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Autore: King_Peter    05/09/2015    4 recensioni
{ Supernatural!AU | Demon!Nico | Angel!Will }
« Si vede bene solo con il cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi. » (Antoine de Saint-Exupery)
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Quello era un gioco che Will non conosceva.
Non si erano mai spinti troppo oltre, non si erano mai toccati, eppure sembrava che i loro corpi si riconoscessero a vicenda come quelli di due amanti: anche dopo mesi di astinenza l'uno dell'altro, entrambi sapevano esattamente come toccarsi, come proseguire quella danza fatta di sguardi, silenzi e sensazioni.
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Alzò di scatto il pugnale. - Giurami che non mi stai usando. Che non sono solo un giocattolo. -
Nico, in tutta risposta, gli abbassò i pantaloni, rivolgendogli un sorriso tentatore. - E chi ti ha detto che io lo abbia mai fatto? - chiese, un pizzico di malizia nelle sue parole, mentre Will lasciava cadere a terra il pugnale e rimaneva completamente nudo, - Sei mio, Will. Mio per sempre. -
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nico di Angelo, Nico/Will, Will Solace
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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♠ Going to Hell 

 

- Andiamo Will, quante volte ci siamo passati? –
Il bloody mary che si era preparato era più rosso del solito, quella sera, mentre un sorriso malizioso si increspava sulle sue labbra. Il piccolo monolocale in cui viveva era completamente in disordine, con i vestiti sporchi addossati su un divano sfondato e i calzini scuri appesi alle pale del ventilatore sopra di loro.
- Sappiamo tutti e due che non hai il coraggio di farlo. - lo provocò lui, buttando giù un lungo sorso del suo drink, scrutandolo con i suoi occhi scuri.
Will era in piedi sulla porta, un'espressione inferocita sul volto, resa ancora più minacciosa dalla lunga lama d'argento stringeva nella mano destra. Adesso si era accesa una luce, una sorta di faro, che investiva l'angelo biondo e disegnava il profilo delle sue ali, fra le scure tenebre della sua ombra.
Lui e Will avevano passato gli ultimi sei mesi a rincorrersi, città dopo città, saltando in un corpo dietro l'altro soltanto per potersi ritrovare faccia a faccia, mettere finalmente fine alla cosa.
E quel momento, adesso, era giunto.
- Non parlarmi con quel tono di voce. - lo rimproverò Will a denti stretti, chiudendosi la porta alle spalle con un tonfo. I suoi occhi erano carichi di rabbia, l'azzurro che lasciava pian piano il passo al grigio della tempesta, la stessa che si agitava nel suo cuore.
Aveva peccato, Will aveva peccato.
- Che c'è Will? - gli chiese Nico, le labbra rosse per via del bloody mary. I capelli del suo tramite erano lucidi e scuri come le piume di un corvo, così come i suoi occhi, tenebrosi come la notte. - Adesso fai anche la primadonna? -
Una volta un uomo aveva detto che gli occhi sono lo specchio dell'anima: se così fosse stato, Will era sicuro di non aver mai incontrato un'anima più nera di quella di Nico, senza alcuna minima possibilità di redenzione.
Will avrebbe dovuto odiarlo, avrebbe solamente dovuto affondare quella lama nel suo petto, ma non ci riusciva: si sentiva attratto da quel demone, da quegli occhi scuri. 
Amava quel sorriso, amava quella voglia incontrollabile voglia prima di prenderlo a pugni solo per poi premere le sue labbra contro le sue, lenire il suo dolore con un bacio.
Ma ciò non era possibile, visto che lui era un demone, ciò che Dio aveva scacciato dal giardino dell'Eden, la progenie di colui che aveva condannato l'umanità a soffrire a morire.
Un angelo non avrebbe dovuto provare sentimenti, ma si sarebbe dovuto attenere agli ordini che i suoi superiori gli impartivano. Da quando il Paradiso era caduto, però, e gli angeli espulsi tramite l'incantesimo di Metatron, Will aveva scoperto che, dentro di sé, esisteva qualcosa, qualcosa che superava il senso di asservimento che lo aveva legato a Michele, a Raffaele o a Gabriele.
Aveva scoperto che c'era qualcosa che andava oltre.
- Hai bisogno di qualche minuto per ... -
- Risparmiami le tue chiacchiere. - lo zittì Will, abbassando lo sguardo sul filo della lama che stringeva in mano, quella capace di uccidere sia angeli che demoni. Se anche fosse stato spaventato, nessuna emozione si affacciò sul viso di Nico, che si limitò a scrollare le spalle e a finire il suo drink.
