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Autore: SniperShy    31/08/2015    1 recensioni
nessuna pretesa. Prendetela come un tributo a Fallout: Equestria.
Ma, hey, non penso di essere così male. un occhiata datecela.
Genere: Avventura, Azione, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Discord, Le sei protagoniste, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Capitolo 1: Le prime luci dell' alba.


Il piombo è utile, dovresti conservare quei frammenti.
Fastidio.
Le orecchie mi ronzavano fastidiosamente, come se mi fossi trovato dentro una campana.
Aprii gli occhi di colpo, e il cambiamento di luce repentino mi disorientò.
Voglio dire, l' ambiente dove mi trovavo non era troppo luminoso, doveva esserci non più di un neon a basso consumo all' interno della stanza, ma i miei occhi bruciavano comunque, come se fossero rimasti chiusi per un periodo davvero lungo. Mossi lo zoccolo per coprirmi il muso illuminato, e a fatica lo sollevai sopra di me. E con fatica intendo TANTA fatica; era come se i comandi che inviavo al mio corpo arrivassero in ritardo. Da un angolo della mia coscienza udii una voce, profonda e annoiata.
"Ben svegliato, amico. Cominciavo a pensare di avere scavato troppo all' interno della tua testa" mi disse la voce, rimbombandomi dolorosamente tra le tempie.
"C-cosa? La mia testa?" chiesi preoccupato, cercando di mettermi a sedere; a metà del movimento la testa mi girò ancora in una lunga e dolorosa vertigine. Ero riuscito a mettermi seduto, ma la mia vista era di nuovo offuscata, e mi stava salendo un conato di vomito.
"Wow, piano, campione! Non puoi farti sparare in testa e poi rialzarti come un pony ghoul appena inferocito, cerca di abituarti un momento" Mi avvertì la voce, con tono preoccupato, mentre cercavo di mettere a fuoco i miei ginocchi. Quando ritrovai la concentrazione, alzai lo sguardo in direzione del suono che mi stava praticamente intimando di non muovermi. Il suo possessore era un unicorno grigio, che sedeva su di una seggiola a fianco del mio letto. Era calvo, e aveva una corta barba bianca, ben curata. I suoi occhi gialli erano fissi verso di me, e mi scrutavano come un puledro osserva una formica su un bastone.
Era vestito di una leggera bardatura medica, e a tracolla portava una cassetta metallica del Ministero della Pace, ripiena di chissà quali strumenti salvavita.
"Chi sei? Dove mi trovo?" chiesi diffidente al mio curioso compagno di stanza.
"Oh-oh, che sbadato che sono, non ti ho detto il mio nome!" esclamò lui "Io sono il dottor BoneBrew, e al momento ti trovi nella clinica di Shimmery Hills, altrimenti conosciuta come casa mia" mi spiegò il presunto dottore, con tono allegro.
"E... come ci sono finito?" continuai a chiedere, sempre più confuso; BoneBrew annuì, comprensivo.
"Ti hanno portato da me dopo che un securipony ti ha dissotterrato dal cimitero cittadino. Ti avevano sparato in testa, ma eri ancora vivo, quindi ho fatto del mio meglio per estrarre i frammenti di piombo dal tuo cranio, e riportarti su questa sponda di esistenza" mi spiegò lui.
"A questo proposito, controlla qui" mi disse, porgendomi uno schermo incastonato tra dei contatti elettronici che aveva levitato fuori dalla sua bisaccia.
"Come ti ho detto, ho fatto del mio meglio per ricostruirti la faccia, ma non posso aver fatto un lavoro assolutamente identico all' originale. dai un occhiata, e dimmi se ho sbagliato qualcosa" mi disse il dottore; dopodichè spostai la mia attenzione da lui al display tra i miei zoccoli, che intanto si era acceso.
