Anime & Manga > Pokemon
Segui la storia  |       
Autore: Fenrir_23    02/09/2015    2 recensioni
Matthew Ketchum, il figlio di Ash e Misty, si rimette in viaggio per una nuova avventura a Johto. Lo attendono nuove e vecchie conoscenze, altri Pokémon, emozionanti sfide e un Team misterioso.
"È stato Suicune, il Vento del Nord, a salvarmi."
"Cosa? Mi stai dicendo che i Pokémon leggendari, Lugia e Ho-oh, sono spariti?"
Il ragazzino dagli occhi di ghiaccio si passò una mano fra i capelli corvini che gli ricadevano sulla fronte.
"Non ci vediamo da parecchio tempo, Matthew."
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ash, Delia Ketchum, N, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                    L'INIZIO DI UNA NUOVA AVVENTURA

Ed eccomi qui con la nuova avventura di Matthew Ketchum!
Non è indispensabile, ma se non l’avete fatto vi consiglio di leggere “Il viaggio di Mat: Avventure a Kanto.”
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Intanto, alla prossima, fra una decina di giorni!
P.S: ho un problema a inserire l'immagine che metto di solito dopo il titolo, appena possibile rimedierò



Dall’alto, poteva scorgere i tetti delle case e dei palazzi colorati che, distribuiti in maniera disordinata fra le rigogliose chiome degli alberi, delimitavano i contorti delle strade di New Bark Town: Una città immersa nel vedere, con un tasso di popolazione alto, che continuava a crescere. Molto diversa dalla disabitata e dispersiva  Pallet, di Kanto, dove le case sorgevano a molta distanza, fra i campi, lontane le une dalle altre.
Il ragazzino si sistemò le ciocche di capelli arancioni che gli uscivano in maniera disordinata dal cappellino, poi puntò gli occhi verde acqua verso il basso.
I muscoli delle ali  nere del drago di fuoco si contrassero, mentre iniziava a scendere in quota. Il Charizard cromatico atterrò facendo tremare la terra e chinandosi appena in avanti, per consentire al giovane allenatore di scendere agevolmente dalla sua schiena.
“Gran bel volo, Cenere.”
Matthew Ketchum alzò gli occhi verde acqua verso la prima tappa della sua nuova avventura a Jotho. Si sistemò bene il cappellino raffigurante una Pokéball sulla visiera, e il pesante zaino da viaggio blu scuro che portava in spalla. Il tremendo caldo estivo, l’aveva costretto ad indossare una comoda maglia gialla con la scritta blu “Pokémon” e dei semplici calzoncini corti – al posto della sua solita giacchetta.
“Laboratorio Pokémon di New Bark Town. “ Recitava la scritta a grandi caratteri in cima all’edificio che Matthew aveva davanti. Aveva scelto di passare di lì per conoscere di persona il nuovo professor Pokémon – sostituto di Elm – in carica a Johto. Preso come era stato nell’ultimo periodo non aveva nemmeno avuto modo di vederlo di sfuggita alla TV.
“Tu mi aspetti qui fuori?” Domandò a Cenere, e sorrise nel trovarla già distesa in un angolo all’ombra.
Fece il primo passo, e le porte automatiche del laboratorio all’avanguardia, lo invitarono ad entrare. Dentro, era tutto molto più tecnologico di quanto Mat si sarebbe potuto aspettare, abituato al modesto ma efficiente laboratorio di Gary Oak. Alcuni assistenti stavano discutendo fra di loro dietro ad un ampio tavolo e, in fondo all’enorme salone principale, a Matthew sembrò di scorgere quella che doveva essere la sagoma del professor Edward Luck. Un giovane ricercatore e studioso originario di Goldenrood City. Stava consegnando un Totodile ad una neo allenatrice in partenza per il suo viaggio.
A poca distanza, sedeva un Espeon dallo sguardo attento e vigile.
