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Autore: Mitsuki no Kaze    30/08/2015    4 recensioni
- Yuu-kun, sai quali sono i compiti di un Generale?-
[...]
- Cosa sta tentando di dirmi?!-
- Che… Ecco… ho un allievo per te. O meglio, un’allieva.-
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo XVII – Just me and my weakness

 
Akita correva per i corridoi con Inu al seguito. L’esplosione era stata udita a tutti i piani del Quartier Generale, gli Esorcisti e i Finders si erano riversati per i corridoi e il via vai non faceva altro che accrescere il panico generale e la confusione.
Altre esplosioni fecero tremare tutta la struttura e dalle finestre si cominciarono a vedere spesse colonne di fumo nero provenire dai piani inferiori.
Non appena riuscì a riacquistare l’equilibrio, la ragazza riprese la propria corsa verso la sala di comando. Svoltò un corridoio e quasi si scontrò con Lenalee che avanzava in senso contrario.
- Akita!- esclamò la cinese.
- Sai cosa sta succedendo?- le chiese la castana.
L’altra ragazza negò con il capo, mentre riprendeva fiato.
- No, non è ho idea! Sto cercando mio fratello! Era andato nell’ufficio di Lvellie!-
- Io sto andando alla Sezione Scientifica per di scoprire cosa sta succedendo, tu accertati di come sta il Supervisore!-
Lenalee annuì con un cenno del capo, per poi avventurarsi nel corridoio. Akita la seguì per un po’ con lo sguardo, pensando di andare ad aiutarla ma l’abbaiare di Inu la riscosse. Le tirò un lembo della giacca che aveva indosso sopra la canotta nera con la quale stava dormendo, per farla procedere verso la loro meta.
La sua stessa idea l’ebbero anche Kaya e Lavi. La castana li vide pochi metri davanti a lei, precederla all’ingresso della Sezione Scientifica.
La scena che si presentò davanti ai loro occhi era sconvolgente. La grande sala che occupava l’Arca era quasi completamente distrutta, ma la cosa più terribile era la presenza dei Noah al suo interno.
Lavi imprecò a denti stretti.
- Come hanno fatto ad entrare?!-
- E’ stato il Noah che ha fatto entrare Walker, non ci sono dubbi!- esclamò Chaoji dal lato opposto della Sala di Comando.
Nessuno degli altri tre Esorcisti gli rispose, troppo occupati a pensare a come risolvere la situazione, che a trovare un colpevole.
La cosa più strana era che i sei dei Tredici Figli di Noè presenti all’ordine Oscuro sembravano non avere intenzione di attaccare gli Esorcisti che si erano presentati.
Wisley, Sheryl, Lulu Bell, Fiidora, Jasdero e Debitto erano comodamente seduti sui macchinari della sezione scientifica, incuranti dei danni che avevano causato alla struttura.
- Che siete venuti a fare qui?- gridò Kaya.
Sheryl le rivolse un’occhiata di puro disgusto.
- Siamo qui per distruggervi, sciocca ragazzina!-
La sede dell’Ordine Oscuro tremò ancora e numerose crepe si formarono nel pavimento. Con una nuova esplosione, il Conte del Millennio fece irruzione nella sala, provenendo dai piani inferiori. Portava con sé Tyki Mikki, o meglio, lo stava trascinando con sé dalla camicia.
- Avete osato rapire ed imprigionare uno di noi, non credevate davvero di passarla liscia?- rise il Primo Noah. – Consegnateci Allen Walker e prenderemo in considerazione la possibilità di lasciarvi in vita.-
In risposta gli Esorcisti attivarono le Innocence.
- Potete scordarvelo. Allen è un nostro amico e non vi lasceremo portarlo via!- ribatté Akita.
Il sorriso sul viso del Conte si fece più grande anche più inquietante.
- Allora morirete.-
I sei Noah si scagliarono contro gli Esorcisti dando inizio ad uno scontro che si prospettava distruttivo, mentre il Conte restava in disparte con Tyki.
- Questa volta l’ha fatta grossa, Tyki-pon. Dovrai darci delle spiegazioni.-
 