Sullo schermo del visore era apparsa una ricostruzione digitale di quello che doveva essere il mio muso, che in effetti era quasi esattamente uguale alla faccia che mi ricordavo io:
La ricostruzione mostrava uno stallone dal manto color della ruggine, con degli occhi a mandorla verdi coperti in parte da una lunga frangia bionda; le mie orecchie si scurivano fino al vermiglio verso la punta. Gli altri dati indicavano un pony leggermente sopra la media in altezza, puttosto giovane e abbastanza slanciato di corporatura. Alzai lo sguardo verso BoneBrew, annuendo.
"Non sarà proprio uguale, ma direi che ci siamo. Mi assomiglio abbastanza, Doc" gli dissi, e lui irruppe in un fragoroso nitrito divertito.
"Beh, non posso dire se questo sia un bene o un male, figliolo" rise lui "Ma a proposito, non mi hai detto come ti chiami, ragazzo. Nessun secondo fine, è che tengo un registro dei pazienti, e poi mi piace conoscere per nome i pony che salvo" mi disse lui come se si stesse giustificando.
"Uhm, io..." potevo sforzare quanto volevo la mia mente, ma il mio nome era l' unica cosa che non mi sovveniva. Mi sarebbe servito un espediente valido, in attesa dello schiarimento della mia memoria. E una cosa che mi ricordavo era la mia professione, quindi mi era venuta un idea.
"...Mi chiami Big Packintosh" dissi a Doc, che si accigliò in un sorriso sarcastico.
"Beh, non posso dire che sia un nome che avrei scelto per me, ragazzo" ridacchiò lui sotto i baffi, scendendo dalla seggiola "Ma adesso seguimi, se non ti dispiace. Abbiamo dei test da fare" mi disse, trotterellando attraverso la stanza e facendomi cenno di seguirlo.
Reggendomi sui miei zoccoli ebbi finalmente modo di farmi un idea dell' ambiente dove mi trovavo; era una polverosa stanza di una villetta prebellica, riadattata a sala operatoria di fortuna, col canto dove si trovava il letto occupato anche da un tavolino d' acciaio, su cui erano appoggiati alcuni bisturi e due iniettori di pozione curativa. Mentre BoneBrew non guardava, ebbi la cura di fare scomparire gli iniettori e un paio di matite tra le pieghe della mia criniera. Il resto della stanza appariva come l' interno di una normale villetta prebellica: ripiani con libri prebellici, un comodo divano e un tavolino con sopra una schacchiera -vuota, per qualche motivo-. A parte questo, la viletta era arredata in modo spartano; alzatomi, raggiunsi il dottore all' altro capo della stanza. era appoggiato con il fianco ad una strana poltrona, i cui braccioli erano degli specchi opachi, e lo schienale era uno schermo con delle tendine. Il dottor BoneBrew mi fece cenno di avvicinarmi, accarezzando la macchina con fare affettuoso.
"Grande Operatore di Analisi del Talento Speciale" annunciò con fare pomposo "O come a me piace chiamarlo, lo Sbircia Cutiemark. Tu siediti qui, io attivo il mio ragazzone, e lui mi parlerà di te" mi spiegò BoneBrew, fallendo nell' essere chiaro o esauriente; non ero propriamente entusiasto nel farmi guardare le chiappe da una poltrona meccanica, specialmente vista la natura del mio Cutiemark.
"Personalmente mi interessa davvero sapere cosa significa una carta da gioco circondata da quattro tappi di bottiglia" scherzò l' unicorno mentre a malavoglia mi accovacciavo sul trono dell' analisi, che intanto si stava attivando con un ronzio; non si fece attendere a lungo nel suo responso.
"Talento speciale analizzato" proclamò BoneBrew, leggendo sul display dietro la mia testa. Questo genere di lettura era alquanto scomoda, c' era da dirlo.
"Valori di Forza: 50 percento. Nella media" commentò il dottore, mentre si annotava i risultati sul suo taccuino, che levitava al suo fianco.