Matthew restò immobile per diversi secondi, a fissare il professore; quando l’allenatrice se ne andò con il suo Pokémon, incrociò lo sguardo dello scienziato.
“Ma tu …”
Quello che Mat aveva davanti, era un ragazzo piuttosto alto, sui vent’anni o poco più, dai capelli e gli occhi castani. La sua mente tornò indietro nel tempo a diversi mesi prima.
 
 
Si trovava in un piccolo appartamento impolverato, ricolmo di libri in ogni angolo.
“Scusate …” aveva detto il ragazzo nel farli entrare, imbarazzato. ”Maky mi ha avvisato del vostro arrivo solo stamani e non sono riuscito a sistemare ... comunque mi presento …   mi chiamo Edward. Sto studiando per diventare un ricercatore di Pokémon.”
Leon e Matthew avevano ricambiato la stretta di mano. A dispetto di quello che aveva provato vedendolo, successivamente Matthew aveva avvertito una simpatia spontanea nei confronti del fidanzato di Maky.
“Il professor Elm sta per ritirarsi dalla sua carriera” Aveva spiegato il ricercatore.”E io vorrei prendere il suo posto.”

 
 
“Matthew!”
Edward sorrise nel riconoscere il ragazzo, e i due si scambiarono una stretta di mano.
“Maky non mi aveva avvisato che saresti passato, ti ricordi di me?”
“Certo che mi ricordo.” Rispose il ragazzino, corrugando la fronte.” E se è per questo Maky non mi aveva nemmeno avvisato che ti avrei trovato qui!”
Il professore non parve stupirsene. “Quella ragazza si dimentica sempre di tutto.”
Mat annuì. In effetti era vero … aveva viaggiato con lei nel corso del suo viaggio a Kanto e, a pensarci bene, se c’era una cosa in cui la sua compagna di viaggio non aveva mai brillato, era proprio la memoria.
“Sono contento che tu sia riuscito a realizzare il tuo sogno.” Continuò il giovane allenatore di Pokémon.”Hai un laboratorio fantastico.”
“Ho faticato molto per ottenere i fondi necessari al restauro.” Spiegò Edward, mentre digitava un codice sull’ampia tastiera del computer centrale. Un cassetto nascosto nel muro accanto si aprì, rivelando vari apparecchi tecnologici.
“Mi passeresti il tuo Pokédex?”
Domandò il professore. Mat fece come gli era stato detto.
Edward inserì l’apparecchio in un’apposita presa, poi lo restituì al proprietario.
“Ho aggiornato i dati.” Gli spiegò, mentre Espeon, alle sue spalle, muoveva sinuosamente la doppia punta della coda, osservando la scena. “Ora avrai informazioni più dettagliate sulla regione di Johto.”
Matthew si riprese il Pokédex ringraziando sentitamente.
“Hai fatto bene a passare.” Commentò il professor Luck a bassa voce.”Ho anche qualcosa per te.”
Fece qualche passo verso un bancone elettronico sul quale erano collocati due spazi vuoti affiancati da una Pokéball.
“Tutti gli allenatori che dovevano partire sono partiti.” Spiegò Edward.” E mi è rimasto questo Pokémon … puoi prenderlo.”
Matthew lo guardò sinceramente sorpreso; ottenere uno Starter di Jotho, era un’occasione che non si presentava tutti i giorni. “Ti ringrazio …”
Nel partire per Jotho, aveva deciso di portare con sé solo Cenere, per poter catturare nuovi Pokémon tipici di quella regione. Come aveva sempre fatto suo padre. Ovviamente, si era assicurato di non trascurare il resto dei suoi Pokémon, decidendo di farsene passare qualcuno ogni volta che andava ad un centro Pokémon, in modo di vederli spesso.
Lanciò la sfera del suo nuovo compagno di avventure nel vuoto, attendendo con curiosità che si materializzasse davanti ai suoi occhi.
