Serie TV > Glee
Ricorda la storia  |       
Autore: truppappa    02/09/2015    9 recensioni
[Klaine][AU]
Dove Kurt trascorre due settimane in Grecia con i suoi amici per festeggiare il diploma.
Dove Blaine è semplicemente un timido pescatore greco.
Dove tutto sembra semplice, ma non lo è.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Hunter Clarington, Kurt Hummel, Nuove Direzioni, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ciao! 
Sono sempre io, quella psicopatica di Truppappa che ha in cantiere altre due storie, ma che ha pensato bene di aggiungere altra carne al fuoco!
Allora, le mie altre due storie sono sempre lì, adesso che il periodo estivo è finito io tornerò a pubblicare con più frequenza, quindi state tranquilli/e che non le abbandonerò.
Invece...parliamo di questa cosa, di questa mia nuova creatura:

1) Non so da dove mi sia uscita (come tutte le mie storie)
2) L'ho iniziata una notte dopo essere tornata a casa da lavoro distrutta. Non avevo testa di continuare i capitoli di Love in Traslation o The Luck You Got, quindi ho aperto una pagina bianca e ho cominciato a scrivere a manetta perchè avevo bisogno di staccare un po' da tutto e da tutti.
3) Spero che sia accettabile, ma non garantisco
4) Teoricamente doveva essere una OS, ma...mi sono resa conto che era troppo lunga quindi l'ho suddivisa in due
5) UDITE UDITE, è già completa! Quindi non vi farò aspettare mezzo secolo per la seconda parte xD
6) Il punto 6 è inutile

Vi ringrazio, sperando che vi piaccia almeno un pochino (magari scrivete una recensioncina eh ahah)

Alla prossima
Ale 

PS come sempre vi ricordo la pagina autore che condivido con AmonAmarth (che ha una nuova immagine copertina bellissima. Grazie sorella di AmonAmarth): https://www.facebook.com/pages/TruppappaAmonAmarth/1583456885252296?ref=hl 
 





 


Prima settimana

Lunedì


Quando Kurt ha accettato l'invito di Rachel per "trascorrere due settimane insieme al mare con gli amici per festeggiare il diploma", non pensava certo di finire in un villaggio turistico in Grecia.
Proprio no. 
E così adesso si ritrova seduto a gambe incrociate sul letto della stanza che divide con Mercedes e Tina e le guarda con fare annoiato. 
«Sei sicuro di non volere venire in piscina con noi?» chiede Tina mentre tira fuori dalla sua valigia un flacone di crema solare.
«Sicurissimo» risponde il ragazzo roteando gli occhi perchè è la centesima volta che Tina gli fa quella domanda.
«Ma perchè non vuoi venire?» domanda allora Mercedes.
«Ti vergogni del tuo corpo?» tenta Tina.
«Ti vergogni di stare con i ragazzi tipo Puck o Sam?» tenta anche Mercedes.
«Guarda che loro non ti prenderebbero mai in giro e poi c'è anche Artie...e insomma, se non si fa problemi lui perchè dovresti fartene tu? Lui è in sedia a rot-» dice Tina, ma Kurt la interrompe, alzandosi di colpo in piedi.
«Non mi vergogno del colore della mia pelle cadaverico. Non mi vergogno di stare di fianco a dei ragazzi decisamente più muscolosi di me. Non mi vergogno di niente! Semplicemente non voglio stare in questo stupido villaggio e sentire la musica della baby dance sparata a tutto volume. Nè tantomeno voglio vedere quegli stupidi animatori che cercano di rallegrarti la giornata!» sbotta il ragazzo.
La risposta di Kurt ammutolisce entrambe le ragazze che lo guardano con occhi sgranati.
«Se avessi saputo che saremmo venuti in uno stupido villaggio turistico...beh, non sarei venuto con voi in vacanza» continua con tono sempre più acido Kurt.
«Eh no, bello!» si riprende allora Mercedes «Non puoi dire una cosa del genere alle tue amiche!»
Tina annuisce con il capo, dando silenziosamente ragione a Mercedes.
«Vi voglio bene, ragazze. Lo sapete, ma io odio con tutto il mio cuore questi posti» dice allora Kurt addolcendo il tono di voce e risedendosi sul letto «mi ricordano di quando io e mio padre trascorrevamo le nostre vacanze con mamma»
Mercedes stringe le labbra e si va a sedere di fianco a Kurt. 
«Mi spiace, non lo sapevo» dice poi.
«Non fa niente...è una cosa stupida, in realtà» sussurra Kurt.
«Non è affatto una cosa stupida, Kurt...» osserva Mercedes passando una mano sulla schiena del suo amico.
Tutti e tre i ragazzi rimangono in silenzio per qualche minuto, Mercedes continuando a muovere la sua mano su e giù sulla schiena di Kurt, Tina guardando i due amici e non sapendo nemmeno cosa dire e Kurt cercando di ricacciare indietro le lacrime che premono per uscire.
«Okay» dice proprio quest'ultimo dopo qualche altro secondo «adesso andatevene in piscina, così io posso piangere in pace»
«Kurt...» mormora preoccupata Mercedes, ma Kurt fa un mezzo sorriso e «Stavo scherzando» dice «me ne starò qui a scegliere l'outfit per la cena»
Mercedes lo guarda attentamente, forse cercando di capire se il ragazzo sta mentendo, ma Kurt allarga ancora di più il suo sorriso.
«Okay» dice alla fine, anche se non è ancora sicura di voler lasciare da solo il suo amico.
«Prendi tu la borsa con l'acqua?» chiede a quel punto Tina, interrompendo i pensieri di Mercedes.
«Si, ma tu prendi quella con gli asciugamani!» risponde poi.
«Divertitevi ragazze!» le saluta allora Kurt. Mercedes gli fa un occhiolino e «Non andare a spezzare cuori in giro mentre non ci siamo» si raccomanda con una risata.
Kurt ridacchia, ma appena la porta si chiude e le sue amiche escono, il sorriso gli muore sulle labbra.
«Non ho mai dato un bacio, figuriamoci se riesco a spezzare cuori» mormora tra sè e sè prima di rannicchiarsi sul letto e nascondersi sotto al lenzuolo.

*

Kurt si rialza da quel letto solo due ore dopo, ovvero quando decide che non può passare la giornata a marcire in camera.
Così si fa una doccia veloce e si infila un paio di pantalocini color crema e una camicia azzurra a maniche corte. Afferra al volo gli occhiali da sole e, finalmente, esce.
La luce del sole lo acceca, nonostante la protezione delle lenti, e il ragazzo impreca tra sè e sè.
Passa vicino alla piscina e, oltre ai vari lettini e ombrelloni, riesce a scorgere anche i suoi amici. Sospira e continua a camminare.