"Valori di Costituzione: 60 percento"
"Valori di Agilità: 60 percento. Direi che era scontato" bofonchiò lui, sbirciando le ali sulla mia schiena.
"Valori di Percezione: 70 percento. Non male"
"Valori di Carisma: 60 percento."
"Valori di Intelligenza: 70 percento; furbetto, ma anche qui nulla di esaltante"
"Valori di Fortuna: 80 percento. Complimenti ragazzo, sei uno fortunato. Adesso osserviamo le percentuali di Armonia" mi disse lui, facendo cenno di non muovermi ancora.
"Gentilezza: 40 percento. Wow" fece lui, impressionato dai miei minimi storici di gentilezza.
"Lealtà: 70 percento. Dal tuo Cutiemark deduco che sei leale ai tappi, eh?" commentò ancora lui. Non dissi nulla, solo gli feci cenno di andare avanti con sguardo torvo; in risposta tornò a scrutare il tabellone dietro di me.
"Onestà: 40 percento. Mi sa che è meglio che io stia zitto, vero?" Più che sorridergli, gli mostrai i denti.
"Generosità: 70 percento. Questo mi sorprende, devo ammetterlo. Presumendo che tu non sia generoso solo con il piombo" i commenti sagaci del mio medico mi stavano facendo alterare. Ma BoneBrew mi aveva salvato la vita, se non altro gli dovevo il dubbio che stesse solo scherzando.
"Risata: 50 percento. Tendente al nuvoloso"
"Magia: 50 percento. Ti dirò, nell' insieme sei assolutamente nella media di ogni pony colono che vive qui. Adesso seguimi, abbiamo ancora un ultimo test da fare" mi disse infine, trotterellando nell' altra stanza con me al seguito. Mi fece sedere su un comodo divano, accomodandosi su una seggiola davanti a me.
"Questo è un semplice test attitudinale. Non che voglia scoprire che hai il vizio di farti sparare in testa" nitrì BoneBrew, tra le risate.
"Devi soltanto dirmi quanto una frase è qualcosa che diresti tu; iniziamo" mi disse, levitando un altro taccuino, più piccolo dell' altro.
"Sarò il tipo di pony che ogni pony incontrare vorrà" cominciò lui.
"Dipende dal tipo di incontro, ma nel genere... potrebbe succedere" un sorrisetto compiaciuto apparve sotto ai baffi del medico, mentre levitando la matita si annotava la mia risposta.
"Prossima: Un vero amico mi aiuterà, e sempre lì accanto a me sarà" questa volta la mia risposta fu una scrollata di capo. Non ero esattamente il tipo di pony che si faceva molti amici, le circostanze mi davano sempre addosso.
"Non si infrange una promessa Pinkie" disse l' unicorno.
"Diciamo che non si infrange un contratto pinkie" fu la mia risposta; BoneBrew annuì, con fare comprensivo.
"Legittimo direi. beh, qui abbiamo finito. Non ho le tabelle con cui confrontare i risultati, quindi non me ne faccio nulla, e nemmeno ho tutte le domande, quindi sono incompleti" disse lui, alzandosi dalla seggiola "Quando sei pronto, ti aspetto alla porta per darti indietro gli oggetti che il securipony ti ha trovato addosso" aggiunse, avviandosi per il corridoio che dava alla porta d' ingresso. Grave errore lasciarmi da solo in casa sua.
Rovistando tra le cassette della sala operatoria di fortuna trovai alcune batterie magiscintilla, qualche forcina, una piccola scatoletta prebellica di carruba e circa due dozzine di tappi, che per sbaglio mi caddero tra gli zoccoli, e che decisi di nascondere sotto alle mie ali; non volevo certo che l' unicorno che mi aveva salvato la vita ci inciampasse mentre trottava per casa.
