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Autore: Bab1974    31/08/2015    0 recensioni
Drarry.
Si inizia con Harry che decide di fare outing con parenti e amici. Riuscirà il nostro eroe, dopo aver sconfitto il Signore Oscuro, a sopravvivere all'ira funesta di Ron, che vuole vendicare l'onore della sorella?
Spero che come inizio sia intrigante. E' la mia prima ff. Più avanti, nel caso modificherò questa intro.
Segue: Draco vuole vendicarsi i un affronto subito da Harry e quando lui si dichiara, decide di aprofittarsene.
Cosa avrà in mente il perfido Serpeverde? Ma... se poi se ne dovesse pentire?
Genere: Commedia, Fluff, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Draco/Harry, Ron/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Capitolo 12-Chi è causa del suo mal pianga se stesso Salve salvino, gente! Chi non muore si rivede, potrebbe essere la giusta frase per questa mio nuovo capitolo della fic dopo tanto tempo. Vi avverto che in questo capitolo rivelerò il nome dell'amato di Astoria. Pensavo di tenerlo segreto un altro po', ma dopo tre anni di blocco, in cui questo capitolo è rimasto a metà, l'unica idea che mi è venuta per continuare è stata appunto questa. Vi rimando alla fine del capitolo e a eventuali note.


Capitolo12 - Chi è causa del suo mal, pianga se stesso



La mattina seguente, le prime due ore dopo la colazione, i Serpeverde avevano una noiosissima lezione di storia della magia. Sapevano che non ci sarebbe stata fine a quella tortura. Se il professor Ruf non era stato fermato dalla morte, nulla poteva farlo.
Draco, che si era svegliato con un gran mal di testa, decise di scendere a fare colazione, solo per controllare i movimenti di Astoria. Non che importasse molto se era innamorata o no di qualcun altro. Ma ormai era veramente curioso di sapere chi poteva averle rapito il cuore.  La maggior parte delle volte era completamente lucida, ma avvertiva dei momenti in cui la sua mente era altrove, e dal suo sguardo si capiva che amava. Ogni tanto lanciava un'occhiata verso il tavolo dei Grifondoro. Harry, se non era occupato a grattarsi (Eh sì, stava cominciando la fase critica), lanciava messaggi a Terry Boot, il quale rispondeva. Capì che avevano entrambi la stessa ora buca e che si sarebbero incontrati. Draco fremeva, ma non poteva fare nulla al momento. Cercò di concentrarsi su Astoria. All'arrivò dei gufi il suo viso si illuminò. Poi quando il gufo striato lasciò il suo pacchetto, gli parve euforica. Nascose la pergamena senza leggerla. 
Seguirono le due ore di lezione di storia della magia, durante le quali Draco si era addormentato, dopo aver preso una pozione per il mal di testa. Nessuno ci faceva caso, men che meno il prof. Capitava spesso che qualcuno si addormentasse alle sue lezioni. Succedeva anche quando era vivo: la sua voce aveva un che di soporifero.
Draco uscì dalla lezione rinfrescato. Dopo avrebbero avuto due ore vuote, ma si era ridotta ad una poiché la seconda era occupata dalla prima lezione di Babbanologia.
Durante quella che sarebbe dovuto essere una sessione di studio, nella biblioteca della scuola, Draco notò che Astoria scriveva su una pergamena. Poi la ripiegava, scriveva l'indirizzo e l'infilava in borsa. Era arrivato il momento giusto.
"Astoria, non credi che sia venuto il momento di parlare con Pansy? Prima è, meglio è." le consigliò Draco.
La ragazza gli dette ragione e si alzò in cerca di Pansy, lasciando al biondo modo di agire. Appena vide le ragazze allontanarsi sottobraccio, si buttò sulla borsa di Astoria e le rubò la pergamena. Non ebbe voglia di fare un altro incantesimo duplicante. La prese e la nascose. Voleva vedere come reagiva Astoria nel temere di averla persa. Poi cominciò a studiare. Era da un po' che non si concentrava tanto sullo studio. Cercava di non pensare alla pergamena che aveva nascosto sotto la divisa scolastica, a Harry fra le braccia di quel demente di Terry Boot. -Non ci pensare, non ci pensare, non ci pensare- ripeteva in continuazione come un mantra.
