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Autore: AlekHiwatari14    01/09/2015    2 recensioni
Questa è la storia di una ragazza normale che si ritrova a traslocare ignara che sia Konoha il luogo della destinazione, ma quella città non è la stessa. Tutto è cambiato e completamente diverso da come lo conosciamo, inoltre quella ragazza scoprirà la realtà su di lei, qualcosa che non immaginava affatto. Tra mille peripezie quotidiane si ritroverà ad affrontare un avventura bizzarra e fuori dall'ordinario scoprendo pian piano le differenze tra la realtà e la fantasia che gli avevano sempre fatto credere...
PRESENTI TUTTI I PERSONAGGI DI NARUTO, INCLUSI MINATO, KUSHINA E ALTRI.
Buona lettura.
Genere: Comico, Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kiba Inuzuka, Menma Uzumaki, Nuovo Personaggio, Sorpresa | Coppie: Hinata/Naruto, Neji/TenTen, Sai/Ino, Sasuke/Sakura, Shikamaru/Temari
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto, Naruto Shippuuden
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CAPITOLO 1



?:Rita?Hai preso tutto?

Urlò mia madre mentre prendevo lo zaino e le ultime cose nella mia stanza. Questa che vedete qui davanti a voi sono io. Beh....lo so...non sono un granchè. Sono una semplice ragazza ordinaria. Aspetto semplice dai capelli castani lunghi e occhi azzurri, fisico nella norma. Non sono nulla di speciale. Si, lo so. State pensando:"Cosa ci fa vestita in quel modo?" Sono una mezza punk, dopotutto l'avreste dovuto intuire dalla treccina colorata che ho tra i capelli e gli stivali borchiati al piede.
Che ci faccio ancora qui? Beh... prendo le ultime cose e do il mio addio alla mia stanza. Quel posto mi sarebbe mancato, ma probabilmente non molto visto le mille prese in giro perchè non ho un padre e per le cose strane che cucina mia madre, che tra l'altro non è per nulla strano visto che è cibo giapponese data la nostra nazionalità in un luogo sudicio e poco colto come l'Italia, o meglio....Napoli. Ebbene si, sono giapponese, come mia madre, l'unica cosa che non so dove sono nata. Lei dice in un villaggio, ma non me ne ha mai voluto parlare. Aveva sempre da fare. Nella mia mente ho sempre pensato a mille cose e ho sempre viaggiato con la fantasia e ancora ci rido se ci penso. Come, per esempio, di essere figlia di un ninja. Lo so. E' assurdo, ma era la spiegazione che davo quando avevo 7 anni. Dopotutto non era illogico visto che riuscivo, e ancora ci riesco, a difendermi senza problemi anche non avendo avuto lezioni di karatè o di autodifesa. Non per questo mi chiamano la vipera assassina. Lo so, strano come nomignolo e lo odio a morte. Sinceramente....ripensandoci...non mi mancherà affatto questo posto. Dopotutto perchè dovrebbe mancarmi? Non ho neanche amici, tranne il cane del vicino di casa che ne sono perdutamente innamorata. Quel cane è un amore. E' un bellissimo Husky di 2 anni. Sicuramente lui mi mancherà e anche molto.

Rita:Mi mancherai, Rafael! Fa il bravo con i nuovi vicini, hai capito?

Dissi al cane mentre lo accarezzavo e lo abbracciavo con le lacrime agli occhi. Il cucciolo si alzò, mentre mi alzavo per avviarmi verso la macchina, e a momenti era più alto di me, tanto che mi abbracciò come si abbraccia un amico.

Rita:Lo so, ti mancherò. Fa il bravo.
?:Avanti, Rita. Sbrigati! Faremo tardi!

Esclamò mia madre facendomi staccare da quel cucciolone. Salii in macchina e misi la cintura e le cuffie del cellulare alle orecchie pensando:"Di nuovo, sono anni che ci trasferiamo. Che palle. Spero che questa sia l'ultima volta".
Mia madre era stranamente silenziosa, non aveva aperto bocca sul luogo in cui saremo andate e la curiosità cresceva dentro me.

Rita:Questa è la quinta volta che ci trasferiamo. 

