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Autore: douce hope    08/09/2015    2 recensioni
Se il vostro migliore amico, di cui siete innamorate, vi chiedesse di fare la candela ovvero il famoso terzo incomodo ad un suo appuntamento, voi cosa rispondereste?
Ma di no ovviamente!
Bianca invece non è dello stesso avviso e si ritrova a fare la candela per il suo migliore amico.
Credete sia pazza? Forse è così o forse no.
Forse deve davvero scavare in se stessa e capire cosa prova davvero.
In questo intento ci sarà Leonardo ad aiutarla, cugino e candela, della ragazza del migliore amico.
Vi sto confondendo un po'? Beh leggete e schiaritevi le idee!
Ecco la mia prima two-shot per voi!
----------------
Dal capitolo 1:
"-Bianca questo è mio cugino Leonardo. Leo questa è Bianca.-
-Ciao.- dico abbastanza imbarazzata. Riprenditi Bianca! Ci manca solo la figura di merda col cugino!
-Ciao.- risponde annoiato.
In un'altra circostanza mi sarei offesa, ma lo capisco benissimo quindi non dico niente.
-Entriamo?- propone Lorenzo.
Dopo un accenno di consenso da parte di tutti, entriamo nel cinema, già sapendo, io e il biondino, a cosa andremo incontro."
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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cdmma
Tra candele...ci si intende.



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-Devi aiutarmi.-
Sono le prime parole con cui mi ospita Lorenzo in casa sua.
Nessun "ciao Bià!" o un "hey!", nada de nada. Lorenzo è diretto.
Non si fa pregare per farsi dire qualcosa, non te lo fa intendere, te lo dice e basta.
Se ha bisogno di una mano, di un consiglio, se non gli piace qualcosa o se vuole dirti che ti vuole bene, lui lo dice.
E' una delle cose che mi piacciono più di lui.
Esatto, ho una cotta per il mio migliore amico.  Che clichè di merda, vero?
Fortunatamente, non è come in tutti i clichè, dove i due migliori amici si conoscono da quando hanno fatto le loro prime feci.
Ho conosciuto Lorenzo il primo anno di superiori, due anni fa.
Non siamo diventati subito amici, anzi credo che nei primi mesi non gli stessi molto a genio, ma un giorno da altruista che sono (no, non è vero, mi stava rompendo le palle)  l'ho aiutato in una verifica di matematica, così  ci siamo ritrovati a parlare e il risultato è stato questo.
Purtroppo per me l'anno scorso mi sono resa conto che Lorenzo non era solo un amico e ho dovuto affrontare la consapevolezza di essere entrata in un clichè del cazzo.
-Cos'è successo questa volta?-
-Ho litigato con Giulia.-
Chi è Giulia? Vi chiederete.
La sua fidanzata.
Moto di compassione per me, lo so che lo state provando.
Ebbene anche io provo un moto di compassione per me stessa, perché sono un'illusa, e non perchè il mio migliore amico abbia dato segnali di interesse verso la sottoscritta, ma perché da romanticona che sono, ho pensato che come nei film il migliore amico si innamora della migliore amica, ma mi sono sbagliata.
Sì, perché nella vita vera i clichè stronzate sono e stronzate resteranno.
Il tuo migliore amico non si accorgerà all'improvviso di amarti, non capirà che tu sei l'unica che c'è sempre stata, non ti farà una dichiarazione e non diventerà il tuo ragazzo.
Il migliore amico resta il migliore amico e basta.
Tu resti la sua migliore amica e basta.
Niente di più, niente di meno.
Se sei la  migliore amica non puoi essere la fidanzata. C'est la vie.
-Cos'hai combinato?-
-Perchè devo per essere per forza io ad aver fatto qualcosa?-
-Perché sei un ragazzo- rispondo con ovvietà.
-E questo che c'entra?-
-C'entra credimi.-
-Tu dovresti stare dalla mia parte!-
-E perché mai?-
-Perché sei la mia migliore amica!-
-Ma sono anche una ragazza, mai sentito parlare di alleanza femminile?-
Sbuffa contrariato.
-Vuoi aiutarmi o no?-
Sospiro amareggiata, già sapendo che dovrò rimboccarmi le maniche per risolvere la situazione.
-Ok, dimmi che devo fare.-


