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Autore: SexWick_GG    06/09/2015    4 recensioni
Sterek | Fatti accaduti nella 5a stagione ma con una valenza un poco differente |
Quante volte lo hai guardato di nascosto, con la coda dell'occhio? Lo guardavi pur sapendo che se ti avesse scoperto avresti fatto una figuraccia ma era più forte di te. E poi quando succedeva, quando lui ti scopriva a fissarlo con l'aria sognante, distoglievi velocemente lo sguardo e ti mordevi l'interno della guancia per non sorridere.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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ALMENO TORNA E INVENTATI UN ADDIO
 
                                                                      
A volte la cosa più difficile non è dimenticare, ma imparare a ricominciare da capo.
- Nicole Sobon.

 
Guardi la luna nel cielo di settembre. È piena. È bella ma non bella quanto lui. Ti domandi se anche lui la sta guardando, se dopo tutti quegli anni ne senta ancora l'influsso sulla sua persona.
Settembre segna sempre un nuovo inizio sul calendario ma in questo inizio lui non ci sarà, ancora non te ne rendi conto.

"Fattene una ragione, Stiles, lui se n'è andato. Non tornerà"

Te lo ripeti ma mai ad alta voce perché si sa, quando una cosa si dice a voce alta diventa reale e tu la sua assenza non vuoi che diventi reale. Perciò te lo ripeti, sì, ma nella tua testa così da lasciare viva la speranza di un suo ritorno.
Non ti ha nemmeno detto addio. Non è entrato nella tua stanza di nascosto, non ti ha guardato nemmeno con quello sguardo da lupo cattivo. Niente. Semplicemente una mattina ti sei svegliato e hai capito che mancava qualcosa nella tua vita. Lo sei venuto a sapere da Scott della sua partenza.

"Derek se n'è andato da Beacon Hills e nessuno sa dove. Si sa solo che non tornerà"

E tu in quel momento sei rimasto lì impalato a fissare il muro cercando di dare una spiegazione a quelle parole così senza senso, perché non è possibile, non è da Derek.

Derek se n'è andato e ti ha lasciato solo.
Derek se n'è andato, non sai dove, sai solo che non tornerà. No, non tornerà ma tu ad ogni luna piena te ne vai nel bosco da solo, raggiungi la vecchia dimora degli Hale, quella che Derek aveva abbandonato per il loft. Ti siedi su quei gradini che sanno di bruciato e di ricordi, alzi lo sguardo e passi la notte a fissare il dischetto argenteo come se ne dipendesse la tua vita. E forse è così, forse la tua vita dipende da quella luna esattamente come ne dipendeva la vita di Derek perché tu fai parte del branco, nonostante tutto.

Questa è l'ennesima luna piena che ti ritrovi a fissare con accanto una vecchia bottiglia di scotch di quando tuo padre beveva. Ne bevi piccoli sorsi per cacciare indietro le lacrime che sbucano agli angoli dei tuoi occhi ambrati.
Ripensi alla prima volta che lo hai incontrato nel bosco, la prima volta che gli hai salvato la vita e tutte quelle volte che litigavate, fingevate di non sopportarvi e poi la notte ti ritrovavi a sussurrare il suo nome prima di dormire. E per ognuna di quelle volte hai trovato una scusa perché non potevi essere innamorato di Derek Hale, sarebbe stato semplicemente assurdo.

"Ma forse lo ero, forse ero innamorato di te, Derek. O forse lo sono ancora"

Lo sussurri a quella bottiglia di scotch come se questa potesse trasformarsi magicamente nell'uomo dagli occhi verdi e la barba incolta, i capelli disordinati nei quali tante volte avresti voluto passare una mano per poi scendere e accarezzare la mandibola e poi più giù fino all'incavo tra il collo e la spalla. Hai sempre pensato che il tuo viso si incastrasse perfettamente in quell'incavo, esattamente come gli spazi tra le vostre dita.

Quante volte lo hai guardato di nascosto, con la coda dell'occhio? Lo guardavi pur sapendo che se ti avesse scoperto avresti fatto una figuraccia ma era più forte di te. E poi quando succedeva, quando lui ti scopriva a fissarlo con l'aria sognante, distoglievi velocemente lo sguardo e ti mordevi l'interno della guancia per non sorridere.

Quante volte avresti voluto azzerare la distanza che vi separava? Posare le tue labbra sulle sue? Forse troppe ma mai hai avuto il coraggio di farlo perché eri certo che Derek ti avrebbe respinto e probabilmente ti avrebbe pure ammazzato. Perciò ti limitavi a sognare e desiderare quell'uomo da lontano, lo hai amato da lontano come si fa con le stelle.

Guardi l'ora sul telefono e ti accorgi che sono le due passate, forse dovresti andare a casa e fingere che la sua assenza non ti scalfisca ma non puoi. Le tue gambe sono ancorate agli scalini di una casa bruciata da anni. Non riesci a muoverti, così ti limiti ad appoggiarti ad una colonna del porticato che odora di cenere.

