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Autore: Faith_03    03/09/2015    1 recensioni
Serie di mini storie inventate per dedicare ai personaggi qualcosa di nuovo e particolare
Genere: Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Andromeda Shun, Nuovo Personaggio, Saori Kido, Un po' tutti
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: Bondage
Capitoli:
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Ministoria: Nemes, Andromeda

Sogno O Realtà

Come tutti i giorni, Nemes è sulla scogliera della sua isola di Andromeda. Quest’isola l'è molto cara sia perché là ha una casa tutta sua e sia perché proprio in quell’isola aveva visto nascere uno dei cavalieri più forti d’Atena, il suo amato Andromeda. 
Di solito vicino al mare lei continua ad allenarsi facendo finta di combattere con un nemico a lei invisibile, medita concentrandosi con il suono dell’oceano oppure semplicemente osserva la grande distesa marina e respira l’aria del mare facendone il suo ossigeno.
Quel giorno sta facendo proprio quello.
È malinconica e triste, ogni giorno pensa al suo amato e spera che lui facia ritorno nella sua isola, infondo gliel'ha promesso così insieme avrebbero ridato vita all’isola, aiutato le persone in difficoltà così sarebbe ritornata al suo antico splendore di una volta. Ogni volta che ripensa a queste cose la tristezza prende il sopravvento nel suo cuore perché ricorda tutto di quel triste giorno, l’assalto di Scorpio, la fuga e la morte del maestro, il suo unico maestro che voleva bene a tutti i suoi allievi come figli suoi.
Li ha allenati per tanto tempo e ora lui giace in una tomba sempre nell’isola della principessa vissuta nei tempi della mitologia. Dopo che ritornò nell’isola della principessa Andromeda, dopo che con Reda e Salzius hanno cercato d’impedire ad Andromeda di partire con Atene, lei prese la saggia decisione di continuare la strada del maestro, anche lei vuole prendere uno o un gruppo di ragazzini e per allenarli così anche loro, un giorno, sarebbero diventati cavalieri d’Atena.
Dopo aver scritto una lunga lettera, mandata alle varie associazione di Lady Isabell, ha ricevuto la conferma ad allenare ma doveva aspettare del tempo, intanto si allena da sé. 
Molti medici sono arrivati da ogni dove per aiutare gli abitanti in difficoltà e anche lei aiuta e da il suo contributo, sperando che in ogni nave che arriva vedesse scendere il suo unico amore.
Quel giorno qualcosa cambiò. Mentre siede su uno scoglio sente una presenza proprio dietro di lei, si gira di scatto ed è proprio vero, a pochi metri di distanza dalla sacerdotessa c'è un uomo ma non sa chi lui sia perché indossa un lungo mantello e il cappuccio gli copre il volto. 
 
Chi sei ?”
Urlò Nemes, impugna già la sua frusta, la sua unica arma che porta sempre dietro, ma l’essere incappucciato non emise alcun suono e nemmeno si mosse.
 “Mostrati !”
Continua lei, non è paura la sua ma non ha mai visto un tizio del genere nei paraggi dell’isola ma non aspetta oltre per scoprirlo.
 
Se non intendi dirmelo, allora lo scoprirò da sola.” 
Lo attacca con la sua frusta, e in quel momento anche il tizio incappucciato prende vita perché devia il colpo ma non fa niente per contrattaccare, Nemes ha visto che ha mancato il colpo e lo riattacca nuovamente e lui lo manca un’altra volta.
 
Fermati Nemes !”
Intima il tizio e Nemes rimane spiazzata,
 
Chi sei, come fai a conoscere il mio nome ?”
 
Come, non mi riconosci ?”
L’uomo finalmente si tolglie il cappuccio e Nemes è letteralmente paralizzata perché sotto il cappuccio c’è il suo amato.
 
Andromeda…. Sei…”
Non finisce la frase perché si fionda dritta dritta tra le sue braccia
 
Andromeda, amore mio… - dice in lacrime - Non ci posso credere… Sei davvero tu ?!”
Le gambe di lei cedettero dall’emozione ma per fortuna Andromeda la prende in braccio prima che lei cadi sulla sabbia.
 “Attenta Nemes, non voglio che ti faccia del male.” 
Dice lui nel suo più bel tono di voce che solo Andromeda possiede,
 
Visto ? Sono tornato.”
Nemes fa sì con la testa perché è troppo emozionata per parlare, poi insieme si recano a casa di lei.
Entrambi sono seduti sul divano e si guardano, il silenzio tra di loro è tombale come se il mondo si è fermato e fu proprio Andromeda a parlare.
 