Blaise cercava di distrarlo. A sua volta cercava di non pensare che Astoria stava dicendo a Pansy che era innamorato di lei. In pratica tentavano di supportarsi a vicenda.
Passarono almeno una ventina di minuti. Dopo questo periodo di tempo le ragazze tornarono. Astoria fece l'occhiolino a Blaise, mentre Pansy si sedette seria, senza proferire parola. Né Draco, né Blaise capirono cosa era successo, ma con lo sguardo Astoria li assicurò. Fece poi segno a Draco di seguirlo.  Questo capì che era il momento per i due di chiarirsi. Prese le sue cose con una scusa e si allontanò con quella che era ancora la sua fidanzata.
"Tutto fatto. Ci è rimasta male, perché Blaise non ha avuto le palle di dirglielo lui stesso, ma credo che la cosa non le dispiaccia. Anzi, forse sperava in qualcosa del genere." Disse Astoria.
"Quindi non lo ha mai baciato perché...  ci teneva?" chiese Draco, stupito.
"Già. Noi donne siamo complicate, soprattutto nelle questioni di cuore." Dichiarò Astoria, come se fosse una verità.
"E tu? Non sei complicata?" Chiese Draco.
"Né più, né meno di qualsiasi altra donna. Solo che io ho già trovato l'amore." lo baciò con tenerezza sulle labbra, poi come colta da un improvviso pensiero frugò nella borsa. Non trovò più la lettera che aveva scritto. Frugava con le mani che le tremavano e Draco ebbe la sensazione che stesse per piangere.
"Astoria, hai perso qualcosa?" chiese il biondo, fingendosi preoccupato per lei.
"Non... non trovo più la lettera che dovevo spedire ai miei. Mi... mi deve essere caduta, da qualche parte." Pareva questione di vita o di morte.
"Non c'è bisogno di agitarti in questa maniera. Al massimo la riscriverai. Vuoi che intanto ti aiuti a cercarla?" si propose Draco.
"No, no, non serve. Tu torna pure in sala comune, io do un'occhiata in giro. E se non la trovo farò come mi hai detto tu e la riscriverò. Scusami se ho reagito in maniera esagerata, ma non ho mai perso nulla in vita mia, non ci sono abituata. Tu vai, ti raggiungo prima che arrivi l'ora di Babbanologia." Non vedeva l'ora di liberarsi di lui e visto che la cosa era reciproca...
"Allora ci vediamo dopo." E la lasciò andare. Pensò di correre nella sua stanza per leggerla con calma, poi capì che doveva restituirgliela, se voleva poi richiamarla senza problemi. La aprì e la lesse, per poi copiarla alla meno peggio a mano. La ripiegò con calma e ritornò in biblioteca anche lui.



Nel frattempo in biblioteca...
Blaise era più taciturno che mai. La reazione di Pansy era ... strana. O meglio, poteva capire che ce l'avesse con lui, ma preferiva che reagisse in qualche maniera piuttosto che fare finta niente. Capì che, per una volta, doveva essere lui a prendere il coraggio e parlare dei suoi sentimenti.
"Mi dispiace." esordì dopo un profondo sospiro "Lo so che avrei dovuto parlartene prima, ma pensavo che fossi ancora innamorata di Draco e che non mi avessi mai baciato perché mi ritenevi un amico e nient'altro." Sperò che come scusa bastasse per come si era comportato in quel momento.
"Quindi anch'io sono entrata a fare parte di uno dei piani?" chiese seria "E dimmi? A che numero siamo arrivati?" s'informò la ragazza.
Blaise si scoprì a ridere e scosse la testa.
"Non lo so, ho perso il conto. Che ne dici, vorresti essere la mia ragazza? Scommetto che bacio meglio di Theo e Potter."
Pansy cominciò a sogghignare.
"Blaise, se baciassi peggio di loro due, saresti davvero penoso, per usare un eufemismo." Si toccarono le mani attraverso il tavolo. Pansy non era, come al solito, assatanata e ansiosa di saltargli addosso e lui pensò che fosse un buon segno.
Furono interrotti da Astoria, che tornava per frugare in ogni luogo per cercare qualcosa.