Mormorai stanca mentre lei prendeva l'autostrada per andare chissà dove.

?:Sarà l'ultima volta. Te lo prometto.
Rita:Lo spero... piuttosto...dove andiamo adesso?

Continuai aspettandomi una risposta. Mia madre mi tolse gli auricolari e spense la radio che aveva acceso diventando molto seria.

Rita:Mamma? Cos'hai?

Chiesi non capendo cosa stesse succedendo.

?:Spegni il cellulare. Dobbiamo parlare.
Rita:Ti sento. Tranquilla. Ho tolto gli auricolari e poi...chi vuoi che mi chiami visto che non ho amici.
?:Il problema non è questo. Fa come ti dico.

Mi disse dolcemente ed io spensi il cellulare anche non capendo cosa stesse succedendo.

Rita:Di cosa mi vuoi parlare?
?:Il posto in cui andremo è molto diverso da dove siamo stati.
Rita:Mamma, lo dici ogni volta che andiamo da qualche parte.
?:Ci sono molte cose che non ti ho detto su di me, su di te......e sopratutto su tuo padre.
Rita:Mio padre?
?:Si, è ora che tu lo conosca, dopotutto hai 16 anni. Sei adulta ed è tempo di tornare a casa.

Sentendo quelle parole mi innervosii e parecchio anche.

Rita:Cosa? Come sarebbe a dire? Pensavo che mio padre fosse morto in un incidente quando avevo un anno.
?:Lo so, ti ho mentito e mi spiace, ma... l'ho fatto per il tuo bene. Se avessi saputo chi è probabilmente sarebbe successo l'irreparabile.
Rita:Quindi adesso torniamo a casa?
?:Si, definitivamente. Lì è molto diverso da come immagini, ma è anche molto diverso da qui. Tieniti pronta. Dobbiamo accellerare per arrivare.

Avvertì mentre incominciava a correre.

Rita:Mamma!! Vai piano!!

Urlai incominciando a vedere che faceva sorpassi su sorpassi ad una velocità di 200 km/h, neanche fossi entrata nel film di need for speed. Dal terrore chiusi gli occhi incominciando ad urlare vedendo la mia morte che si avvicinava, ma..non so come..accedde il contrario.

?:Siamo arrivate.

Informò tranquillamente. Aprii gli occhi e vidi dinanzi a me qualcosa di strano e incredibile. Un insegna con scritto Konoha, ma l'entrata era completamente diversa. Mi voltai verso mia madre ed essendo un otaku convinta, una nerd e una fan incallita dell'anime di Naruto, la riconobbi subito chiamandola per nome, quel nome che non ha mai rivelato a nessuno.

Rita:Hanare?!
Hanare:A quando vedo sei davvero sveglia, piccola mia. Mi hai subito riconosciuta.
Rita:Un momento....se tu sei....mia madre....allora......mio padre è.....

Balbettai scioccata pensando il peggio, ed era effettivamente così. Mio padre era Kakashi, l'uomo mascherato dal volto impenetrabile, l'uomo che nessuno ha mai visto il volto....tranne me, che a breve sarò graziata e potrò vedere finalmente sotto quella dannata maschera il volto che nessuno ha mai visto e tutti vorrebbero scoprire. Mia madre annui confermando la mia ipotesi mentre fermava la macchina per prendere i soldi e pagare la dogana. 

Rita:Ditemi che è uno scherzo!
Hanare:No, tesoro. Ah...comunque Konoha è diversa dai manga che leggi.
Rita:Lo si era capito.

Ironizzai guardando la dogana per l'accesso al villaggio tutta metropolizzata. Poi, sospirando, chiesi la cosa che verrebbe in mente ad ogni otaku che si rispetti.

