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Autore: chuxie    03/09/2015    1 recensioni
Le (dis)avventure di una tirocinante non retribuita nella giunga del lavoro milanese, alla caccia di un impiego che le permetta di dare un senso alla sua vita. O semplicemente che le consenta di continuare a mangiare gelato per supplire al vuoto.
Tratto da una storia vera. E assurda.
Genere: Comico, Demenziale, Satirico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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NELLE PUNTATE PRECEDENTI...
Dopo una rocambolesca fuga dalla Gelateria degli Orrori, dove non mettere il biscotto al centro del gelato comportava la fucilazione istantanea o l'esilio permanente dal gruppo ristretto delle persone pensanti e degne di essere al mondo, la nostra beneamata eroina ha affrontato un colloquio con la pericolosissima e ipnotica setta di Herbalife e, infine, ha scongiurato con le sue sole forze il rischio di essere risucchiata nel mondo del lavoro Aggratis, dilagante forma di persecuzione sociale che tormenta molti dei nostri giovani. Ma questo non ha scalfito l'incrollabile ottimismo di Chuxie che si è rimessa in viaggio alla ricerca del Lavoro Giusto...



Chuxie ha l'abitudine di scrivere due diverse forme di lettere di presentazione,: la prima prevede l'esaltazione delle proprie competenze fino quasi al delirio di onnipotenza, essendo stata benedetta negli anni dal dio dello Sproloquio Arguto, già mitico creatore della Supercazzola; la seconda forma è stitica e sterile ed è riservata alle risposte per quegli annunci che poco la interessano, ma che in cuor suo sente che non dovrebbe snobbare. In risposta ad una missiva di questo secondo tipo, la giovane Chuxie è stata contattata telefonicamente da un vecchio napoletano, che ha commentato il suo curriculum e l'ha invitata nella sede della sua associazione Onlus per un colloquio. O questo è quello che Chuxie ha intuito dagli stralci di conversazione che riusciva a cogliere con l'ausilio della linea disturbata e del dialetto stretto. Al suo arrivo nello scantinato in cui aveva sede questa associazione Onlus (senza nome), addobbata con un gusto classico e raffinato con Manifesti del Partito Socialista Italiano e computer antecedenti all'avvento di internet, vi ha trovato un 75enne, che ci ha tenuto subito a precisarle che lui era giovane di mente e che non avendo mai avuto figli non l'avrebbe mai considerata come una nipote, ma solo come una donna. Le ha quindi spiegato con vari giri di parole che voleva offrirle la possibilità di progettare un intervento sul territorio a sua scelta e che poi si sarebbe occupato lui di farlo approvare da un suo amico Assessore. Non importava il target o l'obbiettivo di questo progetto, ma, come poi le avrebbe spiegato con arguti giri di parole (essendo stato benedetto anche lui dalla divinità dello Sproloquio Arguto), l'importante era che questo gli permettesse di monetizzare. Ha poi spiegato a Chuxie che intendeva sceglierla come sua collaboratrice per la sottoscrizione di tessere di affiliazione alla sua associazione Onlus (del costo di soli 50€). Il lavoro della nostra bella protagonista era quello di contattare telefonicamente poveri diavoli che avevano inviato il loro curriculum nella speranza di avere un lavoro, spiegare loro che l'associazione avrebbe potuto metterli in contatto con possibili datori di lavoro o con avvocati, dentisti e investitori (leggasi: strozzini) che avrebbero offerto loro degli sconti, ma solo se questi si fossero associati. Le ha poi fatto notare l'importanza fondamentale di lasciar perdere coloro che sin dalla prima telefonata si fossero mostrati scarsamente interessati a tesserarsi. L'arzillo signore non era in alcun modo intenzionato a entrare nel mondo del lavoro Aggratis, malgrado chiedesse a Chuxie di farlo per pochi mesi così da concedergli il tempo di conoscerla e di capire "se ci piacciamo". Chuxie ha quindi visionato la lista degli iscritti, composta principalmente da stranieri, e ha chiesto all'arzillo vecchietto, che sempre più sembrava volerle mostrare il suo calore mediterraneo con una vicinanza fisica, se dall'inizio di queste operazione (a marzo) avesse effettivamente aiutato qualcuno dei suoi tesserati a trovare lavoro. Lui si è un pò risentito e ha detto che non stava lì a tener il conto delle persone aiutate e che probabilmente "non ci siamo capiti bene". Purtroppo noi tutti conosciamo quanto Chuxie sia incapace di tollerare le ambiguità (o le ingiustizie, che dir si voglia), così, quando ha cercato di indagare oltre, il promettente datore di lavoro le ha fatto notare che se lei era una di quelle persone che si fa certi scrupoli morali probabilmente non era la persona che stava cercando e l'ha gentilmente accompagnata alla porta. Così Chuxie ha ripreso il suo viaggio verso nuovi coraggiosi lidi (possibilmente legali) nel fantastico Mondo del Lavoro.

NELLE PROSSIME PUNTATE
Chuxie e la vendita del pesce pescioso!


Breve, quanto necessario disclaimer: ho 25 anni, sono da poco laureata e sto svolgendo il mio tirocinio pre esame di stato. Per mantenermi fuori casa, sto facendo del mio meglio per raggranellare qualche spicciolo, torvando un lavoro che si integri con il mio tirocinio. Alla luce di tutta una serie di disavventure occorsemi di recente, ho pensato che il modo migliore per esorcizzare la sfiga e l'inclemente valutazione cui ogni colloquio mi sottopone, fosse l'umorismo. Ho quindi scritto, un po' per gioco, un po' con impegno, questi brevi racconti che riportano in maniera piuttosto fedele, se'ppur edulcorata dal sarcasmo, quello che mi sta capitando.
Spero che possiate ridere (o piangere) con me ed essere più fortunati nella vostra personale ricerca.
Alla prossima, 
Chuxie 
   
 
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