"Scusate se vi disturbo, fate finta che non esista."
"Hai perso qualcosa?" chiese Pansy con voce dolce. Astoria la fissò in voltò: non l'aveva mai vista così... stranita. All'improvviso si chiese se anche lei aveva quella faccia quando pensava al suo innamorato. Sperò che Draco pensasse che fosse per lui che la sua mente ogni tanto si estraniava. Doveva trovare quella pergamena a ogni costo. Anche se era stata cauta, pensando a ogni evenienza, e non aveva scritto il nome a cui la doveva spedire, le parole che vi erano scritte non davano adito a dubbi.
"Allora, l'hai trovata?" chiese la voce di Draco, appoggiandosi alla sedia in cui era seduta Pansy, che era la stessa in cui prima stava Astoria, facendo scivolare la pergamena dietro la schiena della ragazza. Astoria scosse la testa, sentendo il colore andarsene dalla faccia.
"E voi, piccioncini?" continuò, fingendo che la pergamena non fosse nulla d'importante.
"Non male, anche se mi scoccia che venire a sapere di fare parte di uno dei piani." Spinse la voce sull'ultima parola, sapendo di averne un'altro in atto in quello stesso momento. Stringeva ancora la mano a Blaise che da parte sua era al settimo cielo.
"Ehi, piuttosto che tubare, alzatevi, abbiamo la prima lezione di Babbanologia. Credete che una pozione per tirare su il morale possa essere un espediente ignobile?" Tutti risero di cuore, anche Astoria accennò a un sorriso.
Pansy si alzò e Astoria vide la pergamena sulla sedia .
"Oddio, eccola qui." Ci si buttò sopra come se fosse un'assetata nel deserto, poi osservò come un'assatanata verso i suoi compagni "Faccio ancora in tempo a spedirla, senza tardare?"
"Se corri."
La ragazza non se lo fece ripetere due volte e corse, rischiando di scivolare, verso la guferia della scuola che era più vicina della sua stanza e della sua gufetta Lussy.
"Ti aspettiamo davanti all'aula di Babbanologia." le gridò dietro Draco.
"Non so se ho mai visto uno scatto del genere." commentò Blaise "Hai letto la pergamena?"
"Di più, l'ho ricopiata." e gliela sbatté addosso. Il moro la prese, la lesse e poi la porse a Pansy.
"Wow, se è innamorata. Sarei proprio curiosa di sapere chi ispira sentimenti tanto profondi in quella sanguisuga." commentò lei.
"Fra poco lo sapremo. Spero che non abbia messo un luogo senza specificarne il nome."
"Uhm, non credo, anche se sono sempre stati attenti a non mettere un mittente, sono certa che non avranno mai pensato che qualcuno potesse controllare l'indirizzo dei gufi in uscita."
"Fra poco lo vedremo." Draco si avviò e corse anche lui per piazzarsi fuori dal luogo in cui i gufi stavano per uscire. Appena vide l'animale uscire, usò Accio e richiamò la pergamena che arrivò sana e salva fra le sue mani. Lesse l'indirizzo e il nome ed ebbe un moto di disgusto.
"Oh, Merlino, uccidimi." borbottò "Come può preferire quello a me!"
Non aveva tempo per altro e raggiunse di corsa Pansy e Blaise che lo attendevano davanti all'aula. Aveva il fiatone e non sapeva come rispondere alle domande dei due amici.
"Almeno ci puoi dire se hai scoperto chi è l'innamorato di Astoria?" Annuì e anche se il fiato gli era appena tornato non poté aggiungere altro. La sua fidanzata, almeno per il momento, era allegra per essere riuscita nell'intento.
"Sono arrivata in tempo? Fiuu, non avrei fatto una bella figura con la professoressa Weasley. se avessi tardato."
"Già, e tu ci tieni molto a fare bella figura con lei, vero?" chiese sarcastico Draco.
"Per Morgana, la smetti di remare contro? Non capisco perché TU non ci tieni per nulla alla tua Casa!"
Fece un giro su se stessa e entrò a testa alta nell'aula, pronta alla sua prima lezione di una cosa di cui non le sarebbe importato una cippa, se non fosse che ne era costretta e se non fosse che... uff, meglio se non ci pensava.