****

Sono una stupida.
No, non ho problemi di bassa autostima è solo una costatazione ovvia. Insomma se il vostro migliore amico, per cui avete una cotta (dettaglio importante), vi chiede di fare la candela ad un suo appuntamento, la vostra risposta dovrebbe essere un NO secco.
Invece io, da stupida che sono, ho detto un SI amareggiato.
Ma cosa potevo fare? Gli avevo promesso il mio aiuto, non potevo di certo abbandonarlo, anche se non capisco a cosa serva la mia presenza questa sera.
L'idiota del mio amico aveva litigato con la fidanzata per un motivo così stupido che stento ancora a crederci, o forse lo trovo io stupido perché non ho mai avuto una relazione stabile.
Ovviamente la colpa era sua. Giulia, come ogni ragazza che si rispetti, stava aspettando l'invito di Lore per un appuntamento che però non arrivava. Non arrivava semplicemente perché quel deficiente non sapeva come comportarsi ad un appuntamento, essendo a detta sua "la prima ragazza con cui faceva sul serio".
Parole che mi avevano ferita, a dirla tutta.
Comunque da brava consigliera che sono, gli avevo suggerito di parlarle e spiegarle i suoi motivi, e dopo una bella chiacchierata avevano deciso di comune accordo di andare al loro primo appuntamento con un "supporto" nel caso le cose andassero male.
Ed è per questo che sono all'entrata del cinema insieme a Lore ad espettare Giulia e la sua candela.
Non è affatto bello essere una candela, insomma stare tre ore insieme ad una coppietta tutta pucci-pucci dove di ritrovi in  modalità  forever alone, e dove d'altronde il ragazzo è il ragazzo che ti piace. No, per niente piacevole.
L'unico lato positivo era che anche Giulia aveva portato la sua di candela, e quindi non sarei stata completamente sola.
Ma poi, a cosa serve una candela? E' solo un peso!
Voglio dire, se io avessi un appuntamento con il mio ragazzo, vorrei restare da sola con lui, non vorrei di certo un'altra persona a togliere la nostra intimità. E invece, con mia grande sorpresa ho scoperto che tutte le mie amiche lo fanno. Ad ogni primo appuntamento/uscita si portano una candela come supporto. Ma insomma se le cose vanno male pazienza, si vede che non era destino e amen! E invece no!
-Che ore sono?- chiedo stringendomi nel mio cappotto. Giulia è in ritardo e non è che faccia proprio caldino qui fuori.
-Le nove e un quarto.-
Sbuffo scocciata. E' in ritardo di un quarto d'ora per la miseria! Ok che la donna deve sempre farsi attendere ma, ad essere sinceri non mi sento più le chiappe. Adesso capisco cosa provano i ragazzi.
-Non fare quella faccia.- mi rimprovera Lorenzo.
-Faccio eccome questa faccia! Per colpa tua domani avrò un raffreddore!-
-Non sono mica io quello in ritardo!- si difende.
-No, certo, ma sei tu quello che mi ha chiesto di fare questa cosa.-
-Avresti anche potuto dire di no.-
-Mi avresti rotto le palle in eterno. Ricordi il compito di matematica?-
Ride fiero di sé
-In effetti posso essere molto convincente quando mi ci metto.-
-In effetti puoi essere molto rompicoglioni quando ti ci metti.- ribatto divertita.
Mi guarda sorridendo beffardo.
-Ma tu ami questo lato di me.-
-Ma anche no!-
-Vero, tu ami tutto di me.-
Il suo tono è sarcastico, ma non posso evitare di arrossire.
-
Nei tuoi sogni caro.-
Sta per ribattere ma viene interrotto da un "Ciao Bianca! Ciao amore!" di Giulia, e un bacio non proprio casto con tanto di schiocco.
Mi volto per non guardare la scena e solo allora noto una figura alle spalle di Giulia.
E' un ragazzo abbastanza alto, con i capelli biondi e gli occhi tra il castano e il verde proprio come Giulia.
Chissà perché ma ero convinta al 99% che la candela di Giulia sarebbe stata una ragazza.  
Il biondino mi guarda sorpreso, forse anche lui sta pensando che sarebbe stato più logico se Lore avesse portato un ragazzo.
Perfetto, avevo già in mente di farmi un'amica e invece mi trovo un ragazzo che non degna nemmeno di presentarsi.
Ok, devo essere oggettiva, nemmeno io mi sono presentata, però il ragazzo deve fare la prima mossa, no? Sto diventando pazza decisamente.
Giulia si stacca dalla sua "dolce" metà e si rivolge a noi.
-Bianca questo è mio cugino Leonardo. Leo questa è Bianca.-