Il sole è a dir poco cocente, Kurt ansima senza fiato ed esce fuori dal villaggio turistico.
Non appena si trova fuori da quella che lui considera una prigione, torna a respirare normalmente.
Si guarda intorno con meraviglia e sorride a tutti i passanti. Continua a chiedersi perchè Rachel abbia deciso di prenotare in un villaggio turistico quando avrebbero potuto affittare una qualche casetta tutti insieme.
Sarebbe stato meglio, decisamente meglio. Kurt almeno non si sarebbe sentito soffocare tra stupidi ricordi, stupide attività e stupidi animatori...che diavolo, non hanno mica dieci anni! Non c'è bisogno di andare alla "serata discoteca" o alla "serata limbo".
Con questi pensieri Kurt continua a camminare finchè non si trova davanti ad una piccola spiaggetta.
Ci sono solo tre persone, tre ragazzi che giocano con un pallone, allora Kurt decide di andare a bagnarsi i piedi sulla riva. E mentalmente si maledice perchè avrebbe potuto mettersi il costume.
L'acqua è fredda e il ragazzo si morde le labbra per evitare di far uscire qualche urletto poco virile.
«Attention!» urla all'improvviso una voce alle sue spalle, ma Kurt non ha nemmeno il tempo di voltarsi, che una pallonata lo colpisce dritto sulla testa.
«Ahia!» esclama massaggiandosi il capo con una mano e nota che i tre ragazzi che prima stavano giocando con il pallone si stanno avvicinando a lui di corsa.
«Je suis désolé!» dice uno dei tre, quello più alto.
«Oh, nessun problema» mormora Kurt sentendosi un idiota perchè capisce il francese, ma non sa spiaccicare manco mezza parola.
«Ah, ma tu sei inglese!» esclama allora lo stesso ragazzo mantenendo un forte accento francese.
«Americano» lo corregge Kurt con un piccolo sorriso.
«Ah bon! Je suis Sebastian» si presenta il ragazzo porgendo la mano destra a Kurt, che la stringe prontamente.
«E loro sono Hunter e Blaine» continua poi indicando gli altri due ragazzi.
Kurt li guarda velocemente, senza soffermarsi più di tanto, e «Io sono Kurt» dice.
«Kurt» ripete Sebastian con la sua erre moscia tipicamente francese.
«Ehm...e voi...uhm...siete francesi?» butta lì Kurt, sentendosi sempre più scemo.
Sebastian ride di gusto e «Perspicace il ragazzo, mh?» dice.
«In realtà io sono inglese, invece Blaine...» si intromette Hunter, un sorriso smagliante stampato in faccia.
Kurt lascia scivolare automaticamente il suo sguardo su Blaine, il ragazzo più basso tra i tre, aspettando di sentire la sua voce, ma quello rimane in silenzio con lo sguardo abbassato sulla sabbia.
«Invece Blaine sembra aver perso l'uso della lingua» dice Sebastian tirando una pacca sulla schiena di Blaine, che sussulta leggermente e finalmente alza lo sguardo su Kurt.
Kurt si sente morire quando gli occhi di Blaine si posano su di lui. Ha degli occhi così...indescrivibili, ecco.
Non riesce nemmeno a capire quale sia il loro colore, sembrano dorati. Dorati con qualche sfumatura verde e...Dio, sono abbastanza incredibili.
«Comunque il qui presente Blaine è greco» continua Sebastian e Kurt sposta velocemente lo sguardo su di lui perchè ha paura di perdersi negli occhi di Blaine.
Ha paura di perdersi in quel vortice dorato.
«Abita qui, infatti io e Hunter lo sfruttiamo come guida turistica» dice ancora Sebastian ridacchiando insieme ad Hunter.
Kurt fa un piccolo sorriso. Blaine rimane in silenzio, lo sguardo di nuovo abbassato.
«Oh...e voi alloggiate qui? Perchè io sto in quel villaggio che sta sopra quella collinetta» dice allora Kurt indicando il villaggio che si vede anche dalla spiaggia.
«Si, noi abbiamo affittato una casa qui vicino» dice Hunter «è il quarto anno che veniamo qui»
«Ah...quindi già vi conoscevate» commenta Kurt.
«Già! Abbiamo fatto amicizia quattro anni fa appunto e da allora tutte le estati veniamo qui a trovare Blaine» dice Sebastian.
«Diciamo che vengono qui per il mare e per i ragazzi, non certo per me» mormora Blaine e Kurt rimane senza fiato perchè...no dai, non è possibile che quel ragazzo abbia anche una voce così bella.
«R-ragazzi?» ripete stupidamente Kurt.
«Mon ami, qui siamo tutti gay» dichiara con tono solenne Sebastian.
«Oh...wow...questa non me l'aspettavo» balbetta Kurt arrossendo perchè insomma...questo vuol dire che anche Blaine è gay? Blaine con gli occhi dorati e la voce da sogno?
Per non parlare di quei ricci scomposti e scuri...
«A-anche io sono gay» dice poi Kurt e Hunter scoppia a ridere.
«L'avevamo capito, sai?» dice il ragazzo.
Kurt arrossisce e si passa una mano sul retro del collo, imbarazzato da morire.
«Una sera di queste dovremmo uscire tutti e quattro insieme, che ne dici Kurt?» chiede a quel punto Hunter.
«Io...ecco, diciamo che sono qui con degli amici e...»
«E un fidanzato?» ammicca Sebastian. Kurt arrossisce ancora di più e si azzarda a lanciare un'occhiata a Blaine.
«No, nessun fidanzato» sussurra guardandolo.
Blaine lo guarda di rimando, ma solo per pochi attimi, poi sposta velocemente lo sguardo sui suoi piedi.
«Beh, allora possiamo uscire tutti insieme, no? Noi e i tuoi amici!» propone Sebastian, fin troppo entusiasta secondo i gusti di Kurt.
«N-non so...insomma, si...si può fare» risponde Kurt e Sebastian batte le mani contento.
«Perfetto!» dice poi «Ci si vede in giro, tanto il paese è piccolo. Adesso noi dobbiamo andare. Ciao Kurt!»
«Alla prossima» lo saluta Hunter mentre Blaine si limita a fare un piccolo cenno con la testa.
«Ciao» li saluta Kurt mentre li guarda allontanarsi.