Sei contenta di vedermi, Nemes?”
Chiede il cavaliere d’Atena
 
Sì… Sapevo che un giorno saresti tornato, ti ho scritto migliaia di lettere, e pregato Atena ogni notte… Sono contenta che alla fine mi abbia ascoltato… Non sai che gioia che sento. - prende la mano di lui e la mise sul suo petto - Avevo paura che ti fossi dimenticato della promessa.” 
Andromeda l’abbraccia stretta a sè,
 
No, non mi sono dimenticato di nessuna promessa Nemes, è solo che molte divinità si sono schierate contro di noi e dovevamo combatterle, Non ero ancora pronto per lasciare tutto e ritornare qui.”
Nemes si sente più tranquilla ora che Andromeda è lì con lei,
 “Sono contenta che tu sia sano e salvo…”
 “Anch’io lo sono, finalmente ho tutto il tempo per imporre il mio dominio.”
Nemes ha sentito bene, Andromeda ha detto quelle parole, si stacca dal suo abbraccio e lo guarda dritto negli occhi.
 “Ma che stai dicendo, Andromeda ?!”
lo sguardo del ragazzo è altezzoso.
Nemes si alza da divano cercando di non mostrare ancora la sua paura.
 
Nemes, durante l’ultima battaglia ho scoperto il mio vero essere, e il vero motivo per cui sono nato… Io sono la reincarnazione di un Dio, precisamente Hades, Il Dio dell’oltretomba.”
A quelle parole Nemes si arrabbia,
 
Tu non sei Andromeda, lui non direbbe mai queste cose… Lui non tradirebbe mai Atena.” 
Anche Andromeda si alza e va verso di lei e che cerca di indietreggiare ma si ritrova con le spalle al muro.
 
Cosa succede Nemes, hai paura di me ?”
Le accarezza il viso ma Nemes lo blocca cacciando la mano con uno schiaffo:
 
Non toccarmi ! Se sei veramente Andromeda come dici, allora sei un traditore !”
 
Traditore ?! Che parolona…”
la schernisce in tono sarcastico, ma Nemes sta all’erta.
 
Cambierai idea dopo aver visto… Questo…”
Si leva il mantello e quello che Nemes vede è un’armatura completamente nera, come la notte, come la morte.
 
Ma… Ma cosa significa ?!”
Chiede lei, spaventata più che mai, tutto intorno a loro inizia a tremare, la casa crolla e la terra si apre sotto ai suoi occhi.
Te l’ho detto… - Continuò Andromeda come se nulla fosse - Io sono la reincarnazione del Dio dell’oltretomba, Signore della morte…”
Inizia a ridere malignamente.
 
Nemes, vuoi far parte del nuovo esercito che sconfiggerà Atena per sempre ? Unisciti a me e tutti i tuoi sogni diventeranno realtà.”
 “No…Io sono fedele alla Dea che mi ha donato la mia armatura, e anche se ora non la indosso, combatterò contro di te.”
 
Ma fammi il piacere…”
La prende per il collo e la solleva, Nemes si sente soffocare dalle mani di chi crede essere il suo amato cavaliere, ma non c’è niente di Andromeda in lui.
 “Nemes, sei proprio sicura di non voler allearti con me ? Il tuo Andromeda ?”
 
N… No…"
 
Ho capito… Io sono un uomo clemente, ma non accetto un no…”
Una voragine si apre vicino ai piedi di Andromeda e dopo pochi secondi lascia cadere la sacerdotessa nel vuoto. Proprio mentre cade velocemente nel buoi Nemes si sveglia di soprassalto. È nella sua casa seduta sul suo letto, ha bagnato il cuscino perché sta sudando a freddo per via di quell’orribile incubo. Si alza da letto e va verso la finestra dove una luna piena è in alto nel cielo:
 
Ti prego… - inizia a pregare Nemes tra le lacrime - Ti prego… No…”
Non sa nemmeno lei a chi si sta rivolgendo e scivola a terra tremando. Quell’incubo ancora la tormenta e nel suo cuore sente un brutto presentimento… Andromeda, il suo amato Andromeda, è in pericolo… Nel cuore della notte Nemes ancora guarda la luna, unisce le mani e invoca una preghiera, lo fa sempre nei momenti di paura per il suo amato. 
 
A tutti voi Dei dell’Olimpo, e a voi, Atena, a voi vi lascio questa preghiera. Vi prego, proteggete tutti noi, e soprattutto, proteggete Andromeda… Vi prego, è un ragazzo speciale, non farebbe mai del male a nessuno… Ha il cuore più puro di tutti gli uomini che vivono nel mondo…
 "Fatelo tornare sano e salvo dalle battaglie e fatelo tornare qui, vi scongiuro… Ho Paura che gli succederà qualcosa di grave…
Ascoltate questa mia preghiera… Vi prego…”
E mentre Nemes prega, nell’inferno, nel palazzo di Hades, Lady Isabel riesce a liberare Andromeda e il suo corpo da sotto l’influsso del Dio dei morti.
Il giorno dopo quell’incubo continua a tormentarla, dentro di lei sa che vuole dire qualcosa, è ansiosa e non ha dormito più quella notte per paura di continuare quel brutto sogno.
 