-Ciao.- dico abbastanza imbarazzata. Riprenditi Bianca! Ci manca solo la figura di merda col cugino!
-Ciao.- risponde annoiato.
In un'altra circostanza mi sarei offesa, ma lo capisco benissimo quindi non dico niente.
-Entriamo?- propone Lorenzo.
Dopo un accenno di consenso da parte di tutti, entriamo nel cinema, già sapendo, io e il biondino, a cosa andremo incontro.


****

Come previsto Giulia e Lorenzo stanno stretti l'uno all'altra manco fossero due anguille.
Ovviamente quell'idiota del mio amico doveva scegliere un horror solo per farci sentire ancora più soli dato che, ne io ne Leonardo abbiamo braccia a cui aggrapparci.
Lorenzo e Giulia parlano tra di loro, Leonardo sta seguendo il film visibilmente interessato, ed io sto facendo di tutto per non guardare la coppietta felice, cosa non facile.
Il film non riesce a distrarmi, anche perché persa nei miei pensieri non ho seguito la prima parte del film e ora non sto capendo niente.
Mi guardo intorno cercando un soggetto su cui distrarmi.
In qualche sedile dietro di me c'è una coppia con due figli che si sta lamentando perchè hanno sbagliato sala, e ora i due coniugi si stanno dando la colpa a vicenda, dall'altro lato noto una ragazza col cellulare fra le mani decisamente disinteressata al film, e più in là invece intravedo un'altra coppia abbracciata.
Perfetto, niente di interessante.
-Ti diverti?-
Salto per la sorpresa e mi porto le mani al petto. Mi volto e vedo Leonardo seduto sul sedile accanto al mio. Ma quando si è spostato?!
-Non molto in realtà.- confesso. Che senso aveva mentire tanto?
-Nemmeno io.-
-Pensavo ti piacesse il film.-
-E' osceno, non fa nemmeno un pò paura.-
Sorrido divertita perché non capisco se sia sincero, oppure se voglia fare l'uomo che non ha paura di niente.
-Ti va di uscire di qui?- mi propone sorprendendomi.
-Cosa?!-
-Hai detto tu stessa che non ti stai divertendo.-
-Sì ,ma non ho mai detto di voler dare buca a quei due.-
Indico i piccioncini alle mie spalle. Li gaurda anche lui per qualche secondo e poi risposta lo sguardo su di me.
-Non si accorgeranno nemmeno che ce ne siamo andati, insomma guardali sono immersi in un mondo tutto loro.- In effetti. -Non preferirai davvero restare qui seduta a guardarli, vero?-
Non so se siano i suoi occhi che da così vicino sono molto più verdi di quanto avessi immaginato nonostante la poca luce, o la consapevolezza che ha ragione, ma mi ha convinto.
-Andiamo.-
Mi alzo dal sedile seguita da Leonardo che sorride vittorioso. Salgo gli scalini cercando di fare meno rumore possibile.
Mi volto un'ultima volta per guardare Lorenzo e Giulia e malgrado tutto sorrido, perché sono davvero innamorati.
Sì, meglio uscire da qui. 

