Ehm... L'ambientazione temporale. Una parentesi che devo fare assolutamente.
Per coloro che seguono solo l'anime, o solo il manga, immaginate semplicemente un ricongiungimento dopo tanto tempo e un'infinità di problemi.
Per coloro che invece seguono gli spoiler (e qui intendo i romanzi di Full Metal Panic fino all'ultimo di essi, Semaru Nick of Time), immaginate la storia come fosse ambientata dopo l'ambito ricongiungimento. <- Qui c'è un testo in bianco XD
La sostanza non cambia di molto, insomma^^ La storia può essere letta da tutti, perciò non ho messo l'avvertimento spoiler. Sta a voi decidere se procedere o meno^^
Unico consiglio, leggetela lentamente ^_^

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Una carezza sui capelli, che muoveva lievemente le ciocche della frangia.
Aprì gli occhi. O, per meglio dire, li socchiuse. Era ancora stordito dagli antidolorifici, probabilmente.
Odiava avere i sensi annebbiati. A parer suo, anche sotto sedativi un soldato doveva cogliere ogni minimo movimento, o suono, o fruscio.
Ora che era in quello stato, però, si accorse che non poteva far altro che arrendersi. Medicine e stanchezza non erano certo una buona combinazione.
Mosse leggermente la testa, per guardare verso l'alto. Due grandi occhi marroni guardavano verso di lui.
Chidori.
Fece per muoversi, ma lei bloccò subito il suo impulso, quasi senza che lui se ne rendesse conto, ricominciando ad accarezzargli i capelli.
Continuava a fissarlo. Negli occhi di lei si poteva leggere ogni tipo di sentimento. Felicità, ansia, sollievo. Affetto. Nemmeno la traccia di una lacrima.
Ne fu sollevato.
 - Ciao - gli disse, e sorrise. - Come stai?
 - Bene... Tutto bene, direi. - Nemmeno lui potè trattenere un lieve sorriso.
Si chinò verso di lui. Sempre accarezzandogli i capelli, posò un bacio sulla sua fronte. Una piccola goccia di calore che si diffondeva sottopelle.
Fremette nel sentirla così vicina. Si fece più forte in lui il desiderio di sollevarsi da quel cuscino.
Le sue labbra calde scivolarono più giù, posando un altro bacio sulla guancia destra, vicino ad uno dei cerotti che gli coprivano le ferite in viso. Si sentì avvampare, come se il calore si diffondesse dai due punti che la bocca di lei aveva toccato.
La ragazza si sollevò piano, strofinando il naso contro il suo. Lo guardò negli occhi, senza malizia; non sembrava voler verificare la sua reazione. Come se sapesse già quale sarebbe stata. Con dolcezza. Ben sapendo che lui non avrebbe obiettato. Come se aspettassero entrambi quel momento da tempo immemorabile, e fossero valsi tutti quei sacrifici, quei momenti passati da soli, quelle sofferenze pur di arrivare lì dov'erano adesso.
Posò un bacio leggero sulle sue labbra. Altra goccia, altra ondata di calore. Mille volte più potente.
La vide arrossire. Lei si abbassò, circondandogli la testa con le braccia, stringendolo forte, guancia contro guancia.
Sousuke notò che la ragazza prestava la massima attenzione a non premere minimamente sul suo corpo. Dedusse di avere ferite serie anche al petto, sebbene non provasse dolore. Ma in un momento come quello, sarebbe stata sicuramente l'ultima cosa che avrebbe sentito.
Abbracciarla. Voleva abbracciarla, egoisticamente. In modo che il calore che sentiva sul viso si diffondesse ad ogni altra parte del corpo.
Alzò il braccio sinistro. Notò che era ingessato.
Sollevò il braccio destro e lo posò sulla schiena della ragazza. Aprì la mano, come per afferrare la più ampia superficie della sua pelle possibile. Stringendo forte, come a voler verificare che lei fosse davvero lì, che questo meraviglioso calore non fosse un sogno, ma qualcosa che sarebbe durato per sempre, sempre, sempre.
I muscoli del dorso gli si irrigidirono per avvicinarsi il più possibile al corpo di lei. Stretti in un abbraccio che sembrava con voler finire mai. Non gli importava del dolore alle costole, che pur aveva iniziato ad avvertire. Era troppo bello averlà lì per sè e basta, dopo tutti quei mesi passati distante l'uno dall'altra.
Fece scorrere la mano lungo la sua schiena, come una pesante carezza, così diversa da quelle leggere che lei aveva elargito fino al allora. Le accarezzò la spalla, i lunghi capelli, la testa, che pure sembrava caldissima. La strinse più forte a sè. L'abbraccio si intensificò anche da parte della ragazza.
Poi lei si mosse.
Fece scivolare il naso nell'incavo tra il collo e la spalla. Il calore si faceva sempre più forte. Percorse con la punta del naso la linea irregolare che la separava dalle sue labbra, in cerca di un altro bacio. E di nuovo lo guardò.
E, questa volta, fu lui a prendere l'iniziativa. Muovendo piano la testa verso di lei, sollevando il mento, con la mano ancora affondata nei suoi capelli. Un altro bacio lieve, che durò un attimo, ma sembrò lunghissimo ad entrambi, per tutti quello che voleva dire.
Poi si allontanarono.
Questa volta fu Sousuke a cercare gli occhi di lei. Forse con un pizzico di insicurezza, ma pieno di fiducia.
Gli occhi di Kaname riflettevano solo gioia. Felicità allo stato puro. Nulla più.
Gli posò una mano sulla guancia.
Fu lui a parlare per primo, questa volta.
 - Sono felice che tu sia tornata. - disse, senza aggiungere altro. Ogni ulteriore parola sarebbe stata di troppo.

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05-02-2009
Le mie fic hanno sempre questo senso di gravità dilagante >_< Uff!
Questa era in cantiere da un po'... Ed è anche abbastanza breve... ma ci sono abbastanza affezionata^^
Forse Kaname può sembrare un po' OOC a coloro che hanno seguito The Second Raid o il manga fino al punto in cui siamo arrivati in Italia, ma... spero che chi è al pari con gli spoiler capisca il mio punto di vista^^
Detto ciò, buona giornata a tutti! :D
Kuruccha