*

«Dove sei stato?» chiede Mercedes non appena Kurt varca la soglia della loro camera.
«In giro per il paese»
«Bello?»
«Più che bello» risponde Kurt pensando ad un paio di occhi dorati.

*

La sera Santana propone di scendere in paese e andare in giro per locali.
Kurt storce il naso perchè sinceramente non ama bere, però annuisce comunque perchè di certo è meglio che non rimanere nel villaggio.
Si ritrovano in un pub fin troppo affollato. Kurt è spiaccicato tra Rachel e Brittany e vorrebbe scappare.
«Kurt? Hai già deciso come fare per la NYADA?» gli chiede la mora.
«Non lo so, Rach...non mi hanno preso...cosa dovrei fare?» chiede il ragazzo.
«Beh, dovresti fare come me!» ribatte la ragazza.
«Ovvero rompere i coglioni a Carmen Tibideaux finchè non ti accetta per sfinimento?» si intromette Santana, seduta di fronte a loro.
Kurt si morde le labbra cercando di non ridere, Rachel sbuffa offesa e rimane in silenzio per tutto il resto della serata.

**

Martedì


«Dai, vieni almeno un po' con noi in piscina!» supplica Tina saltando sul letto su cui Kurt è steso.
Il ragazzo alza un sopracciglio e «Ma perchè vi ostinate a voler andare in piscina quando a pochi passi da qui c'è il mare?» chiede.
«Perchè Puck vuole fare colpo sulla bagnina» rispondono in coro Tina e Mercedes.
«E quindi ci ha chiesto di andare anche oggi in piscina» specifica la ragazza asiatica.
Kurt rotea gli occhi.
«Chissà perchè questa cosa non mi stupisce più di tanto» borbotta.
«Eddai! Vieni con noi oggi!» tenta ancora Tina.
«Na, penso che andrò al mare io...siete libere di raggiungermi quando e se volete» dice il castano, non curandosi degli sbuffi infastiditi delle sue amiche.
«Sei il solito asociale» borbotta Mercedes guardandolo con uno sguardo di disapprovazione.

*

Kurt torna nella stessa spiaggetta del giorno prima, si guarda attorno, ma capisce immediatamente di essere da solo.
Le sue labbra si piegano all'ingiù mentre stende il telo sulla spiaggia e si butta a pancia in giù.

*

«Ma guardate un po' chi ci degna della sua presenza!» urla Santana quando Kurt si presenta in piscina qualche ora dopo.
Finn, Sam e Mike applaudono e fischiano quando lo vedono arrivare.
«Finalmente la regina ha deciso di mischiarsi con la plebaglia!» urla Puck.
«Lo sapete che siete tutti degli idioti, vero?» chiede Kurt prima di scoppiare a ridere.
Santana si avvicina a lui, stretta in un costumino rosso fuoco, e gli schiocca un bacio sulla guancia.
«E tu dovresti toglierti quella scopa dal culo e cominciare a divertirti. Siamo in vacanza, santo cielo!» gli sussurra poi ad un orecchio.
Ed è proprio a causa di queste parole che Kurt, quella sera stessa, si ritrova brillo ad una festa in spiaggia a ballare insieme ad uno sconosciuto che non parla nemmeno la sua lingua.
«La lingua dell'amore è universale!» gli ha gridato Santana qualche minuto prima, ma Kurt aveva la testa troppo annebbiata per capire il senso di quella frase.
«Kurt!» urla una voce maschile proprio nel momento in cui lo sconosciuto comincia a lasciare qualche piccolo bacio sul collo di Kurt, che si gira e si trova davanti Sebastian.
«Hey Sebasciiian!» biascica staccandosi di colpo dall'altro ragazzo, che geme di disappunto e dice qualcosa, probabilmente un insulto, nella sua lingua.
«Vedo che ti stai divertendo» nota Sebastian con un ghigno stampato in faccia.
«Oh! Si! Non sai quaaaaanto» grida Kurt aprendo le braccia per mostrare quanto esattamente si stia divertendo.
Sebastian ride a gran voce e «Vuoi bere una birra con noi?» chiede.
Kurt allora si guarda intorno: Rachel sta mangiando la faccia a Finn come suo solito, Puck è avvinghiato a Quinn - altro che la bagnina -, Mike sta ballando con Tina, Mercedes sta chiacchierando amorevolmente con Sam, Santana e Brittany stanno ballando oscenamente in riva al mare, Artie sta intrattenendo una piccola folla di sconosciuti con qualche strana storia.
Insomma, sono tutti occupati. Così Kurt scrolla le spalle e «Okay!» dice.
Sebastian lo prende per le spalle e lo trascina lungo la spiaggia, fino a raggiungere un piccolo falò.
Davanti al fuoco scoppiettante sono seduti Blaine e Hunter.
«Ciaaaaao!» Kurt li saluta con così tanto entusiasmo che Hunter subito chiede a Sebastian se il ragazzo è ubriaco.
«Tu che ne dici?» chiede ironicamente Sebastian sedendosi di fianco ad Hunter.
«Tu che ne dici, Blaine?» chiede ancora Sebastian voltando la testa per guardare Blaine «Kurt è ubriaco?»
«Non sono ubriaco!» borbotta offeso Kurt cascando a sedere di fianco a Blaine, che mentre osserva il fuoco mormora un «Beh...penso che sia...uhm...brillo?»
«Heeeey!» esclama indignato Kurt «Non sono brillo! Ho solo tolto la scopa dal culo come mi ha consigliato Santana!»
«Aaaaah...quindi è per questo che poco fa stavi avvinghiato a quel ragazzo tutto muscoli, mh?» chiede ammiccando Sebastian.
«Uh-» comincia a dire Kurt, ma Blaine si alza improvvisamente da terra, si toglie la sabbia dai pantaloni con una passata delle mani e «Io devo andare» sbotta.
«Devi andare?» chiede confuso Hunter. 
«Al contrario di tutti voi io dovrò andare a lavorare domani mattina» risponde Blaine.
«Ma non ti sei mai fatto problemi a rimanere sveglio fino a tardi con noi...» si lamenta Sebastian alzandosi in piedi e avvicinandosi a Blaine.
«Vorrà dire che sto invecchiando» si limita a dire il riccio, poi alza la mano e li saluta, dileguandosi nel buio.
«Cosa diavolo è appena successo?» chiede Hunter dopo interminabili minuti di silenzio.
«Non lo so, ma forse è meglio se seguiamo anche noi il consiglio di questa Santana» risponde l'altro ragazzo.