Gli altri Esorcisti giunsero in pochi minuti, prendendo parte alla battaglia, che presto si spostò anche nei vari corridoi. Tra di loro vi erano anche Kanda e Allen che provenivano dall’esterno, seguiti da qualcuno che nessuno si aspettava di vedere.
- Due Nei!- esclamò Lavi. – Ti sapevamo morto!-
Il corvo non si soffermò su soprannome.
- E’ una storia lunga, Bookman. Se sopravviviamo te la racconterò.- rispose estraendo le sue lame e lanciandosi nella battaglia.
Lavi lo vide allontanarsi e per la prima volta si rese conto di una cosa. Senza il Vecchio, lui sarebbe diventato il nuovo Bookman. Kaya combatteva poco lontano da lui contro Sheryl, disegnando ideogrammi a velocità impressionante. Il rosso si voltò dal lato opposto, trovandosi al fianco Fiidora.
Un sorriso che non aveva niente di felice si disegnò sul suo volto.
- Chi si rivede. – disse al Noah. - Facciamo un patto. Se ti sconfiggo, mi dirai come se la passa il Vecchio.-
Il Morbo piegò la testa di lato, aprendo la bocca e facendo uscire da essa la sua lingua putrida.
- Va bene, Esorcista.-
Lavi fece ingigantire il martello.
 
Akita fronteggiava Lulu Bell da interminabili minuti. La Noah non le aveva dato un attimo di tregua, mutando continuamente il proprio aspetto. Doveva essere sincera, se non fosse stato per Inu che l’aveva protetta numerose volte, facendole scudo con il suo corpo cresciuto di molte taglie, sarebbe stato molto semplice per Lulu Bell avere la meglio. I suoi pugnali impregnati d i Innocence non erano sufficienti per infliggere danni considerevoli. Era in una situazione di stallo e se non avesse trovato un modo per uscirne, lei e il suo cane se la sarebbero vista brutta.
Un’esplosione causata dai gemelli Jasdebi la sbalzò dalla groppa di Inu. Si rimise immediatamente in piedi, mentre la bestia anti-Akuma rimase distesa per terra, probabilmente tramortita dall’urto contro una parete, rendendola una preda facile per la Lussuria di Noè. La castana afferrò uno dei coltelli, pronta a difendersi.
Lulu Bell mutò un braccio in una lama e si preparò ad un assalto. Akita riuscì a tenerle testa con molta difficoltà e presto la Noah la disarmò.
- Un ultimo desiderio?-
La ragazza cercò con lo sguardo una via di fuga, ma non ne trovò. Alzò il capo e i suoi occhi dalle iridi di colori differenti, incrociarono il paio dorato della figlia di Noè. Sorrise, accettando la situazione disperata. Improvvisamente, però, Inu si frappose tra lei e la nemica. La sua taglia era ridotta ma ringhiava contro Lulu Bell mostrando i denti dai riflessi verdi di Innocence.
- Pensavo di averti neutralizzato.- commentò la bruna.
Il cane abbaiò più volte all’indirizzo della compatibile, voltando di poco la testa nella sua direzione.
- Mi stai dicendo di fuggire…?- sussurrò l’Esorcista.
La bestia anti-Akuma crebbe di due taglie e si scagliò contro il Noah della Lussuria.
Lulu Bell mutò il suo aspetto diventando una grossa pantera nera, dal mantello lucente. I due animali cominciarono a darsi battaglia, spostandosi per il corridoio, lasciando Akita inginocchiata a terra. Sola, con la sua debolezza.
 
