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Autore: CharmCastello11007    31/08/2015    1 recensioni
In questa fanfiction Peeta compra un diario che lo accompagnerà tra sventure, pestilenze, figure di cacca e soprattutto, e dico soprattutto, ricoveri in ospedale. Serve a sdrammatizzare tutte le tragedie dei libri, a vedere evolversi la nuova Panem e a dare spazio agli altri personaggi di cui non conosciamo il destino. Può contenere lievi crossover e riferimenti ad altre saghe, ma sono lievi. E' ambientata dopo Mockingjay, ma prima dell'epilogo. Pubblico i capitoli di questa storia anche su un altro sito.
Genere: Demenziale, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Haymitch Abernathy, Katniss Everdeen, Peeta Mellark, Sae la zozza, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Mi sveglio sentendo la sveglia (ahahaha, giochi di parole lol). Suona parecchio forte, ma solo io la sento. Emette un suono che solo le mie orecchie possono inviare al cervello (è costata 50 dollari, ma farei di tutto per non svegliare Katniss perché mi piace guardarla dormire per quindici minuti prima di alzarmi). 
Spengo l'allarme. Sono le 6:30, quindi ho quindici minuti (giochi di parole, siiiiiii) prima di andare a prepararmi.
Guardo Katniss molto intensamente. Molto intensamente. Senza sbattere le palpebre. Anche se gli occhi mi diventano rossi. Sento che potrei spaccarla in due con lo sguardo e quindi smetto. Le do il solito bacino mentre dorme e mi alzo. Mi dirigo verso il bagno e mi infilo subito nella doccia. Mi manca il pannello da cento pulsanti del centro di addestramento, ma non si può avere tutto. Seleziono a mano la combinazione: bagnoschiuma al profumo di pane appena sfornato, shampoo ai biscotti cioccolatosi, balsamo abbinato, olio idratante e acqua bollente!!! Così esco dalla doccia con la pelle bollente, morbida e vellutata, capelli liscissimissimi e profumo come se fossi appena uscito dalla panetteria. Metto l'accappatoio rosa del coniglietto Supercarotino (un cartone bellissimo che ho scoperto da poco che parla di un canguro che si crede un gatto che si crede un coniglio e che fa il detective con crisi di identità) e mi lavo i denti con il dentifricio alla menta più bruciante di Panem. Completo l'opera con due litri di collutorio che mi lascia un alito decisamente artificiale (tipo plastica e gomma fuse e solidificate che sono coperte di frutti di bosco). 
Ora sono un biscotto vivente! Esco dal bagno e apro l'armadio della camera. Oggi indosso un paio di mutande della Iuve, che sarebbe una squadra di calcio, ovvero uno sport stupido che le persone stupide di diversi secoli fa giocavano. Le ho comprate quando non ce n'erano altre al supermercato. Io volevo quelle rosa pelose! 
E poi metto Jeans, una maglietta blu, scarpe Ogan (una marca di scarpe di merda che piace a tutti solo perché costano molto) e mi stendo giusto un velo di trucco per non far notare le imperfezioni della pelle... Quelle cose disgustose.
Non vedo l'ora che arrivi la stagione autunnale, così potrò sbizzarrirmi con sciarpe, giubbotti e altre cazzatelle! Prendo l'anello dal comodino e lo infilo al dito, do un ultimo bacio a Katniss e filo giù. Indosso la giacca nera che appendo sempre all'entrata, prendo le chiavi e apro la porta. Esco e mi dirigo verso la via principale. Il sole si è alzato da poco e fa ancora un po' freddo. 
Arrivo alla stazione più vicina al Villaggio e infilo 25 centesimi nella colonnina. Mi posiziono sulla piattaforma e aspetto. Dopo circa cinque secondi vengo immobilizzato e sfreccio velocemente sul percorso magnetico. 
Ah, giusto! Voi non lo sapete... Hanno iniziato a diffondersi i cosiddetti percorsi magnetici nei distretti: degli addetti installano queste strisce metalliche che formano un percorso per le strade che grazie a delle forze magnetiche trasportano le persone da una stazione all'altra. È comodo se hai un impegno urgente o devi fare qualcosa in fretta... O se vuoi dormire di più. In pochi minuti percorro diversi chilometri fino ad arrivare in città. La panetteria è poco distante. 
In cinque minuti sono già dentro. Accendo le luci, scaccio gli ibridi immaginari con dei coltelli immaginari e accendo i forni. 
Metto la divisa da fornaio e inizio a impastare... Mmmh, sì! Impastharheeeeeeeeeeee...
Quando entrano Cece e Jessica aspiro la bava indietro.
Sono una coppia di fidanzate del sud del distretto. Si sono trasferite a nord perché sì. 
Sono un bell'acquisto! Ci sanno fare con i biscotti.
-'Giorno capo- dice Jessica.
-Anche a te Jess- dico rimettendomi a impastare.
-A Cece manca la voce, oggi non so se può servire i clienti- dice Jessica.
Cece fa una faccia dispiaciuta e io dico -Oh, tranquilla. Un mio amico è un senza-voce e riesce a parlare benissimo... Cioè, a farsi capire-. Penso a Pollux. L'ultima volta che ho visto lui è Cressida è stato al matrimonio, chissà cosa fanno ora. Comunque li shippo alla morte!
 