“Chiko!”
Chikorita si posò sul pavimento facendo sventolare timidamente la foglia che aveva sul capo.
“è un Pokémon un po’ timido.” Spiegò Elm, a bassa voce. “ Credo che la sua stima si a terra per il fatto di non essere stato scelto da nessuno.”
Matthew salutò il nuovo Pokémon abbassandosi, per essergli più vicino.
“Ciao, Chikorita, ti andrebbe di viaggiare con me?”
“Chikori …” Il Pokémon abbassò lo sguardo.
“Se non ti piaccio puoi dirlo …”
“Chiko chiko!”Chikorita scosse la testa animatamente. Poi si avvicinò a Matthew di qualche passo, senza però riuscire a trovare il coraggio di guardarlo. Era decisamente … un Pokémon timido, come aveva detto Edward.
“La ringrazio ancora, professore.” Disse il ragazzino, voltandosi verso l’uscita.
“Ora è meglio che io mi rimetta in viaggio, la strada è lunga.”
Luck gli strinse la mano.
“Buona fortuna per il tuo viaggio.”
Matthew sorrise. “Salutami Maky, se la vedi.”
“Sarà fatto.”
“Andiamo, Chikorita?”
Il Pokémon d’erba raggiunse di corsa il suo allenatore, incamminandosi con lui fuori dal laboratorio.
Quando le porte automatiche si aprirono e Cenere accolse Matthew con un ruggito, Chikorita balzò all’indietro per lo spavento.
“Non devi preoccuparti.”Lo rassicurò il giovane allenatore. “Lei è stata il mio primo Pokémon, sarà tua compagna di viaggio, non devi averne paura.”
Lo starter fece qualche passo in avanti, presentandosi timidamente. Cenere sembrava continuare ad inquietarlo.
Matthew socchiuse gli occhi per un attimo, godendosi la brezza fresca di quella mattinata. Pensò che il suo viaggio a Jotho non poteva iniziare nel migliore dei modi.
“Io mi rimetto in marcia Cenere, tu mi sorveglierai dall’alto?”
Il Pokémon di fuoco ruggì, aprendo le ali.
E spiccò il volo.
 
 
 
Johto era una regione molto rigogliosa. Matthew osservò rapito i begli alberi di ciliegio in fiore che adornavano le colline verso Cherrygrove City, a poca strada da New Bark Town. Davanti a sè aveva verde e alberi, a perdita d’occhio.
Cenere volava in cerchio sopra di lui, pattugliando la zona. Aveva scelto di non chiederle di trasportarlo in volo da un città all’altra, perché la parte bella del viaggio era proprio l’esplorazione. Senza quella rischiava di perdersi molto; al partire dalle occasioni per catturare nuovi Pokémon.
“Hei tu!”
Matthew si voltò. Quella che l’aveva chiamato era una ragazzina ad occhio della sua età, dai lunghi capelli rossi che le arrivavano fino alla schiena, e gli occhi di un verde acceso. Decisamente carina. Portava comodi calzoncini, canotta e un pesantissimo zaino da viaggio in spalla. Era la stessa neo allenatrice che aveva visto uscire dal laboratorio di Luck.
“Mi chiamo Alice e vengo da New Bark Town … sei anche tu un allenatore di Pokémon, vedo.” Disse, osservando il Chikorita che camminava timidamente accanto a Mat. “Ti sfido.”
Il ragazzino si sistemò il cappello.
“Io sono Matthew Ketchum, di Pallet Town, a Kanto.” Fissò la sua sfidante con un accenno di sorriso. “E accetto la sfida.”
Alice sembrava molto sicura di sé, ma non presuntuosa. Lanciò una moneta in aria, e la sorte decise che sarebbe stata lei quella a schierare il suo Pokémon per prima.
“Vai, Totodile!”
Lo Starter d’acqua di Kanto fece una piroetta su se stesso, nell’entrare in campo.