Lenalee aveva raggiunto l’ufficio del fratello pochi attimi dopo essersi incrociata con Akita. Komui stava bene, era solo scosso dalle improvvise e violente esplosioni che avevano fatto tremare l’edificio. Immediatamente i due fratelli Lee avevano fatto dietro front, per raggiungere la sezione scientifica, dove sembrava che stesse avvenendo uno scontro. Inutili erano state le richieste di Lenalee al Supervisore, di mettersi in salvo ed evitare di essere coinvolto nel combattimento. La ragazza si era però dovuta arrendere alla volontà di Komui, spinto dai suoi doveri di responsabile della sede europea.
Per i corridoi i visibili i segni della lotta, fecero crescere nei due giovani la paura per quello che avrebbero trovato una volta raggiunta la sala di comando.
Fu poco vicino alla loro meta che trovarono Akita, inginocchiata per terra, che guardava dritto davanti a sé. Era ferita in più punti del corpo, ma non sembra essere in pericolo di vita. A fare più paura era il suo sguardo, praticamente assente.
Lenalee le toccò una spalla, per farle notare la propria presenza, ma l’altra Esorcista non reagì in alcun modo.
La cinese si voltò preoccupata verso il fratello e lesse nei suoi occhi lo stesso pensiero. Sembrava essere tornata la ragazza impassibile e apatica che era giunta tempo prima all’Ordine Oscuro, guidata dalla sua bestia anti-Akuma.
Lenalee insistette, scuotendola con più forza.
- Akita! Cosa è successo?-
Finalmente ottenne una reazione.
La castana si voltò verso di lei, lentamente.
- Inu…- disse in un sussurro. – E’ andato…- Allungò un braccio verso la fine del corridoio, come per indicarle la direzione verso cui doveva essersi spostato il cane. -… e io non ho saputo far niente per fermarlo.-
Abbassò il braccio e con esso anche il capo, andando a fissare il pavimento.
Lenalee seguì con lo sguardo la direzione da lei indicata e rimase per un attimo a fissare la fine del corridoio.
- Andato… dove?-
Komui si mosse verso quella parte, affacciandosi oltre il passaggio.
- Ci sono segni di lotta. E’ possibile che stia combattendo contro i nemici che ci hanno attaccato.- ipotizzò.
L’attenzione della ragazza cinese ritornò su Akita.
- Ci sono gli Akuma?-
La castana negò lentamente con il capo.
- I Noah.-
A quella risposta i due fratelli Lee sgranarono gli occhi. Il supervisore quasi si lanciò su Akita, afferrandola per le spalle e scuotendola con forza.
- Come i Noah?! Come sono arrivati?-
La ragazza non reagì, si lasciò agitare senza opporre resistenza.
- Akita, rispondi!- Lenalee le afferrò una mano e le tirò il braccio con forza.
A quel punto le si agitò, togliendoseli di dosso.
- Non lo so, non so niente!- gridò scattando in piedi. – Non sono come siano arrivati, né come fermarli!-
- Hai combattuto contro di loro?-
Akita annuì con il capo.
- Con uno di loro ed ho fallito.-
- E Inu? Hai detto che è andato via…- riprese Lenalee confusa.
- Lui ha continuato a combattere contro il Noah lasciandomi qui. Sono stata pressoché inutile.- rispose la castana abbassando mestamente il capo.
La cinese le rivolse uno sguardo duro. Si alzò da terra e le andò incontro.
- Tu ora vieni con me e andiamo a cercare il tuo cane!-
Akita sgranò gli occhi.
- No, non ce la faccio! Non ce la posso fare!-
- Sei ancora in piedi, no? Hai imparato a combattere anche da sola per non essere dipendente da Inu! Allora combatti! Non ti arrendere prima di essere stata sconfitta!-
Lei non rispose, continuando a fissare terra.
- Non so se sarò capace di farlo…-
- Sì, che lo sei! Io credo in te, Inu crede in te! E così tutti gli altri: Kaya, Allen e perfino Kanda! Tutti noi abbiamo bisogno di te. Abbiamo bisogno di tutti gli Esorcisti per riuscire a sconfiggere i Noah.-
La prese per un braccio e la trascinò con sé verso la Sala di Comando.
La sezione scientifica versava in condizioni disastrose. Tutti i macchinari erano distrutti, alcuni avevano anche preso fuoco. Molti pannelli alle pareti erano stati divelti e dal tetto pendevano numerosi cavi che emettevano pericolose scariche elettriche. Nella sala gli Esorcisti e Noah si davano battaglia, senza esclusione di colpi, ma di Inu non vi era traccia.
L’attenzione di Akita fu attirata dalla presenza del Generale Kanda, che fronteggiava il quinto Noah, Wisley. Non sembrava che stessero combattendo, non in quel momento almeno, dato che i vestiti dello spadaccino erano strappati in più punti, ma non sembrava avere riportato ferite serie. La ragazza rimase immobile, ad osservare i due avversari squadrarsi. Iniziarono a parlare, ma non li poteva sentire a quella distanza.
Lenalee la chiamò tirandole un braccio, ma lei la ignorò, troppo intenta ad osservare il Noah e l’Esorcista. Wisley sorrise ed Akita notò nei suoi occhi una strana luce. Solo in quel momento vide una strana presenza, fluttuare vicino alla Saggezza di Noè. Sembrava un piccola sfera di luce e anche Kanda si doveva essere acconto di essa solo in quel momento, perché sgranò gli occhi.
Fu un attimo, un solo singolo istante, ma bastò per far capire alla castana che il Generale era in pericolo. Scattò in avanti, verso di lui, dimenticando Inu, Lenalee e la sua inutilità durante lo scontro contro Lulu Bell.
Corse il più velocemente possibile e mentre percorreva la distanza che li separava, Wisley fluttuò in aria, andandosi ad sedere sulla cima di un macchinario. Akita colse con la coda dell’occhio un altro di quei sorrisi sinistri e un brivido le percorse la schiena. Spiccò un salto, per guadagnare qualche metro, finendo esattamente addosso al Generale. I due caddero per terra, ma non accennarono a muoversi.
- Ops.- disse Wisley.- Sembra che ne abbiamo presi due, eh Road?-
 