Devo fare qualcosa…”
Dice in continuazione e anche quando si reca a portare un fiore sulla tomba del maestro, di solito parla con lui, anche se una risposta non può mai riceverla da lui o dai suo spirito. Quella volta annche lei sta in silenzio immersa tra mille dubbi e domande, vuole tanto un consiglio solo da parte sua, proprio come anni fa durante gli allenamenti.
L’aiuto arriva nel pomeriggio.
Nemes è al porto e vede una nave mercantile, si avvicina e cerca il capitano o qualcuno dell'imbarcazione:
 “Scusate, – dice ad un uomo – da dove proviene questo mercantile ?”
 
Dalla Fondazione, sono viveri, medicinali e altre cose per le persone che hanno bisogno.”
L’unica fondazione che Nemes conosce è quella di Lady Isabel. Per sicurezza lo chiede:
 “Quella di Nuova Luxor ?”
 
Certo, e quale sennò ?!”
l’uomo ride alla sua risposta come se è la cosa più ovvia ma Nemes lo lascia passare. Per fortuna è quella.
 “Potete portare anche persone a Nuova Luxor ?”
 
Sì, quante ?”
 
Io, solo io.”
L’uomo l'osservò:
 “È proprio sicura di voler partire ?”
 “Sì, ho una persona da cercare a Nuova Luxor.”
L’uomo guarda la nave e pensa:
 “Partiremo tra un paio di giorni.”
 “Davvero ?!"
Nemes è sollevata. L'uomo continua:
 
E tra circa tre giorni arriveremo in Giappone, se il mare ci aiuta e non ci sono tempeste in arrivo.”
La sacerdotessa è al settimo cielo:
 “Grazie, e a che ora partirete ?”
 “All’alba, ma se vuole si può imbarcare anche dopodomani verso le otto di sera.”
Ci sarò… Grazie ancora.”
E la sacerdotessa corre verso casa. In fretta e furia prepara un borsone bello grande, decide di portare anche l’armatura e, tra le sue cose, ha trovato anche un pezzo di carta con un numero telefonico e sotto un nome “Shadir”, il cavaliere d’acciaio.
Come in un film, ricorda quando glielo dette dicendole che se avesse bisogno di contattarla subito.
Sono passati parecchi mesi e anche se le è da maleducati chiamarlo adesso, lo fece.
 “Pronto ?”
risponde lui dopo due squilli:
 “Pronto, Shadir ?”
 
Sì, sono io”
 
Ciao, non so se ti ricordi di me, sono Nemes.”
 
La ragazza di Andromeda ?! Ciao, come stai ?”
Per fortuna che sono al telefono perché a sentire come l’ha chiamata la sacerdotessa è diventata rossa.
Bene, scusami se ti chiamo solo ora ma è proprio urgente.”
Dimmi tutto.”
Io tra cinque giorni dovrei partire per ritornare a Nuova Luxor e avrei bisogno di qualcuno che mi porti da Lady Isabel.”
 
Capisco, io ora non so dove lei sia ma intanto che arrivi la posso cercare.”
 
Lo faresti sul serio?” 
 
Certo.”
 
Grazie mille in anticipo, Sharid”
 
Ma figurati, di tutto per la ragazza del mio amico.”
 
Ancora ?!”
Pensa Nemes. 
I due giorni sembrano non passare mai, ha troppa voglia di partire e di rivedere il suo Andromeda. Prima d’imbarcarsi passa anche a salutare il suo maestro portandogli anche due fiori:
 “Maestro Albione, domani all’alba partirò per Nuova Luxor e cercherò Andromeda. Spero di trovarlo e spero stia bene.
 “Non lo so se tornerò ma vi prometto che vi porterò sempre nel mio cuore e che pregherò sempre per voi. Grazie per tutti questi anni, lei è stato come un padre per tutti quanti noi…”
Quando si alza si sente invadere da un leggero soffio di vento caldo come una carezza sul suo viso e sui lunghi capelli biondi.”
 “Maestro…”
Bisbiglia.
Che sia stato davvero il suo maestro che veglia su di lei? La sacerdotessa riesce a dormire la notte in cui la nave prende il largo il mattino seguiente quando sale sul ponte, vede solo una grande distesa d’acqua e il cielo che sembra attaccato all’oceano alla fine dell’orizzonte.
Sente come un peso sul cuore andando via così, da un giorno all’altro ma sa che era meglio così.
Il viaggio per fortuna va bene e Nemes fa anche amicizia con le altre persone che, come lei, si sono imbarcate sul mercantile per raggiungere Nuova Luxor.
Arrivata al porto, la prima persona che Nemes vede è proprio Shadir che si sta avvicinando. 
 