Non ci misi molto a raggiungerlo alla porta, per non farlo insospettire; aveva tutto un pacchetto di roba che levitava nel suo campo magico color salmone, che doveva essere l' insieme dei miei effetti personali.
"Eccoci qua, Figliolo. I tuoi vestiti erano in uno stato pietoso, essendo stati seppelliti con te. Quindi ho pensato di lasciarti la mia vecchia tuta della Scuderia" mi disse, mostrandomi una bardatura di colore blu con finimenti gialli; sulla schiena e in corrispondenza dei Cutiemark era stato cucito a macchina un numero, che identificava la Scuderia dalla quale il dottore proveniva: 34, il numero scritto a caratteri semplici.
"A quei tempi dovrei aver avuto la tua taglia, credo. Non sarà il massimo della protezione, ma almeno nessuno degli abitanti di qui verrà a lamentarsi per mancanza di decoro" commentò BoneBrew, con un sorrisetto che non riuscii a decifrare.
"Un altra cosa" disse lui alzando uno zoccolo e facendo apparire qualcosa nel suo campo magico "Questo è il PipBuck di mia moglie. Da quando è morta, due anni fa, quello che fa questo strumento in casa mia è prendere polvere" mi confidò, rimirandoselo con fare nostalgico. me lo porse, levitandomelo tra gli zoccoli, fiducioso, aggiungendo "Con te troverà facilmente nuovo utilizzo, e confido che, come regalo di commiato, tu possa offrirgli le dovute cure"
"Il suo PipBuck è speciale. Essendo stata la mia infermiera sin da quando entrambi abbiamo ottenuto il nostro cutiemark, gli era stato fornito un PipBuck chirurgico. Al suo interno ha un contenitore sigillato con alcuni strumenti di pronto soccorso, come forbici e pinzette, e oltre alla strumentazione base di un PipBuck, possiede un analizzatore personale dei fluidi corporei, per fornire un rapporto dettagliato su avvelenamenti, condizioni fisihe ed eventuali dipendenze da sostanze" interessante. Interessante e molto utile.
"L' hardware del PipBuck ha anche un alloggiamento, che puoi usare per iniettare una versione migliorata delle pozioni curative, con gli iniettori. Se agganci il PipBuck allo zoccolo destro la pozione arriverà direttamente all' arteria, e da lì al cuore"
"Un ultima cosa: Il programma speciale della mia scuderia era un sistema di social networking installato nel PipBuck. Il software tiene traccia della tua reputazione presso un certo gruppo, analizzando le azioni che compi verso quel gruppo. Ho reso l' idea?" Annuii, esaminando lo strumento tra i miei zoccoli. Con un gesto del corno del medico, il PipBuck si aprì, e io lo agganciai al mio zoccolo; sentii un sibilo, e un lungo ago dall' interno del PipBuck penetrò nella carne della mia gamba. Sobbalzai con un brivido, e alzai lo zoccolo con il PipBuck, incredulo.
"Che cosa mi hai fatto?" chiesi a BoneBrew, minaccioso.
"Calma, ragazzo; quella è soltanto la sonda per l' analisi dei fluidi corporei. Come Puoi guardare dentro il granaio, se le porte sono chiuse?" punto per lui. Mio malgrado.
"Il resto dei tuoi oggetti sono in quelle bisacce, dall' appendiabiti" mi disse, indicando delle borse appoggiate all' appendiabiti vicino alla porta "Ho già collegato l' ordinatore dell' inventario alle nuove bisacce, puoi controllare cosa c' è dentro" mi fece lui, incitandomi con lo zoccolo. Accesi il PipBuck, e scorsi fino all' inventario: Forcine, cacciavite, una pistola da nove millmetri con le relative munizioni poche munizioni, notai con una smorfia, un centinaio di tappi, qualche strumento di manutenzione armi di base, una borraccia d' acqua pura e dei fagioli in scatola. Più le cose che ho sgraffignato puntualizzai con un mezzo sorriso; poi mi soffermai sulle condizioni della mia pistola. Pietose, mi dissi. Forse avrei potuto sparare una decina di caricatori che tra parentesi non avevo, prima che cadesse letteralmente a pezzi. Lo feci notare al medico.