La mattina passa lenta e arrivano anche Spencer e Aria e Emili e Hanna... No aspetta, ho sbagliato fandom. Intendevo che arrivano anche Steve e Peter.
Alle 7:30 facciamo colazione e ci abbuffiamo di cornetti al cioccolato, alla crema e alla marmellata. Perché? Perché noi possiamo! Sollevare sacchi di farina ci impedisce di diventare ciccioni obesi. 
Faccio in tempo a scolarmi un bicchiere di succo d'arancia che arriva Nicole, una donna europea appena arrivata a Panem che fa la ricercatrice Danone, una marca di Yogurt lassativi.
-Bonjour Peeta! Ehm... Scioè buongiorno Peeta- dice sedendosi al bancone. 
-Oh, non c'è bisogno che ti corregga! Il francese non va cancellato, come nessuna lingua. Il mondo è bello perché è vario- dico.
Nicole arrossisce.
Mentre sorseggia il suo bicchiere di latte parliamo un po' dei progressi delle sue ricerche.
-Pensa! Grazie al nuovo Activia potresti mangiare, digerire ed espellere anche la tua gamba sintetica!- dice.
-Oh mio dio! Grazie a voi di Danone si potrebbero salvare delle vite!- esclamo.
-Lo so- dice con un'espressione soddisfatta.
 
A mezzogiorno prendo un po' di pane alle olive e saluto tutti.
Oggi è il turno di Steve di restare in panetteria per pranzo.
Sfreccio verso casa sul percorso magnetico e quando entro trovo Katniss che legge dei fogli di carta.
-Ciao- dico.
-Ciao- risponde guardandomi.
Appoggio il pane sul tavolo.
-Mmm... Olive?- chiede annusando.
-Esatto- rispondo.
-Cosa sono?- le chiedo indicando i fogli.
-Cercavo un lavoro per il distretto, ma dicono che "non possono assumermi per l'instabilità mentale"- risponde.
-Pensano che metterai bombe nelle nuove case per gli immigrati?- chiedo.
-Forse- risponde sorridendo.
-Ma tu in realtà sei normale- dico abbracciandola.
Ripenso ai primi mesi dopo il ritorno da Capitol City. Beh, tra stare seduta tutto il giorno davanti al fuoco e cercare un lavoro c'è differenza...
Le nostre labbra si incontrano.
-Loro non lo sanno- 
-Ma io lo so. Vieni in panetteria- 
-Sei sicuro?- 
-Se lavoriamo insieme staremo bene. Non ce la faccio più a vederti così poco- 
-Anche io voglio passare più tempo con te. Ma non voglio disturbare gli altri. Pensa se brucio tutto il pane in una volta... Che casino-
-Ti ricordo che l'ultima volta che ho bruciato il pane ti ho salvato la vita-
-Ma...-
-Se Ragazza di Fuoco e Ragazzo del Pane si uniscono si forma un toast-
Katniss ride. -E quindi?-
-I toast piacciono a tutti! E poi fanno bene...- dico e ridacchio anche io.
-Ma sarebbe meglio se andassi anche nei boschi a prendere la frutta, così il fuoco non brucerà il pane e potremo fare la marmellata per i toast- 
Scoppiamo a ridere.
Dopo un minuto buono le chiedo se accetta e lei dice che va bene.
 
Sae viene per pranzo e insieme prepariamo gli pighetti... Cioè gli spaghetti (guardo troppo Peppa Pig), una bistecca vegetariana cacciata da Katniss stamattina, un centrifugato di carote, limoni e arance e una macedonia di frutta fresca. Sarebbe un pranzo perfettamente salutare, ma roviniamo tutto svuotando una bottiglia di Coca-Cola. 
-Acci se brucia!- esclama Sae.
Non l'aveva mai assaggiata.
-Non potrai mai più farne a meno...- dico.
 