Ciao !”
Si salutano dandosi la mano
 
Sono riuscito a contattare Lady Isabel.”
 
Davvero ?!”
la sacerdotessa è felice di udire queste parole. 
 
Ma ho tre notizie da darti. Una buona e due cattive.”
il sorriso di lei scompare. Shadir continua: 
 “La bella è che stanno abbastanza bene e che Lady Isabel ti sta aspettando.”
 
Sì ?!”
riusce a rispondere sorpresa.
 “Una delle cattive è che non sono qui a Nuova Luxor.”
 
E l’altra cattiva ?”
Nemes si sta preoccupando e anche parecchio:
Per raggiungerli dobbiamo usare questa.”
La sacerdotessa non l’ha vista ma accanto al cavaliere c’è la sua armatura voltante.
 “Non mi dire che…”
Nemes è anche più incredula oltre che spaventata,
 “Purtroppo si… Il posto è un po’ segreto e non è accessibile a tutti.”  
 
Oh no...”
p
ensa Nemes, sa già che sarebbe arrivata mezza morta e mezza viva.
 
Ho aggiunto delle cinghie per poterti reggere meglio… Lo so che è poco ma non ho potuto fare altrimenti.”

Shadir ha lo sguardo dispiaciuto e Nemes lo capisce, accetta di salire sopra la sua armatura, si mette in ginocchio e Shadir l’aiuta a legarsi bene.
 
Dovremmo arrivare in poche ore ma se non ti senti bene ci fermiamo.”
 
Ok”
l’armatura volante di Shadir si alza in aria lentamente fino a raggiungere l’altezza del cavaliere d’acciaio.
 
Pronta ?”
 
Sì.”
risponde lei decisa. 
 
Non ti preoccupare, conosco la strada.” 
Nemes fa un lungo respiro mentre sente Shadir aggiustare il suo borsone e si appende sotto la sua armatura.
 
Si parte !”
e si alzano in aria. Il viaggio in volo è ben moderato, Nemes vede i tetti di tutte le case, deduce che sono molto in alto, sembra di essere sull’ottovolante.
Dalla città passano alle autostrade e dalle autostrade alle colline, Nemes dopo un po' non sente più la faccia per via dell’aria fredda, ha la sensazione che la velocità sia aumentata, non osa chiederlo e forse nemmeno ci sarebbe riuscita.
Da tempo vede solo alberi ma il cavaliere d’acciaio non accenna a fermarsi; nemmeno per le soste che aveva detto. Chiude gli occhi e resiste.
Passano interminabili minuti e finalmente Nemes sente che si stanno abbassando, aprè gli occhi ed è proprio vero.
Sharin si ferma davanti a una casa di legno dove stanno aspettando Lady Isabel e Milock.
 
Siete arrivati, per fortuna.”
Dice Isabel avvicinandosi e aiutando Nemes a liberarsi dalle cinghie,
 
Milock, prendi le cose di Nemes.”
scherza Shadir e Milock s’infuria:
 
MA COME TI PERMETTI DI DARMI DEGLI ORDINI, SONO IO CHE TI ORDINO DI…”
 
No Milock, ha ragione – lo avverte Isabel mentre regge la povera sa-cerdotessa – Prendi le cose di Nemes.”
e Milock rimane spiazzato.
 “Ci vediamo al ritorno Nemes ?”
scherza di nuovo Shadir, nemmeno Nemes sa come riesce a rispondergli:
 “La… La… La pros… Sima volta… Vengo… In… Elicottero…”
 
Ok.”
Risponde il cavaliere mentre sorride e si passa una mano tra i capelli.
 
Su vieni cara... – le parla Isabel – Entra, stavo preparando del tè.”
Ci vollero molti minuti per far rilassare i muscoli della faccia di Nemes con un panno caldo datole da Lady Isabel. Lei e la Dea sono fuori in giardino sedute in un tavolino sotto un gazebo di legno.
 
Mi dispiace che tu abbia fatto un viaggio così, ma è per una maggiore sicurezza mia e dei cavalieri che questo posto non è raggiungibile.”
 
Lei è Lady Isabel ?”
Chiede educatamente Nemes
 “Sì, sono io.”
risponde la ragazza e la sacerdotessa ammette:
Non importa, ognuno ha le sue buoni ragioni per difendersi.”
La sacerdotessa si guarda intorno, la casa di legno è grande e bellissima e il paesaggio intorno a loro lo è ancora di più. Alberi alti di un verde brillante dove cinguettano allegramente tanti uccellini, un cielo azzurro con nuvole vaporose che sembrano cotone e un vasto lago cristallino.
Un posto a dir poco fantastico, poi l’occhio di Nemes cade su un ragazzo seduto sulla sedia a rotelle vicino al lago.
 
