era per niente un luogo oscuro e ostile. Bisognava solo trattarla con rispetto, e diventava una seconda casa.
Era come un grande, lento e vecchio animale: la vita lì scorreva molto più lentamente che alla scuola e ogni cosa aveva un suo senso, un suo significato. Un tipo particolare di albero cresce solo in presenza di fiumi e la sua presenza significava acqua in abbondanza, ampie zone di erba sradicate significava che lì erano passati dei cinghiali e un laghetto poteva essere un ottimo posto per cacciare qualcosa.
Ah, la foresta, piena di segreti e novità da scoprire. Ormai conoscevano da cima a fondo Hogwarts e cominciavano ad annoiarsi. Ecco perchè accompagnavano Remus nella foresta. Oltre che per fare un favore all'amico, era anche un modo per evadere da quelle mura di pietra che conoscevano fin troppo. Era una sfida, cominciata quando decisero di diventare Animagus, impresa assai difficile. Le trasformazioni potevano finire malissimo, ma era un riechio che erano disposti ad accettare per Remus.
Ma lui... non capiva ancora bene il valore di quel posto. Ci vedeva troppo sè stesso. Magari col tempo lo apprezzerà...
Un rumore.
Si girò di scatto verso la direzione da cui era venuto, aveva sentito Ramoso galoppare con regolarità, seguito dal basso e profondo ringhio di Lunastorta. James si fermò a pochi passi dal sentiero, osservandolo con i suoi occhi scuri da cervo per poi levare testa indietro, verso il sentiero. Sirius sentì lo squittio eccitato di Codaliscia, che si era sistemato sul dorso di Ramoso. Remus emerse dall'oscurità completamente trasformato, con gli occhi gialli da lupo che fremevano per l'eccitazione, le fauci semiaperte che lasciavano intravedere i denti aguzzi da lupo.
Si intravedeva la collera per quelle trasformazioni non volute, ma Sirius aveva compreso già da tempo che le loro spedizioni notturne prima nel parco sotto il Platano Picchiatore -oh, caro vecchio Codaliscia, senza di lui tutto quello non poteva esistere-per poi passare alla Stamberga Strillante e poi... poi in quelle foreste.
Sirius si girò dinnanzi a sé e, con l'entusiasmo tipico di quella situazione, scattò in avanti e si mise a correre, certo che i suoi amici lo accompagnassero in quella nuova avventura notturna.


Autore: Danail
Titolo della fic: Into The Forest
Lunghezza della fic: OneShot (1181 parole)
Pacchetto scelto: Città-Foresta
Personaggi principali: Remus Lupin, Sirius Black
Genere: Introspettivo
Avvertimenti: nessuno.
Rating: Verde
Note dell’autrice:
Nonostante sia una saga che mi ha appassionata, è da un bel pò che non seguo Harry Potter e tutti i suoi sviluppi dopo i Doni della Morte. Sono entrata nel fandom da pochissimo e... volevo approfittare della cosa per partecipare a questo contest. Bhè, non ho null'altro da dire. Lasciate un commento ^^
   
 
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