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Autore: Lilies    08/09/2015    2 recensioni
E James le accarezzava la schiena, lentamente, e non diceva nulla.
Poi la Morte era arrivata.
Genere: Guerra, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Mangiamorte | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Non il momento migliore

 

 

 

E stava abbracciato a Lily. In silenzio, lo sguardo fisso sulle maledizioni che illuminavano a giorno le strade di Hogsmeade. La stringeva forte a sé, timoroso che svanisse, che sgusciasse fuori dal loro precario nascondiglio, pronta a combattere. Ne inspirava il buon profumo di rose e vaniglia, James, i capelli di lei che gli solleticavano il naso arrossato dal gelo.

Sembrava così piccola, rannicchiata tra le sue braccia. Così spaventata, con le mani premute sulle orecchie per non sentire le urla che si levavano da ogni dove. E James le accarezzava la schiena, lentamente, e non diceva nulla.

Poi la Morte era arrivata.

Era balzato immediatamente in piedi, la bacchetta stretta in pugno. Pronto a uccidere, se necessario.

Lily aveva soffocato un grido, mentre fissava atterrita il mago incappucciato in piedi davanti a loro. Sarebbe morta. Sarebbe morta, sarebbe morta senza nemmeno aver avuto la possibilità di dire a James che...

«Sono incinta!»

Un lampo di luce baluginò sullo stretto viottolo, il braccio destro perse sensibilità, fuori controllo. E James imprecò, non appena il dolore si palesò, improvviso, facendogli vedere le stelle. Lily gridò, strillando incanti difensivi e dandosi della stupida incosciente ed egoista per non aver tenuto la bocca chiusa, per aver scelto il momento peggiore per condividere con l'amore della sua vita un segreto che si portava appresso già da cinque settimane. Ricordò la paura instillatasi dentro di sé alla vista di quelle due sottili lineette rosa, una paura mista a una gioia selvaggia...

Ma James sarebbe morto. James sarebbe morto per colpa sua, distratto da un atto di puro egoismo di sua moglie. James che si teneva abbracciato a lei e con il suo silenzio le infondeva coraggio, ricordandole che lui c'era e che non se ne sarebbe mai andato. Ma James sarebbe morto, e non ci sarebbe stato più.

Poi la paura si trasformò in rabbia cieca, e con un unico gesto della mano, a labbra strette, i denti che mordevano l'interno delle guance fino a sentire il sapore acre del sangue in bocca, Lily mandò il Mangiamorte a cozzare contro il muro di pietra del vicolo. L'ombra nera cadde in silenzio, riversandosi su un fianco, poi rimase immobile.

Lily si affrettò a raggiungere il corpo ansimante di James, sul cui volto scintillavano sudore e sangue.

«James, tesoro» rantolò, dando una rapida, spaventata occhiata alla ferita. La maledizione aveva aperto uno squarcio all'altezza dell'avambraccio di suo marito, che a denti stretti cercava di trattenersi dall'urlare. Era così pallido, il suo James, che Lily ebbe di nuovo il peggiore dei pensieri. Stava accingendosi a recitare uno degli incanti curativi più potenti di cui fosse a conoscenza, quando si sentì strattonare verso il basso, tra la polvere e il sangue e le lacrime di James che ora la teneva stretta al proprio petto, dov'era giusto che fosse, ignorando bellamente l'acuto dolore provocato dall'incantesimo dello sconosciuto Mangiamorte. La sua mente lavorava frenetica, senza seguire alcuna logica, e ripercorreva a velocità inumana quanto era appena successo, l'eco di quelle strane parole che rimbombava nelle sue orecchie.

Sono incinta.

Se davvero era rimasta una briciola di felicità in quel mondo che andava a pezzi, James era pronto a cibarsene seduta stante, e poco importavano le urla attorno a loro, poco importava Voldemort e la scia di sangue che si stava lasciando appresso.

Lily Potter era incinta e lui sarebbe diventato padre di una creatura che avrebbe incarnato l'amore stesso, un bambino che avrebbe amato e protetto fino alla fine dei suoi giorni.

«James—» sussurrò di nuovo Lily, la voce spezzata, il cuore che le batteva all'impazzata. Una piccola mano calda salì ad auscultare i battiti del suo cuore, convulsi quanto quelli di lei.

«Ti amo» la interruppe, stringendola ancora di più a sé. Lei rimase in silenzio, le prime lacrime che luccicavano da sotto le lunghe ciglia scure. Gli si avvicinò con delicatezza, terrorizzata dall'idea di potergli fare del male sfiorandogli involontariamente la ferita. Sfiorò le sue labbra con la punta delle dita, posandoci poi un tenero bacio che sapeva di sangue e promesse. James sorrise contro la bocca di Lily, resa umida dal continuo ruscellare delle lacrime di entrambi, poi percepì la mano di lui sul proprio ventre, che ancora celava perfettamente la nuova vita che stava crescendo al suo interno.

E stava abbracciato a Lily. In silenzio, il volto premuto tra i suoi capelli rossi, mentre tutt'intorno la battaglia ancora infuriava. La stringeva forte a sé, posando delicate carezze sul suo ventre ancora piatto, quasi si aspettasse che da un momento all'altro il loro bambino gli rispondesse, rassicurandoli.

E ringraziava di aver trovato James.

Ad occhi chiusi, Lily si domandava cosa avrebbe significato una vita senza di lui; scacciava poi quello stesso pensiero con rabbia, ancorandosi al suo presente.

E stava abbracciata a James, e al loro figlio non ancora nato, ignara del destino che già incombeva sulle loro vite.

 

 

 

NdA: Una piccola James/Lily, per voi, perché sono l'amore, perché è stato grazie a loro se sono riuscita a ritrovare la voglia di scrivere.
Veronica

 

  
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