Chi è lui ?”
Chiede ancora lei, Lady Isabel non si volta nemmeno perché sa a chi si sta riferendo,
 
Lui si chiama Pegasus.”
La voce della ragazza è triste e gli occhi fissi sulla sua tazza da tè.
 
L’amico di Andromeda”
ricorda la sacerdotessa.
 
Sai che anche lui ti conosce? Ma tu non conosci lui e tutti noi dato che avevi perso i sensi quella volta.” 
Nemes sa di quale momento sta parlando Isabel e continua a guardare il cavaliere, vuole chiederle cosa gli fosse successo e perchè è in quelle condizioni ma tutte le domande le si fermano in gola.
 
Mi dispiace.”
riusce a dire guardando la Dea
 
Anche a me.”
ammette Isabel.
Parlano molto sotto quel gazebo e spesso la voce di Isabel è rotta dalla tristezza e dal rimpianto, Nemes ha capito che è successo qualcosa di grave ma non vuole peggiorare la situazione dicendole del suo sogno.
 
Ho paura di aver scelto un brutto momento per venire.”
confessa la sacerdotessa,
 “No, non preoccuparti per questo… Io sono felice di vederti, e di sicuro Andromeda sarà ancora più felice – Isabel le sorride – Anzi, devo dire che aspettavo che qualcuno venisse per loro. Ma qualcuno di amico.”
 
Ma lui sta bene ?”
chiede preoccupata
 
Sì certo, stanno tutti bene e sono tutti qui, ma ti voglio dire una cosa.”
Lady Isabel prende la mano di Nemes e la guarda dritta negli occhi:
 
Lui, durante l’ultima battaglia, ha fatto… Una parte che nessuno di noi si aspettava. Ma forse è meglio che te ne parli lui. Io non posso.” 
il tono della ragazza ritorna triste.
 
Non sono venuta qui per questo… Sono venuta qui come persona, non da sacerdotessa.”
risponde Nemes stringendo delicatamente la mano della Dea e stupendosi anche lei delle sue stesse parole
 
Questa frase l’aspettavo da molto tempo e tu sei la prima che lo dice con il cuore.
Vieni che ti porto da Andromeda.”
parlando la Dea si alza.
Di fronte alla porta in legno d’ebano, Nemes ha la sensazione di avere le farfalle nello stomaco,
 
Sei emozionata ?”
le chiede Lady Isabel
 
Un po’.”
ammette la sacerdotessa.
Lady Isabel bussa 2 volte alla porta e dopo qualche secondo sentono:
 
Chi è ?”
È lui !
Nemes ha le lacrime agli occhi, risentire la voce di Andromeda è musica per lei, e un’emozione sempre più bella che le scalda il cuore.
 
Andromeda, sono Isabel.”
continua la ragazza,
 “Prego, entri.”
risponde lui da dentro la sua stanza.
Lady Isabel apre la porta prende Nemes per mano portandola dentro con lei,
 “Hai visite, Andromeda.”
e anche la sacerdotessa entra.
Andromeda è sdraiato sul suo letto ma appena vede chi è venuta a trovarlo si alza di scatto felice come non mai:
Non posso crederci… Nemes ?!”
Anche il cavaliere ha gli occhi che gli brillano e un sorriso che solo chi lo conosce bene può dire che è il suo. In realtà è molto emozionato. Nemes nota subito in che condizioni è, indossa un paio di pantaloncini corti e bianchi e nelle gambe, braccia e sulla testa ha un sacco di cerotti e fasciature, senza contare una grossa fasciatura sul petto; forse nasconde una grossa ferita.
 
Vi lascio soli… – dice Lady Isabel avvicinandosi alla porta – Di sicuro avrete un sacco di cose da dirvi.” 
e chiuse la porta.
Forse si sono trasformati in due statue di gesso perché sono fermi, e immobili, a guardarsi negli occhi e il tempo sembra essersi fermato in quella stanza.
Poi, come per magia, la statua Andromeda si muove per accarezzare dolcemente il viso e poi i capelli di Nemes, lei chiude gli occhi, è in pace con l’uomo che ama. Una lacrima le scende dagli occhi azzurri e il dito di Andromeda è pronto per asciugargliela, in un secondo si abbracciano.
Il cavaliere un po’ soffre per via delle ferite sulle braccia e sul petto,
Nemes se ne accorge e cerca di staccarsi ma è proprio il cavaliere a tenerla attaccata a lui:
 