- Suppongo che adesso venga il momento in cui tu cerchi di uccidermi e io scappo, non è vero? - domandò, alzando gli occhi al soffitto con aria rassegnata. Will sentì la lama fredda premere contro il palmo della sua mano, non potendo  fare a meno di nascondere un lieve sorriso.
Dopo settimane passate al suo inseguimento, Will conosceva Nico così bene che avrebbe potuto prevedere ogni sua mossa, se solo si fosse impegnato. Eppure, una vocina insistente nella sua testa, gli diceva di continuare a farlo scappare, setacciare i quattro angoli della terra solo per continuare a giocare, giocare in eterno.
E stava andando all'Inferno, per questo.
D'altra parte, se Nico non avesse voluto essere trovato, Will era sicuro che ci avrebbe messo più impegno, a nascondere le sue tracce, invece che disperdere indizi come se stesse partecipando ad un'imponente caccia al tesoro. 
E qual era il premio? Qual era il premio per tutte le loro fatiche?
- O magari possiamo intrattenerci in un altro modo. - lo provocò Nico, i suoi occhi che scintillavano di lussuria, il sentimento che adesso agitava il cuore di Will. Il demone si tolse la maglietta, mostrando il petto pallido e nudo, simile a quello di un ragazzino, se non fosse per quelle leggere ombre di peluria all'altezza dello sterno. - Che ne dici? Ci sono alcune posizioni che sono ansioso di provare. - sussurrò, avvicinandosi all'angelo con fare cauto, per niente preoccupato dalla lama che stringeva fra le mani.
Adesso gli era pericolosamente vicino.
Will non sapeva se fosse normale, ma quando lui gli passò una mano fra i capelli biondi, scendendo fino a sfiorargli le punte delle orecchie, dei brividi gli corsero lungo la schiena. Una parte di sé voleva solo scostarsi e guardarlo in maniera indignata, l'altra, invece, chiudere gli occhi ed abbandondarsi al piacere dei sensi.
Pugnalalo. gli ordinò una voce nella sua testa, squillante come una tromba. Dritto al cuore. gli suggerì, mentre Nico adesso stava armeggiando con i bottoni della sua camicia.
Quello era un gioco che Will non conosceva.
Non si erano mai spinti troppo oltre, non si erano mai toccati, eppure sembrava che i loro corpi si riconoscessero a vicenda come quelli di due amanti: anche dopo mesi di astinenza l'uno dell'altro, entrambi sapevano esattamente come toccarsi, come proseguire quella danza fatta di sguardi, silenzi e sensazioni.
Per un attimo, un solo attimo, Will lasciò quasi cadere la lama a terra, mentre Nico percorreva la linea del suo petto con le dita, facendolo gemere di piacere. Doveva aspettarselo, aspettarsi che un demone tentatore come Nico avrebbe cercato di sedurlo con il sesso.
Eppure Will non glielo stava impedendo, così come Nico non sembrava avere intenzione di fermarsi.
Era quello il libero arbitrio? Era quello il dono che il Suo Dio aveva fatto all'umanità? E se così fosse stato, come avrebbe potuto lui, angelo, scegliere come avrebbe potuto fare solo un uomo?
Sembrava che entrambi non avessero aspettato altro, in quei mesi, durante i quali avevano costruito una sorta di rapporto fragile come castello di carta; ognuno lo toccava con cautela, per paura di romperlo.
- Smettila. - tentò di dire Will, ma le parole gli morirono in bocca, come se avesse ingoiato della sabbia e non fosse più in grado di parlare. 
Stava cadendo, cadendo in una spirale di piacere e lussuria, quella da cui ogni angelo avrebbe dovuto stare lontano: per lui, adesso, non esisteva più Metatron, non esisteva più un Paradiso a cui tornare e non esisteva più nemmeno la faida fra angeli e demoni.
C'erano solo lui e Nico. E sarebbe andato all'Inferno, pur di ricevere anche un solo bacio.
Adesso Nico gli aveva tolto la camicia, facendolo rimanere a petto nudo, e gli aveva infilato le mani sotto i jeans, giocando fra le sue cosce, la sua pelle delicata che sfiorava quella altamente sensibile dell'angelo.
Dio si, Will sarebbe andato all'Inferno per il piacere che stava provando.
Alzò di scatto il pugnale, premendoglielo contro la gola e guardandolo dritto negli occhi. - Giurami che non mi stai usando. - gli ordinò, mentre il tempo intorno a loro si fermava e Nico continuava a giocare con il suo membro, - Giurami che non sono solo un giocattolo. -
Nico, in tutta risposta, gli abbassò i pantaloni, rivolgendogli un sorriso tentatore. - E chi ti ha detto che io lo abbia mai fatto? - chiese, un pizzico di malizia nelle sue parole, mentre Will lasciava cadere a terra il pugnale e rimaneva completamente nudo, - Sei mio, Will. Mio per sempre. -
E suggellò la promessa con un bacio, le sue labbra carnose che premevano contro quelle di Will, i loro corpi che aderivano l'uno all'altro come se non avesse fatto altro, nella vita.