"Beh, considerato che è stata seppellita con te, puoi ritenerti fortunato che spari ancora e che non abbia la terra negli ingranaggi, non credi?" Altro punto per lui, annuii, ammettendo che aveva ragione. Mi stavo infilando la giacca della scuderia, quando mi accorsi che non aveva i buchi per le ali.
"Ehm, dottore... abbiamo un piccolo problema tecnico" gli dissi, facendogli notare i rigonfiamenti della tuta sui miei fianchi.
"Oh, ma per le ali ci sono le cerniere apposite" mi disse, aprendo le zip in corrispondenza delle mie ali. Ah.
"A proposito, quasi mi dimenticavo!" il suo volto si illuminò, come il suo corno. Dalle pieghe della sua bardatura medica estrasse un foglio di carta piegato accuratamente, e me lo levitò tra gli zoccoli.
"Che cos' è?" chiesi, spostando il mio sguardo dal foglio a Bonebrew e viceversa.
"E' un ordine di consegna. Gli ho dato un occhiata, per cercare qualcosa che mi aiutasse a trovare un parente, o un conoscente. Purtroppo non è stato così, una volta fuori di qui dovrai cavartela da solo, amico" mi disse; annuii, comprensivo.
"A proposito dell' esterno" aggiunsi "I pony che mi hanno sparato hanno preso il mio pacchetto. Me lo devo riprendere. Tu hai qualche idea di dove posso iniziare?"
"Beh, non saprei. Ma al saloon di Shimmery Hills ptrebbero avere qualche idea. Se hai fortuna potresti anche trovare il securipony che ti ha dissotterrato girare per il paese. Non lo puoi mancare, è impossibile non vederlo" replicò l' unicorno "starai bene, ti basterà qualche ora per recuperare totalmente le tue facoltà motorie. Ti auguro di ritrovare il tuo pacchetto, ragazzo"
"Grazie per l' aiuto, Doc. Me lo ricorderò" gli dissi, porgendogli lo zoccolo con il PipBuck. BoneBrew lo raccolse con un sorriso, agitandolo energicamente.
"dovere, figliolo; e ricorda, se ti sparano ancora in testa, se ti spezzi una gamba, respiri dei gas tossici o vieni irradiato dall' energia magica, non esitare a passare da me. Solo, la prossima volta non sarà gratis" mi disse, ammiccando. Si avvicinò trottando alla porta d' ingresso, accendendo il suo corno e avvolgendo il pomello della porta nel suo campo magico.
"Visto che a quanto pare non è ancora successo, ti do il mio personale benvenuto" mi disse, spalancando di scatto la porta "Nella Zona Contaminata dell' Apple-Have!" e la luce ci investì, abbagliandomi.

Nuova nota: Benvenuto a Shimmery Hills!
Primi tratti della Zona Contaminata dell' Apple-Have:
Veloce come un proiettile: la tua ombra non ti sta dietro, non fai nemmeno in tempo a estrarre la tua pistola che hai già sparato. Inoltre premi il grilletto della tua arma a uno zoccolo più velocemente del 25%. Però non è detto che colpirai il bersaglio.
Addestramento da puledrino pegaso della Nuova Repubblica Lunare: lo sapevi che la NRL ha progettato armi impugnabili con le ali? Senz' altro utile per un pegaso come te! Sei anche più atletico e furtivo del 30%
Zona Contaminata Equestre Radioattiva: Beh, che vita è senza qualche stranezza? Sei la creazione di un giocattolaio intrappolata in una sfera di cristallo; a parte scherzi, hai il 5% in più di probabilità di eseguire un colpo critico. Il 50% delle volte.
   
 
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