No ! Non farlo…”
sussurra all’orecchio della sua bella:
 “Ma ti sto facendo male.”
la sacerdotessa è ancora spaventata perchè le sta facendo male:
 
Mi farai più male se non mi abbracci.”
risponde lui.
Quel pomeriggio, dopo che Nemes l’aiuta a medicarsi, stanno fuori sul prato ad assaporarsi l’aria di montagna insieme, dopo tanto tempo, la sacerdotessa conosce anche gli altri amici di Andromeda e il tanto citato fratello Phoenix.
Passati un paio di giorni, Andromeda sta sempre meglio, forse anche grazie alla presenza della sua Nemes, ogni giorno hanno di che raccontarsi. Lei dell’isola e lui delle battaglie, non tutte, gli racconta di tutti i nemici che ha affrontato e sconfitto anche grazie al fratello maggiore o solo perché è stato costretto, Nemes lo guarda come se vuole dirgli:
 “Lo sapevo”
ma è contenta che alla fine abbia scoperto colpi sempre più potenti.
La sacerdotessa parla anche con gli altri e nota anche nei loro occhi e nelle loro voci, soprattutto quelle del fratello di Andromeda, sono rotti dalla tristezza come quella di Lady Isabel,
 
Chissà cos’è successo…”
si chiede in continuazione.
Ogni volta che la sacerdotessa cura le ferite di Andromeda, il cavaliere ricorda gli anni dell’allenamento ma non quando lottava ma quando, a fine giornata lei si prendeva cura di lui. Proprio come in quel momento. Nemes è abituata a vedere ferite aperte e sangue ma ogni volta che vede la ferita sul petto del suo amato rabbrividisce, ha il busto diviso in due da una cicatrice verticale, come se si è operato per farsi esportare qualcosa.
Sdraiati sul letto lei non ce la fa più:
 
Andromeda, cosa ti è successo? Come te la sei procurata questa cicatrice sul petto?”
Andromeda non le risponde, si rabbuia e si volta dall’altra parte. 
 
Nemes, – inizia – ancora non so se quello che ho fatto è un bene o un male ma forse lo rifarei, anche se all’inizio mi ha spaventato anche a me e non ne sapevo nulla.”
Nemes ascolta attentamente, il cuore le inizia a batterle e chissà perché il suo incubo tornò tra i suoi pensieri.
Le racconta che per salvare Lady Isabel si dovettero recare all’inferno, racconta di come salvò Pegasus, di Kanon, l’incontro con il cavaliere Orfeo e di come li portò nella dimora di Hades.
 
E poi lo confessa:
 “Hades aveva le mie sembianze.”
 “Com’è possibile ?!”
Nemes solleva la testa per guardarlo meglio, crede alla storia del suo ragazzo ma quando ha detto che Hades gli assomigliava inizia ad aver paura.
 “Orfeo lo sconfisse ma morì, e poi è successo…”
  “Successo… Cosa ?”
pensa la sacerdotessa.
 
Ti confesso che in realtà ho sentito qualcosa dopo che sono entrato nell’inferno e poi ho capito cosa stava facendo Hades.”
Nemes ricorda l’Andromeda del sogno e le sembra di averlo davanti.
 
No…”
Lei comincia a capire
Hades si è impossessato di me.”
conclude lui.
La sacerdotessa si alza dal letto prossima alle lacrime e Andromeda cerca di seguirla, è ancora dolorante sul petto, e di spiegarle il motivo della sua scelta.
 “Nemes… L’ho fatto per il bene dell’umanità.”
 “Ti saresti sacrificato…?!”
La sacerdotessa trema.
 “Nemes… Ti giuro che non lo sapevo che ero destinato a questo… Ti prego…”
mette le mani sulle spalle ma lei si libera.
 “NON MI TOCCARE !!! - urla – SEI UN PAZZO ! COME HAI POTUTO FARLO ?!”
Ho dovuto farlo per l’umanità e per la Dea Atena…”
Anche Andromeda sta per piangere per averle rivelato la verità:
 
Nemes, lo so che sei sconvolta ma ti prego ascoltami. Io ora sono qui grazie sia a mio fratello e sia grazie a Lady Isabel… Mi hanno salvato loro e ora non c’è più nessun pericolo, non c’è più nessuna traccia di lui in me…”
Allarga le braccia per accogliere la sacerdotessa in un abbraccio perchè ne sente il bisogno ma Nemes scappa dalla stanza, per fortuna che ha i riflessi pronti perché sta andando a scontrarsi su Phoenix che ha sentito le sue grida:
 
Nemes, che succede ?”
le chiede ma lei non risponde e se ne va senza dire una parola. 
Fuori in giardino, Lady Isabel è seduta sempre sotto il gazebo e vicino a lei c’è sempre Pegasus, anche la ragazza ha sentito tutto e capisce lo stato d’animo della sacerdotessa, poi si volta verso il cavaliere:
 
Pegasus, vorrei che tu fossi qui. Di sicuro sapresti aiutare due amici in crisi.”
 
