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Autore: La_Tonoli    04/09/2015    1 recensioni
[Creepypasta]
Molti amanti della Creepypasta di "Jeff the Killer" si sono chiesti come sia realmente finita la sua storia con Jane Arkansass. La ragazza avrà tenuto fede a uccidere il suo amato Jeff o la cosa sarà andata diversamente?
Questa è solo la mia versione della storia: Il protagonista di questa "Creepystory" non è altro che Blade Woods, il figlio di Jeff e Jane.
Blade è un ragazzo apparentemente normale, tralasciando i suoi tratti fisici, molto simili a quelli del padre.Ha sempre vissuto con i genitori e la gemella Annabelle, una ragazza dolce e innocente.
Tutte le Creepypasta sono ormai amiche tra loro e, in una serata normale, semplicemente qualcosa andò storto, mostrando un lato del giovane Blade che nessuno aveva mai visto..
è la mia prima storia, spero vi piaccia.
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: Missing Moments, OOC, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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BLADE THE KILLER – THE ORIGINS
 
Era una bella giornata d’estate e il sole splendeva sui boschi della zona.
Come tutte le mattine Blade e sua sorella, Annabelle, si erano svegliati di buon’ora per fare la loro ronda mattutina, girovagando tra gli alberi.
Essere figli di due famosi Killer era una grande responsabilità e i due gemelli facevano il possibile per tenere alto l’onore del loro cognome: Woods.
Da quando Jeff e Jane erano partiti per qualche avventura della quale i figli non sapevano molto, da loro era venuta a stare Zero, una Creepypasta dai capelli bianchi.
I tre erano diventati subito molto amici e non passò molto tempo prima di iniziare a “giocare” assieme.
Infatti, proprio quel pomeriggio in cui iniziò tutto, Blade era tornato da un allenamento assieme a Zero: Erano stati al fiume, per esercitarsi coi coltelli assieme ad altri amici.
Blade era un ragazzo normale, un dongiovanni dagli occhi penetranti, di un azzurro intenso. Nonostante avesse fin da subito amato l’omicidio e il lavoro del killer, non aveva mai mostrato i segni di uno squilibrio mentale evidente…non fino a quella sera.
Ormai era tardo pomeriggio, il cielo si stava tingendo di blu scuro e Blade si trovava nel giardino che circondava la sua casa, per ripensare un po’ a quello che gli stava capitando in quei giorni: la ferita al fianco che si era autoinflitto per sbaglio durante un allenamento, l’arrivo di Zero a casa Woods, Cherry Pau che seminava discordia tra la famiglia Creepypasta.
Il ragazzo si sentiva solo, solo e confuso.. e come ogni volta che si sentiva giù di morale, appariva lui a fargli compagnia, un soggetto perfetto con cui scherzare: Eyeless Jack.
Eyeless e Blade erano diventati subito ottimi amici e il ragazzo vedeva Jack come uno Zio o un fratello maggiore.
Eyeless Jack, in presenza di Blade, era sempre di buon umore: infatti si era subito messo a scherzare con lui a riguardo della sua ferita, dicendo che non avrebbero potuto cacciare assieme finché il ragazzo non avesse finito di farsi del male da solo.
Blade, famoso per aver la risposta sempre pronta, aveva iniziato a prenderlo in giro, giocosamente, scherzando sul fatto che non potesse vedere.
Eyeless sembrava stare al gioco, dopotutto, non era la prima volta che scherzavano in quel modo: Blade aveva sempre avuto un ottimo rapporto con tutte le Creepypasta con cui era venuto in contatto e tutti sembravano aver simpatia per lui.
Tra una battuta e l’altra, si ritrovarono a rincorrersi nel prato: Una scena leggera, quasi ridicola, visti i due protagonisti.
Blade non ci mise molto a notare il cambiamento improvviso che, dopo qualche battuta di troppo, stava capitando nel suo amico Eyeless: Jack si era accucciato a terra, mostrando gli artigli conficcandoli nel terreno, forse per prendere meglio la rincorsa verso il killer.
Ormai capendo che fermandosi sarebbe stato spacciato, Blade continuò a correre, preparando il coltello che Laughing Jack gli aveva regalato quand’era piccolo.