*

Un'oretta dopo Sebastian sta vomitando anche l'anima nascosto dietro ad un cespuglio e Hunter, dopo aver gridato a Sebastian una cosa del tipo "Questo è il numero tre!", si è andato ad imboscare con un ragazzo.
Kurt si è ripreso abbastanza, ma barcolla ancora un po' mentre cammina scalzo sulla sabbia.
«Devo pisciare» annuncia a gran voce, anche se non c'è nessuno che lo sta ascoltando.
Si allontana un po' dalla festa e si ferma di colpo quando vede un ragazzo che sta nuotando vicino alla riva.
Quel ragazzo sembra...«Blaine?» lo chiama Kurt alzando la voce per farsi sentire.
Il ragazzo, che forse è Blaine o forse no, blocca i suoi movimenti e alza lo sguardo e...si, è decisamente Blaine.
I suoi occhi sono inconfondibili anche al buio, illuminati solo dai raggi della luna.
Kurt allora fa qualche passo nella sua direzione, fino a che non sente l'acqua calda del mare bagnargli i piedi.
«Pensavo te ne fossi andato» dice semplicemente.
Blaine rimane immobile, il corpo nascosto dall'acqua.
«Te ne sei andato a causa mia? Non ti sto simpatico forse?» chiede allora Kurt mordendosi il labbro inferiore e dondolandosi sui piedi.
«N-no» sussurra piano Blaine.
Kurt lo guarda aspettando una spiegazione che però non arriva, così si toglie la T-shirt che indossa e «Ti dispiace se mi faccio un bagno anche io?» domanda.
«N-no» ripete Blaine distogliendo lo sguardo dalla pelle pallida di Kurt.
Il castano si leva anche i pantaloni e rimane solamente in boxer. Le guance gli stanno andando seriamente a fuoco perchè è la prima volta che si spoglia davanti a qualcuno e sinceramente non sa nemmeno come ha fatto a trovarsi in questa situazione.
"Tutta colpa dell'alcool" gli suggerisce una vocina nella sua testa.
«Si, tutta colpa dell'alcool» dice ad alta voce senza rendersene conto.
«Hai detto qualcosa?» chiede Blaine allora.
Kurt si affretta a scuotere la testa ed entra in acqua.
Chiude gli occhi per il piacere quando l'acqua tiepida incontra il suo corpo e si lascia scappare un soffio felice dalla bocca.
«Si sta bene, eh?» gli chiede Blaine avvicinandosi leggermente.
«Meravigliosamente bene» mormora Kurt aprendo gli occhi e trovandosi davanti quelli dell'altro ragazzo.
«Già» soffia Blaine prima di infilare la testa sott'acqua e tirarla fuori qualche secondo dopo, con i ricci tutti bagnati e appiccicati alla fronte.
Rimangono in silenzio per un tempo infinito. Kurt che finge di guardare il mare piatto, illuminato dalla luce della luna, mentre in realtà ogni tre secondi lancia occhiate a Blaine. E ogni volta che lo guarda, il moro distoglie lo sguardo e abbassa la testa.
E Kurt vorrebbe essere intraprendente e cominciare un discorso, ma proprio non ci riesce. A quanto pare nemmeno l'alcool in circolazione nel suo sangue può aiutarlo ad uscire da questa bolla di timidezza improvvisa.

Kurt esce dall'acqua solo quando sente la voce di Finn richiamarlo da lontano.
«Io devo-» comincia a dire mentre in contemporanea «Mi sa che devi-» dice Blaine. Si guardano e ridacchiano imbarazzati.
«Ehm...si, okay» balbetta allora il castano grattandosi il retro del collo «io vado»
Blaine stringe le labbra e annuisce, Kurt fa un piccolo sorriso e si incammina verso la riva.
«Kurt!» lo richiama Blaine quando ormai è uscito completamente fuori dall'acqua.
Il castano si gira e lo guarda, una piccola ruga che gli increspa la fronte.
«C-ci vediamo in giro, vero?» chiede Blaine. Kurt risponde con un "si" sussurrato così piano che non è nemmeno sicuro che Blaine lo abbia sentito, poi si volta e torna dai suoi amici con la vescica ancora piena.

**

Mercoledì


«Oggi si va al mare» proclama in tono solenne Santana entrando nella camera di Kurt, Mercedes e Tina.
«Puck ha finalmente capito che il suo amore per Quinn è ricambiato?» chiede Kurt sbadigliando mentre guarda l'ora sul cellulare e si rende conto che sono già le undici passate.
Santana sbuffa infastidita, si siede ai piedi del letto di Kurt, accavalla le gambe e guarda profondamente il ragazzo.
«Allora» comincia a dire con fare cospiratorio «come è andata ieri sera con quel mister muscolo sexy con cui ballavi in spiaggia?»
«Quel mister muscolo sexy l'ho visto con un altro ragazzo a fine serata» si intromette Mercedes mentre alza lo sguardo dal libro che stava leggendo.
«Ma come?!» esclama allora Santana alzandosi in piedi e torreggiando sulla figura di Kurt, steso ancora a letto con i capelli arruffati e l'alito mattutino.
«Non era il mio tipo» si giustifica Kurt scrollando le spalle con fare noncurante.
«Quel tizio poteva essere anche il mio tipo! E ti ricordo che sono lesbica!» urla Santana e il castano si tappa le orecchie e «Shhhh! Fa' silenzio che mi sono appena svegliato» si lamenta.
«Ma meriti di essere insultato e chi è la persona che insulta meglio di tutti nel nostro gruppo? La sottoscritta» dice Santana indicandosi con i pollici «quindi adesso ti becchi tutti i miei insulti»
«Non ce n'è bisogno, davvero» pigola Kurt cercando di rintanarsi sotto le lenzuola, ma la ragazza gliele strappa di dosso.
«No, bello mio! L'ultima volta che vi ho visti eravate avvinghiati come due polpi! Che è successo dopo?» chiede.
«Ma niente...ho incontrato un ragazzo che ho conosciuto l'altro giorno in spiaggia e ho mollato da solo mister muscolo sexy» spiega Kurt riferendosi all'incontro che ha avuto con Sebastian.
Santana rimane in silenzio per qualche attimo, metabolizzando le parole di Kurt, poi alza un sopracciglio e «Mi stai dicendo che tu hai conosciuto un ragazzo l'altro giorno e non ne hai parlato con nessuno? Siamo i tuoi amici!» mormora offesa.
«No, San» dice allora Kurt «guarda che non mi piace questo ragazzo, eh! Ho solo fatto amicizia e basta»
«Sicuro?» chiede la ragazza.
«Sicuro» conferma Kurt, evitando di menzionare il fatto che effettivamente c'è un altro ragazzo che potrebbe piacergli.
E che ha passato non si sa bene quanto tempo mezzo nudo in acqua con questo ragazzo la sera prima.
«Peccato. Io voglio solo che tu perda la tua verginità una volta per tutte» dice Santana e Mercedes scoppia a ridere sentendo le sue parole.
«Cosa mi sono persa?» chiede a quel punto Tina uscendo dal bagno.
«Niente. Kurt continua ad essere il solito verginello» le risponde Santana.
Mercedes si tiene le mani sulla pancia e continua a ridere come una disgraziata.
«Belle amiche...» commenta Kurt imbarazzato da morire «io non ci vengo al mare con voi»