Che scena commovente…”
Lady Isabel si gira di scatto e dietro di lei vede un cavaliere che non ha mai visto prima, sembra un cadavere perché ha il colore della pelle e del viso pallido, le labbra nere e gli occhi rosso sangue.
Senza contare la sua armatura nera come la pece con due paia di ali dietro la schiena e l’elmo che è un teschio. 
Lady Isabel urla sia per la paura e sia perché si trova impreparata per lottare contro un nemico perché ancora i cavalieri sono in convalescenza.
Sperava che almeno questo posto stavano al sicuro.
I cavalieri, avendo sentito le grida, escono in giardino, e anche la sacerdotessa tornò indietro.
Alla vista del nemico si mettono in posa per attaccare anche se sono feriti e senza armatura:
 
Chi sei cavaliere e come osi presentarti qui ?!”
inizia il più grande dei quattro, il cavaliere oscuro guarda il gruppetto
con un’aria di superiorità e poi la Dea che si è allontanata con Pegasus e inizia a ridere di gusto:
 
E questi sarebbero i tuoi cavalieri Atena ?! Un non morto e quattro mummie ? Ma non farmi ridere...”
e continua la sua risata maligna.
 “Come osi ?!”
Phoenix sta per avanzare ma Andromeda lo blocca,
 “Volete sapere chi sono ? Vi accontento subito, mi chiamo Sar del Negromante e sono venuto per la testa di Atena e del cavaliere che le sta accanto.”
 “Prima di toccare loro dovrai vedertela con noi.”
parla Crystal.
 
A si ?! E con quale armatura ? Siete nudi come vermi nelle vostre condizioni.”
Questa volta Andromeda non riusce a trattenere il fratello che parte alla carica contro il cavaliere nemico ma venne sballottolato contro un albero,
 “Phoenix !”
Lo chiama Lady Isabel ma lui non risponde. Anche Sirio e Crystal lo attaccano ma anche loro finiscono male, Crystal in acqua e Sirio sul gazebo, Andromeda rimane da solo e il cavaliere lo ha notato:
 
E tu che fai ? Non mi vuoi attaccare ?”
In realtà Andromeda è molto furioso per quello che il cavaliera ha fatto ai suoi amici e al fratello e anche lui parte in attacco ma invece che scaraventarlo da qualche parte lo afferra per il collo e lo solleva da terra; tutto sotto gli occhi di Lady Isabel e Nemes.”
 
So chi sei, Andromeda… E so cos’hai fatto nell’inferno… Non posso crederci che ho tra le mani colui che ha ospitato Hades…>>
Andromeda sta malissimo e le due donne con lui.
 “Dimmi un po’, cosa si prova a esserlo eh ? E preferivi morire per liberare il mondo da qualcuno più forte e più grande di te ! - più parla e più stringe la morsa sul collo del povero cavaliere - Sono venuto anche per te sai? Se vuoi ti faciliterò il trapasso io, vuoi? Muori cav…”
Non finisce la frase perché una frusta fa due giri sul suo collo del cavaliere nemico e lo stringe in una morsa che gli rende difficile parlare.
 
Ne… Me… S…”
La sacerdotessa è davanti a loro con indosso la sua armatura e in mano la sua frusta. Dopo che è tornata indietro, è uscita dalla finestra della casa e nascosta tra gli alberi, più piano che poteva si era avvicinata alle spalle del cavaliere oscuro e, quando era a prova di lancio, lo attaccò pure lei:
 “Lascia stare quell’uomo, maledetto !”
 
N….No…Va… Via…”
Urla Andromeda, ma Sar lascia il collo del cavaliere d’Atena e si avventa su di lei cercando di attaccarla ma lei stringe sempre di più la morsa sul collo con la sua frusta.
Come osi fare questo a me ?!”
Lui avanza per allentare la presa e lei indietreggia:
 “Parli troppo cavaliere oscuro”
 
Se non mi lasci andare, donna, giuro che te la farò pagare cara…”
 
Io non ho paura… Fatti avanti !”
Il cavaliere oscuro prende la frusta della ragazza con una mano e riesce a strapparcela, ora la sacerdotessa è disarmata.
 “E ora come la mettiamo, bambolina?”
la schernisce Sar ma Nemes non si lascia abbindolare.
 
