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Autore: meuccio23    30/08/2015    1 recensioni
Sandra è una studentessa modello che sta per laurearsi, ma un imprevisto rischia di impedirle il suo sogno. Riuscirà ad arrivare in tempo alla discussione della tesi?
Genere: Comico, Parodia, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sandra era una ragazza dall’aria assonnata, con una folta chioma scarmigliata di ricci indomabili. Si guardava intorno attraverso delle spesse lenti con una montatura dorata e piena di ghirigori, che coprivano gli occhi socchiusi e camminava con andatura sbandata, leggermente curva per le molte ore passate in biblioteca china sui libri.
Era il giorno più bello della sua vita: finalmente si sarebbe laureata, dopo anni di sacrifici e la totale rinuncia alla sua vita sociale. Mentre le sue coetanee uscivano la sera e andavano a ballare in discoteca, lei trascorreva le intere giornate ad analizzare le opere dei grandi maestri come Montale, Manzoni e Dante.
Senza essersi nemmeno guardata allo specchio uscì di casa, imboccando la strada che portava all’università. Il suo sogno più astratto stava per diventare realtà: come le sembravano lontani i tempi in cui era una studentessa in erba che si affacciava al mondo della letteratura. Durante quegli anni aveva imparato ad apprezzare la genialità delle menti più brillanti della storia, e mentre avanzava durante quella giornata soleggiata non notò le nubi plumbee  che si stagliavano all’orizzonte come un cupo presagio.
Avanzava impacciatamente, beccandosi gomitate dai passanti che cercavano di evitarla, godendosi le sue fantasie di gloria. Sarebbe diventata qualcuno. L’avrebbero chiamata “dottoressa” e non più “signorina”.
A un certo punto nella sua mente iniziarono ad affollarsi dei pensieri molesti: se fosse andato storto qualcosa durante la discussione della tesi? Vi aveva dedicato tutte le sue energie e attenzioni, come se fosse una neonata bisognosa di cure. Sapeva a memoria ogni singolo dettaglio, dal più insignificante.
Camminava con la testa tra le nuvole e dopo un incrocio intravide l’università dall’altro lato della strada. Il successo era a portata di mano, doveva solo protendersi verso di esso. Le sembrava di sfiorare il cielo con le dita, tra pochi minuti avrebbero chiamato il suo nome e, dopo un discorso che aveva accuratamente preparato, avrebbe esposto la tesi e sarebbero finiti i suoi studi universitari. Già si vedeva a ricoprire una cattedra prestigiosa e a ostentare le proprie conoscenze davanti a un branco di studenti ignoranti che avevano la mente vuota, che lei avrebbe plasmato a sua immagine e somiglianza.
A un certo punto avvertì un dolore lancinante al piede destro e urlò a squarciagola, destandosi dai suoi sogni.
  • C’è il rosso, idiota!
Intanto si era formata una folla di curiosi per assistere alla scena. Sandra si sistemò gli occhiali sul naso adunco e mise a fuoco la situazione: un’auto le era passata sul piede. Tra la calca si fece avanti un signore che indossava un camice bianco.
  • Lavoro all’ospedale qui di fronte, mi faccia dare un’occhiata.
Il dottore si chinò e le tolse la scarpa. Quindi esaminò il piede minuto, toccandolo con le sue dita esperte.
  • Non c’è niente di rotto, ma le consiglio di stare a riposo.
  • Le do un passaggio a casa – si offrì una signora emersa dalla folla con le buste della spesa.
  • No- urlò Sandra. – devo laurearmi.-
Guardò l’orologio: mancavano solo cinque minuti all’inizio della discussione delle tesi di laurea. Tutto ciò che doveva fare era attraversare la strada. Si sforzò di muovere un passo ma barcollò e se non fosse stato per l’aiuto di un ragazzo che si trovava lì vicino sarebbe caduta con il sedere a terra.
  • Torni a casa- le suggerì il medico.
  • Non capisce, sono in ritardo.
Il medicò allargò le braccia e si allontanò dalla folla che aveva iniziato a disperdersi. Il traffico aveva ripreso a scorrere e Sandra si trovava immobile, vedeva il suo sogno andare in fumo. Doveva trovare un modo per arrivare subito. La sua occasione le si presentò quando vide passare una signora in carrozzella al suo fianco: con un movimento fulmineo la prese per il braccio e la scaraventò a terra, quindi si sedette al suo posto. Sfrecciò a tutta velocità in mezzo al traffico, suscitando le imprecazioni degli automobilisti iracondi. Ecco, l’università era sempre più vicina, ce l’avrebbe fatta a giungere in tempo. Ma un ostacolo insormontabile le si parò davanti: le scale. Non ci aveva pensato. In giro non c’era nessuno che potesse aiutarla: gli altri studenti erano già dentro ed aspettavano il proprio turno. Sandra scoppiò in un pianto dirotto.
 
 
 
 
 
   
 
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