"Sei stato davvero stronzo. Da quando usi un tono così irriverente con lei? Deve essere col del fatto che ti sei scoperto gay." lo rimproverò Pansy.
"No, ho solo scoperto di chi si è innamorata e si è abbassata di colpo la mia stima per lei."
"E chi sarà mai? Ti ricordo che tu hai una cotta per il Golden Boy, che detto tra noi di dorato ha davvero poco." lo sfidò ancora la ragazza "Il peggio che gli può capitare è di avere una cotta per Lenticchia, ma non può essere lui, essendo a Hogwarts."
"Però ci è molto vicino." sorrise Draco, senza aggiungere altro. Lasciò i suoi amici con un palmo di naso a rimuginare su quelle parole e raggiunse Astoria.



L'aula era molto animata. L'idea che i Serpeverde facessero lezione di Babbanologia, aveva attirato un sacco di curiosi e Molly non era sicura di facerla a tenere a bada tanti ragazzi, anche dopo l'esperienza con i suoi figli. Appena entrata in sala si fece silenzio e, a parte qualche risatina nervosa,  non ci fu un movimento da parte dei Serpeverde.
"Buongiorno a tutti." La classe rispose prontamente al saluto "Da oggi è partita la prima lezione di punizione per i Serpeverde, o almeno per una parte di essi. Gli altri li vedrò nelle prossime ore e nei prossimi giorni. Spero che la lezione vi appaia meno noiosa, stupida e inutile di ciò che pensate. Detto questo passiamo al proverbio di oggi. Chi è causa del sul mal, pianga se stesso. Qualcuno di voi mi può spiegare il suo significato?"
Astoria alzò un braccio, da brava studentessa.
"Greengrass, mi dica la sua interpretazione." accondiscese Molly.
"Per la mia idea è molto semplice. Ciascuno deve essere cosciente delle proprie azione, perciò se da ciò che uno fa ne riceve danno, non può incolparne gli altri."
"Sembra creato apposta per te." sussurrò Blaise a Draco che gli mostrò la lingua.
"Esatto, cinque punti a Serpeverde. Sono contenta di vedere che vi applicate. Ora continuiamo. Oggi parleremo del telefono. Un oggetto che i Babbani usano per comunicare tra di loro. Questo è uno dei più antichi strumenti di contatto a distanza. Prima c'era il Codice Morse, ma non tutti erano in grado di comprenderlo. Qualcuno di voi si vorrebbe presentare come volontario per un piccolo esperimento?"
Nessuno alzava la mano, perciò Molly cominciò a studiare i volti per chiamare qualcuno lei. La voce di Astoria si fece sentire ancora, fra lo stupore degli appartenenti della sua Casa, o almeno alcuni.
"Potrei venire io?" propose timidamente.
"Con piacere signorina. Lei vuole proprio tenere alto il buon nome della sua Casa, complimenti."
"Faccio quello che posso."
Si sedette in un tavolinetto accanto a un aggeggio strano che non aveva mai visto e attese istruzioni.
"Quello è il telefono. Appena trillerà, lei dovrà prendere in mano la cornetta, quell'affare appoggiato sopra e dire Pronto. Crede di riuscire a farcela?"
"Ci provo." disse alzando le spalle.
"Brava questo è lo spirito giusto. La mia assistente, nella stanza attigua, lo farà suonare, così sentirà la sua voce senza averla vicina e senza bisogno di strillare."
L'esperimento proseguì, ma Pansy non era in vena di seguire la lezione tacendo.
"Come è ossequiosa. Sembra che voglia diventare la cocca della prof." commentò malignamente.
"Vuole solo fare colpo su quella che potrebbe essere la sua futura suocera"
"Allora è sicuro che sia uno dei rossi Weasley, il suo innamorato? L'unico single era Charlie, lo studioso dei draghi, ma penso che sia un po' troppo grande per lei."
"No, alla festa alla Tana, nome adatto per casa Weasley, poiché assomigliano a qualche specie di animali, ho visto che si è fidanzato pure lui,. Ora che mi ricordo l'unico che non era accompagnato da nessuno e che ha parlato tutto il tempo con Astoria è Percy Weasley." e mostrò agli amici la pergamena con il suo nome.