INCUBO MORTALE !”
attaccò il nemico e Nemes manca l’attacco saltando su un ramo di un pino che le sta dietro e inizia a saltare sugli alberi per evitare gli attacchi diretti.
È inutile che ti nascondi !”
Il cavaliere continua ad attaccare gli alberi e a farli cadere, poi Nemes si nasconde dietro ad un tronco e aspetta, ha paura ma è l’unico modo per distrarlo dal suo vero obbiettivo. Il cavaliere colpisce proprio quell’albero e Nemes precipita nel vuoto ma si salva all’ultimo secondo continuando a nascondersi dal cavaliere.
 “Dove si è cacciata ora ?”
dice il cavaliere, la sacerdotessa ha fatto tutto ciò per recuperare la sua arma, che trovò stranamente poco lontano per terra, e di nuovo si muove di soppiatto tra i tronchi caduti.
Bene allora, se non esci allo scoperto, andrò a finire l’altro. Non ho tempo da perdere con te… Mi hai sentito, bambolina ?”
Proprio in quel momento la sacerdotessa si alza dal suo nascondiglio e lancia di nuovo la sua frusta contro i cavaliere, questa volta non è di spalle e la sua frusta blocca il suo braccio.
 
Sapevo che ci saresti cascata.”
Sar è soddisfatto,
 
Dici ?”
Nemes sembra più sicura di sé e infatti anche lei riusce a emanare il suo cosmo, di colore fucsia, e anche la frusta ne è circondata. Sar non si scompone ma quando cerca di liberarsi nuovamente non ci riesce:
 
Che stregoneria è questa ?!”
 
Stregoneria ? Allora guarda questo…”
Nemes gli si avvicina e gli da un forte strattone con la sua arma. Intanto Andromeda non perde un singolo movimento e cerca anche di alzarsi mentre si avvicina strisciando.
Il cavaliere oscuro si sta infuriando sempre di più:
 
Incubo mort…”
attacca ma Nemes è più veloce:
 “Mimetizzazione del camaleonte… - e scomparve davanti a lui - Prova ad attaccarmi ora cavaliere…”
la voce di Nemes è lontana come un eco.
Il cavaliere oscuro si guarda intorno sembrando confuso,lancia un paio di attacchi nel nulla ma uno di essi, l'unico ad altezza d’uomo, riesce a colpire la sacerdotessa che torna visibile a tutti e si accascia a terra dolorante; forse con quell’elmo riesce a vedere le persone invisibili.
Nemes ha le mani sullo stomaco, e quasi non respira tanto dal male, Andromeda ha visto tutto e la rabbia, quella vera, s’impossessa di lui e riesce ad alzarsi, come se non sente il male che da giorni lo attanaglia.
 “NON LA TOCCARE !!!”
Urla al cavaliere oscuro che sta per attaccarla di nuovo anche se è inerme a terra e spaventata perchè il suo attacco non è riuscito. Alla voce del cavaliere, Sar fa un ghigno di scherno e si volta verso di lui:
 
Ti sei alzato cavaliere ?”
Anche lui libera il suo cosmo e senza nessuna esitazione attacca senza armatura ma solo con il suo attacco più potente:
 
Nebulosa di Andromeda !!!”
Nemes riesce a vedere solo il suo attacco e poi perde i sensi.
Quando apre gli occhi si ritrova nella stanza di Andromeda, stesa sul letto, si alza di scatto e sente una fitta allo stomaco libando un lamento di dolore, ma qualcuno è pronto lì per lei.
 
Nemes, calma… Va tutto bene ora…”
Andromeda è accanto a lei, ha un’altra ferita alla testa ma le sorride per tranquillizzarla:
 “Co… Cos’è successo ?”
chiede lei guardandolo.
 
Ho sconfitto quel cavaliere, dopo che ti ha fatto del male, non ho resistito e l’ho attaccato. L’ho sconfitto da solo.”
Nemes gli accarezzò la guancia come se la conversazione di prima non è mai avvenuta, invece lui le ha raccontato tutto ed ora si sente morire dalla vergogna:
 
Andromeda… Scusami se ho dato di matto…”
 
No, non devi scusarti, hai reagito come qualsiasi persona che tiene ad un’altra, anche gli altri in questi giorni erano molto provati, per colpa mia… Solo per colpa mia.”
 “Mi dispiace…”
Lei si sente bloccata, ha pregato ogni notte per far avverare quel momento e proprio lei ha rovinato tutto.
Ma voglio dirti una cosa – ha le lacrime agli occhi, proprio come l’Andromeda che conosce lei – Ho cambiato idea, su quello che ho fatto. Mi odio... E non lo rifarei mai più, se uccidersi vuol dire farti soffrire e non vederti mai più.”
 
Oh Andromeda…”
Piangono insieme e si abbracciano perdonandosi tutto tra le lacrime, mentre una rara calma si posò sulla casa in montagna di Lady Isabel.

 

   
 
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