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Autore: DarkBlue    04/09/2015    0 recensioni
se mi liberassi dai miei demoni perderei i miei angeli.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Nessun libro/film
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Nacqui il 9 dicembre, a Narnia, ma Narnia non è un Stato  nemmeno un piccolo paesino sperduto nel mondo. Si tratta di un luogo meraviglioso, un mondo apparte che supera qualsiasi nostra più ardua immaginazione. Narnia, cos’ si chiama il mio mondo. Un mondo. Il mondo. Che forse è molto più mondo questo che quello dove vivo adesso.  E per scelta del destino, io nacqui lì. C’era un nome che si dava a Narnia per ogni persona che attirava a se tante disgrazie: un temporale perfetto, ecco come si dice quando tutto quello che poteva andare male, va male. è così che purtroppo iniziarono a chiamare pure me.
Sono nata da una coppia di giovani sposi che mascheravano l’odio reciproco che provavano,  nata solo per risanare una ferita profonda che si era creata nel matrimonio di mia madre e mio padre, ero come un cerotto su una ferita da guerra. Mio padre viveva con i genitori fino a poco tempo prima di conoscere mia madre che sposò solamente per disperazione. Mia madre, invece, è uguale a me, anche lei è un temporale perfetto.
Mia madre nacque a Narnia proprio come me, come i suoi genitori e i genitori dei suoi genitori. La sua famiglia viveva da generazioni lì, si insediarono quando uno dei miei discendenti, in una caverna trovò un passaggio segreto per entrare a Narnia. La prima famiglia di essere umani a insediarsi a Narnia, ma il sangue non fu mai puro, si diceva che nella famiglia scorresse il sangue delle Sirene, perché a Narnia c’erano le Sirene, le fate, i centauri, i fauni, gli gnomi, tutto quello che la fantasia può creare, a Narnia c’era. Governata da una famiglia nobile,  in questo caso la mia, e dal grande sovrano. Il Dio delle terre di Narnia, non era come il Dio che c’è nel mondo reale, ma  a Narnia lui si fa vedere, cammina in mezzo alla popolazione e fa miracoli davanti ai tuoi occhi e si mostra per quello che è non essere umano, ma leone. Aslan, il grande sovrano, nonché Dio di tutti gli Dei e il sovrano di tutte le terre di Narnia, dal castello di Cair Paravel, fino alle grandi foreste a ovest. Lui possedeva i poteri del Sole, solo lui al mondo ha potuto riceverli, non si sa da dove sia nato o quanti anni abbia o se lui stesso creò Narnia  e le sue regole e i suoi abitanti, di Aslan si sa solo che è un leone che va e viene, a volte va nel mondo reale a risolvere qualche questione sotto forma di essere umano o a volte va in giro per le nostre terre per vedere dove può combattere la guerra, togliere la fame, eliminare la cattiveria. Era  maestoso e divino, col manto dorato e gli occhi verdi, io amavo quel leone, come lo amava mia madre, come lo amò mia figlia.
Ritornando al discorso di prima, l’uomo che riuscì a entrare a Narnia creò una dinastia ed essi furono la prima famiglia nobile narniana, nonché  gli antenati di mia madre, una ribelle fin da piccola che a soli 6 anni fu portata via da suo padre e sua madre e mandata nel mondo reale affinché potesse crescere normalmente. Ma col passare del tempo anche i miei nonni decisero di trasferirsi nel mondo reale, ma mia madre, ormai abituata alla vita senza genitori, rifiutò l’idea di vivere con loro e scappò, rifuggiandosi in una piccola cittadina, dove nessuno avrebbe potuto trovarla. Lì poco dopo conobbe un uomo più grande di lei, Charlie, di cui s’innamorò perdutamente e lo sposò dopo soli 4 mesi, portando mio padre a Narnia, ma lui non prese molto bene la notizia e scappò via, ma per fortuna o per sfortuna, ognuno la veda come vuole, mia madre era incinta di me, così lui ritornò. Per precauzioni e per volontà di mia madre, rimasero entrambi a Narnia fino al giorno della nascita. La ragione più frequente dei loro litigi era che mia madre aveva altri 2 figli, Jack e Peter, a quei tempi avevano rispettivamente 10 e 2 anni. Jack, il figlio più grande, era figlio di un pirata, mia madre aveva solo 16 anni quando rimase incinta e per stupide regole il figlio maschio, fin da piccolo, deve essere portato in mare, dal padre. potevano vedersi solo una o due volte all’anno, quando la nave attraccava al porto, ma questo succedeva sempre meno. E poi c’era il secondo figlio, quello più piccolo, Peter, anche lui nato da uomo diverso. 2 anni prima di conoscere mio padre, mia madre era ritornata a Narnia, per passare un po’ di tempo con Aslan e come al solito perse la testa per un altro uomo, un guerriero di Narnia, metà uomo e metà Dio, proveniva dalle terre di Telmar dove si diceva che ci fossero le sedi di tutti gli dei che governano la natura e il suo corso. Il padre di Peter era uno dei loro figli, ma morì prima che mia madre partorisse, in guerra e non potè mai incontrare Peter. Mia madre non mi parlò mai di lui, ho sempre pensato che forse lui era il suo vero e grande amore e che tutto quello che ne conseguì fu proprio dovuto alla sua morte, e  nacque Peter, il futuro erede al trono di Narnia, perché mi sono scordata una cosa … mia madre era la regina di Narnia e quel  9 dicembre, stava nascendo la futura erede al trono.
Mi chiamarono Susan, che in narniano significa ‘dolce’.

 

  
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