Lo stesso coltello con cui si era ferito.
Lo stesso coltello con cui aveva ucciso dei poliziotti in compagnia di Ticci Toby.
Lo stesso che in quel momento avrebbe usato contro Eyeless se non si fosse calmato.
Distratto dalla corsa, Blade vide appena la sua figura veloce sparire nel bosco.
Cosi rimase solo, nel buio, con quello che era stato un suo grande amico pronto ad ucciderlo, da un momento all’altro.
I minuti passavano lenti e Blade cominciava a sentire la paura entrargli nelle vene, una sensazione nuova che non aveva mai provato prima.
Assottigliò gli occhi neri come la pece per guardarsi attorno, mentre le sue iridi chiare saettavano in giro velocemente, studiando e captando ogni movimento nelle vicinanze.
Teneva il coltello dritto davanti a se, con poca sicurezza e mano tremante, pronto ad attaccare.
Il silenzio era l’unica cosa che riusciva a sentire, quel silenzio che molte volte gli era stato amico e che in quel preciso momento riusciva a gelargli il sangue nelle vene.
-Ciao, Blade-
Un insieme di voci sussurrarono quelle due semplici parole accanto al suo orecchio.
Quelle voci che potevano provenire solamente da una persona.
Blade si girò di colpo, trovandosi faccia a faccia con Eyeless, sfiorandolo appena con la lama del coltello, che ora tremava violentemente.
Il cuore del ragazzo cominciò a battere forte e il suo respiro si faceva sempre più corto e veloce, come se potesse svenire da un momento all’altro. La voce di Jack gli rimbombava in testa continuamente, ripetendo il suo nome, facendolo diventare matto.
Lo scontro sembrava finalmente per aprirsi: Blade Woods verso Eyeless Jack, uno scontro non propriamente alla pari, in quando il Creepypasta gli aveva fatto da maestro, ed era ad un livello decisamente superiore di quello del giovane Woods.
Dal bosco, con aria aggressiva e leggermente preoccupata, apparve Laughing  Jack, incuriosito probabilmente dai rumori.
Lo sguardo di Blade passò velocemente su LJ, sentendosi improvvisamente più al sicuro: il Clown era sempre stato come un secondo padre per lui in assenza di Jeff, ed era sicuro che, con lui nei paraggi, niente avrebbe potuto fargli del male.
Nonostante la presenza dell’amico, Blade non riusciva a calmarsi, puntando continuamente le iridi sul viso di Eyeless, con il terrore che potesse attaccarlo da un momento all’altro nonostante lui sembrasse avere il controllo sulla sua trasformazione.
Una volta assicuratosi che il ragazzo fosse immobile, Blade si girò verso Laughing Jack:
-Jack, credo che Eyeless voglia uccidermi- disse con voce tremante.
Prima che il pagliaccio potesse formulare una risposta, un’altra voce comparve accanto al ragazzo, che si girò di colpo, tenendo sempre il coltello dritto davanti a se, quasi paralizzato dalla paura: Eyeless Jack era sparito e, al suo posto, c’era Ticci Toby, che lo accusava di averlo spaventato per essersi fatto trovare con il coltello puntato verso il vuoto.
-Il vuoto..?- si chiese il ragazzo -non è possibile.. c’era Eyeless..-
Il ragazzo abbassò appena la lama, concentrando la vista su Toby: Com’era possibile che fosse li? Da dove era arrivato senza fare alcun rumore?
-Dov’è Eyeless?- chiese quasi balbettando a chiunque potesse rispondergli, senza guardare nessuno in particolare.
-Blade.. che stai facendo esattamente?-
Questa volta a parlare era stata una nuova voce, insicura, femminile. Quando alzò gli occhi verso quella voce, Blade si trovò davanti una ragazza, una ragazza col suo stesso sorriso circondato dalle cicatrici, una ragazza dai lunghi capelli castani e occhi verdi smeraldo: Annabelle.
-A-annabelle?- chiese, titubante -tu cosa ci fai qui? È pericoloso..-
 
In quel momento, il ragazzo iniziò a pensare che tutto in quel potesse esser stato creato dalla sua mente: Nessuno era realmente nel bosco con lui.