Guardi di nuovo il telefono, apri la rubrica e ti ritrovi a fissare, senza accorgertene, il numero di Derek. Quante volte ti sei ritrovato nella medesima situazione, quante volte avresti voluto chiamarlo e urlargli tutto quello che ti passava per la testa, dirgli che lo amavi e che era uno stupido perché non se n'era mai accorto. Ma a che sarebbe servito? A nulla, ecco a cosa sarebbe servito: a nulla.
Bevi un altro sorso di scotch dal sapore amaro, così amaro che strizzi gli occhi e serri la mandibola per riuscire a finirlo. Poi fai una cosa inaspettata, lo chiami. Chiami Derek.

"Questa è la segreteria di Derek Hale, ora non posso parlare, lasciate un messaggio dopo il bip"

È la sua voce, è effettivamente la sua voce. Certo è una stupida registrazione ma quella è la sua voce e senti il tuo stomaco contorcersi nel sentirla.
Resti in silenzio per quasi un minuto dopo il suono della segreteria, indeciso su cosa dire e se dire qualcosa.

"Ehi Derek, sono io, cioè per io intendo che sono Stiles. Quindi sarebbe stato meglio dire subito chi ero. Io...ah, ricominciamo.

Ehi Derek, sono Stiles, ti ricordi di me? Cioè, credo che tu ricordi perfettamente chi io sia ma non si sa mai quindi cerco di ricordartelo. Comunque io ho chiamato per dirti che...sì, insomma, io volevo dirti che io, ecco, mi manchi. Mi manchi Derek Hale e non so che fare perché te ne sei andato senza dire nulla, senza dirmi nulla e credevo che fossimo almeno amici e io ti odio perché te ne sei andato e non mi hai detto niente e soprattutto ti odio perché mi hai fatto innamorare di te. Sì, io credo di essere innamorato di te, o meglio, senza il credo perché io sono innamorato di te, senza attenuanti, senza forse e senza ma. Sono innamorato di te. Punto. Non spaventarti...io non voglio che ti spaventi e comunque non ha importanza perché tu te ne sei andato. E io ora credo di odiarti. Non so dove tu sia ma so dove sono io e sono nella tua vecchia casa, quella nel bosco, bruciata e abbandonata, e sto guardando la luna piena e tutto ciò a cui riesco a pensare sei tu. Dovrei pensare a tante cose: al mio ultimo anno di liceo, al college, a quegli strani esseri che si fanno chiamare Dottori del Terrore e creano chimere e uccidono la gente e poi c'è Scott che chissà come è tornato asmatico e non si fida più di me. Ho ucciso una persona, Derek, ho ucciso un ragazzo e non importa se sia stata legittima difesa perché quel ragazzo ha smesso di vivere a causa mia. So che a te non importa nulla ma io avevo bisogno di dirtelo perché so che tu mi crederesti e nonostante i nostri trascorsi, ti fideresti di me. Io...io ho bisogno di te. Volevo scriverti. Volevo farlo per dirti che puoi tornare indietro, se vuoi, ma se non torni è perché non vuoi. Ma se dovessi tornare vorrei che sapessi che io lotterei anche se non so esattamente per cosa, ma lotterei. Ti dimostrerei che forse ne vale la pena, che potremmo ricominciare da capo e avere un'occasione. Sono innamorato di te e ti odio. Ti odio così tanto ma tutto ciò che mi fa odiarti alla fine mi spinge a volerti sempre di più. E io sono ubriaco marcio e ti sto dicendo tutte queste cose pur sapendo che non appena leggerai il mio nome sul display cancellerai il messaggio, e forse è proprio per questo che te le sto dicendo. Ma nel remoto caso in cui tu ascoltassi questo stupido messaggio vorrei che sapessi che sei stato uno stronzo ad andartene, Derek...sei un codardo. Uno stupido lupo codardo. Almeno...almeno torna e inventati un addio perché io...io così non riesco ad andare avanti.

Lo so, è il peggior messaggio di segreteria mai esistito e forse anche la peggior dichiarazione del mondo ma avevo bisogno di dirti queste cose e io sono ubriaco quindi addio Derek Hale. Che tu abbia la vita che desideri"

Chiudi la telefonata e resti a fissare lo schermo come ipnotizzato, non sai se stai aspettando qualcosa: una chiamata, un messaggio, un segnale che sai bene non arriverà mai.

Barcollando ti alzi e ti dirigi a casa con i battiti del cuore che ti rimbombano in ogni parte del corpo ma soprattutto in testa come se dovesse esplodere.

Ti addormenti promettendoti che dopo quella sera non ti recherai mai più in quella casa e non penserai mai più a Derek. Lui se n'è andato e tu devi fartene una ragione perché lui non tornerà e soprattutto non ti amerà.

E forse, forse è meglio così.


Spazio autrice:
fan fiction nata da un momento di riflessione interiore: Jeff non ha mai mostrato un addio di Derek al branco nè tantomeno a Stiles e io, da Sterek shipper, ci tenevo che questi due avessero un momento strambo, o almeno Stiles avesse questa opportunità di non guardare in faccia Derek nel dirgli ciò che ha sempre provato per lui.
  
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