*

Nonostante le suppliche da parte di Mercedes, Kurt decide veramente di non andare in spiaggia con loro.
Si ritrova a camminare per i vicoli stretti del paese, una macchina fotografica appesa al collo e un cappello di paglia calato in testa.
Passa davanti a delle bancarelle di pesce e storce il naso per la puzza.
«Ciao straniero» lo saluta una voce proveniente dalle sue spalle proprio mentre sta fissando schifato un pesce morto.
«Oh!» esclama Kurt preso alla sprovvista quando si accorge che la voce appartiene a Blaine.
«Scusa, non volevo spaventarti» dice il riccio grattandosi l'accenno di barba che cresce sulle sue guance.
«Non mi hai spaventato» lo rassicura Kurt «ero solo troppo distratto...sai com'è...questi pesci sono così brutti che-»
«Non ti piacciono i pesci?» chiede il moro interrompendolo.
«Decisamente no»
«Oh...» mormora Blaine e sembra quasi...deluso?
«Cioè» dice allora Kurt frettolosamente «sono brutti esteticamente e non mi piacciono da mangiare, ma...insomma, quelli che si vedono nei documentari sono carini»
Blaine sbuffa una risata divertita e «Beh, diciamo che io campo grazie a loro» dice.
«Nel senso che lavori in un acquario? Sei un istruttore di sub?» chiede il castano.
«Sono solo un pescatore, Kurt» dice Blaine con un sorriso che potrebbe sciogliere tutto il ghiaccio presente su quella stupida bancarella dei pesci.
E Kurt si scioglierebbe con quel ghiaccio, anche perchè è la prima volta che sente il suo nome fuoriuscire dalle labbra del moro.
«Un pescatore?» ripete stupidamente dopo qualche secondo cercando di non pensare troppo a come quel "Kurt" suonasse dannatamente perfetto pronunciato dalla voce di Blaine.
«Già. Pesco e rivendo il pesce a questi ragazzi che fanno il mercato ogni giorno» conferma il riccio.
«Allora potresti cominciare a farmi apprezzare il pesce» se ne esce fuori Kurt che, non appena le parole escono dalla sua bocca, spalanca gli occhi e «C-cioè...potresti farmi assaggiare del pesce. Magari quello greco è più buono, no?» aggiunge arrossendo come una scolaretta.
Blaine abbassa lo sguardo e Kurt non è sicuro al cento per cento, ma sembra che anche lui sia arrossito.
«Hai da fare per cena?» chiede il riccio cogliendo di sorpresa Kurt, che sbatte le palpebre un paio di volte prima di scuotere la testa.
«Beh...allora...vedi quel faro lì?» dice Blaine indicandogli un faro che si erge al fondo di una scogliera poco lontana.
Kurt, a corto di parole, si limita ad annuire.
«Bene. Vieni lì alle otto e mezza?» propone il moro e Kurt annuisce di nuovo.
«O-okay» sussurra Blaine «allora ci vediamo stasera»
Inutile dire che Kurt fa solo un cenno affermativo con la testa.
Non è proprio possibile che un ragazzo così carino e tenero come Blaine lo abbia appena invitato ad un appuntamento, vero?

*

Kurt finge di avere un mal di pancia terribile e devastante per riuscire a scampare alla cena con i suoi amici e poter andare all'appuntamento con Blaine.
Si mette in tiro, Kurt. Si acconcia perfettamente i capelli, modellando al meglio il ciuffo, indossa i suoi pantaloni più attillati e la sua camicia preferita.
Peccato che tutto questo non serva proprio ad un bel niente perchè quando Kurt arriva davanti al faro non si trova davanti solo Blaine. 
No, con lui ci sono anche Sebastian e Hunter e Kurt vorrebbe solo fare dietrofront e tornare al villaggio per poter cenare con i suoi amici. O magari chiudersi in camera e piangere in solitudine.
Altro che appuntamento e appuntamento. 
«Kurt» lo saluta Blaine con il suo solito sorriso mozzafiato.
«Blaine» mormora Kurt in risposta.
«Sei...uhm...stai benissimo» dice Blaine inciampandosi nelle sue stesse parole.
Sebastian si schiarisce la voce e «Ciao anche a te, Kurt» saluta.
Le guance di Kurt si imporporano leggermente e saluta anche gli altri due ragazzi con un cenno della mano.
«Allora» dice Blaine aprendo la porta del faro «vogliamo entrare?»
«Nel faro?» chiede stupito il castano.
«Blaine non ti ha detto che vive nel faro?» domanda Hunter.
«No...direi proprio di no» risponde Kurt mentre fa un passo in avanti per seguire Blaine e Sebastian che hanno già varcato la soglia della casa, ma Hunter lo trattiene per un gomito.
«Penso che tu piaccia a Blaine» sussurra al suo orecchio e dalla gola di Kurt fuoriesce una risata strozzata.
«No, seriamente» insiste il ragazzo «non ha mai invitato nessuno al di fuori di me e Sebastian a casa sua»
«Questo non significa niente» borbotta Kurt.
«Beh...ci ha anche supplicati di venire a questa cena perchè, testuali parole, "Ragazzi, io sono un imbranato e non riesco a spiaccicare parola davanti a Kurt"» conclude Hunter lasciando andare il gomito di Kurt, che rimane impalato sul posto.
Hunter deve spingerlo sulla schiena per farlo finalmente entrare dentro al faro.

