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Autore: YoungAvengersLover    08/09/2015    0 recensioni
[ScarletVision One-Shot][AoU post]
Wanda provò a chiudere gli occhi. Quello che vide fu terribile. Pietro pieno di buchi che sgorgavano sangue e lei subito dietro di lui con una pistola in mano. Si svegliò di soprassalto, con un piccolo grido. Era colpa sua se era morto. Se non gli avesse detto di aiutare i civili ad andare sulle navi, lui sarebbe ancora lì con lei. Improvvisamente, qualcuno bussò alla porta. “Giuro che se è Steve gli faccio di nuovo rivedere il suo amico che cade dal treno...” Pensò lei. Non che Steve non le stesse simpatico, ma adesso non aveva proprio voglia di vederlo. Non dopo quello che ha visto. Usò i suoi poteri telecinetici per aprire la porta e, con sua sorpresa, scoprì che era Visione.
Spiegò subito il motivo per cui era venuto da lei. “Ti ho sentita urlare, volevo vedere se stavi bene.” Wanda pensò perché continuava a preoccuparsi di lei, ancora adesso. Era dalla fine della battaglia che questa storia cominciò. Non che le dispiacesse, almeno aveva qualcuno con cui parlare. Inoltre, quando guardava nella sua mente, tutti i suoi pensieri erano fantastici: calmi, piacevoli e pieni di gentilezza e ambizioni ammirevoli. Visione era unico.
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Visione, Wanda Maximoff/Scarlet Witch
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Passò un mese dalla battaglia contro Ultron e ormai gli Avengers originali se ne erano andati ognuno per la propria strada. Tony doveva pianificare un futuro con Pepper, sua assistente e fidanzata, Thor era ritornato su Asgard per finire questa storia delle Gemme dell'Infinito, Clint ritornò dalla sua famiglia e Banner era scomparso chissà dove. Gli unici che continuarono ad agire come Avengers effettivi erano Steve e Natasha. Ricostruirono il team con altri eroi, potenti almeno quanto loro: War Machine, migliore amico di Stark ed ex-capo della marina aerea, Falcon, ex-agente SHIELD che aiutò Steve contro l'HYDRA, Visione, l'androide creato da Ultron e uno dei due membri con super poteri non fisici, e Wanda, uno dei due “miracoli” di Struker e altro membro con poteri diversi dalla forma fisica potenziata. Ora era tempo di allenarli a combattere come si deve e a farli funzionare come una squadra; questo era il compito di Steve e Natasha.

Per essere franchi, oggi era il primo giorno per tutti e Wanda era un po' preoccupata. Non sapeva se sarebbe stata all'altezza del compito che i due eroi potrebbero o non potrebbero assegnarle e questo la turbava molto. Se almeno lì ci fosse Pietro sarebbe tutto un po' più facile, non sarebbe sola. Guardò l'orologio, che segnava le 02:49. Non riusciva a dormire, stavano succedendo così tante cose in così poco tempo. Non riusciva a credere che il suo gemello, che le aveva promesso che sarebbe stato con lei per sempre era scomparso e non riusciva a credere di essere diventata un'Avenger. Provò a chiudere gli occhi. Quello che vide fu terribile. Pietro pieno di buchi che sgorgavano sangue e lei subito dietro di lui con una pistola in mano. Si svegliò di soprassalto, con un piccolo grido. Era colpa sua se era morto. Se non gli avesse detto di aiutare i civili ad andare sulle navi, lui sarebbe ancora lì con lei. Improvvisamente, qualcuno bussò alla porta. “Giuro che se è Steve gli faccio di nuovo rivedere il suo amico che cade dal treno...” Pensò lei. Non che Steve non le stesse simpatico, ma adesso non aveva proprio voglia di vederlo. Non dopo quello che ha visto. Usò i suoi poteri telecinetici per aprire la porta e, con sua sorpresa, scoprì che era Visione.

Spiegò subito il motivo per cui era venuto da lei. “Ti ho sentita urlare, volevo vedere se stavi bene.” Wanda pensò perché continuava a preoccuparsi di lei, ancora adesso. Era dalla fine della battaglia che questa storia cominciò. Non che le dispiacesse, almeno aveva qualcuno con cui parlare. Inoltre, quando guardava nella sua mente, tutti i suoi pensieri erano fantastici: calmi, piacevoli e pieni di gentilezza e ambizioni ammirevoli. Visione era unico.

“Sì... Sto bene.” Rispose lei, guardandolo negli occhi artificiali che brillavano al buio. “Visione, posso... Posso chiederti una cosa?” Azzardò Wanda. Lui era l'unico con cui si sentiva libera di parlare, non aveva una testa confusionaria come ce l'avevano gli altri e riusciva a controllarsi con lui. Non la faceva urlare, non la guardava in modo strano ed era sempre gentilissimo con lei.

“Certamente Wanda.” Acconsentì l'androide, con un sorriso sul volto. A volte Wanda si dimenticava come poteva sorridere dopo tutto quello che era successo, ma forse lo faceva perché pensava alla sua vita. Lui era nato solo un mese fa, dopotutto. Non aveva ricordi di molto tempo fa e quelli che aveva non erano orribili come quelli della ragazza. Cercò di allontanare quei pensieri e porre la domanda al robot.