Matthew puntò il suo sguardo su Chikorita.
“Hei, ti va di combattere?”
“ … Chiko chiko … “ Il Pokémon fece qualche passo indietro, timidamente.
“Non ti piace?”
“Chiko …”
“O hai solo paura di perdere?”
Il Pokémon alzò lo sguardo, colpito da quelle parole. “Non importa il risultato, ma fidati di me.”
Matthew gli rivolse un sorriso rassicurante.
“Dai, sono sicuro che sei bravo.”
“è un po’ timido il tuo Pokémon.” Commentò Alice, quando Chikorita si fece avanti. “Ma io e Totodile non ci facciamo impietosire, vai, attacco getto d’acqua!”
“Schivalo, Chikorita!”
Preso dalla paura il Pokémon s’immobilizzò dov’era, e finì per essere colpito in pieno dall’attacco dell’avversario, ruzzolando malamente a terra.
“Rimettiti in piedi, ce la puoi fare!” Le incitò Mat.
Totodile attaccò con la stessa mossa, e Chikorita s’immobilizzò di nuovo.
“Muovi la tua foglia come un’elica per respingere l’acqua!” Gli suggerì Matthew. Chikorita, pensando a proteggersi, ascolto il consiglio del suo allenatore: il getto d’acqua, a contatto con la foglia dello starter d’erba, venne rimandato al mittente.
“Molto bene ora, Chikorita; attacco frustata!”
Le liane avvolsero rapidamente Totodile, ma nel lanciare l’avversario a terra, Chikorita ci mise decisamente poca convinzione, e l’attacco non ebbe effetto.
“Ora Totodile, attacco morso!”
Con una mossa agile, il Pokémon di Alice si portò rapidamente alle spalle dell’avversario, afferrandolo per la foglia con i denti.
Chikorita urlò per lo spavento.
“Ora Totodile, lancialo in aria, e poi attacco azione!”
“Attacco frustata, ora!” Urlò Mat. Ma il suo Pokémon non reagì, troppo spaventato da quella situazione.
L’avversario lo colpì in pieno con forza, scaraventandolo a terra. Chikorita si accasciò al suolo, incapace di continuare a combattere.
“Sei stato grandioso Totodile!” Esultò Alice, sollevando in aria il suo Pokémon.” Abbiamo vinto!”
Mat si avvicinò lentamente a Chikorita, e si dispiacque nel vedere che si stava coprendo il muso con la foglia, per la vergogna di quella sconfitta. Si chinò, parlando con tono di voce rassicurante.
“Non importa se hai perso, sono sicuro che migliorerai. Devi solo credere in te stesso.”
Lo pulì dalla polvere, e lo prese in braccio.
Alice si avvicinò per stringere la mano a Matthew.
“Grazie per la sfida, è stato un incontro niente ma – “
In quel momento, Cenere atterrò a pochi metri da Mat, salutandolo con un ruggito.
“Quel Pokémon è tuo??!” Domandò Alice, sinceramente stupita.
Il giovane allenatore accarezzò Cenere sul muso.
“Sì, lei è stata il mio primo Pokémon … te l’ho detto, che vengo da Kanto.”
“Oh.” Alice continuò a guardare il Charizard nero, poi distolse lo sguardo. “Beh … Totodile, andiamo?” Disse al suo Pokémon, voltandosi poi nuovamente verso Matthew. “Beh, buon viaggio … alla prossima!”
Il ragazzino rispose con un gesto veloce della mano, mentre la Neo allenatrice scompariva in lontananza. Decise di fermarsi per un breve pausa: lasciò Chikorita a terra e si sfilò lo zaino da viaggio, sedendosi all’ombra di un albero; era il momento ideale per mangiare qualcosa.
Cenere si stese pigramente a terra a sonnecchiare, Chikorita gli si avvicinò timidamente, osservandola. Era intimorito e attratto da lei allo stesso tempo.