*

«Wow» è la prima cosa che dice Kurt quando entra e si guarda attorno.
«Non pensavo che un faro potesse essere così...accogliente» è la seconda cosa che dice.
«Allora...uhm...ti piace?» chiede Blaine, una nota di insicurezza che gli sporca la voce.
«Blaine, è bellissima» sussurra Kurt alzando lo sguardo in alto.
«Dopo cena ti porto in cima» dice il riccio, le labbra piegate all'insù.
«Spiegami perchè abbiamo accettato questo invito a cena» chiede nel frattempo Sebastian ad Hunter, che scuote la testa e «Perchè siamo amici di Blaine e lo sai meglio di me che lui è una frana con i ragazzi» spiega.
«Più che altro direi che è la prima volta che lo vedo interessarsi ad un ragazzo. Fino a due giorni fa pensavo fosse asessuale!» commenta Sebastian attirando l'attenzione anche di Kurt e Blaine.
Hunter rotea gli occhi e «Allora che si mangia?» chiede ad alta voce.
«Pesce!» risponde prontamente Blaine.

*

E okay. Lo ammette: il pesce è buono, ma... che diamine! Tutte queste spine sono state create per conficcarsi nella sua gola, pensa Kurt mentre si immagina già morto soffocato da una spina.
Blaine, seduto davanti a lui, lo guarda e sorride teneramente.
«Sei buffo» dice dopo un po'. Kurt, che stava guardando con aria disgustata la pelle del pesce, alza lo sguardo e si acciglia.
«Sei buffo mentre pulisci il pesce» chiarisce Blaine e il volto di Kurt si rilassa immediatamente.
«Dovresti dargli una mano, dato che sei il padrone di casa e che l'hai invitato tu a cena» propone Sebastian prima di ficcarsi in bocca un pescetto fritto.
«Mi piace guardarlo mentre tenta di farcela da solo...ha un'aria così concentrata ed è decisamente adorabile» dice Blaine senza staccare i suoi occhi da quelli di Kurt.
Sebastian sbuffa, lanciando un'occhiata esasperata ad Hunter, che però scrolla le spalle e si concentra sul piatto che ha davanti al naso.
Kurt invece non capisce. Non riesce proprio a capire se Blaine è in qualche modo interessato a lui. 
Se un ragazzo ti dice che sei adorabile... è un buon segno oppure no?
Sembra più una frase detta per friendzonare qualcuno, pensa con un certo disappunto.
Così si muove a disagio sulla sedia e non dice nulla a riguardo.
In compenso comincia a raccontare aneddoti tratti dalla sua vita, a descrivere i suoi amici, a parlare della sua passione per i musical fino ad arrivare al rifiuto da parte della scuola dei suoi sogni, la NYADA.
«Non ci credo» commenta a quel punto Blaine «scommetto che hai una voce bellissima»
«A quanto pare non abbastanza per la NYADA» mormora Kurt, leggermente abbattuto nello spirito. Quel rifiuto brucia ancora sulla sua pelle.
«E quindi cosa hai intenzione di fare adesso?» chiede Sebastian interessato.
«Godermi le vacanze?» ci scherza su il castano.
«Quanto starai qui?» domanda Blaine.
«Ancora una settimana e mezza...poi...non lo so, immagino che cercherò un lavoro e tenterò di entrare alla NYADA il prossimo anno»
«Se non trovi di meglio sappi che potresti fermarti a fare il pescatore con me. Non si guadagna tantissimo, ma si sopravvive tranquillamente» dice Blaine sorridendo e il castano non riesce a comprendere se sia una proposta seria o meno.
Nel dubbio lascia cadere quella conversazione e racconta di quando la sua amica Mercedes aveva una cotta imbarazzante per lui durante il secondo anno di liceo.

*

Sebastian e Hunter, usando una stupida scusa, riescono a scappare e a dileguarsi in fretta e furia quando Blaine porta Kurt in cima al faro.
Kurt si rende conto di essere da solo con il riccio solo quando questo si siede per terra e comincia a raccontargli del perchè vive lì.
Il ragazzo scopre che la madre di Blaine è morta subito dopo il parto a causa di una complicazione, che il padre di Blaine era un uomo violento e che Blaine è scappato di casa a quindicianni e si è nascosto per una settimana dentro al faro, che pensava fosse disabitato.
«In realtà il guardiano era solo in vacanza» racconta Blaine, un piccolo sorriso imbarazzato disegnato sulle labbra.
«E cosa è successo poi?» chiede curioso Kurt.
«Diciamo che è diventato come un padre per me...mi ha tenuto con sè, mi ha insegnato a pescare, mi ha fatto sentire amato» sussurra Blaine immergendosi nei ricordi.
Kurt si avvicina impercettibilmente a Blaine e gli accarezza un braccio.
«E il tuo vero padre?» chiede a bassa voce.
Blaine ride amaramente e «Non mi ha mai più cercato, sai? In paese dicono che si sia anche trasferito in America...io sinceramente non lo so e non mi interessa saperlo»
«Mi dispiace, Blaine» dice sinceramente Kurt, anche se sa che un misero "mi dispiace" non può certo cambiare le cose.
Il riccio si gira e gli regala un sorriso dolcissimo, così splendente che Kurt distoglie lo sguardo poco dopo, in imbarazzo.
«Ehm» si schiarisce poi la gola «e il guardiano?»
«Quest'inverno è morto. Incidente d'auto» 
«Oh» pigola Kurt sconvolto.
«La mia vita fa un po' schifo, a volte» ammette Blaine guardando il cielo e passandosi una mano in testa, scompigliandosi i ricci.
E proprio in quel momento Kurt pensa che vorrebbe baciare Blaine, così magari la sua vita farebbe un po' meno schifo.

*

«Dammi la mano» ordina Blaine quando una mezz'oretta dopo si ritrovano sulla scogliera davanti al faro.
«Ho paura di cadere, Blaine» mormora terrorizzato Kurt.
«Dai, dammi la mano,» ripete il riccio allungando il braccio «non ti faccio cadere» e Kurt afferra la sua mano fidandosi di lui.
Il palmo di Blaine è caldo e leggermente sudato, Kurt stringe forte la presa tra le loro mani e sorride quando l'altro ragazzo non lo guarda.

Blaine, appollaiato sopra uno scoglio, guarda dal basso Kurt, che invece è in piedi e guarda affascinato le onde che si infrangono sulle pietre.
«Tra poco devo tornare al villaggio» dice Kurt spezzando il silenzio che li circondava.
«Se vuoi ti accompagno» si offre Blaine mentre si alza in piedi.

