Funamboli di sogni sospesi nel vacuo ventre della mediocrità
Figli di un popolo che li ha rinnegati
Esuli di tempeste che loro stessi hanno generato
Guardano volte
Sospirano increduli
Miran dabbasso ed inciampano nei loro passi confusi
Strappi al loro quieto fantasticare li hanno uccisi ogni giorno
Mani impazienti hanno scostato dai loro occhi fugaci pensieri
Qual é il costo
che un sognatore deve pagare
per vivere in un mondo ineffabile e pragmatico?






Angolo Autrice (puoavereeffettiindesideratioanchegravinonsomministrareaiminoridiottantaseianniemezzo)
Ebbene, eccomi qua! Sì, se vi stavate chiedendo chi fosse l'artefice di questo scempio che poco ha di letterario sono io, bisy, quindi potete iniziare le invettive (mi piace troppo 'sta parola, suona bene) ed il lancio delle uova avariate. Lo scopo di questo delir-... testo é duplice: da una parte costituisce uno sfogo personale, di sognatrice che prova a mettersi nei panni di chi vede 'sta tipa che guarda sempre per aria e che sembra in un altro mondo, e, dall'altra, é una sorta di appello rivolto agli scettici/cinici/realisti barbosi. Lasciateci sognare in pace! Sognare è un po' come i tuffi: quando cominci non smetti più. Bene, la ramanzina è finita, se qualcuno avesse apprezzato la "poesia" e me lo facesse sapere sarebbe magnifico, ma ringrazio anche chi legge e basta.
Se non tirate le uova fateci una frittata, mi raccomando! (ma solo se non sono avariate XD)