CAP 1 Oculista, parto e un’ infermiera:
“Grey-sama, Grey-sama, c’ è una signora che deve partorire!” urlò l’ infermiera uscendo dalla porta dell’ ascensore, l’ uomo dai capelli corvini e il camice bianco smise di scrivere sul quaderno sopra il bancone e correndo entrò nell’ ascensore:
“Dov’ è il dottore?!” chiese frettolosamente
“Non lo sappiamo, lo dovrà fare lei” rispose la donna
“Io non ne sono capace, sono un’ oculista”
“Non c’ è tempo da perdere” urlò la donna prendendo l’ uomo per mano e correndo, dopo che le porte furono aperte, verso la sala da parto.
La donna urlava e piangeva, coricata sul lettino teneva per mano una donna con molte rughe, una piccola borsetta in mano, doveva essere sua madre, gli infermieri intorno a lui aspettavano un suo ordine:
“Apra le gambe!”
Un’ infermiere guardando lo sguardo spaventato sia di Grey che della paziente si avvicinò al dottore e le bisbigliò:
“Prima si lavi le mani, si presenti, guardi se è larga 10 cm, se non lo è vada in bagno, non vorrei che le scappasse mentre sta facendo partorire la donna”
“Hai ragione” rispose imbarazzato eseguendo i consigli dell’ infermiere che in quel momento avrebbe sposato, dopo pochi secondi disse:
“Signore, sono l’ oculista Grey”
La donna lo guardò con terrore e la madre domandò:
“Oculista, è capace a far partorire le persone?!”
Gli infermieri guardarono il dottore e pregando che non succedesse nulle di male aiutarono l’ uomo che rispose un po’ titubante:
“Sì, signora!”
Guardò lo schermo vicino a lui e sorrise tornando a osservare la partoriente ma poi tornò serio perché non sapeva da dove cominciare, l’ infermiere accanto con lo sguardo gli indicò la pancia della signora, Grey capì e tenendo le gambe disse:
“Forza signora, spinga!”
La donna tra le lacrime sia di felicità e di dolore e l’ angoscia spinse più forte che poteva varie volte, dopo pochi minuti la testa del bambino uscì.
“Forza signora, un’ ultimo sforzo!” disse il dottore incoraggiandola, l’ oculista tirò e dopo svariati minuti il bambino uscì. Grey imperterrito osservò il neonato ricoperto di sangue che aveva tra le sue braccia, non riuscendo a trattenersi vomitò sopra.
Gli infermieri, la madre e la neo-mamma rimasero allibiti, un dottore così non lo avevano mai conosciuto, un’ infermiera prese il bambino e disse alla donna:
“Lo lavo e gli e lo do, non credo possa prenderlo in mano così”.
Grey si dileguò lasciando gli infermieri ai loro lavori abitudinali, ma il problema era proprio quello, gli infermieri erano abituati a quel lavoro, lui no, guardò negli orari appesi al muro chi doveva essere il dottore mancante e dopo aver letto il nome Natsu Dragneel decise che lo avrebbe preso a calaci appena fosse capitata l’ occasione, ma intanto avrebbe continuato a fare l’ oculista.
Hey vi è piaciuto il mio capitolo……………spero di sì………………un’ po’ ironico ma carino…….che non vorrebbe Grey come dottore?!......io no………………alla prossima :D