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Autore: SecretCodeLyokan    08/09/2015    1 recensioni
Lei cerca conforto.
Lei soffre dolore.
"Mi manca..."
"E se ne vanno come il vento..."
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Twoshot nata da un disegno che ho fatto un paio di settimane fa e ascoltando "When you're gone".
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When you're gone
The pieces of my heart are missing you
When you're gone
The face I came to know is missing too
When you're gone
The things I need to hear to always get me through the day
And make it ok.
I miss you.
We were meant for each other
Out here forever
I know we were.
And all I ever wanted was for you to know
Everything I do I'll give my heart and soul
I can hardly breath I need to feel you here with me.
Genere: Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aelita, Yumi
Note: AU, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Comfort
 
Aelita lancia un altro urlo disperato. Tanto, chi la sente? Non c'è nessuno qua e sono tutti in classe, mentre lei, con la scusa di un malanno, si è rifugiata nella sua vecchia camera da letto, al riparo da tutti e anche dalla fabbrica.
"PAPÀ!" Urla di nuovo, le lacrime che le percorrono il viso. Vorrebbe che fosse tutto un inganno, un sogno, ecco, ora arriva la sveglia, Jeremy le dice che devono continuare a trovarlo, che X.A.N.A. è ancora vivo, che tutto questo è solo un sogno...Ma non succede niente.
La giovane stringe Mister Puck stretta a sè e le lacrime bagnano il piccolo folletto sorridente, tutto quello che le resta della sua vita precedente, prime che arrivassero gli uomini in nero, prima che arrivasse il progetto
Cartagine...quando tutto era perfetto, ecco. Quando non c'era nessun problema, nessun pericolo, solo l'amore, un camino, la mamma e il papà...
"Aelita, sei qua dentro?" Una voce, la voce di Jeremy, la chiama da fuori. Lei non ci fa caso: piange e basta.
Si sente un leggero scricchiolìo, mentre il ragazzo apre lentamente la porta ed entra, seguito da Odd.
"Aelita!" Quando Jeremy vede la sua innamorata per terra in lacrime, che si tiene stretta Mister Puck, corre verso di lei a la aiuta ad alzarsi. Odd lo raggiunge.
Per trovarla, i ragazzi hanno dovuto percorrere mezzo collegio e alla fine si sono convinti che, se c'era un posto dove Aelita avrebbe passato il suo tempo dopo per sfogarsi dopo la perdita del padre, ebbene, quel posto era l'Hermitage: dopo la fabbrica e camera sua, la casa dove ha trascorso gran parte dell'infanzia era la scelta più ovvia.
"Aelita" Ripete il ragazzo, cercando di asciugarle le lacrime. "Aelita.."
"Non voglio parlare!" Ribatte la ragazza, scacciando la sua mano e riprendendo a stritolare il povero folletto.
"Tutto bene, Principessa?" Prova a chiedere Odd.
Lei cerca di evitare il suo sguardo, ma così facendo capita faccia a faccia con Jeremy. Così si rassegna ad osservare il pavimento e lascia cadere Mister Puck per terra; si asciuga un'altra lacrima che prova ad uscire e sospira.
"Mi manca..." Mormora, tirando sù con il naso. "Voglio papà..."
Jeremy le mette una mano sulla spalla. "Aelita...lo so che vorresti che tuo padre fosse qua; credimi, ho fatto il possibile..."
"È colpa mia!" Urla lei. "È tutta colpa mia! Se avessi lanciato il programma subito, l'avrei potuto salvare!"
Odd cerca di consolarla. "Principessa, non è stata colpa di nessuno; lo dovevi sapere che prima o poi qualcuno si sarebbe dovuto sacrificare per distruggere X.A.N.A...."
"Dovevo essere io!"
"No Aelita, tuo padre non avrebbe mai permesso che ciò accadesse"
Le spiega Jeremy con calma. "Tu qua hai una vita, hai noi, hai me; certo, non hai tuo padre, ma se ti fossi sacrificata  al posto suo, che cosa avrebbe fatto Franz? Avremmo dovuto inventare la tua morte, e lui non poteva semplicemente apparire...e chi vuole passare la propria vita senza la madre e la figlia? E con tutti gli amici che avevi o morti o che ti credono morto. ..."
Aelita lo sa, che Jeremy ha ragione. Ma, ecco, lei non riesce a comvincersi del fatto che Franz Hopper (o Waldo Schaeffer), suo padre, è morto cercando di salvare il mondo da una sua creazione. Non vuole convincersi, vuole solo suo padre; non chiede giocattoli, una casa....solo la sua famiglia. Tutto qua.
"Aelita" Odd le prese la mano e gliela strinse. "Ti promettiamo che tutti noi ti aiuteremo a colmare il vuoto"
"Niente può colmarlo" mormora la ragazza, lelacrime che reiniziano a scendere.
"Questo è vero" continua lui. "Ma forse puoi temporaneamente dimenticarlo, andare avanti; ricorderai il tuo passato, ma ricorderai solo le cose belle e non quelle brutte...come noi. Noi siamo un ricordo bello, no? E ti staremo sempre vicini, Aelita, Jeremy, Ulrich, Yumi e io; te lo promettiamo"
Jeremy annuisce. "Sempre" la assicura. "Fino alla fine dei nostri giorni"
Aelita ha sempre lo sguardo abbassato, ma le lacrime sono finite. Hanno ragione, è il momento di andare avanti, di pensare al futuro.
Si asciuga i fiumi sulle guance e lascia spuntare ancora altre due, ma non le lascia cadere. Il suo passato rimarrà sempre con lei a tormentarla, ma i suoi amici l'aiuteranno a sopportare quella ferita, a cercare di curarla finchè diventa semplicemente una cicatrice che ogni tanto si apre, ma non del tutto.
Dopotutto, loro sono la sua seconda famiglia, no?

Ok, questa è la prima parte di "Hurt And Comfort". Per la seconda, credo che vi dovete portare dei fazzoletti...è un consiglio, poi non so voi. Volevo mandarvi il disegno, ma è un pochino troppo grande per lo schermo...scusate tanto. Ora vado a scrivere la seconda parte. A presto!
   
 
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