A tutto reality/Total Drama, 'Niente si potrà aggiustare.' di Black Cherry su EFP Fanfiction

Niente si potrà aggiustare.

“La famiglia non l’ho sfasciata io, ma

sono quella che ci sta andando di mezzo.”

-Tumblr

“Hai mai guardato negli occhi un bambino

con i genitori separati o senza uno dei due?

È come se fosse un po’ più grande degli altri.

Un po’ più grande dei grandi.”

-Tumblr

***

-Tesoro devo dirti una cosa- disse, posando delle valige sull’uscio di casa, una donna di mezza età rivolta a una bambina di otto anni con lunghi capelli neri e dei bellissimi occhi verdi.

-Dimmi mamma- squillò la piccola con la gioia negli occhi che, magari, sperava di essere portata in un parco giochi per conoscere nuovi bambini oppure andare a mangiare un gelato.

-Io e papà staremo separati per un po’, andrò a fare una breve vacanza a casa dei nonni, ma tranquilla non cambierà niente, ti voglio bene Eva.- dopo averle dato un dolce bacio in fronte ed avere salutato la figlia, prese le valige e uscì da quella casa.

La bimba iniziò a non vedere più niente a causa delle lacrime che premevano per uscire, appannandole la vista. Il cuore sembrava che stesse per esplodere, talmente batteva forte. “Non cambierà niente” aveva detto sua madre, invece secondo lei sarebbe cambiato tutto.

Eva si svegliò di soprassalto, aveva fatto quell’incubo, di nuovo.

Si sentiva così sola e arrabbiata.

Era da sei anni che non vedeva sua madre e suo padre era assente da altrettanto tempo.

Era cambiata. Non era più la bambina innocente e gentile di una volta, ora era cresciuta ed era furiosa.

La sua rabbia, di giorno in giorno, cresceva.

Come avevano potuto i suoi genitori abbandonarla cosi?

Non si fidava più di nessuno, non voleva più stare con nessuno e di conseguenza non cercava più nessuno, aveva imparato ad essere autonoma.

Aveva solo otto anni quando le era crollato tutto il mondo addosso.

Perché era successo solo a lei e non anche agli altri? Cos’aveva di così sbagliato?

Gli altri ragazzi li odiava e, di conseguenza, loro odiavano lei a causa del suo comportamento scontroso e del suo carattere facilmente alterabile.

Perché quando faceva gli spettacoli a scuola, vedeva i genitori dei suoi compagni orgogliosi dei loro figli, mentre dei suoi non c’era neanche l’ombra?

Perché non aveva una famiglia unita e felice come vedeva nei film?

Le dicevano: “Stai tranquilla che col tempo tutto passa”, ma non passava proprio nulla.

Quando il “ per un po’ ” di sua madre sarebbe finito? Doveva ammettere che le mancava. Sarebbe mai tornata da sua figlia?

Perché non poteva passare le feste con la sua famiglia?

Perché non poteva essere felice?

Lei cos’era? Frutto dell’amore o uno sbaglio?

Le ferite di Eva, in sei anni, erano diventate cicatrici che, ogni tanto, si riaprivano.

Perché lo sanno tutti che, anche i più duri e i più cattivi, qualche volta, crollano. Si lasciano schiacciare dai loro problemi e dal loro passato.

Così, una volta ogni tanto, si chiudeva in bagno e piangeva, sfogava tutte le frustrazioni e le paure.

Lei era solo una bambina, era troppo piccola per vivere tutto questo e allora è dovuta crescere in fretta, fredda e realistica.

Ormai quello che è stato fatto è stato fatto. Niente potrà tornare come prima.

Niente si potrà aggiustare.

Angolo Autrice:

Beh sta storia dovevo scriverla.

In questo modo mi sono leggermente sfogata.

E' una situazione molto delicata questa.

Ho usato Eva come personaggio perchè ho provato

a capire la causa di questa sua rabbia.

Ovviamente se c'è qualche errore ditemelo e se vi

va datemi anche un vostro parere ^^

In ogni caso ringrazio Courtney_Nihal_Barlow

per avermi dato l'idea di creare una nuova serie :*

Rage&Love

-Cherry