 
Akita aveva chiuso gli occhi prima di saltare verso il Generale e quando li riaprì si rese conto di non aver percepito l’impatto con il freddo pavimento in pietra dell’Ordine Oscuro. Si ritrovò in piedi, cosa strana per essersi appena gettata per terra, ma la cosa che la sorprese più di tutte era il luogo in cui si trovava. Decisamente non era la Sede Europea dell’Ordine Oscuro.
Era una sala circolare, nella quale aleggiava del vapore, circondata da un porticato, che sembrava permettere l’accesso ad altre parti della costruzione in cui si trovava.
Seduto in un gradino, davanti uno degli archi del porticato, vi era un ragazzino.
- Scusami.- lo chiamò. – Potresti dirmi dove siamo?-
Il ragazzo alzò il capo verso di lei e la guardò negli occhi.
- Chi sei tu?-
Akita sussultò, non tanto per la domanda che gli era stata posta, quanto per lo sguardo con cui l’aveva squadrata.
- Mi chiamo Akita. Tu come ti chiami?-
Il bambino voltò il capo dall’altra parte, interrompendo il contatto visivo che avevano instaurato.
Ciò permise alla ragazza di osservarlo con più attenzione. Aveva i capelli scuri, che gli incorniciavano il viso, indossava un’ampia casacca a maniche lunghe e dei pantaloni aderenti che gli arrivavano sopra il ginocchio. Sia le braccia che le gambe erano fasciate. L’Esorcista sospirò pesantemente, aveva una brutta sensazione, quel bambino le metteva una strana tensione addosso.
Non poteva però soffermarsi su quella sensazione, doveva sbrigarsi a scoprire dove si trovava per poter tornare indietro ed aiutare il Generale.
Avanzò verso di lui e lo superò, salendo il gradino sul quale era seduto. Proprio in quel momento, un’altra persona entrò nella sala di corsa, quasi finendo addosso ad Akita.
Era un altro ragazzino, che scusò con un inchino e con un sorriso, poi si rivolse all’altro bambino.
- Yuu!- esclamò.- Ecco dove eri finito.-
La ragazza sgranò gli occhi e si voltò verso i due bambini.
- Yuu…?-
 