*

Kurt si morde l'interno della guancia quando lui e Blaine arrivano davanti all'ingresso del villaggio.
«Uhm...g-grazie» balbetta «per avermi riaccompagnato»
«Grazie a te per aver accettato l'invito a cena...» dice il riccio.
«Potremmo...potremmo rifarlo» propone allora Kurt, ma non si accorge dello stupido sorriso che nasce sulla bocca di Blaine perchè è troppo impegnato a guardarsi la punta delle scarpe.
«Con Sebastian e Hunter, ovviamente» aggiunge quindi.
«Oh» mormora Blaine, il sorriso che scompare immediatamente dalla sua faccia.
«P-potrei anche dirlo ai miei amici...si, insomma, sono sicuro che andrete d'accordo tutti quanti» continua il castano.
«Credo...si, immagino di si» dice Blaine, un po' demoralizzato.
«O-okay» sussurra Kurt alzando finalmente lo sguardo. E quando i suoi occhi incontrano quelli di Blaine capisce di aver detto una cazzata dietro l'altra e di aver rovinato tutto.
«Io-» cerca di dire allora, ma il moro si infila le mani nelle tasche posteriori dei suoi pantaloni e «Ho capito. Ci vediamo, Kurt» sussurra.
Kurt rimane in piedi come un cretino, senza riuscire nè a muoversi nè a parlare per fermare Blaine.
Guarda la sua schiena allontanarsi e l'unica cosa che riesce a fare è darsi dell'idiota da solo.

**

Giovedì

Kurt si rigira nel letto, ingrovigliando le gambe tra le lenzuola e sbuffando sonoramente quando legge sul display del suo cellulare che sono solo le cinque e mezza del mattino.
«'Cedes» sussurra, sperando che l'amica sia sveglia.
Ovviamente lei non gli risponde. Kurt stringe le labbra e «Tu credi al colpo di fulmine?» chiede anche se sa che non otterrà alcuna risposta.

**

Venerdì 


Kurt ride. Ride come un matto e urla, scalciando e cercando di difendersi da Mercedes che ha deciso di fargli un attentato di solletico.
«Lasciami! Ti prego! Sarò il tuo schiavo personale per tutto il resto della vacanza!» grida ad un certo punto mentre le mani della sua amica si avvicinano pericolosamente ai suoi piedi, il punto più critico.
«Ah si?» chiede la ragazza arcuando un sopracciglio teatralmente.
«G-giuro!» gracchia il castano, il respiro pesante e affaticato.
«Mh...» mormora Mercedes allontanando le mani dal corpo di Kurt «la tua proposta è allettante»
«E?» la esorta a continuare Kurt.
«E...non mi interessa!» esclama in una risata la ragazza prima di afferrargli un piede e cominciare a solleticarlo.
Kurt ha le lacrime agli occhi dal ridere e si dimena, steso sul lettino a bordo della piscina, quando Rachel si schiarisce la voce a pochi passi da lui.
«Kurt, non dovresti urlare così» dice con tono leggermente alterato.
«Ma Mercedes mi ha assalito!» si giustifica lui mentre Mercedes lascia finalmente andare i suoi piedi.
«Si, ma tu non puoi trattare così male le tue corde vocali! Rischi di perdere la tua voce e la NYADA non ti prenderà mai!» ribatte Rachel.
Kurt rimane pietrificato alle parole di Rachel e sente una fastidiosa presenza all'altezza dello stomaco.
«Nanerottola, stai scherzando vero?» si intromette Santana a quel punto.
A Kurt sembra di essere sott'acqua: tutto è ovattato intorno a lui. Non sente gli insulti che volano fuori dalla bocca di Santana, non sente le parole che usa Rachel per difendersi dalla latina, non sente il braccio di Mercedes stringersi attorno alle sue spalle, non sente nemmeno quando Brittany si avvicina a Santana e cerca di allontanarla da Rachel.
Non sente niente. Niente.
Si sente solo fuoriluogo e nel giro di pochi minuti si ritrova a correre lontano dalle sue amiche.

*

Kurt lo sa, lo sa che sta scappando, ma non sa nemmeno dove sta scappando.

Si ritrova, senza nemmeno rendersene conto, davanti al faro dove abita Blaine. Prende un po' di coraggio e si avvicina alla porta. Bussa un paio di volte, ma nessuno risponde, così si ritrova a sospirare e si incammina verso gli scogli.

Il mare e i tre gabbiani che sono appollaiati sugli scogli sono gli spettatori delle lacrime che scendono copiose dagli occhi di Kurt.
Il ragazzo ripensa alle parole di Rachel e di conseguenza alla faccia delusa di suo padre quando ha aperto la lettera di rifiuto da parte della NYADA.
Ripensa al successo di Rachel Berry e al fallimento di Kurt Hummel.
Ripensa al successo di tutti i suoi amici, che bene o male hanno già tutti le idee chiare sul loro futuro, e alla sua vita futura che per ora è solo un grande punto di domanda, un'incognita.
Proprio mentre un singhiozzo più forte degli altri esce dalla sua gola, Kurt sente dei passi che si avvicinano a lui.
Strizza gli occhi e si tappa la bocca con le mani perchè non vuole che qualcuno veda in che condizioni è ridotto.
«Perchè stai piangendo?» gli chiede la voce ormai familiare di Blaine alle sue spalle e il castano vorrebbe solo buttarsi di testa sugli scogli perchè Blaine è arrivato proprio nel momento peggiore.
In qualsiasi caso, Kurt non riesce nemmeno a rispondere perchè un nuovo singhiozzo fuoriesce violentemente dalle sue labbra.
«Perchè stai piangendo, Kurt?» ripete il riccio mentre si avvicina e si siede vicino a lui sul suo stesso scoglio.
Le lacrime continuano a bagnare le sue guance e Kurt apre la bocca, cercando la forza di parlare, ma, di nuovo, non ce la fa, quindi volta leggermente il busto e abbraccia Blaine.
Blaine in un primo momento si irrigidisce tra le sue braccia, poi semplicemente ricambia quell'abbraccio così impacciato e lo stringe forte.