"Quello con gli occhiali di corno? Bleah, credo che si sia scelto il peggiore della covata." La smorfia di Pansy fece ridere i due compagni. "Ma come mai l'ha spedita al Ministero della Magia?"
"Suppongo che non volesse che la sua famiglia scoprisse la tresca." fu il pensiero di Draco. "Con il fatto che è il Primo Ministro della Magia, fintanto che non ne sceglieranno uno definitivo, potrebbe avere la possibilità di riceve la posta senza dare spiegazioni."
Intanto osservavano mentre Astoria ridacchiava innervosita con quella cosa in mano e parlava al qualcuno che non era presente. O meglio strillava. Più di una volta, bonariamente, la prof le aveva rammentato che non doveva farlo, ma sembrava istintivo. Alla fine sembrò aver capito e cominciò a parlare con tono normale.
"Questo telefono è davvero straordinario." fu il suo commento alla fine dell'esercizio "I Babbani sono davvero ingegnosi."
"Sei stata davvero brava e disponibile, complimenti. Altri venti punti a Serpeverde."



Astoria tornò al suo posto baldanzosa.
"Allora, come sono andata?" chiese a Draco con un sorriso.
"Bene... credo. Suppongo che i punti che hai fatto vincere alla nostra Casa dimostrino che la prof ha apprezzato il tuo sforzo." fu il commento di Draco.
"Di questo passo diventerai la sua allieva preferita, anche se di una Casa che non gli è consona. Ho sentito dire che era una Tassorosso." Pansy fece una smorfia, come per dire Che schifo.
"Pansy." disse seria, richiamando la compagna e mettendo una mano sulla spalla di Draco "Abbiamo già chi rema contro, non ti ci mettere anche tu, o finisce che riammetteranno le torture fisiche solo per noi."
La ragazza impallidì e tacque: Astoria era davvero tremenda quando si trattava di terrorizzare le persone.
"Seguiamo la lezione in silenzio. Devo ammettere che è stato divertente, anche se mi sta fischiando un orecchio e Hermione Granger non ha fatto che parlarmi male di te, caro tesoro, dall'altra parte della cornetta. " commentò rivolgendosi a Draco.  Il ragazzo stringeva i denti e solo per poco non le rinfacciò la scoperta del suo pessimo gusto in fatto di uomini. "A quanto pare la prof la sta usando come assistente, poiché, nonostante abbia perso l'intero anno scolastico, è molto più avanti di chiunque in questa scuola. Mi chiedo se sarebbe così coccolata, se non fosse fidanzata con suo figlio."
"Sei invidiosa, forse?" le chiese Draco, lasciandola un attimo in sospeso. La vide irrigidirsi e tendere l'orecchio in una frase che le facesse sperare che nessuno avesse capito di chi era innamorata "Non preoccuparti" aggiunse il suo ragazzo, che non aveva fretta di smascherarla "di questo passo lo diventerai tu."
Astoria sospirò rassicurata e si mise sull'attenti.
"Dovresti ringraziarmi per gli sforzi che faccio per mantenere alto il nome della nostra Casa e smettere di trovare occasioni per affondarlo definitivamente. A parte questo, se lo desidero, posso dare il meglio di me in qualunque campo."
Draco non aggiunse altro e pensò come l'avrebbe presa se nei giorni seguenti, quando il suo amore le avrebbe detto di non aver mai ricevuto quel gufo. Pensava ciò, mentre la preside McGranit spalancò la porta dell'aula senza farsi annunciare.
"Lezione sospesa, potete lasciare la stanza e fare ciò che più vi aggrada. Molly!" esclamò verso la prof "Hanno spedito un gufo speciale. Fleur sta per partorire, puoi andare da lei. L'Elfo Domestico ti sta già aspettando."