 
The End.


__________________
♔ King says: Ask me 


Ma rieccomi qui, popolo di Efp! 
Diciamo che questa fic non era intenzionale, ma, dopo averne lette alcune a tema Solangelo, ho deciso di cimentarmi anch'io per conoscere meglio questa ship :') Non avevo mai progettato di scrivere una storia incentrata sulla coppia Will/Nico, non perché non mi piaccia, ma solo perché non ne avevo avuto occasione.
Così, dopo aver letto una storia di Maico (grazie, benedetta ragazza! :3) che parlava di angeli e demoni, ho avuto la tentazione di scriverne una con lo stesso tema, ma ambientata nel fandom di Supernatural, senza dire che è uno dei miei telefilm preferiti.
Quindi grazie mille, Maico :') Se mai leggerai questa storia, è anche merito tuo c:

All'inizio avevo una mezza idea di fare di Nico un vero e proprio diavolo tentatore.
Poi però ho cambiato idea, limitandomi ad un demone ed un angelo che continuano ad inseguirli, come il gatto col topo, e non si stancano mai di giocare. Se avete letto bene, le parole chiave della one shot sono, infatti, gioco, amore e sesso.
Beh, non potevo non inserire qualche particolare ... hot, diciamo così, considerando che Nico è un demone e i demoni, si sa, sono perversi AHAHAHAHAH Perdonami Crowley, se mai leggerai questa storia :')
Per chi non l'avesse capito, la storia è ambientata nella nona stagione di Supernatural, quindi niente spoiler (?)
Credo che Nico sia abbastanza IC, mentre, per quanto riguarda Will, ho dovuto leggermente riadattarlo per via del contesto in cui l'ho inserito: Nico ci stava bene come demone, quindi lussurioso, perverso, cattivo. Per quanto riguarda Will, lui è letteralmente spaccato, spaccato fra come dovrebbe comportarsi un angelo e come, invece, vorrebbe comportarsi lui.
Il titolo, Andando all’Inferno, è quindi riferito allo stato d’animo di Will. Inoltre è liberamente ispirato alla canzone omonima dei The Pretty Reckless :3
E niente, quindi ho inserito anche il tema del libero arbitrio che mi sembrava ci stesse bene. Spero che la storia vi sia piaciuta e vi invito a lasciarmi una recensione, anche piccola, se vi va! Per qualsiasi cosa, potete contattarmi sul mio profilo Ask :3 Sarò ben felice di rispondere alle vostre domanda :')
Per adesso, non posso che darvi appuntamento alla prossima!



King.
  
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