Improvvisamente sentì dentro di lui un qualcosa di forte entrargli nelle vene, per poi attraversargli tutto il corpo. Una voglia sadica, malata, irrefrenabile di uccidere.
Dopo quella piacevole sensazione, una fitta di dolore gli trapassò il viso: Le cicatrici accanto alla sua bocca iniziano a strapparsi, riaprirsi, mostrando la carne fresca e dei denti più grandi, aguzzi, taglienti, affilati quanto la lama che teneva ancora tra le dita.
Le sue iriti diventarono improvvisamente di un azzurro intenso, brillante.
Dolore.
Il dolore gli annebbiava la mente.
Sorrise, per mostrarsi tranquillo.
sorrise e il sangue cominciò a scendere sul suo mento, sul suo collo, in piccoli rivoli di un rosso scuro.
Sentiva la familiare voce di Toby parlare, alludendo ad uno spirito nella foresta, uno spirito che era poi scomparso.
Blade scoppiò di nuovo a ridere e puntò il coltello dritto al proxy -Eyeless…Era Eyeless..- disse, accorgendosi appena della sua voce più profonda, più graffiante, anormale.
Accanto a lui, sia Annabelle sia Toby erano sull’attenti, entrambi con le armi puntate al nulla, in attesa che qualcosa saltasse fuori, qualunque cosa essa fosse.
Laughing Jack era quello che si mostrava più tranquillo: lui agiva a mani nude, lui non avrebbe avuto niente da temere se il demone fosse tornato. L’unica cosa che sembrava importare al pagliaccio era di proteggere Annabelle, che prese con poca delicatezza per spostarla dietro di se, cosa che fece arrabbiare ancora di più il giovane Woods, che puntò l’arma verso di lui.
-Non.. toccare.. mia sorella-
Toby, come tutti i presenti, iniziava ad innervosirsi: i suoi tic continuavano a peggiorare, mentre Annabelle cercava di calmare il fratello, che nel frattempo sembrava impazzire del tutto.
Il sangue ribolliva nelle sue vene, le cicatrici sulla bocca erano ormai completamente aperte e il sorriso era ormai ben evidente.
Confusione, Rabbia, Voglia di uccidere.
Improvvisamente com’era scomparso, Eyeless riapparve accanto a loro, nella sua forma normale, tranquillo, come se tutto ciò per lui fosse stato un gioco.
Blade lo attaccò senza pensarci, puntandogli addosso il coltello, ridendo di cuore, pensando di averlo finalmente tra le mani, scosso da tic impercettibili.
Il suo tentativo fu però inutile: tutte le nuove sensazioni che lo attraversavano erano troppo difficili da controllare, per un ragazzo cosi immaturo.
Appena scattò in avanti, fu bloccato dalla forza di Laughing Jack, che venne ferito lievemente.
Solo in quel momento Annabelle si fece avanti, troppo preoccupata per il fratello: Rischiando la sua vita andò verso di lui, ormai immobilizzato e circondato da esseri più forti di lui.. e lo abbracciò.
Blade si sentì improvvisamente diverso, come se tutta la rabbia che portava dentro stesse rifiutando quell’abbraccio e tentasse di uscire.
Stretto tra le braccia della sorella, tirò indietro in collo ad un’angolazione innaturale e urlò: un urlo forte, agonizzante, furioso.
Dopo di che, perse i sensi, lasciando il suo corpo apparentemente privo di vita tra le braccia di Laughing Jack, che nel frattempo aveva iniziato a ridere sotto lo sguardo ancora preoccupato di Toby ed Eyeless.
Con naturalezza prese con sé il corpo del ragazzo, affiancato sempre dalla protettiva Annabelle.
Quella notte tutto sembrò andare per il meglio, nessuno si era fatto male e ogni Creepypasta poteva tornare al suo lavoro.
Il giovane Woods non poteva sapere cosa l’avrebbe aspettato da li in poi, una volta ripresi i sensi.
Qualcosa di troppo grande e troppo potente era dentro di lui, qualcosa di incontrollabile e dannatamente pericoloso, se non studiato attentamente.
Qualcosa che avrebbe cambiato lui e sua sorella per sempre.
 
   
 
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