Rita:Vorrei tanto sapere da dove sono usciti i ninja.
Hanare:I ninja ci sono. C'è proprio un organizzazione, infatti molti eventi successi nel manga sono veri, l'unica cosa che non è vera sono le morti avvenute, visto che si è sempre riusciti a contrastare in un modo o nell'altro e poi gli scrittori di manga che ho avuto a che fare capivano sempre una cosa per un'altra. 
Rita:Forte! Allora da dov'è uscita la storia della povertà?
Hanare:Purtroppo non ne ho idea. Sai, le persone se gli racconti qualcosa gli fanno tutta una cerchia attorno, che poi può essere vera oppure no. 
Rita:Ora capisco. Dimmi una cosa...sei stata tu a fornire la storia ai giapponesi, non è così.
Hanare:Beh...dovevo pur mantenerti in qualche modo. Ah...guardati allo specchio, anche tu sei come me e come tuo padre adesso sai?

Informò facendomi guardare allo specchio. Era vero, ero diversa. I miei occhioni azzurri erano diventati più grandi e i capelli castani più lunghi. Il mio faccino mi piaceva di più, avevo delle guancie e delle labbra rosse stupende. Il fisico....beh....rimase invariato e neanche un centimentro più alta per mia sfortuna. Avrei voluto un pò di sedere e seno in più, ma....accontentiamoci. Dopotutto non è da tutti diventare un personaggio anime da un giorno all'altro.Cosa strana, anche il mio abbigliamento era cambiato. Era simile a quello ninja di Sakura nella versione Shippuden, cambiava solo la maglia che l'avevo bianca a giro con delle rifiniture azzurre.

Hanare:Comunque, domani inizi la scuola.
Rita:Cosa?
Hanare:Ti ho iscritto al liceo di Konoha. Ho saputo che avresti voluto diventare ninja dalle tue maestre, non è così?
Rita:Si, ma...
Hanare:Tranquilla. Già ti ho iscritta. Stai nella classe di Iruka. Quindi, sapendo le cose come stanno, starai in classe con molte persone che già conosci dai manga.

Continuò ad informarmi mentre pagava il casello e metteva in moto la macchina per andare verso la nostra nuova casa. I miei occhi, in quel momento, davanti a quelle parole, incominciarono a brillare. Finalmente mamma aveva fatto qualcosa di sensato e strabiliante per un otaku accanita come me. 

Rita:Mamma?
Hanare:Si?
Rita:Oggi è il giorno più bello della mia vita!! Finalmente diventerò un ninja!! 

Urlai con la felicità nel cuore, senza sapere che la strada sarebbe stata più dura del previsto e i guai non sarebbero di certo mancati, anzi....quello era solo l'inizio. Perchè? Scopritelo nel prossimo capitolo.

***
Intanto....

Naruto:Sono a casa.

Urlò entrando dalla porta posando la cartella a terra. I genitori si avvicinarono al ragazzo che andava di tutta fretta.

Minato:Bentornato.
Kushina:Com'è andata a scuola?

Domandò vedendolo entrare e togliersi le scarpe come il suo solito.

Naruto:Tutto bene. 
Minato:Dove vai così di corsa?

Chiese vedendo che incominciò a correre a destra e a sinistra una volta tolto le scarpe. 

Naruto:Tra poco scendo con Sakura e Sasuke. Andiamo al lunapark.
Kushina:Naruto? Perchè non porti anche tuo fratello?
Naruto:Mio fratello? Ma neanche per sogno!! 
Kushina:Su via!! Non fare l'egoista!
Naruto:Ma mamma!! Lui è un depresso di ultima generazione. Per quanto gli abbia detto più volte di rilassarsi ed essere più aperto come me, non è cambiato di una virgola. Neanche Sasuke e Shino sono come lui. E' sempre in camera sua chiuso a pensare chissà che.
Kushina:AHHH!!! Non fare storie. Piuttosto...

Incominciò a pensare e guardò il marito mentre Naruto andava in camera sua.

Kushina:Minato? Sai chi ha preso la casa accanto?
Minato:So che è una vecchia cittadina di Konoha ed ha un figlio o una figlia dell'età dei nostri, ma non so altro.
Kushina:Capisco. Più tardi andrò a vedere chi è. Sono curiosa.
Naruto:Io vado!!

Informò uscendo di tutta fretta prima che la madre urlasse di portarsi il fratello, ma quest'ultima, nella confusione, si dimenticò e rispose solamente:

Kushina:Non fare tardi per la cena, tesoro.
Naruto:Ok.

Urlò sbattendo la porta.