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-Come hai conosciuto Lorenzo?- mi chiede Leo.
Siamo seduti al tavolino di un bar vicino al cinema. Per tutto il tragitto ci siamo scambiati poche parole, ma evidentemente a Leonardo non piace il silenzio.
-A scuola.-
-E quindi siente molto amici?-
-Migliori amici.- confermo.
Prendo un sorso dalla mia lattina di coca cola.
-Quindi in teoria non provi niente per lui, vero?-
Sgrano gli occhi e quasi mi strozzo per la sorpresa. Come ha fatto a..?
-Certo che non provo niente per lui!- Forse ho risposto con troppa enfasi perchè mi guarda come se avesse capito tutto. Ops..
-Ne sei sicura?-
-Perché ti interessa tanto?- gli chiedo irritata. Ci mancava solo lui a girare il coltello nella ferita.
-Perché tengo a Giulia.-
-Ed io tengo a Lorenzo.-
-Tanto da farti da parte?-
Ok, mi sta facendo incazzare.
-Ti ho già detto che non provo niente per lui, e se anche fosse ti pare che mi sia messa in mezzo tra loro?- Non doveva assolutamente insinuare che stessi cercando di rovinare il rapporto di Giulia e Lorenzo, perché tutto stavo facendo tranne quello.
-Io ci credo che non ti piace, sei tu che non ne sei convinta.-
-Che vuoi dire?- gli chiedo confusa.
-Che dovresti rivedere i tuoi sentimenti.- mi risponde serio.
-Spiegati meglio.- mi sta irritando con questo giochetto di parole.
-Tu credi che ti piaccia Lorenzo ma in realtà non è così.-
-Scusami?-
Adesso crede anche di sapere cosa provo?
-Ho visto come lo guardi. All'inizio ho pensato che fossi completamente cotta, ma poi ti ho osservata meglio e mi sono reso conto che lo guardi con affetto, solo con affetto.-
-Non ti seguo.- mi stava confondendo con questo discorso. Ero sicurissima che mi piacesse Lorenzo, chi poteva saperlo meglio di me?
-Sei gelosa di Giulia?-
-Cosa?!-
-Sei gelosa o no?-
-Sì, sono gelosa.- ammetto.
Arrossisco, un pò perchè l'ho ammesso ad alta voce e un pò perchè l'ho ammesso davanti a lui. Gli ho dato la conferma dei miei sentimenti.
-Cosa provi quando si baciano?-
-Io...- Sto per dirgli che mi fa soffrire ma in un secondo mi rendo conto che non lo so. Non lo so perché effettivamente non li avevo mai visti baciarsi, mi ero sempre voltata dall'altra parte sapendo che mi avrebbe fatto soffrire troppo. -Io...soffro.- mento.
-Ma se ti volti sempre dall'altra parte!-
Lo guardo sorpresa, come faceva a saperlo? E' uno stalker percaso?!
-Mi volto perché so che mi farebbe soffrire guardarli!-
-E' qui che sbagli! Tu credi che ti farà soffrire, ma non lo sai con certezza, perché non li hai mai guardati.-
Lo guardo sconvolta. Non ci avevo mai pensato in realtà. E se...avesse ragione?
-Ma...-  Provo a ribattere ma mi ferma.
-Non cerchi mai il suo sguardo, non cerchi mai un contatto, e hai accettato di fare la candela. Io non l'avrei mai fatto.-
-L'ho fatto perchè gliel'ho promesso.-
-Allora sei una masochista.-
-Tu non capisci niente.- gli dico offesa, perché mi sta confondendo e mi sta anche sfottendo.
-Sei tu quella che non capisce. Tu credi che ti piaccia perché è il ragazzo a cui tieni di più fra tutti i tuoi amici e credi che questi sentimenti così forti siano sintomi di piacere. Stai confondendo il bene con l'amore.-
-Io...- mi ha lasciata senza parole sul serio.
-Pensaci.-
Squilla il suo cellulare, sono Giulia e Lorenzo che vogliono sapere dove diavolo siamo.
Dove diavolo siamo? Non lo so nemmeno io in questo momento, sono troppo confusa.