“Perché ti preoccupi di me così tanto?” Visione sembrò essere scosso da quella domanda, per quanto possa esserlo un robot. Visione cercò di cercare le parole giuste per dirglielo, ma evidentemente non le trovò perché non disse niente. Wanda continuò a guardarlo nel buio, con occhi verdi aperti e attenti. Ad un ceto punto, lui si alzò e le tese la mano, come per dire di seguirlo. Lei la afferrò e lui la trascinò fino alla cucina dell'edificio. Wanda era molto confusa. Che cosa voleva dirle? Perché l'aveva portata lì? Perché non le aveva risposto prima? Tutte domande senza risposta. “Visione, perché-” Venne interrotta dall'indice della mano sinistra dell'androide sulle sue labbra, come per dirle di stare zitta. Allora Wanda sentì una folata di freddo e si abbracciò per sentire più caldo sulla pelle. Visione se ne accorse e si tolse il mantello dorato per metterglielo sulle spalle, gesto ben accolto da Wanda che prese le estremità e coprì tutta la pelle scoperta, anche perché era in un pijama leggero.

“Wanda,” parlò finalmente lui, “credo che la risposta alla tua domanda la sappia già.” Wanda rimase sorpresa dalla sua risposta, ma lui insistette. “Quello che io faccio per te, lo faccio solo perché credo che tu abbia bisogno di qualcun altro su cui sfogare tutta la tua frustrazione. Io non sono come voi, ve l'ho detto quando sono venuto al mondo, ma sto cercando di adattarmi perché così facendo posso stare con te e aiutarti a superare questa... Crisi che stai attraversando dopo la sua morte.” Wanda rimase sbalordita dal discorso di Visione, non sapeva che le voleva così tanto bene da poter cambiare le sue funzioni vitali per lei, solo per starle vicino un po' di più. L'androide sembrò leggermente preoccupato, forse per la sua reazione. “A te sta bene?” Le chiese quindi, non volendo offenderla con un qualche suo comportamento che non le andava a genio.

“Sì, mi sta benissimo, Visione.” Rispose lei, sorridendo. Da quant'è che non lo faceva in quel modo? Un sorriso sincero, pieno di felicità, che aveva rivolto solo al gemello quand'era ancora in vita. Wanda aveva un'altra domanda per l'androide, anche se non era sicurissima che avrebbe detto di sì. “Posso chiederti un'ultima cosa?”

“Ovviamente, Wanda.” Rispose Visione, avvicinandosi a lei. La ragazza era leggermente nervosa, ma cercò ugualmente di chiederglielo.

“Potresti stare con me un altro po'? Sono nervosa per l'allenamento...” Disse lei all'androide, che le rivolse l'ennesimo sorriso della giornata. Aveva paura dicesse di no, ma aveva davvero bisogno di qualcuno adesso e lui era l'unico a cui importava qualcosa del suo stato emotivo. Inoltre, le piaceva stare con lui, quasi come con Pietro.

“Certo, Wanda.” Fu la sua risposta, seguita subito da un sospiro di sollievo mentale di Wanda. Lei sorrise di nuovo verso di lui, cosa che venne ricambiata dall'altro.

“Aha!! Beccati!!” Gridò una voce da dietro la porta. Non lo vedevano, ma dalla voce si riconobbe subito chi era.

“Falcon.” Disse Visione, calmissimo. “Che cosa ci fai qui alle tre di notte, se mi è permesso sapere?” L'innocenza e l'inesperienza del robot nella vita era impressionante, ma questa era anche una delle cose che piacevano di più a Wanda.

“Oh, niente, scattare foto, origliare due persone che parlano dei loro sentimenti... Niente di che, Visione, tranquillo.” Rispose Rhodes, al suo fianco. Wanda si sentiva ribollire dentro, voleva vedere bene dentro le loro menti e provocargli incubi terrificanti, per vedere se le loro testoline avrebbero resistito oppure no. Sperava di no. Meno male che Visione, in qualche modo, sapeva quello che aveva intenzione di fare e la fermò. Fortunatamente, lei lo ascoltò.

“Dovreste essere a letto in questo momento.” Fece notare l'androide ai due uomini, con estrema calma. “Da quanto ho capito, dovremmo iniziare ad allenarci alle 7:30, meglio se andate a dormire.” Con un paio di sbuffi, i due appena arrivati tornarono a letto e Wanda e Visione si avviarono verso la stanza della ragazza.

“Grazie per prima, Visione.” Lo ringraziò lei, sorridendogli.

“Non c'è di che, Wanda.” Rispose lui, facendola sedere sul letto ancora con il suo mantello. “Però anche tu devi riposare. Io posso stare qui tutta la notte se vuoi che ti tenga compagnia.”

“Grazie ancora, Vizh.” Disse lei, notando l'espressione stranita dell'androide al suono di quello strano nome che gli aveva dato. “È un soprannome. Il tuo nome è un po' troppo lungo, così l'ho accorciato.” Spiegò lei, continuando a sorridere. “Si da' agli amici che ti stanno particolarmente a cuore. Va bene per te?”

“Sì.” Rispose Visione, sedendosi sulla sedia vicino alla scrivania. “Wanda, posso guardarti dormire?” Quella era una domanda strana. Tuttavia, per qualche ragione, a Wanda faceva piacere. Non sapeva perché, ma era così, quindi acconsentì.

Quando chiuse gli occhi non c'era più Pietro, solo un prato fiorito e un cielo calmo e tranquillo, pieno di nuvole soffici e bellissime. Era Visione, la teneva lontana dagli incubi di tutti, anche dai suoi. “Come ho fatto a non accorgermene?” Si chiese lei nel sonno, mentre si addormentava. Come ho fatto a non accorgermi della sua bellissima mente?” Dopo questo pensiero si addormentò in quel bellissimo posto che Visione le aveva lasciato, consapevole che non correva nessun pericolo finché lui sarebbe stato con lei.


NA: Buon compleanno Lucia!! Lo so, sono in anticipo di due giorni, ma meglio prima che dopo, no? Spero sia piaciuta a tutti quelli che l'hanno letta, anche se so che non è un granché... Grazie!
   
 
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