*

Il capo di Kurt è appoggiato alla spalla di Blaine, che gli accarezza la schiena e «Kurt...» sussurra di tanto in tanto.
Kurt pensa che potrebbe rimanere in quella posizione con Blaine per tutta la vita, soprattutto quando sente il naso del riccio sfregare piano tra i suoi capelli e annusarlo.
E okay, forse dovrebbe pensare che Blaine sia una specie di maniaco, invece trova che annusare una persona sia un gesto in qualche modo intimo e familiare.
Così tira su con il naso un'ultima volta e, sentendosi improvvisamente coraggioso, lascia un piccolo bacio sulla spalla su cui era appoggiato.
«Kurt...» sussurra nuovamente Blaine e «Scusa» pigola il castano cercando di districarsi dall'abbraccio, ma il moro lo tiene fermo.
Kurt alza la testa, trovandosi faccia a faccia con l'altro ragazzo e «Blaine» mormora a corto di fiato.
«Perchè stavi piangendo?» gli chiede il riccio passandogli il pollice sotto gli occhi, come a voler asciugare le sue lacrime.
«Perchè faccio schifo» risponde Kurt in un sussurro e solo a quel punto Blaine si allontana da lui.
Si alza in piedi velocemente e lo guarda dall'alto con un'espressione indecifrabile.
«Fai schifo?» gli chiede scuotendo la testa.
Kurt lo fissa con la bocca socchiusa e annuisce.
«Perchè pensi una stronzata del genere?» chiede poi senza mezzi termini il moro.
Il castano incrocia le gambe e «Non sono stato accettato alla NYADA» mormora in risposta.
E Blaine...Blaine scoppia a ridere e la sua risata fa contorcere le budella di Kurt.
«Aspetta, mi stai dicendo che fai schifo perchè non sei stato accettato alla NYADA? Sei serio?»
«Beh-» comincia a dire Kurt, ma Blaine si risiede di fianco a lui e «Una persona non piange in quel modo solo perchè non è stato preso all'Università» dice, il tono improvvisamente serio.
Il castano boccheggia per qualche secondo, poi cede e «Non so cosa fare nella vita, Blaine. Non riesco ad immaginare il mio futuro, capisci? Prima avevo questa convinzione che...che avrei sfondato a Broadway, ma ora? Ora non riesco nemmeno a capire cosa sto facendo nel presente» dice con lo sguardo puntato verso il basso.
Blaine gli alza il mento con una mano e lo guarda, semplicemente lo guarda.
«Blaine?» lo chiama allora Kurt.
«Non devi preoccuparti così tanto del futuro, sai? Dovresti vivere al meglio il presente e...» sussurra allora Blaine, la sua mano ancora premuta sul mento di Kurt.
«E?» lo esorta a continuare Kurt.
«E...cogliere l'attimo» conclude Blaine avvicinandosi con le labbra a quelle di Kurt e socchiudendo gli occhi.
Kurt, invece, tiene gli occhi spalancati e, anche se si sente un emerito coglione, continua solo a pensare che questo sarà il suo primo bacio.
Blaine sarà il suo primo bacio.

*

Ovviamente Blaine non sarà il suo primo bacio perchè, come nel peggiore dei film per teenager, quando le labbra di Blaine stanno per sfiorare le sue, qualcuno li interrompe.
E quel qualcuno porta il nome di Sebastian, che compare dietro di loro e «Oh! Hunter corri qua che il nostro Blaine è riuscito a conquistare l'ennesimo turista anche quest'anno!» grida.
Kurt si allontana bruscamente dal volto di Blaine, un po' per lo spavento un po' perchè confuso dalle parole di Sebastian.
L'ennesimo turista?
«Merda! Quindi ha vinto la scommessa?» chiede a quel punto Hunter, raggiungedoli.
«S-scommessa?» domanda allora Kurt, la gola improvvisamente chiusa.
Blaine chiude gli occhi, rassegnato, quando «Ogni anno io, Hunter e Blaine scommettiamo su quanti turisti riusciremo a farci. Blaine ha scommesso che sarebbe riuscito a stare con cinque ragazzi quest'estate e...beh, tu sei il quinto» spiega Sebastian come se la cosa non potesse ferire in alcun modo Kurt.
Kurt che sposta lo sguardo tra Hunter e Sebastian per qualche secondo, poi si volta a guardare il riccio e «Blaine, è...è vero? Tu...tutti gli anni...?» chiede confusamente, le lacrime che già premono per uscire dagli occhi.
Blaine rimane in silenzio e «Ovviamente» sussurra Kurt alzandosi.
«Kurt» tenta di fermarlo allora Blaine, ma «Sai quando prima ti ho detto che mi facevo schifo? Beh, adesso ho trovato una persona che mi fa ancora più schifo: tu» sbotta Kurt con una risata amara.
«Ah!» aggiunge poi puntando i suoi occhi ormai lucidi su Sebastian e Hunter «Blaine non ha ancora vinto la scommessa dato che non abbiamo fatto proprio un bel niente»
«Ooops!» dice Sebastian scoppiando a ridere e guardando Blaine come a voler dire "ti abbiamo rovinato la festa anche questa volta".
«Solo una cosa» dice ancora Kurt «il vostro era tutto un gioco, mh? Quando Hunter mi ha detto che piacevo a Blaine, quando a cena facevate quelle battutine su quanto fosse timido Blaine, quando avete detto non lo avevate mai visto interessato a nessun ragazzo...era tutto un gioco? Avete solo aiutato il vostro amico a conquistarmi?»
«Beh, si...è stato divertente!» riponde Hunter.
«E sai cosa è ancora più divertente? Che tutti gli anni io e Hunter riusciamo sempre ad interrompere Blaine quando è con l'ultimo ragazzo con cui dovrebbe stare per vincere la scommessa!» ride Sebastian.
«Già!» ridacchia Hunter «L'anno scorso era il numero quattro, vero?»
«Verissimo! E quello è scoppiato a piangere come una femminuccia quando ha scoperto della nostra scommessa. Abbiamo seguito Blaine sulla spiaggia con questo ragazzo e quando abbiamo visto che si sono appartati...bam! Li abbiamo interrotti» aggiunge Sebastian.
Kurt si morde con forza il labbro, sentendo il sapore del suo stesso sangue, e «E tu ti diverti come loro, Blaine?» chiede cercando inutilmente un contatto visivo con il diretto interessato, che non risponde.
«Ti diverti a prenderti gioco dei ragazzi, mh?»


«Ti diverti a prenderti gioco dei ragazzi, mh?» chiede Kurt e Blaine vorrebbe solo urlare che no, non si diverte affatto, ma non ha amici e gli unici che ha trovato sono quei due coglioni di Sebastian e Hunter.
E che non si diverte a farsi ragazzi sconosciuti o semi sconosciuti. Non si diverte perchè quei ragazzi, la maggior parte delle volte, non gli piacciono nemmeno.
Invece Kurt...Kurt è diverso e Blaine se n'è accorto dal primo istante.
Ma, invece di dire ciò che pensa, alza lo sguardo, incontrando finalmente quello ferito e distrutto di Kurt e «Mi diverto da pazzi» soffia con cattiveria.
Una cattiveria che non è indirizzata a Kurt, ma solo a se stesso.






















 




 




  
Leggi le 9 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: truppappa