Minato:Non avevi detto che doveva....

Balbettò senza finire la frase e la moglie divenne una pazza. Si affacciò dalla finestra incominciando a sbraitare che dovesse portarsi il fratello, ma ormai Naruto era già lontano.

Kushina:Ah...quel ragazzo non lo capirò mai.

Sospirò esausta sedendosi alla sedia. Il cellulare squillò e Minato vide che era un messaggio. Doveva recarsi subito da Tsunade per una riunione.

Kushina:Che succede?
Minato:Solite cose di lavoro. Avranno imbrattato di nuovo le statue.
Kushina:I bambini lo fanno sempre.
Minato:Lo so. Vado e torno. 

Rispose baciandola sulla fronte e uscendo, mentre Naruto era già con i suoi compagni.

Sakura:Naruto!!!

Urlò agitando la mano. Con lei non c'era solo Sasuke, ma anche Ino, Sai e Hinata.

Naruto:Eccomi! Allora? Ci siamo tutti?

Domandò guardandosi intorno.

Sakura:Penso di si.
Hinata:No, manca ancora Kiba e Choji.

Informò ricordandosi dei due aggiunti all'ultimo momento. Da lontano, si sentì il ronzio di una moto correre a massima velocità. Su quella moto c'erano i due con l'immancabile Akamaru. 

Kiba:Siamo arrivati!!

Esclamò con sorriso smagliante, mentre Choji si sentiva vomitare mentre scendeva.

Choji:Per l'amor di Dio. Mai più prenderò passaggi da te.
Kiba:Guarda che sono io che non ti do più passaggi. La mia povera moto ha subito un danno irreparabile col tuo culo enorme.
Ino:Avanti, ragazzi! Smettetela!
Sakura:Idiota! Andiamo al lunapark, mica a spasso? Che te lo sei portato a fare il cane?
Kiba:Voleva venire anche lui, vero Akamaru?

Il cane abbagliò due volte e incominciò a scodinzolare.

Kiba:Visto?
Naruto:Ehm... era proprio il caso di mettergli quell'affare in testa?

Chiese notando che Akamaru portasse il casco come l'aveva portato Choji, mentre Kiba no.

Kiba:Ovvio. Sono le regole. Non voglio che il mio Akamaru si faccia di nuovo male. Ricordate il vecchio incidente, no?

Informò togliendo il casco al cane.

Sasuke:Scusa se te lo chiedo, ma non è da idioti mettere un casco al cane invece di mettertelo tu?
Kiba:Questo ed altro per il mio Akamaru!

Esclamò sorridendo. Choji diede indietro il casco, con ancora la sensazione di vomito.

Choji:Spero che poi li lavi quando li metti al cane.
Kiba:Veramente questo che hai preso tu era di Akamaru. Ho dovuto rinunciare al mio per farlo venire.

Rispose mettendo il guinzaglio al cane e scioccando il ragazzo che incominciò a guardarlo storto.

Choji:Cosa? Ho messo il casco di Akamaru?? Ah!!! Non ci voleva!! Mi verranno le pulci ora! Già sento il prurito.
Kiba:Tranquillo. Io metto spesso il casco di Akamaru e non è successo mai nulla.
Sai:Ragazzi? Non per fare il guastafeste, ma... non credete sia ora di andare?
Ino:Già, Sai ha ragione! Andiamo, caro!

Disse mettendosi sotto al braccio del ragazzo e incominciando ad entrare con lui seguita da Choji e dietro al trio Sakura, Sasuke, Naruto, c'erano Kiba e Hinata.

Kiba:Allora, Hinata! Ancora nulla con Naruto?

Domandò mettendole la mano sulla spalla. La ragazza era intimidita e incominciò a giocare con gli indici come il suo solito. Il ragazzo intuì.

Kiba:Ah... ma quando ti farai avanti? Insomma!
Hinata:Lo sai che non ci riesco. Vorrei tanto essere come Sakura o Ino. Un pò più sfacciata, ma... quando vedo la sua faccia....
Kiba:...ti irrigidisci e ti imbamboli come al solito. Beh....guardiamo il lato positivo. Almeno sembra non essere interessato più a Sakura.
Hinata:Pensi che le piaccia qualcun'altra?
Kiba:Non ne ho idea.