****

Il lunedì seguente ero parecchio assonnata,  nel week-end non avevo dormito molto, un pò per lo stress dovuto ai compiti e alla scuola e  un pò per le parole di Leo. Ci avevo pensato tutto il fine settimana ed ero giunta alla conclusione che l'ipotesi di Leonardo non era del tutto da escludere. L'unico modo per capire se avesse ragione era osservare bene la coppietta felice e capire cosa provavo.
Stavo vicino alle macchinette gustandomi il mio Kinder Bueno (le macchinette saranno la rovina delle pancie dei ragazzi, anzi già lo sono) quando li vidi.
Stavano davanti alle finestre del corridoio e si stavano guardando con così tanto amore che rimasi interdetta per un secondo. Non avevo mai notato come si guardassero, cercavo sempre e a tutti i costi di non guardare, ma così facendo mi ero rovinata da sola.
Leonardo aveva ragione, non ero affatto ferita, non mi dava alcun fastidio anzi, li trovavo teneri. Non avevo mai guardato Lorenzo come lo guarda adesso Giulia, e sono stata così stupida a non capirlo prima. L'ha capito un ragazzo che ho conosciuto da pochi giorni, e non io.
Dovevo ringraziare Leo. Mi aveva fatto un enorme favore, probabilemente ci avrei messo secoli a capirlo da sola.
Ero tentata di andare a parlare con quei due, ma poi decisi di lasciarli in pace.
Tornai in classe molto più leggera, e con l'idea che mi sarebbe piaciuto provare un'amore come il loro.


