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Autore: Russian Sonia 1992    30/08/2015    0 recensioni
Una giovane strega alle prese con una sorpresa per il suo fidanzato; peccato che le conseguenze siano tutt'altro che piacevoli!
[Partecipa al contest "Le infinite possibilità di una scelta" di M4RT1]
Genere: Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dominique Weasley, Victorie Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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"Victoire, posso chiederti un favore?"

L'espressione di mia sorella è l'emblema dello stupore; infatti ero solita chiedere favori alla mamma o al massimo a Louis, ma oggi, per la prima volta, lo sto chiedendo a lei.

"Sputa il rospo, Nique: perché lo chiedi stranamente a me?"

"Perché... ecco... oggi vorrei cucinare io!" rispondo timidamente.

Vic rimane allibita.

"Tu che cucini? Questa è la cosa più stupida che io abbia mai sentito! Supera di gran lunga le orribili barzellette di Hugo!"

"Non deridermi e cerca di ascoltarmi, ti prego!"

"E va bene! Quali intenzioni hai?"

"Voglio fare una sorpresa a Lorcan e perciò vorrei che assaggiasse qualcosa che sia fatto da me. Non delle pietanze di lusso, ma qualcosa di piccolo."

"Quanto piccolo?"

"Per spiegartelo meglio, direi che una marmellata sarebbe già sufficiente."

A queste parole, Victoire poggia dolcemente una mano sulla mia spalla e dice: "D'accordo, t'insegnerò come si fa!"

"Non ce ne sarà bisogno; ho visto Lily prepararla per noi e credo di riuscire a imitare le sue azioni."

"Va bene. Ti credo sulla parola." afferma mia sorella prima di condurmi verso la cucina.

Sul tavolo si trovano due grandi ceste di vimini colme di ciliegie, sicuramente raccolte stamattina.

C'è una cosa che mi sono sempre chiesta in sette anni di scuola: come faceva il cibo ad apparire sulla tavola da solo?

Di certo si tratta di un trucco elfico millenario.

Ma se fossi un elfo, come ci riuscirei?

Ci sarà un modo per compiere questo gesto.

Ma io parlo di preparare il cibo, non di portarlo a tavola! Come sono sciocca!

Ora che ci penso, tempo fa Rose mi ha insegnato un incantesimo non verbale per far sì che i cibi si cucinino da soli.

Avendo la memoria un po' corta, non ho idea di come funzioni.

Lentamente comincio ad agitare la bacchetta, puntandola verso le ceste, ma da essa non scaturisce nulla.

Cerco di fare un secondo tentativo. Ancora niente.

Mi avvicino al tavolo e punto ancora la bacchetta verso le ceste, compiendo anche dei movimenti circolari.

Ad un tratto, qualcosa inizia a muoversi; vedo due o tre ciliegie uscire da una cesta e posarsi all'interno di un piccolo recipiente.

Pur essendo una strega, rimango incredula di fronte a questo fatto; proprio mentre mi sto crogiolando in questi pensieri, vedo altre ciliegie uscire dalla prima cesta e unirsi alle loro compagne.

Forse è meglio che io esca, cosicché io possa vedere il risultato a cose fatte.

In fondo, cosa c'è di male? Cosa mai potrebbe succedere?

******

"Nique?"

"Cosa c'è, Victoire?" domando mentre sto leggendo un libro.

"C'è un lago rosso che esce dalla porta della cucina!" risponde con aria allarmata.

"Andiamo a controllare!"

È proprio come temevo: quella che avrebbe dovuto essere una squisita marmellata di ciliegie non è che un lago informe, rosso e per giunta appiccicoso.

"Potresti aiutarmi a pulire questo casino?" domando al limite della preoccupazione.

"Avec plaisir, Dominique!"

Chiudo gli occhi per l'imbarazzo; non avevo mai combinato un pasticcio simile prima d'ora e speravo di non farlo. Almeno fino a oggi.

Quando riapro gli occhi mi appare l'ultimo scenario che avrei voluto vedere: le ciliegie sono tornate belle integre nelle ceste e non vi è alcuna traccia di qualcosa che assomigli a una marmellata.

"Ma perché hai fatto questo?" domando allibita.

"Sorellina cara, è giunto il momento di insegnarti a preparare una marmellata senza magia."

"Non credo di essere portata."

"Lo sarai certamente, fidati di me." risponde abbracciandomi.

"Come fai a esserne sicura?"

"È il mio istinto di sorella a parlare."

"Istinto di sorella? Mai sentita quest'espressione!"

"È una cosa che mi porto dentro da quando tu e Louis siete nati; essa comporta il sapere quali siano le vostre attitudini prima che voi possiate scoprirle."

"Continui a essere sibillina."

"Per farti un esempio: sapevo che sareste stati smistati a Corvonero..."

"Questo era scontato!"

"Sapevo che non avresti mai fatto parte della squadra di Quidditch..."

"Sai meglio di me che lo odio!"

"Sapevo che tu e Lorcan vi sareste messi insieme..."

"Questo non l'avevo previsto!"

"...E so che, con il passare del tempo, preparerai le migliori marmellate del Mondo Magico!" conclude con fare teatrale.

"Grazie per queste belle parole!"

"Di nulla, tesoro!"

"Sono felice che tu riesca a pensare questo di me."

"E io di avere sempre fiducia in te e nelle tue potenzialità."
  
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