“Wow, che splendido Pokémon!”
Cenere scattò in piedi sbuffando fuoco in direzione del ragazzo sbucato da un cespuglio poco distante; non le era piaciuto il modo troppo precipitoso con il quale si era avvicinato a Mat: lo osservò ancora per diversi secondi poi, stabilito che non si trattava di una minaccia, si rimise a sonnecchiare.
Mat osservò con una certa curiosità il ragazzo che aveva davanti: sembrava avere qualche anno in più di lui, probabilmente sui quindici. Aveva lunghi capelli castani raccolti in una coda e portava gli occhiali. Indossava pantaloni lunghi di tela, pieni di tasche, e una maglietta mimetica.
I suoi occhi neri si puntarono su Mat.
“Mi presento!” Disse, tendendo una mano in avanti.”Mi chiamo Thomas, e sono un aspirante ricercatore di Pokémon.” Il suo sguardo s’inclinò verso Cenere.”Quando ho visto il tuo Charizard non ho potuto fare a meno di notarlo …”
Cenere inarcò il collo facendo bella mostra di sé.
“Eccolo, lo abbiamo trovato!”
Un gruppo di uomini che indossavano passamontagna e vistose tute argentee con il simbolo stilizzato di quello che sembrava un Mew, e la scritta LT, accompagnati da alcuni Houndour, balzò fuori dai cespugli che circondavano Mat, accerchiando lui, Thomas e i Pokémon.
Cenere ruggì minacciosa, e Chikorita si nascose dietro di lei.
“Hei, hei state calmi.” Disse quello che sembrava essere il capo; facendosi avanti.
“Ragazzo.” Indicò Thomas.”Vogliamo solo quell’uovo che ti porti dietro, nient’altro. Prima che Cenere potesse intervenire; uno degli Houndour, veloce come un fulmine, sfilò lo zaino da viaggio a Thomas.
“Hei, fermo!”
Il gruppo di ladri svanì fra la boscaglia rapido com’era arrivato.
Matthew richiamò Chikorita nella sfera, poi montò su Cenere. “Ce la fai a portarci tutti e due?” Le domandò. Lei annuì, determinata.
“Forza Sali …”
Thomas rimase spiazzato per un attimo.
“Lo rivuoi il tuo uovo o no?” Domandò Mat, preso dalla fretta.
“Certo!”
Thomas si arrampicò malamente sulla schiena di Cenere, tenendosi con forza quando prese il volo.
“Da qui li troveremo subito.” Commentò Matthew. Poi udì il rumore di eliche, e un elicottero argentato spuntò fra le chiome degli, decollando.
“Cenere, seguiamoli a distanza!”
In volo, Mat ripercorse il sentiero che aveva fatto precedentemente, poi Cenerò volò seguendo l’elicottero che virava verso nord. Solcarono le colline e la catena montuosa, estensione di Monte Argento, che portava verso Blackthorn City.
Ad un tratto, dei laser rossi: un gruppo di Skarmory si materializzò attorno all’elicottero. Poi si diresse a gran velocità verso Cenere, Mat e Thomas.
Cenere attaccò con un turbo fuoco, ma i Pokémon erano in troppi.
“Dietro di te, Cenere!”
Lei riuscì a schivare lo Skarmory che l’aveva attaccata, ma Thomas perse l’equilibrio e scivolò, rimanendo aggrappato alla sua coda. Matthew tentò di afferrarlo, ma Cenere fu attaccata di nuovo. Riuscì a colpire un altro degli Skarmory con un colpo di coda che lo fece cadere verso il basso, in un crepaccio. Mat le scivolò dalla schiena in quel preciso istante, insieme a Thomas.
“Aiutooooo!”
Mentre precipitava, Matthew vide Cenere che si lanciava in picchiata per recuperarlo, ma veniva risucchiata dal laser di una sfera. Poi, solo buio.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: Fenrir_23