Alle 15:15 io e Katniss siamo alla stazione. Ci prendiamo per mano e la corrente ci trascina verso la città.
In panetteria ci mettiamo subito a lavoro.
Katniss fa delle pagnotte semplici, ha solo bisogno di aiuto per la cottura.
Peter guarda Katniss di continuo. Sembra... Me! Quindi è così che appaio quando stalkero Katniss...
È inquietante.
Si avvicina piano piano, quasi non me ne accorgo.
In poco tempo mette una mano sulla spalla di Katniss mentre sta impastando e... Peter si ritrova steso a terra con Katniss sopra di lui che lo inchioda al pavimento e gli punta un matterello alla gola.
-Oh, scusa...- dice Katniss e si alza.
Peter inizia a piangere e Katniss sembra sentirsi in colpa, allunga una mano per cercare di confortarlo quando lui parla.
-Oh! Ho appena avuto l'onore di essere sbattuto a terra da Katniss Everdeen!- dice commosso.
-No, coso, sei serio?- dice Katniss sconcertata.
-Sì! Ommioddio! Katniss Everdeen mi sta parlando!-
-Ma...-
-Ti prego fammi un autografo!- 
-Okay, Peeta dammi la borsa...-
Prendo la borsa di Katniss e gliela passo.
Lei la apre e tira fuori una sua foto.
-Devo dedicarla a...?- chiede.
-Peter- dice Peter con un fil di voce.
Katniss firma la foto e la appoggia a terra, poi la spinge verso Peter che ci si fionda sopra con così tanta forza che sbatte e inizia a sanguinare. Si comporta come se fosse un ibrido attratto dalla foto...
Katniss è ancora inchinata e cerca di ritrarsi, ma qualcuno si butta su di lei e la sbatte a terra.
Cece la inchioda al pavimento e... Cerca di fare la chupa dance* con lei!
-Oh! Cece smettila!- dice Jessica avvicinandosi.
-Cosa le prende? Perché lo sta facendo con Katniss?- chiedo scioccato.
-Oh... È che Cece è un concentrato di lussuria e libido!- risponde.
-Falla smettere!- dico perché vedo Katniss contorcersi e urlare. Da quando abbiamo fatto quelle gite nelle arene non apprezza i contatti fisici forzati e improvvisi. Ho ancora il segno del colpo che mi ha dato quella volta che mi sono avvicinato da dietro per abbracciarla...
-Cece, smettila! Mi fai vergognare!- dice Jessica.
Poi va a prendere un rossetto e lo striscia sul pavimento tracciando una linea che parte dalla testa di Katniss e arriva alla porta sul retro.
-Cece, guarda il rossetto sul pavimento!- dice.
Cece all'improvviso si ferma e si guarda intorno. Segue la striscia fino alla porta e poi apre ed esce. Jessica chiude la porta a chiave. Sento i pugni di Cece contro la porta.
Katniss si mette a pancia in su e si siede.
-Ma cosa è successo?!- grida.
-Cece deve averti visto il sedere e non ha potuto contenere i suoi impulsi sessuali. Dopodiché l'ho distratta usando un sentiero di rossetto, che è il modo in cui le indico dove andare quando dobbiamo fare sesso. Ora devi scappare via e anche io. Cece non si fermerà finché non avrà quello che vuole o finché non arriverà un nuovo giorno, a mezzanotte quindi- spiega Jessica.
-Come?- dico.
-Cece è una ninfomane, vuole sempre sc***re e se non sc**a l'unico modo per fermarla è far finire il giorno- dice Jessica.
Capisco la gravità della situazione e mi rendo conto che posso concedere a loro due questo privilegio.
-Nel deposito di sacchi di farina c'è una botola che si apre su un tunnel che arriva a casa mia, l'ho fatto costruire con i miei soldoni dopo che siamo tornati a casa dalla rivoluzione. Vi faccio passare- dico.
Apro la porta della stanza dove conserviamo la farina ed entriamo. Poso la mano su un punto del muro vicino alla porta e compare uno scanner di impronte digitali.
Ci appoggio il pollice destro sopra e un punto del pavimento inizia ad abbassarsi.
-Su, andate!- dico.
Stanno per salire sulla pedana, ma Katniss si gira verso di me.
-Amore mio- dice e mi abbraccia.
-Katniss...- inizio a dire, ma lei mi interrompe. -Devo chieuderti una cosa.-
-Cosa c'è?- chiedo.
-Il tofu di stasera lo vuoi con il sugo o ci facciamo la zuppa?- chiede.
-La zuppa, Katniss. La zuppa.- dico.
Mi bacia a lungo, poi mi fissa negli occhi. -Tu porta i crostini.-
-Raga, si è già abbassata di mezzo metro!- dice Jessica.
-Meglio che tu vada, potresti perdere l'ascensore- dico sciogliendo l'abbraccio.
-E grazie al cazzo che l'hai detto!- dice Jessica.
Katniss mi bacia sulla guancia. -A stasera, Pagnottina.- 
Detto questo si infila dentro la botola insieme a Jessica e la pedana scende più veloce.
Dopo pochi secondi Katniss e Jessica devono aver iniziato a percorrere il tunnel perché la pedana torna su chiudendo la botola. Si mimetizza col pavimento e quando esco vedo lo scanner di impronte che sparisce.
Decido di andare a far calmare Cece.
 
*Punti da precisare*
 
*Chupa dance: rapporto sessuale.
 
*Più tardi...*
Percorro il giardino ed entrando sento delle voci.
-... E quindi ogni volta che lo fate ti violenta?- dice Katniss.
-No, a volte lo facciamo normalmente- dice Jessica.
-Peccato che oggi abbia violentato me!- dico entrando in salotto.
Katniss mi guarda e nel suo volto si disegna un'espressione scioccata.
-Oh mio dio, Peeta! Hai una pagnotta in c...
 
   
 
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