Il ragazzo ci pensò su e dopo un attimo di silenzio lasciò la ragazza avvicinandosi a Naruto che intanto faceva discussione con Sakura.

Sakura:Dai, com'è possibile che tu non sappia chi sia? 
Naruto:Alle cose amministrative ci pensa mio padre, non io. Sinceramente non sapevo neanche che ci fosse un nuovo studente.
Sakura:Si, ci sarà domani. Hanno detto che starà con il sensei Iruka.
Naruta:Quindi è nella nostra classe.
Sakura:Esatto. Non puoi scoprire chi è?
Sasuke:Sinceramente sono curioso di sapere com'è.
Kiba:Di che parlate??

Domandò introducendosi nel discorso abbracciando Sakura e Naruto.

Sakura:Del nuovo studente.
Kiba:Ci sarà un nuovo studente?
Sasuke:Andiamo bene.
Kiba:Quando l'hanno detto?
Naruto:Mentre dormivamo sonni tranquilli.
Kiba:Ah...nell'ora di matematica con la Kurenai? Per questo non ne sapevo nulla. Sapete già chi è?
Sakura:E quello che vorremo sapere da Naruto, visto che suo padre è Hokage e amministra la parte sia scolastica che lavorativa, dovrebbe saperlo.
Naruto:Lo so, ma non ho avuto tempo di saperlo. Poi lo sapete meglio di me, tra mia madre e mio padre che sono quasi sempre in missione, mio fratello sempre chiuso in camera e quando loro ci sono non ci sono io, sembra di essere orfano e senza fratelli a tutti gli effetti.
Sasuke:Beh...tua madre è nella protezione civile e tuo padre nella politica è normale sentirsi così. 
Kiba:Si, ma io adesso sono curioso!! Quando verrà questo studente?
Sakura:Hanno detto che verrà domani.
Kiba:Forte! Chissà com'è!
Naruto:Magari è un semplice ragazzo come noi.
Kiba:Si, ma non si sa neanche il sesso. Quindi potrebbe essere una bella ragazza, formosa e con un carattere esuberante che la da a tutti.

Disse incominciando ad immaginare chissà che con Naruto, ma le loro fantasie furono stroncate sul nascere dal pugno di Sakura in testa ai due.

Sakura:Siete dei malati!!

Urlò mettendosi sotto al braccio di Sasuke e trascinandolo dentro allontanandolo dai due.

Kiba:Cos'ho detto di strano?
Naruto:Bah...le donne!! Chi le capisce? Piuttosto....perchè Hinata sta dietro da sola?
Kiba:Ops....me ne ero dimenticato. 

Rispose toccandosi dietro la testa e poi mettendo la mano sulla spalla al ragazzo incominciò a chiedere ciò che voleva sapere:

Kiba:Volevo chiederti una cosa, ma....

Ma non riuscì a dire un tubo visto che Akamaru se lo tirò dietro trascinandolo via da Naruto appena vide un altro cane da lontano.

Kiba:Akamaru!! No!! Buono!!!

Purtroppo Akamaru era come il padrone. Appena vedeva un bel cagnolino, sopratutto di sesso femminile, doveva fare la sua conoscenza. Così...Hinata e Naruto si ritrovarono soli.

Naruto:Hinata?
Hinata:Si..?

Balbettò timidamente vedendo il ragazzo fermarsi e sorriderle.

Naruto:Ti va di andare sulle montagne russe?

Domandò tendendogli la mano. La ragazza annui timidamente afferrandola e così incominciarono i divertimenti, mentre io ignara di tutto questo aggiustavo le mie cose nella mia nuova stanza aspettando l'indomani che veniva.





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Ciao ragazzi. Qui è l'autrice che vi parla.
Che ne pensate come storia?
Vorrei un vostro parere sia sulla storia, sia dell'introduzione. 
Ve ne sarei eternamente grata.
Grazie per aver letto & per aver speso un pò del vostro tempo per consigliarmi o solamente per leggere.
Baci.
AlekHiwatari14

 
   
 
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