Una villa. Doveva essere la casa di una famiglia di ricconi. Kanda la osservò con attenzione, era un’abitazione piuttosto ampia ed elegante, con un lungo viale alberato che dal cancello portava all’edifico. Il giardino era ben curato, con siepi rigogliose e aiuole fiorite.
L’Esorcista si avviò verso la casa. Come era giunto in quel luogo non lo sapeva. L’ultima cosa che ricordava era di aver combattuto con il Noah Wisley, prima che lui interrompesse lo scontro iniziando a blaterare qualcosa riguardo ai suoi poteri e al fatto che poteva utilizzarli per permettere a Road di combattere, anche se era ridotta ad un pallino luminescente.
Poi c’era stata la villa e nient’altro.
No, un’altra cosa c’era. Si era sentito chiamare da Akita. L’aveva vista correre verso di lui, ma la sua immagine era spartita lasciando posto alla raffinata abitazione.
Mentre avanzava per il giardino, udì un fruscio da uno dei cespugli abilmente potati. Lo spadaccino reagì immediatamente sguainando Mugen e puntandola verso l’origine del rumore. Dalla siepe sbucò una testolina castana. Era solo un ragazzino, che non appena vide la lama ad un palmo al naso, impallidì.
Kanda si aspettava che gridasse, ma non lo fece. Si limitò  a sgranare i grandi occhi verdi, per poi
sollevare lo sguardo e fissarlo con intensità.
Il giapponese abbassò l’arma e la rinfoderò, mentre il bambino usciva dalla siepe e si metteva in piedi, pulendosi i calzoncini sporchi di terra.
- Chi siete?- domandò ritornando a guardarlo.
- Sono un Esorcista, mi chiamo Kanda.- rispose lui. – Dove siamo?-
- Come fai a non sapere dove ti trovi? Sarai arrivato qui in qualche modo, no?- domandò il ragazzino stupito.
Allo sguardo torvo che ricevette, capì che doveva rispondere senza troppe storie.
- Questa è villa Cavendish.-
Kanda annuì con il capo.
- Siamo in Europa?-
Il ragazzino sgranò gli occhi, ancora più sorpreso, ma rispose subito.
- Sì, siamo in Inghilterra.-
L’Esorcista sembrò soddisfatto.
- E tu come ti chiami?-
- Chris.-
- E’ arrivato qualcun altro, oltre me? Magari una ragazza. Ha i capelli lunghi e gli occhi di due colori diversi.-
Il bambino negò con il capo.
- Di gente strana ho visto solo te.-
Kanda evitò di picchiarlo soltanto perché era un ragazzino e forse avrebbe potuto aiutarlo.
- Signor Kanda, io devo andare adesso.- disse Chris.
Si era già mosso verso l’abitazione.
- Vengo con te.-
Si avviarono insieme verso l’edificio. Il ragazzino osservava di sottecchi il giapponese e lui faceva finta di non notarlo.
Non appena raggiunsero la casa, l’abbaiare di un cane attirò la loro attenzione. Nella loro direzione correva un cane, un Akita Inu, dagli occhi azzurri.
 
Angolo Autrice
 
Sto riuscendo a pubblicare ad agosto, miracolo *^* Ho temuto di sforare, ma ci sono riuscita, yeah xD Ok, non dovrei festeggiare troppo dato che è praticamente settembre x°°
Duuunque questo capitolo l’ho dovuto modificare per quanto riguarda Road dato come l’abbiamo trovata nell’ultimo capitolo uscito… In questi mesi proverò ad adattare la mia storia alle novità dei capitoli che via via usciranno, ma non assicuro la totale fedeltà :’D dato che ormai sono partita per la tangente molti capitoli fa… E va beh- Quando ho iniziato questa storia non mi aspettavo che il manga continuasse, o almeno, speravo di aver già finito questa fic, prima che riprendesse la pubblicazione (?) Non ho avuto fortuna, peccato xD
Comunque, fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo! Io non sono del tutto soddisfatta, ho fatto molta fatica a scriverlo, dato che sono stata tre settimane di pausa, e poteva sicuramente riuscire meglio >_>
In ogni caso grazie a Ya_mi, che mi ha aiutata con il capitolo, ha trovato il titolo e ha recensito il capitolo precedente! Grazie anche a perckson1219, che anche lei ha recensito il capitolo 16!
Credo di avere concluso, spero di pubblicare il capitolo 18 per Novembre!
Un bacione e a presto!
~ Mitsuki <3
   
 
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