****

-Ciao migliore amica!- mi salutò Lorenzo entrando in camera mia.
-Ciao migliore amico!- risposi stranita. Perchè tanto entusiasmo?
-Come te la passi?-
-Come due ore fa, quando ci siamo visti a scuola.-
-Già, che stupido!- si sbatte la mano sulla fronte molto teatralmente.
-Ok, che cosa ti serve?-
Fece un sospiro rassegnato. Lo avevo preso in pieno.
-Devi fare di nuovo la candela per me.-
-Cosa?!- sbottai.
Mi alzai dal letto in modalità che-cazzo-dici-sto-per-ucciderti. Evidentemente lo nota perché si alza dalla sedia e mi poggia le mani sulle spalle.
-Ascoltami....e siediti.- mi spinse con le mani sul letto. -Conosci Manuele giusto?-
-Sì, il tuo amico.- che c'entrava Manuele adesso?
-Beh io e Giulia avevamo organizzato un'uscita con lui e la sua ragazza.-
-E...- lo spronai a continuare.
-E si è ammalato, e quindi abbiamo dovuto disdire.-
-Che c'entra questo con me?- gli chiesi spazientita.
-Tu non mi lasci finire! Dicevo che abbiamo dovuto disdire e adesso ci serve un'altra compagnia.-
-Continuo a non capire cosa c'entro io.-
-Tu e Leonardo dovete uscire insieme a noi!-
-Sei pazzo?!- altra alzata dal letto.
-Non dovete uscire insieme ma solo farci compagnia!-
-Ma non potete semplicemente uscire da soli? Che razza di coppia siete?!-
-Io non mi sento ancora pronto.-
-Ad uscire da solo con la tua ragazza? L'altra sera vi abbiamo lasciato soli.-
-Infatti! E appena l'ho notato sono subito entrato nel panico. Lo so che non lo capisci però è difficile per me.-
-Perché?- gli chiedo più calma. Era sincero.
-Perché la amo.-
Ho sempre pensato che queste parole avrebbero spezzato il mio cuore in mille pezzettini, e mi sento così sollevata a contestare che non è affatto così.
-Dici che non capisco, spiegamelo.- mi risiedo sul letto pronta asd ascoltarlo.
Potrà anche non piacermi ma questo non significa niente. Lorenzo fa parte di me, è nel mio cuore, chiuso a chiave e nessuno potrà cacciarlo. Ha fatto tanto per me, ha sopportato i miei pianti quando venivo lasciata, o quando stavo triste perchè pensavo di aver deluso i miei genitori. Mi aveva sempre fatto scappare un sorriso quando ne avevo bisogno.
A volte è difficile spiegare quanto sia importante una persona per noi, anzi oserei dire che non ci sono parole. E' una frase fatta e rifatta ma è la verità. Ci sono persone che sin dal primo istante diventato importanti, indispensabili e Lorenzo era una di quelle persone. Ci sarei stata sempre per lui e volevo che lo capisse.
-Ho paura di rovinare tutto.- incominciò - Ho paura di fare una cazzata. Lo sai che prima non ero un ragazzo molto serio, ma adesso sono disposto a impegnarmi. Io non te lo spiegare. Non ho mai avuto una relazione seria, non so come funziona.- mi disse rosso in volto.
Era imbarazzato da morire e mi sentii così felice perché anche io alla fine ero importante per lui, aveva deciso di condividerlo con me e questo era molto meglio di mille "ti voglio bene".
-Lore...guarda che non c'è un manuale, non ci sono regole su come funziona una relazione. Le cose vengono a se con il tempo, devi solo avere il coraggio di rischiare. Hai paura è normale, ma lo devi affrontare prima o poi. Nel frattempo sarei onorata di farti da candela ogni volta che vuoi.-
Sorrisi e lui ricambiò sinceramente. Si alzò e mi abbracciò -Ti voglio bene Bianca, anche se non te lo dico spesso.-
-Anche io idiota.-
-Non ti abituare però.-
-Scemo.-
Ridemmo insieme.
Per tutto il pomeriggio Lore mi spiegò cosa aveva in mente di fare il prossimo sabato. Io lo ascoltavo attenta ed interessata. Ad essere sincera anche io ero piuttosto emozionata. Volevo vedere Leo e ringraziarlo.
Aveva capito capito tutto fin da subito.
Magari c'era intesa tra di noi chi lo sa.
Magari tra candele...ci si intende.







Salve a tutti!!
Ok, sono un pò emozionata perchè questo è il mio primo one-shot in assoluto.
Prima che mi ammazziate volevo specificare che ci sarà un altro capitolo.
Infatti questa storia sarà un two-shot.
Comunque sarei molto felice se lasciasse qualche recensione giusto per sapere cosa ne pensate.
Nel prossimo capitolo ci sarà l'uscita di sabato con qualche piccola sorpresina. Cosa vi aspettate?
E cosa ne pensate dell'amicizia di Lorenzo e Bianca?
Qualcuna di voi si è mai innamorata del proprio migliore amico? Oppure qualcuna di voi si è mai accorta di star confondendo i propri sentimenti?
Ad essere sinceri a me sì, infatti questa storia è un pò autobiografica.
Specifico il pò perchè c'è veramente poco di me in questa storia, a partire dal nome della protagonista (peccato trovo fighissimo il nome Bianca) ma ci sono anche parti molto vere. Vi lascio immaginare quali!
Per concludere cosa ne pensate invece di Leonardo e Bianca? Vedete un futuro per loro? Fatemelo sapere!
Alla prossima..spero!
Un bacio.

-Hope




   
 
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