Molly si scusò, salutò gli allievi e corse via, dopo averli salutati frettolosamente. La preside, che al momento dell'avviso era impegnata in una lezione di Trasfigurazione, lasciò liberi i ragazzi, ricordando però, chi era interessato, che al ritorno della professoressa Weasley ci sarebbe stata una cerimonia di commemorazione per la compianta professoressa Charity Burbage. Osservò un attimo la zona dei Serpeverde, soprattutto Draco Malfoy. Sapeva che era stato lui il primo a raccontare, dopo la morte di Voldemort, la fine della donna, uccisa dal Mago Oscuro e poi data in pasto a Nagini. Per questo era contenta che il ragazzo fosse tornato a Hogwarts e si era stupita del suo comportamento. Perciò, nonostante fosse certa della sua colpevolezza, aveva ammirato il contegno con cui tutti gli appartenenti alla Casa verde argento si erano presi la punizione per lui. Il suo sorriso tranquillo trasfigurò in una smorfia di orrore quando vide il ragazzo scivolare sotto il banco, dopo aver vomitato l'anima.



Aveva vomitato anche quella volta, Draco, mentre era davanti a coloro che erano giunti a interrogarlo e aveva raccontato ciò che sapeva sul Signore Oscuro. Per tutto l'interrogatorio era rimasto triste e dimesso, ma non aveva battuto ciglio. Rammentare l'episodio ancora fresco della morte di un'insegnante che a mala pena  ricordava durante gli anni passati a Hogwarts, lo aveva scosso fino in fondo all'anima e, mentre raccontava tutto nei particolari, l'ultimo pasto era finito sul pavimento.
Lo stesso era accaduto in quel momento. La colazione di Draco sul pavimento e lui che ci finiva sopra, mezzo svenuto. Tutti lo soccorsero, compresa la preside e, nel momento concitato, nessuno si accorse di una pergamena che era rimasta a terra. Lo portarono nell'infermeria.
Hermione Granger, uscendo dallo stanzino in cui si era rinchiuso per eseguire l'esperimento con il telefono, messa al corrente di ciò che era successo, pensò bene di mettersi a pulire. Fu così che trovò la pergamena diretta a Percy e, incuriosita, la mise in una tasca della divisa scolastica. L'avrebbe letta assieme a Ron e a Harry, sperando che fosse una maniera per fargli passare il tempo senza pensare al prurito, che peggiorava di mano che guarivano le ferite.




Bab's creek
Ok, commentino, ino, ino.
Come avrete già capito, questo capitolo è stato un parto durato tre anni. Mi dispiace aver lasciato questa fic incompiuta per tanto tempo, io per prima odio le cose lasciate a metà, ma, ogni volta che tentavo di rimetterci mano, il vuoto era l'unico mio compagno. Non aggiornerò tanto spesso come facevo una volta, che in due mesi ho postato 12 capitoli, scrivendoli tutti exnovo, poiché sono impegnata in alcuni contest con il forum di EFP, ma cercherò di impegnarmi per non interrompere ancora così a lungo.
Non commento le recensioni di tre anni fa, spero solo che chi seguiva lo faccia ancora. Come avrete capito nessuno ha indovinato chi fosse l'AMMore di Astoria. Chiedo anche perdono, non sapevo ci fosse un divieto per queste specie di concorsi, che posso istigare recensioni senza merito. Starò più attenta d'ora in poi (oltretutto non è che abbia ricevuto una marea di risposte, quindi nulla di fatto).
Spero che la coppia non vi sembri troppo assurda, l'ho usata anche in altre fic, giusto per appioppare Astoria a qualcuno (e visto che non mi ricordavo il nome della moglie di Percy ne ho approfittato).  Dovrei anche prendere in considerazione l'idea di revisionare i capitoli precedenti, giusto per eliminare qualche errore di distrazione che ho notato rileggendo la fic e qualche altro di concordanza con la storia, tipo che ho fatto diventare Percy Ministro della Magia Provvisorio e non l'ho neppure accennato nei capitoli passati. Nei prossimi capitoli quasi certamente il pov tornerà dei Grifoni, ormai ho esaurito l'argomento Serpi e i piani sono stati tutti risolti, in una maniera o nell'altra.
Detto questo ringrazio semplicemente chi mi lasciò le recensioni all'ultimo capitolo. Grazie a Vane xx, Haidee, Tatydanza (che fine ha fatto la tua Drarry!?! )e JulyenneDark.
Ciao e al prossimo capitolo (giuro che ci sarà!).

  
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